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Autore: _Lou    09/09/2012    10 recensioni
Dopo la perdita del padre Emily non fa altro che cambiare paese, in questo modo ha imparato i propri sistemi di autodifesa, come per esempio non affezionarsi alle persone, ed esser sempre scontrosa e diffidente con tutti. Qualcosa cambia però quando un irlandese biondo le presente i suoi due migliori amici, Louis e Liam.
Emily cerca di non dargli corda, ma quei tre sono troppo buffi e simpatici per poterli odiare; poco dopo incontra anche Zayn ed Harold che sono più i cattivi della situazione. Non capisce perché tutti e cinque si sono separati, siccome da piccoli avevano una grandiosa amicizia di cui tutti narrano, poi capisce, di mezzo c'era una ragazza e loro si separarono.
I giorni passano, ed Emily è sempre più affascinata da Zayn ed Harold, così come il suo cuore è rapito da un Louis confuso che vaga tra l'amicizia e l'amore.
Insieme, tutti e sei saranno costretti a lavorare per un concorso canoro, riusciranno a far pace?.
Ed Emily resterà?
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Louis Tomlinson, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Io e te.

 



Cercavo di dormire inutilmente, ogni qualvolta che il mio cervello sembrava assopirsi per prendersi una pausa, una nuova domanda  o l’ennesimo pensiero mi fulminavano, e non riuscivo più a chiuder occhio.
Erano già le sei, ma non mi andava di alzarmi e prepararmi, avevo altre due ore di tempo, e così restavo inerme, a letto mentre cercavo di capire cosa girasse nella testa di Louis, che ormai mi odiava. 
Eppure aveva dato un pugno sul naso ad Harry proprio dopo che mi aveva abbracciato, e se fosse stato geloso? Impossibile, lo so; ma qualcosa continuava a dirmi che Louis cercava di nasconderci qualcosa. Era cambiato troppo da quando l’avevo conosciuto, non era meschino né vigliacco, però si comportava come tale. Perché? Forse era per Eleanor, forse lei era così ricca da poterlo comandare a piacere con dei ricatti. Che idea stupida. Forse è così, forse in realtà non mi odia, forse quando ha  detto che sono una puttana intendeva che mi amava.
Scoppio a ridere da sola, se è davvero così Louis William Tomlinson non è altro che un coglione troppo complicato che procura solo dolore.
Ed è vero, ogni sua parola tagliente, ogni sguardo truce, ogni bacio che regala allo scopettone e non a me, mi fa male. E non è un dolore comunque, come quello di un graffio, o quando cadi e ti sbucci il dolore, no; è qualcosa di cento volte più potente, come un coltello nella spalla, o un proiettile nel cuore; fa male  e ogni volta mi sento morire. Ogni volta una fitta di tristezza mi avvolge, e non posso far a meno di pensare che se Louis mi desse un’opportunità saprei renderlo felice.
La vibrazione del telefono mi distoglie dai miei pensieri, quasi spero che sia lui con uno dei suoi messaggi svenevolmente dolci sui pinguini; invece è Harry.
- Piccola, passo a prenderti io? H.-  Sorrido involontariamente, è solo grazie a lui se ora sono ancora capace di respirare e non mi sia chiusa in camera senza uscire più. Grazie a lui, alla sua dolcezza, ai suoi sorrisi splendidi che io sono ancora capace di sorridere.  
Harry mi ha trovata piangendo, seduta in strada mentre andavo a casa mia; era la stessa sera in cui Lou mi disse che non mi avrebbe amato mai. Si sedette vicino a me, mi accarezzò i capelli, e senza parlare mi prese in braccio e mi portò a casa sua; quella notte mi addormentai stretta fra le sue braccia, e mi risvegliai allo stesso modo. Da quella sera il nostro legame è indissolubile.
- No, ci vado volando. Idiota. -  Mi piace stuzzicarlo, e già l’immagino nel letto mentre borbotta qualcosa di stupido al mio messaggio; quando riusciamo a stare insieme, solo io e lui, spesso lo prendo in giro e allora lui si vendica con una lotta del solletico.
A volte penso che Harry sia è un angelo, un qualcosa di meraviglioso, ed è solo mio.
Lui non mi ha mai lasciata sola, sin dall’inizio, anche se era un po’ stronzo mi ha sempre tenuta con se, senza lasciarmi, mi ha abbracciata e con un sorriso ha asciugato ogni mia lacrima.
