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Autore: Nerween    12/09/2012    1 recensioni
Loki non sapeva cosa fosse quella sensazione che da un po’ cominciava a provare quando era con Thor.
Da piccoli non era raro che dormissero insieme, a volte lui si svegliava nel bel mezzo della notte, saltava giù dal suo letto e si rifiugiava sotto le lenzuola di suo fratello. Thor lo accoglieva e gli carezzava i morbidi capelli neri, sussurrandogli che un giorno sarebbe stato in grado di controllare i fulmini e i tuoni così che non avessero più potuto spaventarlo.
[Ambientata dopo l'esilio di Thor sulla Terra]
Genere: Fluff, Malinconico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Loki, Thor
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Emptiness.

 

 

Loki non sapeva cosa fosse quella sensazione che da un po’ cominciava a provare quando era con Thor.

Da piccoli non era raro che dormissero insieme, a volte lui si svegliava nel bel mezzo della notte, saltava giù dal suo letto e si rifiugiava sotto le lenzuola di suo fratello. Thor lo accoglieva e gli carezzava i morbidi capelli neri, sussurrandogli che un giorno sarebbe stato in grado di controllare i fulmini e i tuoni così che non avrebbero più potuto spaventarlo.

Succedeva spesso, da piccoli. Era quasi un rituale: Loki si alzava e pian piano si intrufolava nel letto del fratello. Il leggero spostamento faceva svegliare Thor che d’istinto allungava le braccia per stringere il fratellino, e il giorno dopo Frigga li trovava lì, accoccolati uno all’altro, e sorrideva.

Col passare degli anni i fulmini e i tuoni non avevano spaventato più Loki. Ma il rituale non era cambiato, nemmeno quando il letto di Thor era diventato troppo piccolo per i loro corpi che si accingevano a diventare adulti. Il biondo si stringeva sempre su un lato del letto quando si prospettava pioggia per la notte, così che il fratello non avesse problemi ad intrufolarvisi.

Forse era quella la sensazione che non riusciva a spiegarsi.

Si sentiva sempre al sicuro, quando c’era Thor.

 

Adesso, Loki non sa spiegarsi quel senso di vuoto che prova.

Ha smesso da tempo di avere paura dei temporali, eppure tenta in tutti i modi di tenere lo sguardo fisso sul soffitto. Con le sopracciglia aggrottate e le labbra contratte, si impone di non guardare al di fuori della finestra, dove infuriano i tuoni, e alla sua destra, dove troverebbe solo un letto, vuoto.

Loki non capisce, eppure la risposta è proprio lì, dove un tempo c’era Thor che lo abbracciava e lo proteggeva da tutto. È incisa sulla sua pelle su cui, per tanti anni, aveva sentito il calore del corpo di Thor e il respiro e i suoi capelli biondi solleticargli il viso. La risposta è lì dove adesso non c’è nessuno. Non c’è Thor.

Vuoto.

 

   
 
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