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Autore: Miss Yuri    12/09/2012    4 recensioni
Dopo l'avventura di Ash nella regione di Kanto arriva una serie fatta da me con una nuova protagonista, con nuovi amici e nuovi rivali.
SOSPESA!!! CONSIGLIO VIVAMENTE DI NON LEGGERLA, LA TENGO SUL SITO SOLO PER UN PARTICOLARE VALORE AFFETTIVO!!!
Genere: Avventura, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, N, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Anime
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“ Elekid, il Pokèmon elettrico! “
 

 
 
 
I tre allenatori si erano appena allontanati da Zafferanopoli per raggiungere la vicina città di Aranciopoli. Dopo qualche ora di cammino, decisero di sostare in riva ad un laghetto in mezzo ad un boschetto di baccarancie.
“ Che posto magnifico! Non è vero Charmander? “ esclamò Lucy, guardando le sponde dello stagno.
“ Charmander! “annuì, meravigliato, la lucertola arancione.
L’acqua era di un bel azzurro cristallino, tanto che, sul fondo, se si guardava attentamente, si potevano scorgere alcune piante acquatiche. La superficie, invece, rifletteva il cielo limpido e soleggiato e raramente, qualche nuvoletta bianca e soffice.
“ Davvero un posto invitante! “ commentò, a sua volta Christopher.
“ Se siete d’accordo, io mi metto a mangiare! “ disse Dakota, per poi sedersi lì sul posto e tirare fuori un panino dal suo zaino da viaggio.
“ Abbiamo fatto colazione a Zafferanopoli almeno due ora fa! “ esclamò l’amico, stupito da tanta voracità.
“ Lascialo fare! Intanto, facciamo rilassare anche i nostri Pokèmon. “ disse Lucy, tirando fuori quattro sfere pokè dalla tasca della sua borsa a tracolla.
“ Bene. Allora tiro fuori anche i miei! “ disse il castano, prendendo le sue.
“ Prendo anche io le mie! “ urlò il ragazzo, distraendosi dal suo pasto.
Tutti e tre lanciarono le loro pokè ball in aria, facendo uscire Pidgeotto, Haunter, Gloom, Riolu, Ivysaur, Clefable, Golbat, Vulpix, Ekans, Makuhita e Psyduck.
I Pokèmon, una volta liberi, emisero i loro versi e cominciarono a rincorrersi, spingersi e giocare sul fraticello rigoglioso. I loro padroni, intanto, avevano aperto un tavolino da campeggio e si erano seduti attorno. Lucy con il suo porta medaglie in mano, Christopher con il suo uovo fra le gambe e Dakota con il suo tramezzino mezzo mangiucchiato.
“ Ci pensate ragazzi! Ancora cinque medaglie e potrò partecipare alla lega! “ esclamò la mora ancora in fibrillazione per la sua recente vittoria contro Sabrina, la regina dei tipi psico.
“ Il pruoossimo è Lt. Surrge, il crapo pralestra di Arranciopoli! “ disse Dakota, con la bocca piena.
“ Ehi! Ah, ah! Non si parla con la bocca piena! “ rise l’amica, seguita dagli altri due.
“ Secondo voi, quando si schiuderà? “ chiese il ragazzo castano, rivolgendosi al suo uovo, che si ostinava a ritardare la sua schiusa “ Cominciò a pensare che ci sia qualche problema… “
“ Ma no! Sii speranzoso! “ lo incoraggiò la fidanzata.
“ Ha rraagione! Non starre sempre a lamentarti! “
I tre risero di nuovo, tutti assieme, finché non venero interrotti da un rumorino proveniente dall’uovo.
“ Si sta schiudendo! “ gridò Christopher, sorpreso emozionato e nervoso allo stesso tempo. In realtà, non sapeva come comportarsi e non era riuscito a mantenere la calma come i suoi due compagni di viaggio. Dopo qualche toc toc cominciò a brillare di una luce arancione. I loro Pokèmon, vedendo quel bagliore, gli si strinsero intorno per assistere alla nuova nascita. Il ragazzo posò per terra l’uovo e, un attimo dopo, una luce lo avvolse, lasciando il posto a un esserino giallo. Aveva il viso che sembrava un tutt’uno con il resto del corpo. Sulla testa aveva due corna che assomigliavano a una presa della corrente. Le braccia e il petto presentavano delle strisce di color nero carbone e al centro del busto aveva un fulmine anch’esso nero.