Altre volte invece penso di essere egoista, e di non meritarlo;  lui è così perfetto, ed io così sbagliata che stando con lui potrei rovinarlo, ma sono troppo egoista per lasciare la mia scorta di sole ed allegria personale.
Guardo il telefonino ancora non risponde, forse vuole fare l’offeso ed ha alzato il muro del silenzio;  mi è inevitabile sorridere al pensiero di un lui imbronciato, magari con le guance gonfie e lo sguardo fisso nel vuoto; un tonfo alla finestra mi fa svegliare dalla trance in cui ero caduta. Il mio istinto mi ordina di mettermi sotto le coperte e procurarmi un’arma che mi possa proteggere dal futuro zombie che assalirà casa mia. Troppi film horror.
Un altro tonfo alla finestra ed essa si apre, sussulto e mi copro maggiormente. Dopo due secondi qualcuno entra, sento dei passi leggeri, dovrei alzarmi e dargli una padellata in testa, ma se è veramente uno zombie? Forse andrà da mamma, non posso permetterlo. Mentre cerco di alzarmi, lo zombie si butta su di me, bloccandomi; sento un calore familiare, alzo lo sguardo e noto dei ricci. Quasi urlo, che Harry si sia trasformato in uno zombie? E se anche mia mamma lo fosse? Probabilmente l’intero mondo è stato invaso da questa epidemia ed io sono l’unico essere sano, se è così, spero che anche Louis sia sopravvissuto.
“ Hey, svegliati.” La sua voce strapiena di dolcezza invade l’intera camera, capisco che non è stato zombiezzato. Sospiro e l’abbraccio forte per la stupida paura che mi ha fatto prendere.
“ Cos’hai?” Mi chiese sorpreso allontanandomi un po’, gli sorrisi, non ero brava con le dimostrazioni d’affetto.
“ Avevo paura che tu fossi uno zombie.” Spiegai rendendomi conto solo ora di quanto la mia idea fosse stupida.
“ Vatti a vestire che manca solo un’ora.” Mi ricordò facendo salire anche la propria valigia, era molto piccola e molto diversa dalla mia che sembrava quasi un armadio.  Lo guardai bene, indossava una camicia blu e un pantalone corto bianco; cercai di distogliere lo sguardo dai suoi muscoli e mi diressi verso l’armadio supponendo che pantaloncino e canotta sarebbero andati più che bene.
“ Avrai freddo, prendi anche una giacca.” Continuò il riccio prendendo una felpetta nera dal mio armadio, gli diedi una gomitata nello stomaco per farlo spostare e lui scoppiò a ridere. Odiavo quando si metteva davanti a me, e mi faceva pesare la sua altezza. Già, perché Harry era davvero alto.
“ Sei proprio piccola.” Esclamò ad alta voce prendendomi in braccio, non mi piaceva quando faceva  così. Iniziai a dimenarmi per fargli allentare la presa, ma riuscii solo a farci cadere.
Eravamo entrambi stesi sul pavimento, e per un attimo desideravo non alzarmi.
Sentivo Harry da per tutto, sapevo che cercava di non pesare su di me, e la su a altezza ora non era così evidente. Feci per alzarmi rossa in viso, ma lui mi fermò, sentivo il suo respiro confondersi col mio, mentre il suo sguardo così intenso cercava di imprigionare il mio.
“ Dai fammi alzare.” Sussurrai, e lui si spostò. Subito vidi il suo viso rabbuiarsi, sapevo che l’avevo offeso.
“ Non fare così!” Urlai abbracciandolo e tornò a sorridere, come avrei fatto senza di  lui?
“ Dai, ora andiamo o faremo tardi.” Mi punzecchiò facendomi entrare in auto. Sbuffai, e appoggiai i piedi sul sedile, mi guardò in modo truce ed io gli feci la linguaccia.
Quando arrivammo erano già tutti lì, Liam e Zayn si abbracciavano, ero quasi sicura che stessero insieme, ma non mi azzardavo a parlare col moro, siccome pareva stranamente dalla parte di Louis.
“ Hei ragazzi, ma quanto ci avete messo??” Urlò Niall venendo verso di noi, entrambi facemmo spallucce e poi andammo in salone dove ci aspettava Tsunade.
“ Sono felice che ora ci siete tutti. – Incominciò solare la preside.-  Josh vi manda i suoi saluti, e  vorrei dirvi che in questa settimana al mare non tollero risse, e tutti a letto verso mezzanotte. Ora, la disposizione delle stanze vogliamo sceglierla qui o in hotel?” Chiese con gentilezza, sembrava quasi un camposcuola.
“ In hotel, su andiamo!” Urlò Zayn prendendo per mano Liam, che lo seguì di corsa nel pullman.
Tsunade sbuffò, e poi tutti prendemmo posto. Inutile dire che ci mettemmo tutti davanti in coppie già disposte, io ed Harry, Zayn e Liam, mentre Louis e Niall stavano da soli.

