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Autore: FloxWeasley    11/09/2012    5 recensioni
Harry andò a letto con il cuore che scoppiava di gioia.
Il suo settimo compleanno si preannunciava essere il migliore.

Storia classificata prima a pari merito nel Happy Birthday Harry Contest, indetto da Shallo sul forum di EFP.
Genere: Fluff, Generale, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Famiglia Dursley, Harry Potter, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Durante l'infanzia di Harry
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Il miglior compleanno del mondo

 

Harry sforzò l'udito più che poté nel tentativo di sentire ciò che gli zii dicevano a bassa voce a pochi passi da lui, sovrastando il bacon che sfrigolava nella padella e la TV di Dudley a tutto volume.
-Non possiamo certo lasciarlo qui da solo... potrebbe far saltare in aria la casa!- sussurrò zia Petunia, agitata.
Dudley scoppiò in una fragorosa risata che coprì la risposta di zio Vernon.
-Certo che no! Sai che Marge lo odia! Se solo la signora Figg non fosse occupata proprio domani... non possiamo proprio portarlo con noi, Vernon?-
Il cuore di Harry fece una capriola. Domani. Il mio compleanno.
-Assolutamente no. È una gita aziendale, che figura ci faremmo?-
Harry si accorse che il bacon stava iniziando a prendere un colore che agli zii non sarebbe piaciuto per niente così, impegnato a controllarlo, perse le battute successive.
-... E va bene, Vernon. Ora ne chiamo una- sibilò zia Petunia.
Se solo avessi sentito cosa hanno detto!
Spero non chiami la signora Preston, la vicina baffuta...
Zia Petunia sbucò con la sua faccia cavallina da dietro le spalle del bambino.
-Allora? È pronta questa colazione?- abbaiò. Harry sobbalzò.
-Sì, zia Petunia-.

 

Quella sera zio Vernon andò a bussare alla porta del ripostiglio.
-Domani dobbiamo uscire, starai con una baby-sitter. Non voglio stranezze-.
Harry aveva una grande voglia di mettersi a saltare, ma conoscendo i Dursley si trattenne. Meglio non mostrarsi contento.
-Va bene-
-Ti porteremo domani mattina e ti verremo a prendere dopo cena-.
Il bambino si sforzò di non sorridere; era molto più di quanto si aspettasse.
-Ok-
-E adesso vai a letto- sibilò lo zio.
Uscì e sbatté la porta; era evidente che pagare una baby-sitter solo per lui lo infastidisse.
Harry andò a letto con il cuore che scoppiava di gioia.
Il suo settimo compleanno si preannunciava essere il migliore.

 

*

 

Sulla soglia apparve una ragazza di non più di diciotto anni.
Bionda, occhi azzurri, viso gentile e un sorriso tutto per lui.
Harry restò con gli occhi spalancati.
Molto, molto, molto più di quanto mi aspettassi!
-Salve! Lei deve essere il signor Dursley, e tu devi essere Harry! Io sono Stacey! Entrate, prego- disse la ragazza.
Zio Vernon borbottò qualcosa e le mise in mano una banconota, dopodiché tornò verso la macchina senza parlare.
Lei rimase sconcertata, fissando alternativamente la banconota e l'uomo che si allontanava.
-Ehm... arrivederci, signor Dursley! La aspetto per le nove!-.
Lui le fece un cenno con la mano, prima di salire in macchina e partire sgommando.
Stacey restò ferma ancora qualche secondo, disorientata, poi infilò i soldi in tasca e tese la mano a Harry, sorridendogli incoraggiante. Lui la prese e si lasciò guidare in casa, tranquillo come non era da molto tempo.
La mano di Stacey era calda e morbida. Avrebbe voluto chiederle di non lasciarlo più.
 


Era solo mezzogiorno e Harry si sentiva già più contento che mai.
Stacey l'aveva portato al parco – sempre tenendolo per mano, cosa che l'aveva reso felicissimo già di per sé – e l'aveva lasciato giocare per tutta la mattina.
Era stato bellissimo, per una volta, non avere Dudley tra i piedi che spaventava tutti i bambini con cui avrebbe voluto giocare.
Una bambina di nome Daisy gli aveva insegnato a giocare a nascondino e gli aveva anche dato un bacio sulla guancia quando era andata a casa.
Appena era rimasto solo, un bimbo incredibilmente chiassoso e con una zazzera color nocciola gli si era avvicinato e aveva passato il tempo a saltellargli intorno incitandolo a giocare a questo e a quello.
-... così alla fine ho giocato a calcio con Sam. In porta è bravissimo- concluse Harry con un sorriso che gli andava da un orecchio all'altro.
Seduto nella piccola e colorata cucina di Stacey, con le gambine che penzolavano giù dalla sedia, aveva raccontato alla ragazza ogni particolare della mattinata.
Stacey gli aveva fatto un sacco di sorrisi e lo aveva incoraggiato a parlare, intenta a preparare il pranzo.
Harry si era scoperto piuttosto loquace, se qualcuno era disposto ad ascoltarlo.
-Stacey?- chiamò, imbarazzato.
Lei gli sorrise, incoraggiante.
-Dimmi, piccolo-
Harry si guardò i piedini penzolanti, imbarazzato. Si sentì arrossire.
-Posso dirti una cosa?- chiese, con voce ancora più sottile.
Stacey si pulì le mani nel grembiule e gli si avvicinò, inginocchiandosi davanti a lui.
-Dimmi tutto!- lo incitò.
Il bimbo alzò gli occhi e incrociò i suoi.
-Oggi è il mio compleanno- disse timidamente.
La ragazza non conosceva la situazione familiare del bambino, ma ebbe il tatto di non chiedere perché l'avessero lasciato solo il giorno del suo compleanno.
Fece un sorriso – se possibile – ancora più largo.
-Ma è fantastico! Allora facciamo così: oggi pomeriggio ti porto alle giostre e tu compro un gelato, va bene?- chiese, eccitata.
Il viso di Harry si illuminò e le gettò le braccia al collo, abbracciandola forte.
Non si ricordava del compleanno che aveva passato con i suoi, ma sapendo che doveva essere stato divertente pensò che quel giorno stava facendo di tutto per assomigliargli.
-Buon compleanno, Harry- gli sussurrò dolcemente lei all'orecchio.

