Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |      
Autore: Nipotina    11/09/2012    4 recensioni
Remus non aveva mai pensato di poter essere così felice nella sua vita, addirittura più felice che con i Malandrini. Non aveva mai pensato, nemmeno nei suoi sogni più sfrenati, che un giorno avrebbe avuto qualcosa di così importante per cui lottare.
Mentre Dolohov apriva la bocca per scagliare l’incantesimo, Remus pensò che, dopo tutto, qualcosa di buono era riuscito a farlo durante la vita. Lì, sulla terra, sarebbe rimasto suo figlio, la parte migliore di sé.
[Questa storia si è classificata prima all' "Every moment has its music" contest indetto da Stell_issima]
Genere: Drammatico, Guerra | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nimphadora Tonks, Remus Lupin | Coppie: Remus/Ninfadora
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Autore: Nipotina
Titolo: La parte migliore di sè
Personaggio scelto: Remus Lupin
Citazione scelta: And I find it kinda funny, I find it kinda sad the dreams in which I'm dying are the best I've ever had [Mad world – Gary Jules version]



LA PARTE MIGLIORE DI SE’




Un raggio di luce lo schivò per un soffio. Remus si rialzò e colpì in pieno volto il Mangiamorte che stava affrontando. Ormai aveva perso il conto di quanti Mangiamorte aveva combattuto, di quanti incantesimi aveva evitato.
La battaglia attorno a lui proseguiva senza accennare a smettere. Vedeva cadere a terra sempre più corpi, feriti o senza vita, ma non aveva  tempo di fermarsi a controllare se fossero amici o nemici. In quel frangente, ogni secondo poteva essere fatale.
Una parte di muro esplose accanto a lui, e le schegge volarono sferzando l’aria. Una di esse sfregiò la guancia di Remus, che nonostante questo continuò imperterrito a correre e a duellare.
Non si sarebbe arreso, anche a costo di farsi uccidere. Ogni istante vedeva davanti a lui i volti sorridenti di Tonks e di suo figlio Teddy, ed essi gli davano la forza di continuare a combattere.
Era per loro che stava combattendo. Per loro, che lui era stato così vile da pensare di abbandonare. Come aveva potuto credere che sarebbe stato capace di lasciare la cosa più bella che gli fosse mai capitata?
Tonks e Teddy erano la sua vita, il suo futuro. Per loro avrebbe dato se stesso.

-Sei tornato-
-Sì- a testa bassa, Remus non osava guardare sua moglie. Non si era mai vergognato così tanto in vita sua.
-Perché sei tornato?- la voce di Tonks era ferma, delusa. A Remus si strinse il cuore nel petto.
-Perché ti amo e non riesco più a starti lontano- confessò, guardandola finalmente negli occhi e sperando che potesse perdonarlo.
-Era ora che tu lo capissi-

All’improvviso, svoltando un angolo di quello che una volta era stato uno dei corridoi di Hogwarts, e che ora era quasi completamente distrutto, vide qualcosa che ebbe il potere di fermarlo.
Tonks. Tonks che combatteva. Tonks che non era rimasta a casa. Tonks che rischiava la vita.
Si slanciò verso di lei e con un incantesimo non verbale si liberò del Mangiamorte che stava minacciando sua moglie, mandandolo a sbattere contro la parete.
-Dora, che ci fai qui?- urlò per sovrastare i rumori della battaglia.
-Non potevo stare a casa ad aspettarti- rispose lei, prendendolo per mano, cominciando a correre e schiantando un Mangiamorte.
-E’ troppo pericoloso, vattene!- le disse Remus, costringendola a fermarsi e guardandola negli occhi.
-Sono un Auror, è questo il mio dovere. Ho il diritto di difendere mio figlio quanto te- rispose lei seria, benchè la paura fosse chiaramente leggibile nei suoi occhi.
Remus tremò di fronte a quello sguardo, ben sapendo che non avrebbe potuto far niente per farle cambiare idea. Strinse forte la sua mano e poi si rilanciò nella mischia.

