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Autore: wilderthanthewind    10/09/2012    2 recensioni
Isuledda, settembre 1985.
"«Eppure è per questo motivo che mi ami», Tony sorrise nuovamente."
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash
Note: Cross-over, Lime | Avvertimenti: nessuno
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LUCK HAS LEFT ME STANDING SO TALL
- ISULEDDA, SETTEMBRE 1985

Le onde si percuoterono nuovamente contro gli scogli. Simon adorava osservarle, adorne di quella delicata schiuma bianca, seduto sulle enormi rocce, lucide per l’alta marea. Era il suo appuntamento quotidiano con il relax più totale; l’azzurro non troppo acceso del cielo e del mare un po’ mosso lo attiravano oltremodo ed egli non poteva farne a meno. Non appena scoccarono le quindici di quel tiepido pomeriggio, dalla porta di una piccola casetta di legno, dipinta di bianco e costruita sulla spiaggia, fece capolino un ragazzo alto e snello. Si diceva fosse il coinquilino di Simon.

Lo chiamò, avvicinandosi alla ringhiera, anch’essa in legno, del piccolo portico. Simon si voltò. «Arrivo, Tony», gridò, prima di immergersi completamente nelle acque miti, per poi raggiungere l’abitazione. Tony era appoggiato ad un comò dalle rifiniture quasi marinaresche, ammirando un magnifico quadro che Simon stesso gli aveva regalato il giorno del suo scorso compleanno. Dunque si concentrò sulla figura che sostava con un braccio dietro la testa sull’uscio: in attesa che Tony gli spiegasse il motivo per cui l’aveva chiamato, Simon giocherellava, con la mano sinistra, con il suo orecchino, un piccolo anello dorato che risplendeva ogni volta che gli sfuggiva un sorriso.

«Ti ho convocato perché devo ammirare la tua bellezza», scherzò Tony. «Quando sei bagnato sei ancora più sexy». Simon strinse i suoi fianchi con le sue mani vellutate, e a quel punto Tony non poté che sfiorargli le labbra, per poi unirsi in un lungo e appassionato bacio. Sbottonò accuratamente la candida camicia di seta di Tony, per infilarvi la mano agilmente e massaggiargli il petto; dunque scese lentamente lungo l’addome, girò attorno all’ombelico e infine s’introdusse nei pantaloni, per accarezzargli l’inguine e l’interno coscia. Diamine, Dio ha abbondato con la sensualità, non poté fare a meno di pensare Tony, che iniziava a respirare sempre più velocemente. Baciò lievemente i capezzoli di Simon: impazzì per quanto la sua pelle potesse essere liscia e idratata.

Si lasciò cadere su un divanetto di uno splendido blu oltremare; Simon lo guardò interrogativo, alzando un sopracciglio e corrugando la fronte. «Ho paura che qualcuno ci veda», disse Tony notando lo sguardo perplesso del suo coinquilino - che egli stesso reputava molto più di un coinquilino. «E chi? Il dipinto di Patrick Nagel?», rispose Simon, non riuscendo a trattenere la risata. «Non so, qualche giornalista». «Sei ansioso», Simon si sedette accanto a lui, ch’egli permettesse il suo dolcetto ammirare le sue iridi blu, tanto blu quanto l’oceano più profondo. «Eppure è per questo motivo che mi ami», Tony sorrise nuovamente. «Ansioso ma intuitivo», e tra le risate si abbracciarono, in quel tiepido pomeriggio di settembre.

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Salve a tutti, ammesso che ci sia qualcuno!
Per primo dovete sapere che questa
non è una cross-over qualunque...
è un'Hadlebon, ovvero Tony Hadley+Simon Le Bon :3
Non amo in particolar modo slash e yaoi,
ma visto che una brava personcina me l'ha chiesta... eccola qui!

 

Piccola rivelazione: questa non è la "versione originale" del racconto: mentre stavo scrivendo gli ultimi due paragrafi, mi si è chiusa la finestra e ho perso tutto, quindi ho riscritto cercando di utilizzare le stesse espressioni inserite in precedenza. (:

  
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