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Autore: Nikki24    10/09/2012    5 recensioni
Un incontro del Fight Club visto da una diversa prospettiva: dalla prospettiva di chi si è ritrovata lì gironzolando, senza pretese e vuole partecipare.
Mi sono sempre chiesta perchè non ci fossero ragazze al Fight Club e così ho voluto ovviare ala cosa; inoltre Tyler è una persona corretta e se ne frega di età, sesso, e cose del genere.
"Tyler comunque non sembrava considerare quel match diverso dagli altri, non sembrava che gli importasse molto... che si battesse con un uomo o con una ragazzina in reggiseno non sembrava fare alcuna differenza per lui."
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Missing Moments, Movieverse, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Jenny diede un ultimo tiro alla sigaretta che stava fumando e poi la buttò per terra, schiaccandola violentemente con la punta dello stivale. Dannazione, aveva finito il pacchetto. Lo lanciò sull'asfalto e prese a calciarlo davanti a sé, infilò le mani nelle tasche e strinse i pugni.

Era stato un venerdì tremendo a conclusione di un' altrettanto tremenda settimana, per un attimo valutò l'idea di usare un palo della luce come punching ball, tanto in quella stradina secondaria erano quasi tutti rotti, poi però decise di rinunciare per il bene delle sue nocche.

Di notte una ragazza non dovrebbe camminare da sola in questi vicoli, specialmente una ragazza con l'aspetto di Jenny: un metro e sessanta; mingherlina; capelli marrone caramello; faccino pulito... il tipo di ragazza che in questi posti, la notte, non fa mai buoni incontri.

 

A qualche isolato di distanza c'era un bar, la ragazza vi si diresse sperando di trovare un bicchiere di rum o di schotch e magari anche delle altre sigherette. A discapito dell'aspetto e della prima impressione che poteva dare, non era mai stata il tipo di ragazza che se ne va calma e tranquilla a casa a rilassarsi con un bagno: le piaceva bere, molto, e le piaceva fumare e non se n'era mai vergognata.

Era a pochi metri dal retro del locale quando notò nel parcheggio un gruppo di uomini disposti in cerchio, incuriosita si avvicinò: al centro c'erano due ragazzi che si stavano picchiando, Jenny non sapeva come reagire “dovrei chiamare qualcuno?” “dovrei andarmene?” in quel momento uno dei due andò a terra, l'altro aspettò dieci secondi ma quello rimase a terra allora gli tese la mano e lo aiutò a tornare ai bordi del cerchio... ma che razza di strano combattimento era?

Un uomo si portò al centro, dove prima c'erano i due, e cominciò a strillare

-La prima regola del fight club è che non dovete parlare mai del fight club!

La seconda regola dei fight club e che non dovete parlare mai del fight club!

La terza regola del fight club è che se uno dei due avversari si accascia, grida basta o non risponde più, anche se sta solo fingendo, il combattimento è finito!

La quarta regola è due uomini a combattimento!

La quinta regola è un combattimento alla volta!

La sesta regola è che un combattimento dura per tutto il tempo necessario!
La settima regola è niente scarpe niente camicia!

L'ottava regola è che se è la vostra prima sera al fight club dovete combattere!-

Ma in che razza di posto era finita? Jenny era spaventata ma anche stranamente affascinata, poteva anche restare a dare un'occhiata.

Guardò un paio di combattimenti: era strabiliante come tutti si attenessero in modo ferreo alle regole, come fossero leali e come poi fossero assolutamente cordiali gli uni con gli altri. Lo strano spettacolo era molto eccitante, sotto un certo punto di vista. Inizialmente era solo spaventata e intimidita, ma presto tutto questo venne sostituito da una potente scarica di adrenalina. Jenny si ritrovò ai bordi a spingere e urlare con gli altri, a sobbalzare e osservare come ipnotizzata ogni nuovo fiotto di sangue, a coprire i botti dei corpi per terra con le proprie urla eccitate, a dimenare le braccia nel tifo dimenticando qualunque altra cosa. Continuava a spingersi sempre più avanti, fino alle prime file, alcune gocce di sangue le schizzarono in viso ma questo non fece altro che renderla più euforica... se ci avesse rifletutto bene avrebbe pensato di aver perso la ragione, se glielo avessero raccontato non ci avrebbe mai creduto: aveva deciso, voleva combattere. Avrebbe potuto, dovuto, chiedersi il perchè ma non avrebbe saputo rispondersi, che fosse colpa dell'adrenalina? Che avesse davvero perso la testa? Quale che fosse il motivo era fermamente decisa ad entrare nel centro di quel cerchio, a sentire gli urli delle persone che lo formavano, il cerchio, a combattere con qualcuno; anche solo per sentire cosa si prova.

Un tipo alto e magro riuscì in quel mentre a mettere a terra il suo avversario, un bestione grosso almeno il doppio di lui.

Jenny vide un paio di persone che andavano a segnarsi per il prossimo round e le seguì decisa ad iscriversi

-Salve... vorrei segnarmi anch'io, per un combattimento- la sua voce era risuonta più timida e delicata di quanto avrebbe desiderato per cui si schiarì la gola e sorrise nella speranza di far capire che parlava seriamente, il tipo che scriveva i nomi la guardò perplesso, era evidente che non sapeva bene come reagire

-Non so se puoi combattere, non ci sono altre donne qui- rispose sinceramente, Jenny ci pensò un secondo dopodichè fece spallucce e rispose, continuando a sorridere

-Oh non importa, in questo caso mi batterò con uomo- il tipo era davvero sbigottito, le disse di aspettare e si allontanò per poi tornare con un altro ragazzo, quello che aveva urlato le regole. L'uomo con i nomi spiegò la situazione a quello che evidentemente era il capo, lui la guardò per un secondo prima di rivolgerle la parola

-Vuoi combattere?-

-Sì!-

-Falla combattere allora-

Era davvero così facile? Quel ragazzo era stato diretto, deciso e sbrigativo, Jenny era soddisfatta che almeno per lui non fosse un problema il fatto che fosse una ragazza.