“ Elllekid! “ trillò lui, pieno di vita.
“ Wow! Un tipo elettro! “ esclamò Christopher, prendendo il suo pokèdex.
“ Elekid, il Pokèmon elettrico. Genera elettricità ruotando le braccia, ma non fa mai una ricarica completa perché si stanca presto. “ spiegò l’apparecchio.  
“ Perfetto! E ora, vediamo che mosse sa usare! “
“ Le sue mosse sono tuonoshock, colpo basso e comete. “
“ Però, a vederlo, mi sembra leggermente diverso da come lo mostra il pokèdex. “ notò Dakota, sbirciando sul sistema di ricerca del compagno.
“ Hai ragione, il giallo del suo corpo è più chiaro! “ disse Lucy, osservandolo anche lei attentamente.
“ Allora vuol dire che è raro! Forse è per questo che il mio uovo ha tardato a schiudersi! “ ipotizzò Christopher.
Il nuovo nascituro, dopo aver osservato i Pokèmon che gli stavano attorno, cominciò a girare, vorticosamente, le braccia, proprio come aveva spiegato prima il pokèdex. Dopo qualche secondo di carica, era tutto ansimante.
“ Che forza! “ commentò il padrone, guardandolo attentamente e chinandosi davanti a lui.
“ Ciao! Io sono Christopher e sarò il tuo nuovo allenatore! Piacere di conoscerti! “ si presentò lui, porgendogli la mano.
“ El? Elekid! “ disse, prendendogli il braccio con la zampa.
“ Sono contento che ti stia simpatico! “ esclamò il ragazzo. In un attimo, l’espressione del tipo elettro cambiò di colo, passando dal semplice sorriso ingenuo ad un ghigno spaventoso. Con l’arto ancora libero, fece lo sgambetto a Christopher, facendolo ricadere al suolo, stortandogli il braccio.
“ Aaaahhh! Lasciami andare Elekid! “ urlò lui, dolorante, con il Pokèmon sulla schiena.
“ El, el, el, el! “ ridacchiò, per poi lasciarlo andare e scappare lontano.
“ Tutto bene? “ gli domandò la fidanzata, aiutandolo ad alzarsi.
“ Chissà perché, ma mi sta già simpatico! “ rise Dakota, malignamente.
“ Si! Perché non sei tu quello che ha pestato! “ si lamentò l’amico “ Dove è andata a finire quella canaglia?! “ urlò, più infuriato che mai.
A qualche metro di distanza, il tipo elettro gli stava facendo le smorfie, per invogliarlo a rincorrerlo. Christopher raccolse a pieno la sfida e lo rincorse fino alla sponda del lago.
“ Forza Christopher! Fagli vedere chi sei! “ lo incoraggiò Lucy, fiduciosa. Tutt’altro stava facendo il suo Charmander. Infatti, la lucertola, tifava per la parte opposta insieme a Dakota. Gli altri Pokèmon erano tutti con lei e decisero pure di aiutarlo.
“ Venite tutti qui! Cerchiamo di aiutare Christopher! “ li richiamò subito la ragazza. Erano tutti determinati ad aiutare il loro amico in ogni modo. Ma lui non ne voleva sapere proprio.
“ Questa è una questione fra me e lui! “ le gridò il fidanzato, proseguendo con la sua corsa.
“ Quando fa così è veramente testardo! “ si lamentò Lucy, girandogli le spalle.
Dopo qualche minuto di corsa, i due erano stremati. Ansimavano e la loro andatura era diventata meno scattante e rapida di prima. Elekid, perciò, decise di terminare quel gioco e di farla finita una volta per tutte. Si fermò di colpo, fissando il suo allenatore negli occhi con sguardo determinato.
“ Finalmente hai deciso di arrenderti! “ sospirò, sollevato, credendo di aver avuto la meglio.
Il tipo elettro, intanto, stava caricando un attacco che gli avrebbe spedito contro. Una scarica elettrica partì dal suo corpo in direzione di Christopher, colpendolo in pieno e con una forza devastante.
“ Io… ti… odio… “ disse con voce flebile, prima di cadere a terra mezzo fulminato. Il Pokèmon rise e si allontanò, rifugiandosi nella foresta e nascondendosi fra il fogliame folto e rigoglioso.
“ Christopher! “ lo chiamò Lucy, raggiungendolo il più velocemente possibile.
