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Autore: ISI    10/09/2012    1 recensioni
"Chiunque conosca Tony Stark sa che non è facile rispondergli a tono, né, tanto meno, zittirlo.
E' altrettanto noto, tuttavia, che le parole abbiano comunque un loro proprio peso e tutti sanno che alcune domande, in certe particolari circostanze andrebbero tenute per sé e gelosamente taciute, a guisa di segreti inconfessabili e sconvenienti di cui nessuno debba mai, neppure per uno sporco caso del destino, venire a sapere."
Stony, come mio solito.
Buona lettura.
Genere: Comico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Steve Rogers/Captain America, Tony Stark/Iron Man
Note: Lime, Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Boing 737 -ovvero-
Come lasciare Tony Stark senza parole

 

 

 

Autrice: ISI
Personaggi: Steve & Tony
Rating: Rosso (?), ma poi neanche tanto, su! Diciamo arancione, con la promessa che cambierò immediatamente in rosso qualora qualcuno dell'amministrazione o simili lo ritenga opportuno: mi rimetto al vostro giudizio e alla vostra clemenza.
Genere: Flashf!c (477 parole); Missing moment; tendente ad un leggerissimissimo PWP e indubbiamente ironica.
Pairing: Steve/Tony

Dedicata a: Carlotta e Giulia, perché grazie a loro non riesco più a concentrarmi un secondo sullo studio senza pensare: “Cacchio, sarebbe proprio una figata se Steve e Tony facessero questo, quello e quell'altro!”
Vi voglio bene, mie care ThorGirl e IronWoman.

Buona lettura.

 

 

Misericordia.”

Chiunque conosca Tony Stark sa che non è facile rispondergli a tono, né, tanto meno, zittirlo.

E' altrettanto noto, tuttavia, che le parole abbiano comunque un loro proprio peso e tutti sanno che alcune domande, in certe particolari circostanze andrebbero tenute per sé e gelosamente taciute, a guisa di segreti inconfessabili e sconvenienti di cui nessuno debba mai, neppure per uno sporco caso del destino, venire a sapere.

Forse, infatti, non era stata una delle sue mosse migliori chiedergli come si sentisse uno che non scopava da settant'anni, ma ormai quel che era fatto era fatto e la sua personalissima filosofia di vita -sempre che ne avesse mai avuta una- gli proibiva di piangere sul latte versato.

Quantomeno, aveva avuto l'occasione di poter constatare con i suoi stessi occhi come gli innumerevoli tentativi ed esperimenti del suo adorato paparino avessero, infine, trasformato un passerotto in una maestosa aquila reale.

La lotta fu breve, ma intensa e non ci volle molto prima che il grande Tony Stark, genio, miliardario, playboy, filantropo, e compagnia bella, si ritrovasse, nello svolgersi rapidissimo di circostante ancora da definire, completamente nudo, riverso carponi sulla non più tanto comoda superficie del suo divano di pelle preferito.

L'urgenza della sua eccitazione insoddisfatta e rimasta priva di attenzioni troppo a lungo era di colpo passata in secondo piano, quando con sconcertante lucidità, nonostante tutto il wishkey ingurgitato, aveva potuto sincerarsi delle dimensioni -Hulkiana? Si può dire?- dell'altrui membro.

A quella vista, celestiale e terrificante al contempo, Tony si era sentito svellere da dentro come da un istintivo impeto di sopravvivenza e con uno scatto animalesco aveva cercato, ahimè invano, di fuggire e mettersi al riparo da quella semi specie di cosa -non che i Fantastici Quattro centrassero niente, ovviamente- ma la stretta insolubile e ferma delle mani del capitano attorno ai suoi fianchi gli avevano impedito il benché minimo movimento e perciò, alla fine, si era dovuto rassegnare alla dura -se non granitica, per non dire marmorea- realtà dei fatti ed aveva stretto forte i pugni fino ad avere le nocche viola e trattenuto il respiro con gli occhi chiusi, come gli era capitato di fare le prime volte con il segretario personale di suo padre, quand'era ancora poco più d'un verginello.

Ci fu ancora qualche interminabile momento di suspense, poi Stark pensò seriamente e con più che sincero sgomento, che molto probabilmente sarebbe morto quel giorno, su quel divano, in quel preciso istante, se non di dolore, quantomeno di piacere.

Macché aquila reale e aquila reale! Quella era un Zeppelin, un Boing 737, per Dio!

Chiunque conosca Tony Stark sa che non è facile rispondergli a tono, né, tanto meno, zittirlo, ma coloro che lo conoscono ancora meglio dell'omonimo sopracitato chiunque sanno benissimo anche che Steve Rogers, alias Captain America, ha un modo tutto suo e quanto mai efficacie di lasciarlo letteralmente senza parole.

 

 

 

So che è una cosa scema, ma l'arroganza di Stark mi dà sui nervi e volevo trovare e far trovare al povero Cap, mio prediletto, un modo per zittirlo, senza che ci fossero “consistenti” spargimenti di sangue...
Spero che vi abbia almeno strappato una risata.
Un bacio e alla prossima.

 

ISI.

  
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