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Autore: Liliacek    10/09/2012    1 recensioni
La mia prima fanficion!
Sesto anno ad Hogwarst:
'Amo la pioggia, aiuta a cacciare via i pensieri' così si mise a correre con l'amico che la seguiva.
Alice giocava con la pioggia, nei suoi occhi vedeva la spensieratezza dei bambini e non poteva non notare quanto fosse bella nonostante fosse tutta bagnata.
' Non farlo!' Gli mise una mano sulla spalla prese la bacchetta:'Fidati di me' Guardò il professore negli occhi e lui annuì. 'Avada Kedavra!' sussurrò la ragazza.
Genere: Azione, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Albus Silente, Altro personaggio, Blaise Zabini, Draco Malfoy
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: Triangolo | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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é la mia prima Fanficition
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Il cielo era grigio quando si svegliò, la ragazza aprì i suoi grandi occhi verdi si alzò dal letto e andò in bagno a sciacquarsi il viso. Si mise la divisa della scuola e mentre le altre ragazze dormivano scese nella sala Comune della propria casa. Dalle scale scorse un ragazzo biondo sdraiato sul divanetto di velluto, si avvicinò porgendogli un bicchiere di burrobirra e si sedette sulla poltrona accanto: 'Draco sei preoccupato?'

Non ricevette risposta, allora indispettita uscì dalla stanza diretta verso la torre di astronomia, era sempre vuota ma stavolta una ragazza era seduta con la schiena appoggiata su una delle colonne, i suoi capelli rossi erano scompigliati dal vento e i suoi occhi pieni di lacrime:

'Ama un'altra, me l'ha detto. Non so chi sia ma deve essere veramente speciale per lui' disse la ragazza con la voce rotta dal pianto. La mora le si sedette accanto e commentò tristemente: 'Non sarebbe potuto rimanere a lungo con te, Ginny. Da quando è nato è stato promesso in sposo ad Astoria e sai i Malfoy come sono tradizionalisti.'

Le ragazze sosprirarono e rimasero a guardare il sole nascere silenziosamente dalle montagne finchè non furono costrette ad andare a lezione.

 

'Alice, che fine avevi fatto stamattina?'

'Mi sono svegliata presto, tutto qui!' La ragazza sentì una voce chiamare il suo nome, si girò e vide dei riccioli biondo miele arrivare verso di lei e sentì le labbra del suo ragazzo sfiorare le sue mentre si abbracciavano. Si amavano all'inizio ma adesso era tutto finito, quel fuoco che sentiva ogni volta che qualcuno pronunciava il suo nome adesso era cenere, le farfalle nello stomaco che provava ogni volta che lo vedeva erano morte e quando si toccavano il suo cuore non si fermava più, come succedeva prima.

Il suo migliore amico Blaise Zabini le aveva detto più volte di mettere un fine a quella relazione, ma lei non ce la faceva.

Erano seduti tutti e tre sulla sponda del lago in silenzio a giocare con l'erba. Ad un certo punto uno di loro sospirò e gli altri si girarono verso la direzione in cui stava guardando, alte montagne piene d'alberi che li sovrastavano, spuntoni di roccia che sembravano voler cadere sopra di loro quando meno se lo sarebbero aspettati, sirene che saltavano felici nell'acqua, il riflesso di tre ragazzi il cui destino era stato scelto dai genitori, l'immagine di un ragazzo preoccupato con gli occhi color del cielo in tempesta. Alice si girò di scatto verso di lui: 'Non sei costretto Draco'
'Si che lo sono invece, lui ucciderà la mia famiglia se non lo faccio'

'Porta i tuoi qui, dì loro di venire ad Hogwarts' si intromise Blaise

Il biondo rimase in silenzio, non poteva essere così facile.

