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Autore: CriminalGlambert89    11/09/2012    4 recensioni
Mentre spolvero le mie bambine, mi viene in mente che, prima di tornare a casa ho visto un volantino appiccicato ad un lampione della luce in cui diceva:
“AUDIZIONE PER ENTRARE NELLA BAND DI ADAM LAMBERT, EX CONCORRENTE E FINALISTA DI AMERICAN IDOL!”
Al che mi dico:
“dovrei provare, tanto… peggio di così non può andare no!”
[Adommy]
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Vi presento la mia... terza long.
Sì, ne ho in ballo un'altra la non posso accennare niente.
Intanto vi pubblico il primo capitolo di questa, poi vedremo che fare.
Spero vi piaccia e... sapete una cosa, me ne sbatto altamente di quelli che non apprezzano.
Quindi buona lettura
Cinzia


***

 

6 gennaio 2008
 

 
Sono appena stato cacciato dal gruppo dove facevo parte, mi hanno detto che sono bravo ma che non potevo più farne parte. Ho delle ottime doti, e quindi sono stato licenziato solo perché vogliono che io faccia parte di una band di alto livello, non di una band da quattro soldi. Così mi ritrovo a casa a pensare, a pensare dove cavolo posso andare. E in che cavolo di band posso stare. Mentre spolvero le mie bambine, mi viene in mente che, prima di tornare a casa ho visto un volantino appiccicato ad un lampione della luce in cui diceva:

“AUDIZIONE PER ENTRARE NELLA BAND DI ADAM LAMBERT, EX CONCORRENTE E FINALISTA DI AMERICAN IDOL!”

Al che mi dico:

“dovrei provare, tanto… peggio di così non può andare no!”

Prendo con me una delle mie chitarre, e corro all’audizione. Mi ritrovo una coda lunghissima di persone, poste all’entrata dell’edificio, al che mi dico:

“qui se riesco ad uscire stasera alle 10 è un miracolo”
 

 

***

 
Sono già le 2 del pomeriggio e io sono ancora appostato sulla scala, Dio che pizza mortale. E poi… che ha questo Adam di così speciale, boh so solo che mi serve un dannato lavoro e quindi sì, sto qui a fare sta dannata fila.
Finalmente entro nel grande atrio dove si svolgeva l’audizione, ad un tratto vedo chi era questo Adam… un ragazzo di  all’incirca 26 anni, corporatura un po’ robusta con un ciuffo nero corvino che ricade dolcemente sul suo bel viso. Oddio non era poi tanto male come ragazzo, ma dico che cos’ha tanto di speciale per aver avuto tanta gente fin’ora.
 

 

***

 
Finalmente tocca a me, oddio non avevo notato i suoi meravigliosi occhi color ghiaccio, così mi dice:

-Tu sei Tommy Joe Ratliff vero?

-S-sì… sono io.

-Bene cosa sai fare?

-Beh, io suono sia la chitarra che il basso.

-Bene, fammi sentire un assolo.

-Ecco…

-Hai paura?

-No, è solo che sono imbarazzato.

-Bene uno che si imbarazza, non potrà mai far parte della mia band quindi… AVANTI IL PROSSIMO!

-No! Aspetta, dammi un’altra opportunità. Ho bisogno di lavoro.

-… Va bene, ma non voglio che ti imbarazzi di nuovo chiaro se no, quella è la porta e fuori per sempre.

-Ok!

Io mi appresto a fare uno dei miei soliti assoli che colpiscono sempre tutti i grandi della musica, ad un tratto vengo interrotto bruscamente e lì inizio a farmi le paranoie: “oddio ho fatto schifo, oddio ho sbagliato qualche accordo, oddio adesso mi caccia a calci in culo.” Ad un tratto lo vedo alzarsi: “oddio adesso mi prende per il maglione e mi butta fuori lui di persona!” mi si avvicina e lo vedo che apre bocca, ma io lo precedo dicendo:

-Ho fatto schifo, quindi non c’è bisogno che mi butta fuori lei personalmente.