L'altro uomo fece spallucce e si fece dare il nominativo da Jenny per poi dirle che doveva trovarsi un avversario... non sapeva proprio a chi chiedere, poteva fermare una qualunque delle persone che si trovavano lì ma, adesso che era lontana da tutto il chiasso dei combattimenti, si sentiva di nuovo piccola e intimidita, allora corse nella direzione verso cui era sparito il ragazzo che le aveva permesso di battersi

-Ehi!- disse prendendolo per una spalla, questo si girò

-S-scusami... vorresti batterti con me?- chiese, guardando la punta del proprio stivale mentre arrossiva vistosamente, lui la guardò e con un ghigno si avviò per segnarsi accando a Jenny.

La ragazza aspettava il suo turno per battersi accanto al proprio avversario, si girò e gli tese una mano

-Io mi chiamo Jenny!- lui guardò per un secondo la mano di lei a mezz'aria, poi spostò lo sguardo al suo viso

-Tyler Durden- rispose.

Il combattimento si concluse con la vittoria di un tipo con una faccetta d'angelo... il tipo che non ti aspetteresti che facesse a botte.
Tyler si levò le scarpe e lanciò la camicia sul cofano di una macchina. Jenny levò gli stivali e si guardò la felpa, un po' dubbiosa, Tyler era davanti a lei ed aspettava

-Niente scarpe. Niente camicia- disse, forse per farle capire che le regole valevano per tutti

-Niente scarpe. Niente camicia- ripetè la ragazza, dopo si levò la felpa e la buttò sullo stesso cofano dove già Tyler aveva buttato la sua camicia.

I due si spostarono al centro del cerchio. Jenny sentì gli uomini ai bordi mormorare stupiti, non che le importasse ma, effettivamente, non doveva poi essere troppo frequente uno spettacolo del genere... non al fight club. Ad ogni modo una volta lì l'adrenalina apparve di nuvo impedendole di arrossire per la seconda volta, fino ad allora non si era mai trovata a proprio agio nel mezzo di un'attenzione così vistosa.

Tyler comunque non sembrava considerare quel match diverso dagli altri, non sembrava che gli importasse molto... che si battesse con un uomo o con una ragazzina in reggiseno non sembrava fare alcuna differenza per lui.

La colpì con un pugno sullo zigomo, lei finì a terra e, per la prima volta da quando era arrivata, il pubblico sembrò zittirsi.

Tyler era forte, sembrava colpire da tutte le parti. Jenny non era in grado di difendersi, né di portare a segno un colpo degno di questo nome, non era mai venuta alle mani con nessuno prima. Finiva a terra ogni cinque secondi ma ogni volta, sempre più faticosamente, si rialzava e riprovava... per fallire miseramente, doveva sembrare patetica, uno scontro impari, probabilmente qualcuno si domandava se fosse il caso di fermare tutto, ne era sicura, si vedeva. Anche Tyler, un paio di volte, l'aveva guardata dubbiosamente indeciso se fermarsi o continuare, se fosse giusto proseguire in una specie di pestaggio in cui lui sembrava ricevere un colpo, debole e indegno di questo nome, ogni dieci che ne metteva a segno... ma proseguiva sempre perchè Jenny non mollava così si limitava a scuotere leggermente il capo sorridendo divertito, per poi sferrare un altro pugno.

 

 

Dopo dieci minuti al centro di quel cerchio aveva sangue che le usciva un po' dappertutto; dopo venti era un livido che si reggeva in piedi; a venticinque minuti aveva contemplato l'opzione di mollare, di gridare basta; a ventisei l'aveva abbandonata del tutto; trentacinque minuti dopo l'inizio del combattimento non riusciva più ad alzarsi, era convinta che avrebbe perso i sensi... l'incontro si concluse quaranta minuti dopo essere iniziato, con la prevedibile vittoria di Tyler Durden.
Come aveva fatto a restitere così a lungo? Avrebbe potuto chiederselo per sempre e non saperlo mai; ipotizzava che fosse perchè, nonostante tutto, l'ultima cosa che voleva era la fine del combattimento ma alla fine non riusciva nemmeno a rialzarsi.

Tyler l'aiutò a rimettersi in piedi e ad allontanarsi un po' da quell'agglomerato di spettatori, non avevano parlato per tutto il tempo, ai loro occhi era sembrato più un pestaggio che un'incontro... ma fino a che si rispettavano le regole era perfettamente legittimo.

Tyler la lasciò seduta, appoggiata con la schiena contro la ruota di una macchina, le portò un bicchiere d'acqua e si sedette accanto a lei.

Le fece i complimenti per aver resistito così a lungo

-Hai fatto un passo verso il fondo, Jenny- disse, lei ringraziò anche se non era del tutto sicura che fosse un complimento ma le piaceva l'idea di “fare un passo verso il fondo”, avrebbe voluto arrivarci al fondo.

Tyler si alzò e si avvicinò alla macchina con sopra i loro vestiti, le lanciò la felpa e tornò a mescolarsi con i membri del Fight club.

Jenny guardò tutti i combattimenti, erano le sei quando tornò a casa, decisa a prendere parte al Fight club ogni volta che ne avesse avuta l'occasione.

   
 
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