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Autore: Sniffing the rain    11/09/2012    3 recensioni
"Poi il silenzio.
Tutto iniziò ad affievolirsi, nulla sembra spaventarlo più.
Finalmente la pace."
Genere: Drammatico, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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3 Luglio 1969
Cotchford Farm, Hartfield, East Sussex

Eccolo lì, sul bordo della piscina, con una sigaretta nella mano destra e nella sinistra stringeva una bottiglia di brandy come fosse un tesoro.
Era quasi mezzanotte.
Alzò il piede sinistro e lo portò in avanti, fece un tiro dalla sua sigaretta e bevve un goccio di quell'alcolico.

Occhi verde bosco semicoperti da capelli color oro, altro, gracilino, volto di chi ne ha passate tante nonostante i suoi soli 27 anni. Tipico fascino inglese.

Questa volta alzò il piede destro e lo posò poco più avanti del sinistro, era un passo, fece un'altra tirata dalla sua sigaretta e bevve un'altra goccia del suo tesoro prezioso che tanto si teneva stretto.

Male odorante, corpo pieno di alcool e droga, gambe barcollanti ma camminava sul bordo della piscina con passi decisi. Nonostante tutto non aveva perso il suo fascino.

Si fermò di botto, il brandy era finito e della sigaretta non era rimasto che della cenere.
Il suo sguardo era spento, un sorriso beffardo si appropriò delle sue labbra, un ultima occhiata in giro e...Si lasciò andare.

 

Si diete una leggere spinta indietro aprendo le braccia quasi come un Cristo e lasciò che il suo corpo cadesse dolcemente nelle acque oscure della piscina.
 

Era stanco....Stanco di ciò che era, stanco di ciò che rappresentava. Tutto quel “sesso, droga e Rock'n'Roll” lo stava uccidendo.
Ormai non aveva più nulla...Niente amici, niente musica...Ormai era semplicemente un ammasso di atomi di materia che soggiornava su questo pianeta.

Alcuni lo paragonavano ad un orologio rotto.
Ma lui non era ancora del tutto rotto, era lì nelle profondità della piscina ma i suoi occhi e le sue orecchie erano ancora ingrato di vedere e ascoltare...Ma il suo corpo, oramai, si era rifiutato di rispondere ai stupidi comandi che gli passava il cervello.

 

Forse era ancora l'insieme di alcool e fumo che gli circolava nel corpo ma il ragazzo improvvisamente rivide davanti a se tutti i momenti della sua vita...Della sua carriera.

Ricordò le urla straziati della madre con in braccio il piccolo corpicino della sua sorellina.

Ricordò la calda voce di suo padre che cercavano di tranquillizzare la donna.

Ricordò di aver perso la sua sorellina Pamela di soli 5 anni.
 

Ricordò l'entusiasmo della sua prima performance live...12 luglio 1962,Marquee Club, Londra.
Ricordò che fu lui a trovare quel ingaggio e che fu lui a dare il nome “ Rollin' Stones “ alla band.
Ricordò dell'appartamento,paragonabile ad una discarica,che aveva affittato insieme ai suoi amici.

 

Un sorriso quasi d'orgoglio si posò delicatamente sul volto del ragazzo che si trovava lì fermo immobile nell'oscura piscina.

Le immagini scomparvero di botto, ora vedeva solo quel cumulo d'acqua scura che lo sovrastava.

 

La pressione dell'acqua gli dava un leggero fastidio alle orecchie, ma d'un tratto non sentì più nulla...O meglio udì una voce, a lui nota, che sembrava essere intimorita“ Ecco...Noi siamo costretti a cacciarti dal gruppo...”.
Era Mick, riconobbe subito quella voce.”
Ma ricorda che quando ti sentirai meglio potrai sempre ritornare”.
Aveva toccato il fondo della piscina ma risentire quelle parole ,dette dal suo amico circa un mese prima, lo fecero sprofondare in un vuoto senza fine.
Aveva creato lui quella band...E ora ne era stato cacciato.

 

Miliardi di voci s'insediarono nella sua testa.
Insopportabili, stridule, incomprensibile, impossibile distinguerle tutte.
D'un tratto un urlo.
Riconobbe la voce di Anna che urlava il suo nome in preda al panico.
Poi il silenzio.

Tutto iniziò ad affievolirsi, nulla sembra spaventarlo più.
Finalmente la pace.

 

 

Il cuore cominciò a rallentare il battito, il cervello era stanco di dare ordini ad un corpo che oramai non gli rispondeva più e i suoi occhi color smeraldo erano stanchi di combattere con il cloro della piscina.
Il cuore cessò di battere, la mente smise di ragionare e i suoi occhi si chiusero per sempre.

 

Il grande Lewis Brian Hopkin Jones era morto.

 

Ora parlo io (:

Ehm...Salve C: questa è la prima volta che scrivo qualcosa sui Stones ( o meglio su uno dei Stones).
E' da un po che l'avevo scritto, ma poi ogni volta che lo rileggevo cambiavo qualcosa perché non ne ero soddisfatta ( e sinceramente neanche ora lo so) ma ora ho deciso di postarlo ugualmente :)
Non so che dire...Ahahahah bha solitamente non scrivo molto e mi limito a leggere e recensire ma questa volta ho voluto provare.
Lo so che il tutto è abbastanza deprimente (aggiungete anche il fatto che domani devo ritornare a scuola D: (?)) e noioso ma ho voluto provare e come si suol dire “Tentar non nuoce”. Ok credo che il sonno mi faccia un brutto effetto e penso che sia meglio andare a dormire ora :D

Spero che almeno a voi la one shot piaccia :)

 

Peace&Love <3

  
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