Adam aggrottò un sopracciglio e mi dice:

-Ma che cosa ti sei fumato prima di entrare qui dentro?

-Niente! –rispondo io-

-Allora smettila di farti queste cavolo di paranoie!

-Perché?!

-Perché… tu ora sei uno dei miei.

-Oddio non ci posso credere, veramente? Non mi prende in giro vero!

-No, e comunque non darmi del lei. Dammi del tu, andremo molto d’accordo io e te.

-Ok… Adam!

 

***

 
Esco dall’auditorium e saltello felice per strada, quando mi squilla l’iPhone:

-Ciao Tommy…

-Mamma!

-Sì amore, come va?

-Bene, anzi benissimo.

-Come mai il mio cucciolo è così felice?

-Perché, ero stato licenziato dalla mia band quando ora invece, ho un altro lavoro.

-Dai bello, per chi lavori?

-Adam Lambert!

-Cosa?! Quell’Adam Lambert!

-Sì, l’ex concorrente e finalista di American Idol.

-Oddio Tommy è un grande quel ragazzo.

-Lo so, ho fatto una fila pazzesca per essere io il suo prescelto.

-Immagino, è uno tosto.

-L’ho notato. Comunque ora mamma scappo, non ho ancora mangiato, ci sentiamo presto un bacio.

-Ciao amore mio, stammi bene.

Così chiudo la chiamata e mi vado a prendere qualcosa da mangiare ad un bar, ad un tratto vengo urtato da un ragazzo. Mi giro e rimango a bocca aperta:

-Ciao mio nuovo chitarrista!

-Adam… che ci fai qui.

-Ero venuto a prendere qualcosa da bere, e tu?

-Ecco… io è da questa mattina che…

-Da questa mattina cosa?

-Ecco, è da questa mattina che non mangio nulla. E ho fame!

-Oh… se vuoi, posso offrirti qualcosa io.

-No, grazie faccio da solo, non spendere soldi per me. Mi pago da solo la cena!

-Ma chi ti ha detto che la pago io, stavo solo… invitandoti a cena!

-… Stai scherzando vero?

-No! Vuoi venire a cena da me?

-Dici sul serio?

-Sì!

-Oddio, non posso crederci che il mio capo mi inviti a cena!

-Lascia stare la parola “capo”, fai che sia una cena fra amici. Dobbiamo conoscerci meglio.

-Già, comunque ok vengo a cena da te.


 

 ***

 
Mentre stavamo camminando per strada, parliamo del più e del meno, devo ammettere che è carino quando parla e… oddio quando ride è così adorabile. Ehy Tommy Joe che è sta storia, ti stai innamorando di un uomo per caso? Sono etero io e quindi no non mi sto innamorando di un uomo. Mi dico da solo nella mia testolina bacata. Quando per un nano secondo non mi ritrovo il suo braccio sulla mia spalla che mi dice:

-Sai… credo seriamente di aver trovato un chitarrista con i fiocchi!

-Dici davvero?

-Sì! Da una parte hanno fatto bene a licenziarti. Ma dall’altra sono stati stupidi a lasciarsi scappare uno come te.

-Già, ma che dire… almeno tu mi hai preso!

-Sì, e stanne pur certo che non ti mollerò facilmente.

-O-ok!

In quell’istante mi sentivo in imbarazzo, era troppo vicino troppo. Volevo scansarmi ma non potevo, avrebbe potuto arrabbiarsi, così resto accanto a lui col suo braccio ancora sulla mia spalla.

-Ecco la mia dimora!

Rimango letteralmente di merda e con la bocca aperta, lui ride divertito e a quel punto mi da una pacca per farmi riprendere alle tante mi decido così di parlare:

-Oddio, ma… ma… ma… che cavolo di casa hai?

-Dovresti vedere dentro!

-Oddio, sai che potrei svenire vero?

-No, ma me lo immagino. Dai entriamo!