-E’… -
-E’ un maschio, vieni a vederlo-
Un groppo in gola impediva a Remus di parlare. Non poteva crederci, quello era suo figlio. Suo figlio!
-E’ la cosa più bella che io abbia mai visto- sussurrò sincero.
-Non ero io la cosa più bella che avessi mai visto?- lo canzonò Tonks, sorridendo però tanto quanto il marito.
-E’ figlio nostro, ovvio che sia bello come te-
-E come te. Di sicuro avrà preso i difetti da me e le cose migliori da te-

Nella confusione aveva perso di vista Tonks, e adesso era troppo impegnato per andare a cercarla. Dolohov non gli stava dando tregua, lo incalzava senza pietà e Remus cominciava a cedere. Nonostante tutto non si arrendeva, non ora che sapeva che sua moglie era lì, da qualche parte, sicuramente in pericolo.
Il passaggio di un enorme ragno nero lo costrinse a gettarsi di lato e a fargli momentaneamente dimenticare Dolohov. Scagliò un Impedimenta contro il ragno, che cadde all’indietro e rotolò giù dalle scale, e poi si volse nuovamente verso il Mangiamorte.
Troppo tardi.
Dolohov fece con la bacchetta un movimento a frusta e, prima che Remus avesse avuto la possibilità di difendersi, sentì un dolore lancinante al fianco. Cadde a terra, sporcandosi con il suo stesso sangue.
Confuso, alzò lo sguardo. Dolohov troneggiava su di lui con un sorriso malvagio, dopo aver dato un calcio alla sua bacchetta, che giaceva inutilizzabile a qualche metro di distanza.
Remus cercò di alzarsi ma il dolore al fianco si fece ancora più acuto.
Nell’istante in cui vide Dolohov alzare nuovamente la bacchetta capì che non aveva via di scampo.

Guardò suo figlio cullato tra le braccia della moglie, e si sentì finalmente felice. Pensò che Sirius e James stavano sicuramente brindando a lui in quel momento, e gli venne istintivo sorridere.
Si avvicinò a Tonks e la abbracciò, cosicchè il bambino si ritrovò cullato fra i due genitori.
-Grazie di essere stata così insistente e di non avermi permesso di mollare. Nom avrei mai voluto niente di diverso da questo-

Pensò a Tonks, e sperò che almeno lei riuscisse a salvarsi. Pensò a Teddy, il suo bellissimo Teddy, che non avrebbe più rivisto il suo papà. Sapeva che Harry se ne sarebbe preso cura nel miglior modo possibile.
Tra i suoi pensieri confusi, ce n’era uno che gli dava la forza di sorridere, nonostante tutto.
“Trovo abbastanza divertente, abbastanza triste che i sogni nei quali sto morendo siano i migliori che abbia mai avuto.”
Non avrebbe mai potuto morire per una causa migliore: morire per salvare sua moglie e suo figlio, per permettere a suo figlio di vivere in un mondo diverso da quello che lo stava distruggendo.
Remus non aveva mai pensato di poter essere così felice nella sua vita, addirittura più felice che con i Malandrini. Non aveva mai pensato, nemmeno nei suoi sogni più sfrenati, che un giorno avrebbe avuto qualcosa di così importante per cui lottare.
Mentre Dolohov apriva la bocca per scagliare l’incantesimo, Remus pensò che, dopo tutto, qualcosa di buono era riuscito a farlo durante la vita. Lì, sulla terra, sarebbe rimasto suo figlio, la parte migliore di sé.






1° classificata:
La parte migliore di sè di Nipotina

Grammatica: 9/10
Stile e lessico: 9/10
Caratterizzazione e credibilità dei personaggi: 10/10
Uso della citazione: 7/7
Originalità: 5/5
Gradimento personale: 10/10
Totale: 50/52

*Clap clap* Inizio con i complimenti. Brava brava brava. Ho amato ogni singola parte della tua fanfiction e, se non fosse stato per un uso sbagliato di un paio di verbi e per degli errori di punteggiatura, avresti ottenuto il massimo punteggio.
Dire che mi è piaciuta è poco, l'ho adorata. Molto toccante. E dolce. Ok, hai descritto la morte di Remus, ma ho trovato molto dolce il suo ricordare i momenti più belli e importanti della sua vita, il suo ricordare la felicità che ha provato con Tonks... 
Davvero, non ho altre parole da aggiungere  Primo posto strameritato!!!
  
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Nipotina