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Autore: Kitayama    10/09/2012    3 recensioni
Mi ispirava molto PCP, l'in-manga inserito in Bakuman dei sensei Ohba o Obata, creatori di Death Note, e così ho deciso di creare una storia ispirata a loro. Vedremo se sarò all'altezza delle idee dei sensei. Lo spero tanto. I ragazzi ora vanno al liceo ma... Ora... Let's Start con i crimini perfetti!!
Genere: Angst, Comico, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Cross-over, Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Ci sono troppe cose al mondo che non mi piacciono, perciò cerco di pensare solo a quelle che, invece, mi piacciono.
 
È una tecnica usata da tutti.
Chi più, chi meno.
Perché non puoi cancellare ciò che non ti piace.


 

PCP - Perfect Crime Pary - Page 5 - L'Invisibile è ciò che si vede


 
-   … i testi delle verifiche -, conclude uno.
-   Ma… io non capisco… prima erano scomparsi… c’erano dei volantini dell’uscita del nuovo manga di Urasawa-sensei… -, balbetta Monotachi-san, sbalordito.
 
“Ah ah ah! Questi professori… sono uno spasso!”
 
Primo principio della dinamica, o legge di inerzia:
Un corpo persevera nel suo stato quiete finché non interviene una forza a metterlo in movimento.
 
Cara scuola, tu sei rimasta inerte troppo tempo.
Adesso è ora di fare un po’ di moto!
“We’re going to wake you up!”, “Junbi! Anata no mirai ni kofuku! (=Preparati! Arrenditi al tuo futuro!)
 
-   Ma quindi vuol dire che qualcuno si è intrufolato di nascosto a scuola? -, chiede uno.
-   Sembra sia così… -, risponde secco il professore.
 
“Tsk! Come previsto, hanno le capacità di deduzione di un castoro ubriaco.
Siete totalmente fuori strada.
Il PCP non è una banda di criminali”.
 
-   Ciò significa che hanno dovuto superare il sistema di sicurezza della scuola -,
-   La scuola non ha un sistema d’allarme -,
-   Ah! Davvero, Holmes? -,
-   Elementare Watson -,
 
“Se non li faccio fuori è solo perché altrimenti mi beccherei il carcere minorile. Giuro”.
 

~~~
15 minuti dopo…

 

 
-   Bene, ora che si sono calmate le acque, possiamo iniziare. Sono le 8,50. Vi do tempo fino alle 9,35, ossia 45 minuti -, dice, e poi – Sakurata-kun, distribuisci le fotocopie -.
-   Subito, Monotachi-sensei -.
 
“Avanti, su”.
 
-   Makoto… -,
-   Grazie, Kaito -.
 
“Devo solo sperare che si capisca… l’indizio”.
Ma, dopotutto, secondo i miei calcoli il QI medio della classe è 115, con il picco più alto al 124 e quello più basso a 102.
 
L’indizio e visibile. Quasi fin troppo.
Contiamo soprattutto sul fatto che i professori non rileggono quasi mai una verifica, prima di consegnarla.
 
E Monotachi-san è prevedibile. Fin troppo.
Forse è più intelligente di quello che sembra.
Ma i più intelligenti sono quelli che falliscono più spesso, in questa “prova”.
 
Verifica davanti.
In alto a sinistra. Al posto di “NOME”, “NAME”.
“Come previsto, ci è cascato”.
 

~~~
 

 
-   La verifica era davvero facile! -.
-   Già. E poi chi se lo sarebbe mai aspettato che il prof si facesse sfuggire una cosa così evidente? -,
-   Forse l’ha fatto apposta? -,
-   No, non credo -,
-   Comunque sia, ciò che conta è che è successo ciò che è successo e che, grazie a questa specie di “aiuto”, è altamente probabile che tutta la classe sia andata bene! -,
-   Hai proprio ragione Hitoru -,
-   Fai poco il figo… -,
 
“Un piccolo passo per l’uomo, un grande passo per l’umanità”.
 
Adesso tocca a storia.
Non la posso proprio soffrire.
Più che altro, detesto il modo in cui è insegnata.
Non si fa nulla per renderla più importante agli occhi degli studenti, e dire che lo è, ed anche molto!

 
“E’ grazie ai ricordi… che noi viviamo”.
 
E, grossomodo, la storia è una serie di ricordi.
La storia è un libro chiamato “HOPE”.
 
È la speranza di un qualcosa di migliore che ha animato il popolo, e gli schiavi, durante le rivoluzioni.
 
È la speranza di un qualcosa di migliore (o per se stessi, o per il popolo) che ha fatto compiere ai re del passato, alcune scelte piuttosto che altre.
 
La speranza.
 
“Non condivido per niente quest’idea”.
 
Perché vedere il bicchiere mezzo pieno…?
Perché vedere il bicchiere mezzo vuoto…?
Il bicchiere contiene solamente acqua per un volume pari ad ½ di quello totale. Punto.
 

~~~
 

 
Non sono razionale.
La matematica non è il mio forte.
Magari la logica. Appena appena..
 
Io suono.
Suono il pianoforte.

Rigorosamente nero…

… e non a coda.
 
“E’ veramente ciò che voglio fare?”
Certo che no!
 
Quando mi chiedono: - Da adulto cosa farai? Come sarai? Chi ti immagini di essere? A chi vorresti assomigliare? -,
 
1) Inquisizione spagnola? No grazie.
2) Rispondo nell’ordine: “Farò ciò che farò”, “Sarò chi voglio essere. Ossia me”.
 
Non è suonare quello che voglio fare veramente.
Si era capito, no?
No?
Beh, io sono mancino, e sopra ho scritto un pezzo a destra, il che significa che è l’unica cosa vera basata sull’argomento.
Perché?
… Provate a pensarci su. È semplice.
Solo un consiglio:
 
“L’invisibile è ciò che si vede”.



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Ringrazio le mie due nuove recensitrici: AlmaChan e Eru Roraito per le splendide recensioni ^_^

E adesso passiamo al cap. Forse penserete che questo cap sia meno bello dei precedenti, ed infatti è così. Ma questo è il fulcro del crimine perfetto!
Tutti gli indizi per risolvere l'enigma sono contenuti in questo capitolo, tuttavia sarà MOLTO, MOLTO difficile scovarli e capire il trucco :D

Le spiegazioni nel prossimo capitolo che posterò fra un mese, data la difficoltà della spiegazione dell'enigma ^^"

A presto!
   
 
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