Mi prende per un braccio e mi trascina al suo interno, sembra come un bambino che vuole farti vedere le sue macchinine giocattolo. Entriamo e io rimango ancora più di merda, sono veramente uno stupido a comportarmi in quel modo, ma d’altro canto non avendo una casa come la sua, è normale che mi comporto in quel modo. Adam mi si avvicina e mi dice di accomodarmi in salotto e fare come se fossi a casa mia, io lo faccio e intanto che lui prepara qualcosa da mangiare mi guardo in giro… wow, vedo delle statuette d’oro su una mensola, poi vedo dei quadri di pittori famosi… oddio mi metto a ridere come un cretino, -che diavolo ci fa un album di figurine.- Cavolo ha quasi la mia età e ancora fa la raccolta di queste cavolate infantili, dalla cucina mi sente ridere allegramente sbuca fuori con la testa e mi dice:

-Che hai da ridere, sembri divertito!

-No niente, è solo che… dimmi una cosa! Quanti anni hai?

-26 perché?

-Io alla tua età non facevo più la collezione di figurine!

-Oddio, mi hai scoperto. Comunque perché quanti anni hai tu!

-27!

-Ti facevo più giovane.

A quella risposta arrossisco come un pomodoro, oddio nessuno mi aveva mai detto che sembro più giovane. Comunque alla sua risposta dico:

-Grazie per il complimento!

-Figurati tesoro!

Oddio, fai che ho sentito male, fai che non abbia detto “tesoro”. No, non l’ha detto sono io che mi sto facendo troppe paranoie. Ad un tratto lo vedo di nuovo che mi fa cenno di entrare in cucina, entro e vedo la tavola parecchiata con tante di quelle cose da mangiare che quasi, solo a vederle mi veniva voglia di salire sul tavolo ed abbuffarmi. Avevo una fame da lupo, invece mi accingo solo a fare l’educato, non essendo a casa mia. Mi sorride e mi accomodo a tavola, io mi sento leggermente in imbarazzo e Adam lo nota, così mi dice:

-Tranquillo, non essere così. Fai quello che ti senti, non c’è bisogno di essere imbarazzati, hai fame mangia quello che vuoi e come vuoi. Non voglio obbligarti a fare il signorino perfettino ed educato, quando uno a fame a fame. Tranquillo, io non ti guardo. – e si mette a ridere divertito-

Il mio stomaco replicava aveva molta fame, così non badai a spese e quindi mi abbuffai come al solito. Adam mi guardava anche se aveva detto che non mi avrebbe guardato, e lo vedo sorridere. Quando ho finito e il mio stomaco aveva smesso di brontolare, dico:

-Adam, scusami ma quando ho fame sono un maiale quindi perdonami.

-Ehy baby non scusarti, faccio così anch’io.

Fai che non mi abbia chiamato baby, mi dico nella mia testa. E così lo vedo passarmi un tovagliolo di carta, io lo prendo e mi pulisco le mani al suo interno, ero un vero impiastro avevo completamente imbrattato tutto. Così gli dico:

-Ti do una mano a pulire, scusami se la tavola non la vedi più per via dello spaciugamento che ho fatto.

-Calmati, sei mio ospite e quindi lascia stare faccio tutto io. Tu vai a rilassarti sul divano intanto che ti va giù quello che hai mangiato e poi, ti riaccompagno a casa.

-No, non ti preoccupare torno a casa da solo. So la strada!

-Ehy… non facciamo tante storie, ti riaccompagno a casa chiaro?

-Ok ok!

Bravo Tommy Joe sei riuscito a farlo arrabbiare, complimenti idiota. E così intanto che Adam finiva di sistemare mi accomodo sul divano e mi guardo intorno. Mi giro di colpo e noto un armadietto con all’interno dei dischi, ok che era un cantante ma cavolo non avevo mai visto una cosa del genere. Quasi quasi è come me, fa collezione di dischi di ogni tipo. Io invece colleziono chitarre e bassi.
 

