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Autore: Pravorum    14/09/2012    2 recensioni
Pensieri di Lord Voldemort sulla fragilità del suo essere mezzosangue.
Genere: Erotico, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Voldemort
Note: Lime, Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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Dissapori che si insinuano fra i miei diversi “io”.
Stanotte a tormentarmi è quell’io che vorrei morisse, più di quanto desideri uccidere potter.
Quel dannato “io” che i comuni maghi chiamano Riddle; e che temono.
Sei la mia condanna Riddle, il carcere in cui sono costretto a passare la mia esistenza, la mia immortalità.
Non mi dai pace, mi fai rabbia, orrore.
Orrore come il seme sporco in cui sono stato concepito.
Spaccare l’anima è nocivo, quel Riddle ha vita propria dentro di me, e temo sia rimasto solo.
Mi rende debole e sudicio, come l’indegno sangue che si è mischiato alla purezza di Serpeverde.
Non mi lasci dormire la notte dannato, non mi lasci la gloria che merito, non mi lascerai mai da solo.
Mi rendi incoerente e come tale debole.
La debolezza di un babbano.
Ed io voglio la razza pura, ma in me di puro non c’è proprio nulla.
Sono infangato di vergogna, e sono il mago più potente del regno magico.
Sono Lord Voldemort e tu Riddle sei la feccia che come un dannato all’inferno mi porto sulle spalle.
Un peso troppo grande.
Vorrei ardere questo corpo mortale e ne resterebbe futile cenere.
Volo di morte, un soffio glaciale e scottante che vorrei spazzasse via il lerciume di Riddle.
Ma quel Riddle non è sempre vivo in me, so come metterlo a tacere, so come anestetizzare quel lato umano.
Ma c’è lei, troia, che riesce a risvegliarlo, che mi lega a questo mondo umano.
Lei mi rende debole, perché fa crescere in me l’eccitazione della carne, mi rende uomo.
Ed io la detesto, lurida e purissima strega.
Ogni volta che la trovo lì, su quelle poltrone del Manor dei Malfoy, agiata e beata che sorseggia del whisky incendiario.
In lei divampa un fuoco infernale, che si rispecchia nei miei occhi spenti e gli da il soffio per bruciare;
di passione.
Solo per lei.
Dannata strega  che col tuo amore mi fai sentire umano.
Sono un mostro, e nessuno dovrebbe avere il coraggio di provare sentimenti nei mie confronti, tranne il terrore.
Quello devono averne tutti.
E lei ne ha.
Ma in modo diverso da tutti gli altri.
Lei teme di perdermi, teme che possa abbandonarla come  18 anni fa.
Mi crede vulnerabile e teme la mia morte, che scambierebbe volentieri con la sua.
Perché dopo tutto darebbe davvero la vita per me.
E mi desidera…
Oh si, moltissimo.
Lo leggo nei suoi occhi, nelle sua movenze, sulle sua labbra.
Dannate labbra dipinte di rosso, la rendono ancora più demoniaca al confronto con la sua pelle diafana.
Morbida carne che dilanierei fino a farla sanguinare copiosamente.
Che strapperei con le unghia e squarcerei con i denti.
Per il piacere di assaporare il suo sangue puro, che non è mio.
La cui assenza mi renderà sempre un Riddle.
Quel dannato io che non mi da modo di sfuggirgli e che si diverte a tormentare.
Quell’io stanotte è troppo prepotente.
Lo so già.
Stanotte mi porterà nelle stanze di quella sgualdrinella per umiliarmi ancora.
per farmi sentire miseramente debole ed umano.
Per farmi godere del sangue puro.

  
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