Tempo qualche minuto e il ragazzo era di nuovo in piedi, ma non si era ripreso completamente dalla scarica elettrica che gli era stata inflitta.
“ Giuro che se lo prendo…! “ disse, infuriato, lui, ma non terminò la frase perché l’amica lo interruppe.
“ Calmati! E’ solo un cucciolo dispettoso! “ tentò ti tranquillizzarlo lei, ma non servì a nulla.
“ Quella è pura malvagità! Supera persino Charmander! “ sbraitò il castano. Era davvero arrabbiato e si sentiva umiliato da un Pokèmon appena nato e ancora inesperto.
“ Chaaar! “ si indispettì la lucertola arancione. Nessuno poteva superarlo nel maltrattare Chistopher e questo era un affronto bello e buono!
“ Ora lo vado a cercare, così le darò prima a lui, poi a Dakota, poi a Charmander, poi di nuovo a lui e di nuovo a Dakota! “ urlò il ragazzo.
“ Ehi! Perché io le prendo due volte?! “ esclamò l’amico, offeso “ Perché non le dai anche a Charmander?! “
“ Lo faccio subito! “ disse, scattando verso il compagno, pronto per saltargli addosso. Il tipo fuoco gli si parò davanti e, dopo aver saltato sulla sua schiena facendolo finire a faccia  a terra, usò dragatigli sulle sue gambe.
“ Aaaahh! “ urlò, di dolore, lui.
“ Charmandeeeeer! “ lo sgridò la padrona, più duramente del solito.
“ Mi correggo… Charmander è peggio! “ bisbigliò il ragazzo.
 
 
I tre allenatori impiegarono tutto il pomeriggio nella disperata ricerca di Elekid. Pidgeotto, Haunter e Golbat perlustravano la foresta dall’alto, mentre gli altri Pokèmon perlustravano, divise in squadre, l’intero territorio. Ma, tutte le ore che avevano utilizzato, non erano servite un granché, anche perché Elekid restava introvabile.
Verso sera, si accamparono in una piccola radura, all’ombra di alcuni alberi di baccarancie. Prepararono un fuoco da campeggio e montarono una tenda come riparo per la notte. Avevano già dato da mangiare ai loro Pokèmon, che avevano già fatto rientrare nelle rispettive sfere. Per rallegrarsi, avevano infilato su degli esili bastoncini dei frutti canditi, che facevano arrostire sopra le fiamme.
“ Allora… ehm… “ balbettò Dakota, cercando di attirare l’attenzione dei suoi compagni. Nessuno dei due alzò la testa dal focolare e questo fece lo fece un po’ innervosire.
“ Eddai! Avete delle facce da funerale! “ esclamò il ragazzo “ Lo troveremo, su! “
“ Hai ragione Dakota! Non ha senso buttarsi giù così! “ disse Lucy, come se si fosse rianimata dopo un lungo periodo di paralisi.
“ Per una volta… si… ha ragione… “ mormorò Christopher, alzando lo sguardo dal fuoco “ Sono pronti, possiamo mangiarli! “
“ Questo è il Christopher che conosco! “ esclamò la fidanzata, dando al suo Charmander un frutto candito. La lucertola arancione lo prese, ringraziandola.
 
 
Dopo aver cenato, andarono tutti nella loro tenda e si addormentarono quasi subito. Però, verso le tre di notte, qualcuno o qualcosa fece svegliare Christopher. Lui, a differenza dei suoi compagni, era in uno stato di dormi-veglia, per questo era uscito fuori per vedere chi o cosa lo aveva disturbato dal suo sonno. Vicino al focolare, ormai quasi spento, vide un Pokèmon avvolto nella penombra. Riconobbe subito la sua sagoma, troppo familiare per la sua memoria infallibile.
“ Elekid! Brutto mascalzone! Finalmente ti sei fatto vedere! “ gridò, svegliando anche i suoi due amici che si precipitarono subito fuori per vedere cos’era successo. Charmander, che stava dormendo comodamente sulla spalla della sua allenatrice, venne catapultato contro le pareti di tela della tenda.
“ Che cosa sta succedendo?! “ chiese, allarmata, Lucy.
“ Ma quello non è il tuo Elekid? “ gli domandò Dakota.
“ Si! E’ lui! “ gli rispose subito il castano.
Il tipo elettro sobbalzò sentendo la voce del suo allenatore e si precipitò subito fra la vegetazione, correndo il più lontano possibile.