“ Emily fatti più la!” Urlò Harry dandomi una gomitata, sbottai a ridere.
“ Tu sei enorme, prendi tutto il posto!” Continuavo ad urlare cercando di fargli male.
“ Io non ho il culone come certe persone!” Rispose a tono, lo fulminai.
“ Bene, allora io e il mio culone ce ne andiamo da Niall.” Il biondo si era già bello che addormentato.
“ NO!” Urlò il riccio sporgendosi verso di me, per poi acchiapparmi dalla vita.
“ Non lasciarmi.” Sussurrò e a quel punto gli saltai letteralmente addosso, lui scoppiò a ridere, ma ormai ero un koala e non avevo intenzione di staccarmi dal suo torace muscoloso.
“ Non urlate o sveglierete Liam!” Sussurrò incazzato Zayn guardandoci male, sorrisi inevitabilmente. Zayn e Liam erano seduti davanti a noi, e Zay cingeva forte il suo compagno quasi temesse di lasciarlo andare.
Arrivammo a Miami Beach che era mattina, e stavamo ancora dormendo.
“ Allora ci siete tutti?” Urlò Tsunade  radunandoci nell’atrio del’hotel, alzammo tutti e cinque la mano e lei sorrise. Aveva una busta con sei nomi dentro, il primo ad andare  fu’ Louis. Camminava piano, e qualcosa dentro di me voleva che sul suo biglietto ci fosse scritto il mio nome, il mio cuore iniziò a battere, volevo essere io.
“ Emily.” Sussurra sorpreso, quasi faccio un salto. Poi ragiono, e ancor prima che posso pensare urlo no.
“ Mi dispiace, non si effettuano cambi.”Continuò dura Tsunade, sussultai. Louis? Una settimana in camera con lui, ma lui mi odiava.
La preside ci diede le chiavi e lui senza neanche guardarmi se ne andò. Avrei voluto fermarlo, abbracciarlo e fargli capire che non era solo; ma tutto ciò che feci era stringermi ad Harry.

Pov Zayn.

 