'Io sono uno di loro, devo ucciderlo. E' il mio momento'

'Anche io ho il marchio nero sul braccio sinistro, ma questo non vuol dire che sono come mio padre'

 

 

Il giorno dopo fuori pioveva ancora, Alice prese la mano di Draco e lo trascinò correndo verso il portone di ingresso, lo superarono e si ritrovarono fuori: 'Amo la pioggia, aiuta a cacciare via i pensieri' così si mise a correre con l'amico che la seguiva. Arrivarono in un parco distante dal castello, non c'era nulla se non l'erba bassa e delle rocce. Draco si sedette su una di queste mentre osservava Alice che giocava con la pioggia, nei suoi occhi vedeva la spensieratezza dei bambini e non poteva non notare quanto fosse bella nonostante fosse tutta bagnata. Si alzò e andò dietro un albero, lei lo seguì e si abbracciarono. Era un momento difficile per entrambi e cercavano di aiutarsi a vicenda. Lacrime iniziarono a rigare il viso dei due, si sedettero su una radice rialzata e stettero sotto quella pioggia per ore, fin quando il vento non iniziò ad essere forte e i fulmini vicini.

Al castello trovarono McLaggen che li aspettava e cercava di capire cosa fosse successo durante quelle ora di assenza, ma Alice che gli andava in contro e lo baciava gli fece passare ogni dubbio sulla sua fedeltà: 'Oggi avevo pensato che potevamo occupare la stanza delle necessità' le disse 'Stasera no Cormac, non prevedo nulla di buono' detto questo se ne andò con passo svelto lasciando il ragazzo stupito.

 

 

Udì degli strilli, urla di donna, di ragazzi. Prese la bacchetta e si recò nella Sala Grande del castello. Intorno a lei era pieno di mangiamorte che combattevano contro studenti, riconobbe dei genitori di alcuni suoi compagni e anche alcune delle persone più fidate di suo padre. Iniziò a correre verso la torre di astronomia, corse più veloce che potè lanciando incantesimi per aiutare ragazzi in difficoltà. Arrivata alle scale della torre distinse delle voci, tra cui quella di Silente. Salì le scale e intravide Draco che aveva disarmato il preside. Alcuni mangiamorte che lo incitavano ad ucciderlo. Corse accanto a lui: ' Non farlo!' Gli mise una mano sulla spalla prese la bacchetta:'Fidati di me' Guardò il professore negli occhi e lui annuì. 'Avada Kedavra!' sussurrò la ragazza, un lampo di luce verde uscì dalla sua bacchetta e il preside cadde all'indietro. Negli occhi della ragazza c'era terrore, temeva di aver sbagliato qualcosa, aveva paura che qualcosa fosse andato storto. Dietro di lei i mangiamorte stavano scappando con Draco. Lei li inseguì chiamando il nome dell'amico, lui si voltava ma Bellatrix Lestrange lo costringeva a non girarsi. Alice finalmete lo raggiunse, gli prese una mano e ansimando disse: ' Non andare, qui sarai al sicuro! Silente non è morto' dopo un attimo di pausa mise la sua mano sulla guancia del ragazzo e con il dorso dell'indice raccolse una lacrima 'ti prego non mi lasciare' Draco l'abbracciò, poi con le sue dita affusolate le accarezzò i capelli e avvicinò il suo viso al proprio, le loro labbra si avvicinarono per poi incontrarsi in un dolcissimo bacio.

'E Astoria?' chiese con un filo di voce la ragazza
'Non l'ho mai amata, Mclaggen?'

Alice sorrise: ' Sono rimasta con lui, perchè temevo che non ricambiassi il mio amore'

Stavolta fu Draco a sorridere e a baciarla a fior di labbra per poi farle notare: 'Non c'è tempo'.

Prese la sua mano e iniziarono a correre verso il castello. Ridevano, ridevano come due bambini, forse per quel bacio, forse perchè stavano facendo la cosa più stupida mai fatta, forse perchè rischiavano la morte o forse perchè si amavano e tutto il resto non contava più nulla.

Arrivarono al castello tutti erano nel punto in cui Silente era caduto. Alice guardò Draco e lasciò la sua mano, si diresse verso il preside: ' Brutta caduta?' lui si alzò e sorrise, alzò la bacchetta e fece sparire il marchio nero dal cielo poi la agitò e rimise il castello a posto, ogni pietra caduta nel suo muro, ogni statua e ogni ponte in ordine e rivolgendosi a tutti disse: 'Il bene sconfiggerà sempre il male se deriva da esso'.

 

  
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