“ Non mi sfuggirai! “ gli gridò dietro il padrone, che, ancora in pigiama, partì al suo inseguimento.
“ Aspettaci! “ dissero Lucy e Dakota, afferrando al volo i loro zaini e Charmander, ancora mezzo assonnato.
Elekid correva velocemente, ma, presto, le sue gambe cedettero, un po’ perché era affaticato e un po’ perché era debole per la fame, visto che non aveva ancora mangiato nulla. Si ritrovò con la strada bloccata quando arrivò nei pressi di una cascata che scendeva impetuosa verso la superficie del fiume, provocando schizzi che sembravano schegge di vetro.
“ Ormai non mi scappi più! “ disse Christopher, una volta raggiunto, tirando fuori la pokè ball del suo Ivysaur.
“ Ivysssaur! “ disse il tipo erba, ergendosi con tutta la sua fierezza.
“ Ivysaur usa frustata e portalo qui da me! “
Dal dorso del Pokèmon, spuntarono due lunghe liane che si diressero verso il suo avversario. Elekid, con un balzo all’indietro, le evitò entrambe.
“ Usa ancora frustata! “
Neanche questa volta le liane ebbero alcun effetto perché il tipo elettro le evitò con un altro balzo. Per sbaglio, mentre atterrava, scivolò sulla sponda del fiume e cadde in acqua. Riemerse subito dopo, annaspando per tenersi, disperatamente, a galla.
“ El! El! Ellekid! “ gridava, poiché non sapeva nuotare.
“ Resisti! Sto arrivando! “ lo incoraggiò il suo allenatore, mentre si buttava per raggiungerlo e trarlo in salvo. Dopo poche bracciate, lo afferrò con una mano, mentre, con l’altra, cercava di avvicinarsi alla riva. Ma il Pokèmon non si era ancora tranquillizzato.
“ Cerca di calmarti! Tra poco saremo a riva! “
“ Elekiiiiiid! “ urlò, sprigionando un potente tuonoshock. L’acqua fece da conduttore all’elettricità e l’attacco si espanse tutto attorno, raggiungendo anche la cascata. Tutti i Magikarp che stavano nuotando vennero colpiti ed emersero lentamente, emettendo, in modo pigro, i loro versi.
“ Aaah! Elekid! “ lo sgridò il suo allenatore. Dopo quell’ultima mossa, il tipo elettro era completamente esausto e smise di divincolarsi.
“ Oh no! Stai bene? “ gli chiese, preoccupata, Lucy, mentre lo trascinava a riva.
“ Certo che hai preso proprio una bella scossa! “ commentò Dakota, aiutandolo anche lui.
“ Più tardi gli farò un bel discorsetto a questo piccolo birbante! “ disse Christopher, asciugandosi il pigiama, ormai zuppo d’acqua, mentre Lucy teneva in braccio il suo Pokèmon.
“ Direi che possiamo andare! “ disse il castano, cominciandosi ad avviare verso il loro accampamento.
“ Sono stanco morto! Ho proprio bisogno di andare a letto! “ sbadigliò l’amico, seguendolo a passo cadenzato. In quel momento, un ruggito fragoroso si diffuse nell’aria circostante. I tre ragazzi sobbalzarono per lo spavento e si girarono verso la fonte di quel suono. Proveniva da dietro il muro d’acqua della cascata. Probabilmente, al suo interno, era situata una grotta che faceva da dimora a un Pokèmon selvatico. A causa del tuonoshock di Elekid, adesso era molto arrabbiato.
“ A giudicare da quel ruggito, direi che siamo tutti in guai grossi! “ disse Dakota, tremante dalla paura.
“ E’ tutta colpa di Elekid! Perché non potevo scegliere un altro uovo?! “ si lamentò Christopher “ Ce ne era uno che mi interessava ma, invece, ho scelto proprio quello di Elekid! “
“ Non lamentarti e, piuttosto, preparati a combattere! “ lo rimproverò la mora, facendo uscire il suo Gloom da una pokè ball.
