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Autore: Sinead1370Kimaira    13/09/2012    2 recensioni
Per iniziare un anno scolastico in compagnia dei due fratelli Uchiha...
Come ha vissuto l'ansia pre-scuola Sasuke e di come Itachi riesca sempre a stargli vicino...
Dal testo: " “Toc-toc….si può?” Non ottenendo alcuna risposta Itachi entrò lentamente nella stanza,facendo attenzione a non inciampare nelle varie custodie,libri,carte e oggetti non identificati che suo fratello aveva si era preoccupato di lasciare disseminati sul pavimento della sua camera."
Buona lettura!
Genere: Comico, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Itachi, Sasuke Uchiha
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Prima dell'inizio
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Ciaoooo!!!! Allora…dopo questa per voi piacevole assenza da EFP in periodo estivo,con questa shot riapro ufficialmente la mia stagione di scrittrice!! (tanto da domani sparisco di nuovo….)Allora…..in tanto buon anno scolastico a tutti…io ho iniziato oggi il primo anno del liceo classico….ma ora voglio presentarvi il “giorno prima dell’inizio” di Sasuke Uchiha….Buona lettura!!
 
 
….Perchè anche gli Uchiha hanno paura di iniziare la scuola…
 
 
 
Non sapeva se era pronto.Ecco la verità.
Sasuke sapeva di valere molto più dei sui coetanei,ma sapeva anche di non essere pronto.
E se ne convinse ancora di più quando preso dalla distrazione era tutto intento ad infilare un kunai nella custodia degli shuriken…lamentandosi pure del fatto che fossero sbagliate le misure. Per non parlare del fatto che non aveva la più pallida idea di dove reperire la metà del materiale scolastico di cui aveva bisogno.
Da bravo Uchiha-che-ha-sempre-tutto-sotto-controllo, si era completamente dimenticato di reperire tutto il necessario.
E ora,il giorno prima dell’inizio dell’accademia lui era ad infilare i kunai nelle custodie degli shuriken.
Complimenti Sasuke,si disse da solo, veramente complimenti.
Consapevole che l’indomani mattina la presenza paterna non avrebbe sicuramente giovato al suo autocontrollo e al suo spirito di organizzazione,iniziò a maledirsi per essere stato così tremendamente distratto.
Dietro di lui qualcuno si fermò sulla soglia della porta,sfiorando appena la carta di riso bianca. “Toc-toc….si può?” Non ottenendo alcuna risposta Itachi entrò lentamente nella stanza,facendo attenzione a non inciampare nelle varie custodie,libri,carte e oggetti non identificati che suo fratello aveva si era preoccupato di lasciare disseminati sul pavimento della sua camera.
Bocciò l’idea di sedersi sul letto quando trovò anche quest’ultimo ingombro di articoli scolastici vari e andò a poggiarsi vicino al davanzale della finestra.
Sasuke senza nemmeno alzare la testa gli sbuffò contro: “Ti dispiace,mi oscuri il sole e non vedo niente.”
Itachi alzando le mani disse: “ Ma certo Otouto…”
E si spostò vicino alla scrivania.
Cercò di continuare: “ Allora come procede il tutto?”
Sasuke gettò i libri sul letto e iniziò con tono alterato e lamentoso: “Come procede dici? Oh,tutto bene!
Diciamo che non ho la più pallida idea di come far entrare tutta questa roba nello zaino,non ho comprato niente di quello che c’è scritto sull’elenco,papà ha già iniziato a farmi un sermone su come mi dovrò comportare in questi anni,è da tre ore che cerco di infilare i kunai nella custodia degli shuriken,convinto che sia quella giusta e non trovo più il diario!”
Itachi cercando di ridere sotto i baffi disse: “ Ce l’hai in mano,otouto…”
Il minore si portò la mano destra all’altezza del volto e bofonchiò qualcosa mentre gettava il diario nella zaino.
Itachi fingendo di tastare la scrivania disse: “ Ma cos’è questo pacchetto?”
Sasuke con un leggero suono incuriosito guardò quello che il fratello aveva indicato e lo prese dalle mani del maggiore.
Con il suo classico cipiglio disse: “Se è un altro scherzetto di Shisui giuro che……oh!!! Ma…..è il corredo di dotazione!!Quello che mi mancava! Grazie nii-san!!”
E si gettò letteralmente tra le braccia del fratello, con un sorriso a trentadue denti non ancora spuntati.
Il maggiore disse: “ Figurati otouto…bene,ora che hai tutto….che ne dici di mettere un po’ d’ordine?E di fare la cartella?”
Sasuke guardò lo zaino e con aria di sfida disse: “Provaci tu a far entrare tutta quella roba in quel coso minuscolo!”
Itachi si avvicinò al suddetto “coso minuscolo” che in realtà era uno zaino standard,quello in cui ogni studente ninja da generazioni era capace di far entrare tutto l’occorrente alla perfezione…solo suo fratello aveva bisogno di una sacca da campeggio!
Con calma e cautela iniziò a svuotare lo zaino e con altrettanta pazienza lo riempì da capo.
Con gesti sistematici lo chiuse e disse: “Visto? Non era così difficile.”
Sasuke cercando di mettersi sulla difensiva disse: “ Si,ma tu sei già abituato! Lo hai preparato già tante volte il tuo!”
Assumendo un aria di falsa serietà Itachi disse: “In effetti ci vogliono anni di pratica per riuscire a preparare uno zaino!”
Sasuke lo colpì con un pugno e mettendosi lo zaino sulle spalle lo portò giù nell’ingresso e si recò in veranda a godersi l’ultimo pomeriggio delle vacanze.
Itachi chiudendo la porta lo raggiunse  e sedendosi accanto a lui prese a guardarlo.
Sasuke ci fece coraggio e disse: “Perché domani non vieni anche tu?”
Il maggiore di fronte a quella domanda chinò il capo e stringendo un lembo dei pantaloni represse la voglia di abbandonare la missione per accompagnare Sasuke.
Sperando che il fratello non avesse notato la sua reazione alzò lo sguardo al cielo e disse: “Lo sai che domani ho un missione per entrare negli Anbu…ma sai anche che io sarò con te ovunque.” Sasuke annuì poco convinto e al richiamo di Mikoto,che li invitava a rientrare per la cena, si alzò di scatto, cercando quasi di seminare Itachi.
Non disse una parola per tutta la cena.
Si limitò soltanto  guardare nel suo piatto, a stringere i pugni tutte le volte che il padre rivangava l’argomento missione e a reprimere l’istinto di rispondere, lasciando in vacanza l’educazione, a Fugaku ogni volta che quest’ultimo si lamentasse del fatto di non poter partecipare alla missione a causa di “un impegno imprevisto”.
Dopo aver ringraziato con un semplice e sconnesso insieme di parole salì in camera sua e si chiuse nei suoi pensieri.
Itachi fu tentato più volte dal bussare e andare dal fratellino,ma dopo varie titubanze decise di ritirarsi in camera sua.
 