Sussultai, Emily e Louis in camera insieme? Un brivido di gelosia mi percorse la schiena, non era affatto giusto; per lo più subito dopo la stronzetta si strinse ad Harry, quasi volesse urlarci che lei è felice con Harold, che lei non vuole più Louis.
“ Amore, tremi?” La voce soave di Liam mi riporta alla realtà, ed è vero, tremo, ma dalla rabbia. Prendo un respiro, mi calmo e gli do un bacio sulla fronte. Dopo un po’ chiamano il mio ragazzo che si accinge ad andare tutto contento, ed io non riesco a non pensare a quanto è bello.
“ Niall.” Il biondo esulta, lo abbraccia, e se ne vanno in stanza. Un altro brivido di gelosia mi percorre, ma stavolta più forte. Non voglio che Liam dorma con qualcuno oltre me, Liam è mio. Non tollero che nessun altro gli parli, lo tocchi o lo guardi. Anche perché senza di lui io sarei perso.
“ Così io e te stiamo di nuovo in camera insieme.” Decreta Harry salendo le scale, sbuffo. Har era il mio migliore amico, il mio confidente più caro, ed ora siamo ridotti ad essere sconosciuti, tutta colpa di Emily; ma so che appena ‘sta situazione del cazzo si risolverà io e lui torneremo come prima. Mi innervosisco, così accendo l’ennesima sigaretta, calmandomi subito  quando la nicotina invade i miei polmoni.
“ Non fumare così tanto, sai che ti fa male.” Il riccio prende la sigaretta dalle mie mani e la spezza, proprio al filtro in modo che non possa più fumarla. Se fosse stato qualcun altro, probabilmente sarebbe già morto, ma è Harry, e so che non lo fa con cattiveria.
“ Allora con Emily?” Sussurro stendendomi sul nostro letto, lui si siede vicino a me, restio a darmi fiducia.
“ Allora con Liam?” Mi prese in contro piede, sorrisi. Lui sapeva della mia omosessualità, glielo dissi da piccolo, a circa quindici anni e lui mi aiutò a superare quel periodo così buio.
“ Tutto alla grande, è perfetto.” Ovviamente minimizzai, io e Liam non eravamo solo perfetti, perfetto era poco per lui.
“ Io penso che Emily sia cotta di Lou.” Sospirò, soffriva si vedeva. “ Ma sempre meglio amici che niente.” Finì malinconico, tutta colpa di Emily. Sospirai, se solo potesse sapere quanto anche Louis soffra.
“ Perché ora sei dalla parte di Lou?” Mi chiese tagliente allontanandosi, ghignai.
“ Harry, lo sai. Tutti dicevano che eravate amici per la pelle, che vi amavate, che eravate come fratelli. Però al primo ostacolo tu non lo hai rincorso,  lo hai lasciato  andare. E be’, se tu lo conoscessi sul serio, non lo avresti mai lasciato andare.” Ringhiai,  non potevo farci nulla, Louis si era impossessato di me. I suoi occhi, le sue labbra, il suo modo di muovere le mani, era per me droga. Un rapporto malsano, dove io ero succube di uno stronzetto complessato.
“ E tu invece lo conosci?” Harry ringhia, so quanto lui sia geloso di Louis; me lo diceva sempre che quel ragazzo era solo il suo, io ridevo, facevo finta di niente, ma in realtà l’ho sempre voluto.
“ Si, è sicuramente meglio di te.” Urlai, ma poi Harry  si avvicinò pericolosamente a me, mi preparai per un pugno; invece mi abbracciò. Sospirai sentendo il suo corpo a contatto col mio, mi mancava ed era inutile nasconderlo.
“ Zayn, dimmi la verità. – Mi sussurrò Harry, sfiorandomi la guancia con le sue labbra perfette.- Ti piace Louis?” A quella domanda sussulto, Louis? Certo lo trovavo attraente, ma avevo Liam, e be’ quel ragazzo è qualcosa di assurdamente speciale.
“ No, amo Liam.” E non mentii, amavo davvero quel ragazzo, la sua forma degli occhi, il suo sbadiglio rumoroso che faceva ogni mattina, il suo chiedermi scusa dopo avermi svegliato, i suoi momenti da cattivo ragazzo dove non fa altro che provocarmi, amavo tutto di lui.
“ E’ allora lascia stare Lou, lo sai che sono geloso di lui. E’ stato il mio primo migliore amico, abbiamo un rapporto speciale.” Concluse abbassando lo sguardo, tremai.
“ No, Harry, non posso.” Non potevo lasciare Louis o meglio non volevo; non riuscivo neanche ad immaginarmi senza lui accanto, con le sue carezze, il suo arrossire, e il suo soffrire per una stronza. E poi Louis ispirava sesso, anche Liam lo faceva, ma era diverso, Louis era qualcosa di nuovo; qualcosa che non avrei mai avuto.
“ Zayn, io sono etero, ma con Louis ho un rapporto speciale. Se ti metti in mezzo, lo rovinerai.” Finì quasi fosse una supplica, lo riabbracciai come per dirgli che proprio non potevo. Poi sentimmo correre, ed un Emily in lacrime piombò nella nostra stanza.
“ Harry.” Sussurrò abbracciandolo, lo cercava, lo voleva, e quando lo trovò si aggrappò forte a lui, notai che il riccio fece la stessa cosa.
“ Cos’è successo?” Chiese Har, mentre le accarezzava i capelli per calmarla.
“ Louis.” Emily si limitò a sussurrare, a quel nome sprofondai; ma non lo feci notare.
“ E’ stato dolcissimo Harry!” Urlò sempre stretta a lui, se era dolce perché piangeva?
“ Solo che..” Lei continuava a sussurrare, a dire piccoli pezzi, io non ce la facevo più.
“ CHE MINCHIA HAI FATTO?”  Urlai ed Harry sorrise come se anche lui fosse nella mia situazione.
“ Cosa vuoi tu?” Urlò Emily di risposta, si era alzata, aveva gli occhioni arrossati e lucidi, sembrava soffrire anche lei. Sbuffai.
