Alla ricerca del cuore di Drago.
1. La sezione proibita.
Era da poco passata la mezzanotte,
quando la Caposcuola dei Griffyndor, Hermione Granger, richiuse svogliatamente
il suo volume di Storia della Magia, sbadigliando. Se non avesse avuto in programma
un giretto segreto, proprio per quella notte, probabilmente la stanchezza
accumulata negli ultimi giorni, l’avrebbe tenuta inchiodata al letto, fino
all’ora della sveglia. Anche se la scuola era cominciata
da poco più di un mese, il carico di studio era già arrivato a livelli
esorbitanti. Sembrava quasi che i professori si fossero coalizzati per decimare
gli studenti del settimo anno. Forse, forse, la difficoltà dei MAGO era
esclusivamente quella di arrivare alla fine dell’anno scolastico fisicamente
vivi e ancora mentalmente stabili! Con enorme difficoltà, la strega
uscì dalla sua camera e nascosta dal mantello di Harry Potter si diresse a passo
spedito fuori dalla sala comune. Scese alcune scalinate, percorse diversi
corridoi, finché non giunse al massiccio portone che la divideva dalla sacra
dimora della cultura di Hogwarts. Con un banale incantesimo fece
scattare la serratura e si intrufolò in biblioteca. Era quasi giunta a destinazione,
quando una fioca luce attirò la sua attenzione: nella sezione proibita c’era
qualcuno, qualcuno che evidentemente doveva aver avuto la sua stessa
idea. Ma chi poteva aver deciso di
introdursi in biblioteca, di notte, con il rischio, di essere, prima scoperto e
poi espulso? Il buon senso le stava suggerendo
di fare dietro front e tornarsene nel calduccio della sua torre, ma la sua
smisurata curiosità, invece, la spinse a gettare un occhio, oltre gli ultimi
scaffali. Quello che vide, la stupì non
poco: seduto ad un vecchio scrittoio c’era niente meno che il Principe dei
Serpenti. L’ultimo discendente della famiglia Malfoy sembrava concentrato in una
smaniosa lettura di alcuni grossi e polverosi tomi. Hermione rimase per qualche
secondo a fissare il caposcuola della casa rivale che appuntava informazioni su
una pergamena. La mano di Malfoy scorreva veloce
ed elegante sulla carta, mentre il viso e lo sguardo saettavano da un libro
all’altro, facendogli ricadere scompostamente qualche ciocca di capelli sugli
occhi. Ad Hermione venne da riflettere su
quanto fosse cambiato il suo nemico di sempre, negli ultimi tempi. Da quando Hogwarts era
ricominciata, Draco Malfoy non le era parso più lo stesso! Aveva sì, sempre la stessa aria
sprezzante, ma in un certo senso appariva cresciuto, maturato. Dal ragazzino
viziato, sempre pronto alla lite, che aveva avuto il dispiacere di conoscere ad
undici anni, Malferret si era trasformato in un diciassettenne piuttosto schivo
e solitario. Malfoy non si fermava più nei
corridoi ad insultare lei o i suoi amici, ma si limitava a fissarli con
disprezzo per poi ignorarli bellamente. L’odiato "trio miracoli", per Draco
Malfoy, sembrava non essere più degno di alcuna nota. Mentre Hermione era impegnata in
queste riflessioni, mosse sbadatamente un piede contro uno scaffale, facendo
rumore. "Chi è là?" disse secco Malfoy,
scattando in piedi e puntando la bacchetta verso di lei. Hermione rimase immobile sotto il
mantello dell’invisibilità, trattenendo il fiato, in attesa che Draco si
acquietasse. Dopo qualche secondo,
fortunatamente, il serpeverde si risedette e riprese a scrivere. Invece di tornare sui suoi passi,
la griffyndor, non resistette alla tentazione di avvicinarsi al tavolo dove era
seduto il ragazzo. Doveva e voleva scoprire che cosa l’odiosa serpe stesse
cercando con tanta bramosia. Era quasi giunta a scorgere le
pagine di un grosso manuale dalla copertina rugosa e spessa, quando si ritrovò
immobilizzata vicino al tavolo. Draco Malfoy doveva aver usato un
incantesimo non verbale per bloccarla. "Vediamo un po’ cosa ci fa in giro
a quest’ora la Wonder woman dei derelitti e delle cause perse?" affermò il
biondino, alzandosi ed andando a passo sicuro vero il lato opposto del ripiano.