Da dietro la parete d’acqua della cascata, irruppe fra i tre allenatori una specie di grosso drago azzurro. Generò tanti spruzzi tutti attorno che lo avvolsero come in un trasparente velo mistico. Il ventre e le macchie sul suo corpo erano di colore giallo e sul dorso aveva quattro pinne di colore bianco. La parte inferiore del corpo terminava in una coda di pesce anch’essa bianca. La sua bocca era aperta a mostrare quattro canini acuminati e affilati. Ai lati delle fauci aveva dei lunghi baffi azzurri. Sulla testa aveva una cresta blu scuro. Le iridi dei suoi occhi erano spalancate e color del sangue. Atterrò proprio davanti ai tre ragazzi e ruggì, facendo la terra circostante a lui.
“ Gyaaridoooooss! “
“ Che Pokèmon è?! “ chiese Dakota, con voce tremante.
“ E’ un Gyaridos! “ gli rispose, terrorizzato, Christopher.
“ Come? Si chiama Gyaridos? “ esclamò Lucy, prendendo subito il pokèdex mentre il suo Charmander si stava cercando di nascondere nei suoi lunghi capelli neri.
“ Gyaridos, il Pokèmon atroce, forma evoluta di Magikarp. Poco comune allo stato selvatico. Enorme e cattivo, distrugge intere città con un solo attacco. “ spiegò l’aggeggio elettronico.
“ Ho paura che siamo nei guai! “ constatò la mora.
“ Scappiamoooo! “ urlò il suo fidanzato, facendo dietro front e cominciando a correre seguito dal suo Ivysaur.
“ Ti seguo! “ gli gridò l’amico, intraprendendo anche lui la sua pazza corsa per la salvezza.
L’enorme drago azzurro usò la sua robusta coda per bloccare il passaggio ai tre fuggitivi e ai loro Pokèmon, frantumando il terreno intorno a loro.
“ Non ci resta che combattere! Haunter scelgo te! “ disse Lucy, tirando la pokè ball poco più avanti a sé, facendo uscire il fantasma.
“ Per quanto l’idea mi faccia paura hai ragione! Ivysaur preparati a combattere! E tu, Golbat, esci fuori “ disse Christopher, richiamando il tipo erba alla battaglia e tirando fuori il grosso pipistrello.
“ Psyduck, tocca a te! “ disse, a sua volta, Dakota, tirando la sua sfera pokè sul terreno, liberando il papero.
“ Haunter usa sbigoattacco! “
“ Ivysaur usa foglielama e tu Golbat usa aerasoio! “
“ Psyduck usa idrovampata! “
I loro attacchi colpirono tutti assieme colpirono Gyaridos ma egli non sembrava, apparentemente, danneggiato. Lui, invece, contrattaccò usando geloraggio e congelando tutti i Pokèmon dei ragazzi.
“ Su avanti! Liberatevi! “ gridarono, in coro, i loro padroni.
I loro Pokèmon tentarono in ogni modo di liberarsi, ma non riuscivano proprio a rompere il ghiaccio che li imprigionava. A un certo punto, il ghiaccio che avvolgeva lo Psyduck di Dakota si ruppe, mostrando che il papero aveva gli occhi di un colore fucsia fosforescente mentre il resto del suo corpo era avvolto da una strana aura rosa.
“ Ma?! Che gli sta succedendo?! “ esclamò Christopher.
“ Ho capito! Il suo mal di testa si è intensificato nel momento del bisogno e adesso sta utilizzando i suoi poteri psichici! “ disse il padrone, guardando attentamente il suo compagno d’avventure.
Il tipo acqua, infatti, tentava di usare i suoi poteri psichici per sconfiggere Gyaridos, ma sembravano non bastare.
“ Charmander! Smettila di nasconderti e cerca di liberare gli altri Pokèmon! “ gli ordinò Lucy, osservando come la lucertola arancione tremasse dietro alle sue spalle. Finalmente, si decise ad abbandonare il suo nascondiglio e cominciò a usare braciere sul ghiaccio.
“ Vulpix! Aiuta Charmander usando turbofuoco! “ ordinò, a sua volta, Dakota, facendo uscire la volpe dalla sua sfera. Mentre i due tipi fuoco svolgevano il loro compito, il papero giallo era alle prese con il grosso drago acquatico che, nonostante le difficoltà, continuava ad avere la meglio. I suoi poteri non erano serviti a un granché. Per molte volte, Psyduck continuava a cadere sotto gli attacchi del suo nemico ma, dopotutto, continuava sempre ad alzarsi e riprendeva a combattere. Purtroppo, non poteva resistere ancora per molto. Dopo l’ennesima volta che tentò di alzarsi, una luce accecante ricoprì per intero il suo corpo, facendo interrompere a Gyaridos il flusso di attacchi.