“ Voglio aiutarti.” Sussurrai avvicinandomi, ma lei si allontanò. Scocciato corsi via, da Lou. Sapevo che alloggiava nell’hotel di fronte, appena uscii vidi Liam e Niall ridere, vicini. Avrei voluto spaccare la faccia al biondo, Liam era mio e di nessun altro, ma non avevo tempo, Lou probabilmente voleva togliersi la vita; ed io l’avevo notato. Non  mangiava più, ed aveva strani tagli sul corpo.
“ Lou!” Urlai, ma la sua porta era aperta. Dio, un giorno qualcuno l’avrebbe violentato di nascosto.
Era seduto sul letto, un’espressione sconvolta, ed un pezzo di vetro sul polso, ma cosa cazzo era successo?
“ FERMATI!” Urlai buttando  via il vetro, lui alzò lo sguardo, distrutto.
“ Tanto a chi importa.” Continuava serio, non sapevo se picchiarlo o abbracciarlo; scelsi la seconda, facendo perdere molti battiti al mio cuore quanto sentii il suo corpo così vicino al mio; uniti eravamo perfetti, come due pezzi di un puzzle che si completano.
“ A me.” Gli sussurrai stringendolo sempre di più. “ Ora dimmi cos’è successo.” Lo incitai, e quasi sussultai quando sentii le sue mani che mi presero la maglia, lo faceva sempre quando era agitato.
“ Eravamo io ed Emily, ho pensato di rimediare.. – Prese un respiro.-  Le ho chiesto di ricominciare, di fare gli amici.. più o meno, e lei ha urlato ti odio ed è scappata.” Stavo per scoppiare a ridere, e voleva uccidersi per una cazzata del genere?
“ Poi. – Riprese stringendosi ancor di più a me.- Mi ha chiamato il padre di Eleanor, mi ha detto che siamo entrambi maturi, che vuole dei nipoti.. Io, Zayn, io..” Non riusciva a dirlo, sapevo che le lacrime sfioravano le sue bellissime guance. Si nascose nell’incavo del mio collo.
“ Tranquillo, ci sono io con te.”  Gli sussurrai non potendo far  a meno di pensare che fosse un angelo.
“ Zayn, il ventitre luglio mi sposerò con Eleanor.” E bum, un enorme peso cadde sulle spalle di entrambi. Eravamo a marzo, ciò significava che ci  mancavano solo due mesi? E per di più quel giorno c’era il concorso finale. No, ti prego no. Il mio Louis no.
“ Stai tranquillo piccolo mio.” Quelle parole mi sfuggirono senza volerlo, lo guardai curioso, lui neanche ci fece caso.
“ Cosa farà Emily?” Chiese preoccupato, e già, lui pensava solo ad Emily, cosa faceva lei, cosa pensava lei, io ero solo un amico, un’idiota, e non sarei mai stato niente di più; ma mi andava bene poiché non potevo restare senza lui. 
“ Zayn, io mi sono innamorato. E da oggi so che ricambia.” Disse con un bellissimo barlume negli occhi.
“ Gli ho chiesto di ricominciare, gli ho chiesto scusa, so che non dovevo, ma magari Eleanor avrebbe capito.. Poi lei mi ha detto che vorrebbe tanto, però infine ha anche detto che mi odia. Io cazzo non so come comportarmi!” Sbottò stendendosi sul letto, non potei far a meno di osservare le sue cosce e il suo culo così invitante. Deglutii, non era proprio il momento.
“ Non scherzo se ti dico che è il mio primo pensiero la mattina, non faccio altro che pensarla, e ogni qualvolta che qualcuno pronuncia il suo nome il mio cuore fa le capriole, e quando si stringe ad Harry, o semplicemente guarda qualcun altro mi sento morire.” Sospirò lui, mentre io mi sedevo vicino a lui. Avrei tanto voluto dirgli che anche io provavo i suoi stessi sentimenti, ma non volevo perderlo.
“ Zay?” Mi chiamò in modo dolce, quasi insicuro.
“ Puoi restare a dormire con me sta notte?”  La sua voce riempì l’intera stanza, lo guardai insicuro, ma lui era sotto le coperte. Capii che non era per altri scopi, ma semplicemente aveva bisogno di sostegno. Sospirai ed annui senza tropo entusiasmo.
“ Certo coglione.” Avevo anche paura che appena mi sarei allontanato avrebbe ripreso il pezzo di  vetro. Erano già le nove e con la stanchezza del pullman, prima mi sfilai i vestiti e poi mi misi a letto.
“ Posso togliermi i vestiti, dormo senza e mi danno fastidio?” Chiese il castano non notando che io l’avevo già fatto.
 “ Tranquillo Tomlinson solo perché sono frocio non vuol dire che io ti violenti.” Però quanto lo vorrei, penso, ma sto zitto. Lui si alza e si gira, ha persino vergogna quando so che con Harry si faceva anche la doccia; prima si tolse la maglia, un po’ timido. Dio, era sempre così sicuro, e ora così lento, timido, mi snervava; infine con una lentezza disumana tolse anche i suoi pantaloni, ed era inutile dire dove il mio sguardo si fosse soffermato. Poco dopo si mise a letto, mi diede un bacio sulla guancia.
“ Notte.” Sussurrò, e si strinse a me; sapevo che non dormiva, avrebbe pensato al suo matrimonio per tutta la notte; quando saremmo tornati a casa avremmo anche dovuto combattere.
Erano le quattro quando finalmente il respiro di Louis diventò pesante, e volò nel mondo dei sogni. Io ero ancora sveglio, mi era impossibile dormire con lui affianco. Lo sentivo muoversi, sospirare, eravamo vicini, con delicatezza presi ad accarezzargli le spalle, poi sbuffò e si girò dandomi il culo.
 Lo  fai a posta Tomlinson? Mi permisi di poterlo osservare in tutta la sua bellezza, ignorando la crescente erezione nei miei pantaloni; sospirai, mi girai dall’altro lato e con tutto me stesso iniziai a pensare al mio dolce Liam, al suo sorriso, a i suoi occhi, al suo corpo. Già, era lui il motivo della mia eccitazione, non Louis. Almeno spero. Verso le cinque riuscii a prendere sonno.