"Dove sei Miss Ficcanaso?" aggiunse, poi, cercando di togliere il mantello ad
una quanto mai sconvolta ed intimorita Hermione. Sfilatole di dosso il mantello,
Draco le strappò di mano la bacchetta e si allontanò quel tanto che bastava per
sciogliere l’incantesimo che l’aveva immobilizzata. "Mal- Malfoy ...?" balbetto la
grifoncina ancora sorpresa, per essere stata fregata come una
principiante. "Sì questo è il mio nome!"
sottolineò ironicamente Draco, che si era accomodato sul tavolo e la
fissava. "Cosa ci fai qui?" chiese la
caposcuola ripresasi dallo shock. "Granger non mi sembra che tu sia
in una situazione tale da poterti permettere di fare domande. Sei senza
bacchetta e senza cavalieri serventi al seguito. A proposito dove hai lasciato i
tuoi due fidanzatini?" fece lui con uno strano sorrisetto. Hermione lo guardò con astio,
prima di replicare tagliente: "Potrei farti la stessa domanda Malfoy: come mai
senza i tuoi due fidanzatini?!" Il serpeverde, invece di
irritarsi, inaspettatamente rise ed abbassò la bacchetta lungo il
fianco. "Granger, Granger… ti sembrano le
cucine queste? Per entrare qui dentro bisogna almeno saper leggere!" commentò
sarcastico. Hermione abbozzò un sorriso e lo
osservò divertita: si poteva dire tutto di Draco Malfoy, ma non che non
possedesse un verve graffiante. Prima che uno dei due giovani
potesse aggiungere qualcosa, arrivò Gaza, ad interrompere quello scambio di
battute. "Signor Malfoy, cosa ci fa qui la
Granger?" domandò il custode, guardando in cagnesco Hermione. "Tranquillo, lei è con me! Mi sta
aiutando!" mentì il biondo. "Ma… ma i nostri patti non erano…"
provò a ribellarsi il magonò. "Gaza, non lamentarti, ti verrà
pagato profumatamente anche questo piccolo segreto!" dichiarò Draco freddamente,
mettendolo subito a tacere. Gaza, senza proferire parola,
com’era arrivato, se ne andò, lasciando i capiscuola nuovamente soli. "L’hai corrotto per farti stare
qua?" domandò Hermione con una punta di indignazione nella voce. "Corrotto… che paroloni inadeguati
che usi Granger! Gaza mi fa un piccolo favore ed il sottoscritto ricambia in
denaro. Sai, non avendo mantelli dell’invisibilità, devo pur arrangiarmi come
posso!" - replicò tagliente - "E tu Miss Granger cosa vuoi, perché questo
piccolo segreto rimanga tra noi due?" chiese poi Malfoy, fissandola
intensamente. Hermione seccata ribatté: "Non
tutti possono essere comprati!" Malfoy sogghignò, prima di
proporle: "A differenza tua, sono convinto che tutti abbiano un prezzo. C’è chi
si vende per denaro, chi per la gloria… chi per la sete di conoscenza. Che ne
diresti se ti facessi entrare qui per le prossime trenta notti, senza che Gaza
ti denunci al preside?" La grifoncina invece di rifiutare
sdegnata, parve valutare la proposta. Non le sarebbe mai più capitata
un’occasione del genere… trenta notti a scorrazzare libera per la sezione
proibita, alla ricerca di preziose informazioni, senza la paura di venire
scoperta e denunciata al preside. Draco Malfoy sapeva qual’era il
suo punto debole e lo stava sfruttando a suo vantaggio. "Se io accetto, mi dirai cosa stai
cercando in quei volumi?" domandò di riflesso Hermione, qualche secondo
dopo. Draco con un colpo di bacchetta
chiuse tutti i libri sparsi sul tavolo e li fece fluttuare al loro
posto. "Granger, fin’ora sono stato
estremamente gentile e paziente, ma potrei anche cambiare atteggiamento. Chissà
se richiamare Gaza, per spedirti dritta da Silente, mi aiuterebbe a dormire
meglio stanotte?!" la minacciò non troppo velatamente. Hermione si arrese e
borbottò:"D’accordo Malfoy, accetto! Non dirò niente a nessuno del nostro
incontro." "Neanche a Potty e Lenticchia?"
domandò il serpente, inarcando un sopraciglio. Hermione sospirò e ripeté: "A
nessuno, neppure a loro!" Malfoy le si avvicinò e tendendole
la mano disse: "Voglio la tua parola d’onore!" Hermione lo guardò sconvolta, ma
gli strinse ugualmente la mano, dandogli la sua parola. Dopo aver siglato il patto, il
biondo le restituì la bacchetta e si avviò verso l’uscita. "Mal - Malfoy, prima come hai
fatto a capire che ero io?" domandò la Gryffindor, incapace di trattenere il suo
interesse. "Granger… sei l’unica in questa
scuola che profuma di orchidea nera e fior di loto" spiegò lui, prima di uscire
definitivamente dalla biblioteca. Hermione rimase per un buon quarto
d’ora, ferma vicino ad uno scaffale, a rielaborare tutte le stranezze che erano
accadute in quell’ora. Non solo aveva trovato Draco
Malfoy, principe delle comodità, di notte, nella sezione proibita della
biblioteca a fare ricerche segrete, ma lui, dopo averla scoperta a spiarlo,
invece di insultarla o schiantarla, le aveva stretto la mano, venendo a patti
con lei. Forse un cataclisma si sarebbe
presto abbattuto sulla scuola o forse, peggio, la fine del mondo era davvero
imminente! Alle due del mattino passate,
Hermione ritornò nella sua stanza per cercare di dormire qualche ora prima del
suono della sveglia.