“ Cosa succede?! “ esclamò Lucy:
” Il mio Psyduck si sta evolvendo! “ le rispose, con voce sognante, Dakota, che cercava di aprire gli occhi per godersi quello spettacolo.

Dopo qualche secondo, tutta quella luminescenza svanì, lasciando il posto all’immagine di un grosso papero blu, con delle grosse zampe palmate, dotate di artigli affilati e una lunga coda. Il becco era giallo, in mezzo alla fronte aveva una piccola pietra rossa e sulla testa aveva quattro grossa punte.
“ Golduuuuck! “ disse, emettendo fiero il suo verso.
“ Wow! Quello è un bellissimo Golduck! “ esclamò, entusiasta, il padrone, dimenticandosi che erano ancora in pericolo per via di Gyaridos.
“ Fammi controllare… “ mormorò Christopher, prendendo il suo pokèdex.
“ Golduck, il Pokèmon papero, forma evoluta di Psyduck. Visto spesso nuotare nei laghi elegantemente, è a volte confuso con Kappa, mostro giapponese. “ spiegò l’apparecchio.
Il tipo acqua, una volta evoluto, cominciò ad attaccare senza sosta il grosso drago azzurro. Dopo poco, anche Ivysaur, Haunter e Golbat che, poiché erano stati liberati dalle fiamme di Charmander e Vulpix, ripresero anche loro la spietata battaglia.
Dopo una serie di attacchi Gyaridos era stanco di lottare e finì Ko, a causa dell’enorme svantaggio numerico.
“ Bravo Haunter, hai fatto del tuo meglio! “ si congratulò Lucy con il tipo spettro.
“ Grazie Ivysaur e Golbat! Siete stati grandi! “ li ringraziòil loro allenatore, soddisfatto che i suoi allenamenti erano serviti.
“ Sei stato il migliore Golduck! Ma adesso ti meriti un bel po’ di riposo! “ disse Dakota, ancora estasiato per la sua recente evoluzione.
“ Beh… chi cattura quel Gyaridos? “ domandò Christopher agli altri due.
“ Dovremmo fare una conta! La faccio io! “ si offrì l’amico, cominciando a girare il dito, intonando una canzoncina per bambini.
“ Troppo tardi! “ si intromise Lucy, lanciando la sua pokè ball sul dorso del grosso drago acquatico. L’oggetto sferico si aprì, risucchiandolo al suo interno con un fascio di luce rossa. Dopo essersi mossa per tre volte, emanò delle scintille e si udì un suono sordo, segno che la cattura era riuscita.
“ Ehi! E se lo volevo catturare io?! “ strepitò Dakota, infuriato come non lo era mai stato.
“ Su Dakota! Era solo un Gyaridos! “ disse Christopher, battendogli una pacca sulla spalla.
“ No caro mio! Era il Gyaridos! “ gli rispose il compagno, in preda a una crisi di nervi.
“ Ah, Christopher! Eccoti il tuo Elekid. “ disse la mora, consegnando al fidanzato il tipo elettro che, fino a quel momento, era rimasto tra le sue braccia.
“ Spero che d’ora in poi andremo d’accordo! “ si augurò l’intellettuale osservando il piccolo Pokèmon che giaceva, addormentato, fra le sue braccia.
 
 
IL MIO SPAZIO
Ciao a tutti!!! Eccomi tornato con il nuovo capitolo! Questo, se non sbaglio, è il N°29 giusto? Che traguardo che ho raggiunto!
Allora che ne pensate? Spero che vi sia piaciuto come i precedenti. Sono successe tante cose in questo capitolo!
Prima, l’uovo di Christopher si è schiuso, mostrando che il Pokèmon al suo interno era un Elekid shiny. Purtroppo, questo cucciolo non renderà la vita facile al suo allenatore. E già si vede, visto che ha causato l’attacco di un Gyaridos infuriato che, per fortuna, è stato fermato dai Pokèmon dei nostri tre protagonisti. Con estrema gioia di Dakota, il suo Psyduck si è evoluto in un bel Golduck e, con estrema superbia di Lucy, lei ha catturato il povero Gyaridos.
E’ stato proprio un capitolo tosto!
Se ci sono errori vi prego di segnalarmeli.
Ringrazio come sempre tutte le persone che mi seguono e lasciate tante recensioni!
Alla prossima!!!
  
  
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