Era una calda giornata di maggio. L'estate era alle porte e un vento caldo soffiava sopra Tokyo, stordendone i suoi abitanti. 

Una ragazza stava aspettando sotto un gazebo, nel parco. Indossava una semplice maglietta e dei pantaloncini. I capelli ramati ricadevano sulle spalle dolcemente mentre gli occhi color cioccolato saettavano da sinistra a destra alla ricerca di qualcosa. O meglio: di qualcuno. Sana stava aspettando da piú o meno venti minuti l'arrivo del suo ragazzo, Akito. Eh già. Era ufficiale. Stavano insieme come una vera coppia. Una coppia che va al cinema, che mangia una pizza oppure che solo fa l'amore nei giorni di pioggia. Sana arrossí pensando al suo ultimo giorno di pioggia. Non che piovesse fuori, ma Akito era stato chiaro." Sana ci sono le nuvole in cielo.". Lei aveva scosso la testa, confusa. Akito aveva sospirato.

"Kurata, sto dicendo che potrebbe piovere da un momento all'altro."

" Ma Akito.. Noi siamo in casa... Non ci sono problemi se fuori.. " Non aveva fatto in tempo a finire che Akito le era praticamente saltato addosso. Dopo aver fatto l'amore per ore, i due avevano concluso un tacito accordo: se nel cielo c'era anche una sola, bianca e pulita nuvola i due si sarebbero goduti l'uno il corpo dell'altra per tutto il resto della giornata.

Una testa bionda spuntó dalla siepe del parco. 

" Finalmente Hayama. Ti eri perso per caso? Sono venti minuti che ti aspetto!" 

" Scusami. " mormoró Akito, con lo sguardo basso. Sana gli si avvicinó e gli diede un bacio leggero, dolce che sapeva di primavera. Akito la osservó per un attimo. Era raggiante come una stella. Illuminava la vita di chiuque le stesse attorno. 

" Allora dove andiamo? " chiese la "stella" in questione. 

Il ragazzo alzó la testa. Neanche una nuvola. Dannazione. 

" Io ho fame. " 

" Hayama non lo fanno il sushi a quest'ora. Propongo un gelato. " 

Si incamminarono verso la gelateria accanto al parco. Era un posto tranquillo e pieno di bambini che gustavano uno dei primi gelati della stagione. Mentre Sana si sedeva all'ombra , Akito ordinó due gelati alla fragola e si diresse verso il tavolino che la ragazza aveva scelto. 

" Grazie " disse lei e mentre lui le porgeva il cono Sana gli rivolse un'occhiata dolce. Akito, per la prima volta in vita sua, arrossì lievemente e pregó con tutto il suo cuore che la sua ragazza non se ne fosse accorta.

" Sei arrossito!" Sana balzó in piedi e prese a saltare dalla gioia. Continuava a ripetere quelle due parole e Akito continuava ad arrossire ancora di piú. 

" Io non arrossisco! " 

Alla fine, il ragazzo riprese a mangiare il suo gelato e si sporcó lievemente le labbra di fragola. La ragazza se ne accorse ma non fece in tempo a parlare che Akito prese il suo cono e lo spalmó in faccia a Sana. 

" Hayama sei morto! " e gli rovesció in testa quel che restava del suo gelato. La ragazza cercó di alzarsi dalla sedia, ma Akito la bloccó e cominció a farle il solletico. Se qualcuno avesse visto quella scena, sicuramente si sarebbe commosso: Sana che rideva di cuore mentre Akito le faceva il solletico. Naturalmente entrambi sporchi di gelato alla fragola.

La ragazza si mise una ciocca di capelli dietro le orecchie e sorrise. Sorrise come solo Sana sa fare. 

" Ti amo. " le disse Akito con un sussurro.

" Anch'io. " e lo bació. Come solo Sana sa fare. Anzi si baciarono come solo loro sanno fare. Con Amore.