“ Hey Lou, ti ho portato la colazione, so che ieri eri triste!” Annunciò Liam aprendo la porta, lo guardai confuso. Cosa ci faceva qui? Mi guardò deluso, arrabbiato, triste. E Louis ancora dormiva, no ti prego no.
Non mi lasciare, fu’ il mio ultimo pensiero prima che lui cadde in ginocchio per terra.

 

 

Mio spazio: Hey girl!
Eccomi qui *U*
E NY era bellissima, se volete delle foto ditemelo che le posto,
oppure vi aggiungo agli amici C’:

Vabbe’, ignoratemi.. ma..
Mi siete mancate tutte tantissimo.
E quando al mio ritorno ho trovato
210
recensioni, be’ quasi cadevo dalla sedia.
Perciò grazie, davvero, siete speciali.
E.. Parlando della storia,
finalmente sono partiti e sono anche arrivati,
all’inizio parla Emily tanto per spiegare il suo rapporto con Harry,
si vogliono bene, ma lui la ama, quanto dureranno??
E anche lei, piccolina, soffre.
Vuole Louis, Louis vuole lei, ma non stanno insieme.
WOW.
Mentre Har e Zayn hanno fatto la pace, o quasi.
E intanto accenno alla Larry passata, quanto sono belli quei due? Li avete visti ai vma :’)
Si, i’m a Larry shipper.
Gomunque, poi ci sono Zayn e Liam, non sono meravigliosi?
Così dolci, così perfetti.
Dall’altra parte ci sono Zayn e Louis.
Così passionali, così sbagliati.
Ma Zayn? E’ confuso, è sicuro di amare Liam, ma allora perché vuole Louis?
Uf, che casino.
E poi..
IL MATRIMONIO!
Nel prossimo capitolo si sapranno i dettagli, ma..
Vi immaginate un matrimonio tra Eleanor e Louis?.
---

Grazie ancora,
e se non ho recensito qualche storia fatemelo notare che mi scordo.
---
Passate dalla mia OS Larry: Laugh for me, please.
Link: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1257133
Grazie a chiunque ci faccia un giro! <3

Lisa.



 

  
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