 

*

 

Seduto in macchina vicino a Dudley, Harry aguzzò lo sguardo e vide Stacey che lo salutava da dietro le tendine del soggiorno.
Alzò la manina e rispose al saluto, tirando su col naso, finché zio Vernon non partì.
-Patetico- bofonchiò Dudley.
Harry si voltò verso di lui, curioso.
-Ti sei divertito oggi?- chiese.
-No. È stato veramente noioso. E tu?- chiese, scontroso.
Harry ripensò alla giornata appena trascorsa. Il parco, i giochi con gli altri bambini, la mano di Stacey, le giostre e il gelato. L'abbraccio che gli aveva dato quando si erano separati.
Guardò il cugino, trionfante. Sapere che lui si era annoiato non aveva fatto altro che aumentare la sua felicità.
-La giornata migliore della mia vita.

 

 

 

Sono piuttosto affezionata a questa storia: spero vi sia piaciuta :))
Qua sotto riporto il giudizio e i banner della meravigliosa giudiciA Shallo.


Prima classificata parimerito

FloxWeasley – Il miglior compleanno del mondo


 

Grammatica: 19/20

La grammatica di questa storia è semplicemente perfetta! Quello che mi impedisce di darti il punteggio pieno, tuttavia, è l'uso degli spazi. Non sono veri e propri errori, sono per lo più sviste, che tuttavia ho deciso di penalizzare togliendoti un punto. Ti riporto i casi:

Il cuore di Harry fece una capriola.Domani. Il mio compleanno.

ma conoscendo i Dursley si trattenne.Meglio non mostrarsi contento.

Inoltre, nei dialoghi non hai rispettato lo spazio tra il trattino e l'inizio del discorso diretto. La costruzione corretta è trattino spazio discorso spazio trattino.

Tu scrivi:-Va bene-

Invece dovrebbe essere – Va bene -


 

Non ti ho considerato la questione della punteggiatura relativa ai trattini del discorso diretto, perché esistono mille convenzioni editoriali sul punto, inoltre ho notato una certa coerenza nella gestione della punteggiatura con il discorso diretto e quindi ho lasciato perdere, mentre per quanto riguarda lo spazio, quella è una regola fissa. Sono piccole sviste, che i contest aiutano ad evitare.

Stile: 20/20

Ti sei messa nella testa di Harry, pertanto lo stile è molto semplice e scorrevole, il lessico è basilare, ma non banale, il che è un pregio. Inoltre, ho apprezzato l'uso di termini infantili come “le gambine”, “i piedini”, che accentuano l'idea che a vedere il mondo sia proprio un bambino. Un bambino che è in grado tuttavia di comprendere quale è la strategia vincente nel relazionarsi con i Dursley, quindi non proprio un bimbo innocente, diciamo uno un po' furbetto. Come ho già detto, lo stile è scorrevole ed è stato un piacere leggere la tua One-shot.

Caratterizzazione personaggi: 25/25

Complimenti, Harry è proprio lui, quello dei primi capitoli de “la Pietra Filosofale”, il bambino che deve sopravvivere a Privet Drive. Anche i Dursley sono perfetti. Vernon che non sopporta di dover pagare per liberarsi di Harry, Dudley che gongola ed alla fine resta deluso dal fatto che Harry si sia divertito. Mi è piaciuta molto anche la caratterizzazione di Stacey la baby-sitter. Ho apprezzato il fatto che Harry divertendosi pensi anche ai suoi genitori, perché quello è un vuoto incolmabile, che è sempre presente in Harry e lo caratterizza rispetto agli altri bambini.

Giudizio personale: 10/10

Ho adorato questa storia, la piccola rivincita di Harry. Ho sempre trovato insopportabili i Dursley, odiosi nel loro modo di relazionarsi con Harry. In fondo, non era colpa sua se gli era capitato, non era colpa sua se era un mago e non doveva pagare in quel modo la scelta dei genitori di combattere Voldemort. La loro morte era già un prezzo più che sufficiente da pagare. Per questo motivo, ho apprezzato tantissimo la scelta di mettergli accanto, seppure per un solo giorno, una persona in grado di dargli un po' dell'amore e delle attenzioni che ogni bambino merita. Concordo con Harry, quello dev'essere stato uno dei compleanni più belli della sua vita!

Originalità: 25/25

Ti do il massimo in originalità, perché ho amato il modo in cui hai trattato il compleanno. Anche tu hai scelto una storia ambientata nella sua infanzia e gli hai voluto regalare un compleanno diverso da tutti quelli che vivrà finché resterà con i Dursley. Ho apprezzato questa scintilla di felicità nella triste vita da orfano di Harry. Complimenti.

Totale 99/100

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