PREMESSA:
Ciao a tutte!
Vi avviso fin da subito che questa sarà diversa dalle mie altre Draco/Herm... voglio dare un taglio diverso alla coppia e hai personaggi, senza però stravolgerli troppo. In questa fan ho voglia di puntare sull’amore che nasce piano piano, sul superamento dei pregiudizi, sull’affetto, sull’amicizia che si trasforma in qualcosa di più. Non so ancora bene come si evolverà la vicenda visto che di capitoli finiti ne ho solamente cinque. Scopriremo insieme cosa accadrà. Inoltre voglio avvisare le lettrici che non riuscirò ad aggiornare ogni settimana come facevo prima, quindi portate pazienza anche in questo!
Spero che leggerete la mia ficcy nonostante le premesse.
NOTE FAN FICTION:
Ho alcune annotazioni da fare sulla ficcy:
- Voldemort e Lucius sono morti. (Basta palle al piede!)
- Ginny non esiste... la famiglia Weesley è composta solo da figli maschi. (Un parto in meno per la povera Molly e un sospiro in più per me che non sopporto la rossa!)
- Silente e Sirius sono vivi. (Il vecchietto mi sta simpatico e per quanto riguarda Sirius non si può far morire un adone come lui! Figo!!!)
- Ci sarà un personaggio secondario della Row che ho fatto crescere di un paio di anni per l'occorrenza e che entrerà di diritto tra i protagonisti. (E' una ragazza che darà il suo bel da fare all'Idiota... capiete di chi sto parlando al prossimo capitolo!)
A Venus che ho conosciuto in efp e che ha fatto riscoprire ad una cinica come me il valore dell’amicizia! Ti voglio bene mia dolcissima Sery!
A julietta che qualche settimana fa è venuta a bussare alla mia caverna è mi ha ricordato com’è bello sentirsi apprezzati e stimati. Grazie tesoro se non fosse stato per la tua e-mail forse non avrei deciso di pubblicare.
A Kysa che è stata e rimane il mio modello. Già il solo fatto, cara Barbara, che tu abbia letto la mia precedente ficcy per me è un onore! Grazie!!!
A tutte le mie amichette delle recensioni, sperando che abbiano voglia di sopportarmi per un’altra storia ancora. Un abbraccio particolare a gemellina, Valemione, lunachan62, goldfish, laukurata89, francy872, anfimissi, synnovea, topo, ranokkia... e tutte le altre. P.s.: chiedo venia per le recensioni mancate, ma non ho molto tempo per leggere le altre storie. Sono incostante come il tempo di quest'anno e non voglio fare promesse che poi non manterrò.
ANGOLO DELLE POLEMICHE E DELLE PRECISAZIONI:
Io sono una tipa molto tollerante ed in genere non mi piace fare polemica, ma mi trovo costretta.Voglio avvisare tutte coloro che passeranno di qua che non saranno accette recensioni negative inutili!
Qualcosa nella storia non vi piace? Bene, me lo scrivete, usando tatto ed educazione e scrivendo esplicitamente cosa non vi convince e perché. Sono ben accetti anche consigli che supportino il vostro parere personale.
Se troverete qualche errore grammaticale o sintattico, fatemelo notare (magari ho qualche lacuna di cui non mi rendo conto). Se avete qualche suggerimento sullo stile o sulla storia ditelo, ma evitate vi prego i commenti che lasciano il tempo che trovano.
Non mi sembra di aver mai scritto o anche pensato di essere brava quanto Savannah, di avere la creatività di Kysa, di avere lo stile intrigante di Claheaven, di essere precisa come Anfimissi (non si offendano le altre bravissime che non ho citato!)... riconosco i miei limiti, ma so anche di saper scrivere meglio di tante che bazzicano in Efp e che non sanno mettere insieme una frase, neanche nelle recensioni!
Non tollererò recensioni inutili, soprattutto se fatte da chi non sa cos'è l'educazione e il rispetto per gli altri.
Chi è abbastanza intelligente da aver capito, bene... per gli altri, beh, non sprecherò altre righe!
Un grosso bacio e alla prossima!!! Rita