 
 
Il mattino seguente Sasuke fu leggermente svegliato dai piccoli movimenti che provenivano dalla camera accanto, segno che suo fratello si stava preparando per la missione.
Si alzò dal letto e uscendo da camera sua cercò di non fare rumore e bussò alla porta del fratello ed entrò.
Itachi, preso dagli ultimi preparativi iniziò a dire: “Padre,sono quasi pronto….”
Ma venne bloccato da Sasuke che disse: “ Sono io nii-san….”
Itachi si girò e sorpreso parlò in direzione del fratello: “Otouto,ma non dovresti essere a letto a dormire?”
Sasuke si accomodò sul letto e disse al fratello: “ Buona fortuna…. e stai attento Nii-san”
Il maggiore si sedette accanto a lui e lo strinse al petto con dolcezza.
Carezzandogli la testa disse: “Certo,starò attento. In bocca al lupo a te otouto… su però ora vai a dormire, altrimenti sarai stanco.”
Sasuke annuì  e si rialzò per andare in camera sua.
 
 
 
 
“Buona fortuna a tutti voi! Avete davanti a voi un lungo lavoro se volete intraprendere il cammino Shinobi,però sono certo che tutti voi porterete orgoglio al villaggio di Konoha!”
Il Sandaime,come ogni anno ripeteva il classico discorso di benvenuto ai giovani aspiranti ninja.
Sasuke si sforzava di tenere l’attenzione ferma sul capo villaggio che stava parlando,ma ogni tanto gettava qualche occhiata intorno a lui.
Erano davvero tanti i ragazzini che si erano iscritti.
Suo padre era in fondo con le braccia conserte,gli occhi chiusi e il capo abbassato.
A Sasuke sembrò di vedere un sorriso scettico sul volto del padre quando l’hokage iniziò a parlare delle grandi capacità di ogni singolo ragazzo.
Ma Sasuke era consapevole del fatto che se al posto suo ci fosse stato Itachi suo padre avrebbe tenuto il volto alto e lo sguardo fiero puntato su ogni genitore.
Distolse lo sguardo e iniziò a guardare il cielo.
D’un tratto,come se i suoi occhi fossero stati spostati da un soffio di vento,la sua attenzione si focalizzò su una figura che si trovava in piedi sul palazzo accanto all’accademia.
Gli sembrò di riconoscere una forma familiare,ma scuotendo il capo bocciò l’idea,in quanto suo fratello era in missione…e non di certo sul tetto di un palazzo a guardarlo da lontano…..
Fu scosso dal cigolio del portone che si apriva e mosso dalla folla di eccitati ragazzini si ritrovò nel cortile dell’accademia,rialzò gli occhi sul quel palazzo e quando non vi trovò più nessuno,si rassegnò all’idea di avere le allucinazioni.
Pazienza….stavano iniziando a chiamare le sezioni,avrebbe raccontato tutto ad Itachi la sera anche se in cuor suo sapeva che suo fratello era rimasto con lui per tutto il tempo…..
 
 
…..e non solo con il pensiero…..



 
 
 

Lo so….fa schifo…ma che ci volete fare!!!
Io ci provo…volevo rassicurare che per tutti quelle anime sante che hanno la pazienza di seguire la mia long che aggiornerò a breve….sono a corto di idee…e inoltre ho iniziato una raccolta di Drabble che si chiama “…perché quando vedi la morte…non riesci a dimenticarlo…”
Ma come da copione non ha ancora avuto nessuna recensione…quindi se qualcuno di voi vuole iniziare a fare un fioretto a qualche santo,può passare a dare un’occhiata…bene,ho concluso…ci vediamo bella gente!!!
  
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