 

***

 
Dieci minuti dopo, mi ritrovo Adam accanto e iniziamo così a parlare di lavoro e vita privata. Oddio mio parlare di lavoro, è stato anche eccitante, visto che mi ha già detto che dopo domani avrei iniziato a lavorare per lui. Ma per la vita privata beh, aver sentito che è stato vittima di bullismo a scuola è stata una cosa orribile da sentire. -Cosa?! Adam Lambert vittima di bullismo, e per cosa.- Mi raccontò che era un piccolo bambinetto sovrappeso, con l’apparecchio e con i capelli rossi e con milioni e milioni di lentiggini. Devo ammetterlo immaginamelo così è alquanto bruttino, ma vederlo com’è ora oddio mio… un gran bel ragazzo direi.
Poi mi dice di raccontargli la mia di storia, beh che dire ho fratelli e sorelle, i miei lavorano e la mia vita è tra alti e bassi l’unica cosa che mi mette in allerta e che potrei lasciarci le penne è l’abuso di alcool quello diciamo che ho una piccola dipendenza. Ad un tratto mi guarda e mi dice:

-Ora andiamo a casa, è tardi e tu devi essere in forma per dopo domani quindi dai che ti accompagno.

E io frignando dico di no! Non volevo andarmene, e lui mi prende per un braccio e mi fa alzare dicendomi:

-Dai andiamo, non vedi che sei cotto a puntino quindi infilati la giacca che ti accompagno.

-Va bene.

Così ci incamminiamo verso casa mia, mi tiene per un braccio solo perché aveva paura che fra un momento o l’altro mi sarei schiantato con la faccia a terra per il sonno. Effettivamente ero stanco, non sembrava, ma l’audizione mi aveva stancato e non poco.
Arrivati davanti al mio palazzo mi dice:

-Ciao mio chitarrista dalle mani fatate, cerca di riposare e fammi un favore. Non voglio perderti presto e così giovane, evita di ubriacarti sei così dolce è un peccato che tu sparisca e poi dove lo trovo uno come te. Su dai fila a letto e riposa ne hai veramente bisogno. Ciao ci vediamo dopo domani da me alle 10 di mattina e cercare di essere puntuale odio i ritardatari.

-Va bene boss dopo domani sarò da te alle 10 di mattina, e sarò puntuale promesso.

-Notte Kitty!

-Notte Adam.

Apro il portone e vado nel mio appartamento, mi tolgo le scarpe e lancio la giacca sul divano. Non mi spoglio nemmeno, e filo a dormire vestito. Il tempo di appoggiare la testa sul cuscino e già sono nel mondo dei sogni… sì ero finalmente un chitarrista con i fiocchi, wow il mio primo concerto. È stato eccezionale, fino a che vedo Adam avvicinarsi a me, mi presenta e ad un tratto dopo che mi ebbe presentato mi prende, mi tira a se e mi bacia… a quel sogno mi sveglio di colpo e mi metto ad urlare, non che non mi sia piaciuto, è solo… cavolo Adam è gay e io pur essendo etero mi piace Adam. Non po’ essere, no non po’ essere che io mi sto innamorando di Adam e poi, chi mi dice invece che lui non sia gay come credo, se fosse gay me l’avrebbe detto no. E poi, cosa?! Come mi ha chiamato prima di lasciarmi davanti a casa? Kitty, cosa? Ed ecco le mie solite paranoie per di più notturne, maledizione. E comunque no, Tommy Joe torna a dormire e togliti dalla testa che Adam è gay e che ti stai innamorando di lui.
Dopo tante battaglie mi sono riaddormentato.
  

 

Nota dell'autrice:
se a qualcuno non piace non fa altro che non leggerla, ho appena scoperto che a una tipa le ho fatto venire il cancro con le mie ff. Se non ti piacciono non leggerle, non c'è bisogno di fare una cazzo di immagine con scritto "GlambertFever89 Gave Me Cancer" maleducata e pure stronza. Ma sapete che vi dico, me ne lavo le mani, io per una cosa dovrei smettere di scrivere. Eh no, mi dispiace ma io continuo, non ti piacciono bene sorvola passa oltre!
Detto questo, spero che almeno chi mi apprezza legga e mi dica cosa ne pensa. Grazie per l'attenzione.
Kisses
Cinzia <3

   
 
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