Serie TV > Glee
Segui la storia  |       
Autore: irytvb    15/09/2012    1 recensioni
Dal testo:
Un agente della CIA alla disperata ricerca di un persona del suo passato. Una donna che forse può aiutarlo, ma che non parla, non senza che le sue condizioni vengano rispettate.
E le sue condizioni pretendono una storia, la storia dell'agente Hummel.
"Ho una proposta." Disse d' un tratto Santana. "La mia storia per la sua."
Una storia che coinvolge un ragazzo di strada, un italiano davvero singolare...
"Blaine," Disse un altro ragazzo, rivolto a quello con cui stava parlando, "cosa...?"
"Faccio amicizia, Thad. Non avevamo parlato di buone maniere?"
Risero tutti, tranne l'italiano, quello che si chiamava Blaine.
Lui continuava a fissarmi.
"Tira fuori tutti i soldi che hai. E bada che siano tutti, non mi piace che mi si prenda in giro."
Una storia d'amore nata nella confusione di un epoca che non permetteva nessun altro sentimento oltre la paura per la propria vita, in un millenovecento disseminato di stragi che la polizia sceglieva di non vedere.
"Quindi," disse Santana, quando Kurt terminò di raccontare, "è per questo? Lo stai cercando ancora?"
**
E' una storia un po' particolare, e sinceramente non so se piacerà, ma è il mio regalo di compleanno per me stessa, quindi ... :)
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Santana Lopez, Un po' tutti | Coppie: Blaine/Kurt
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

I will never say goodbye to you

5. Glad you came.

Coloro che sognano di giorno
sanno molte cose che sfuggono
a chi sogna soltanto di notte.

(Edgar Allan Poe)

 

Kurt la guardò sconvolto. " No, non abbiamo un dossier su di lei. Però... io la conosco. Lei sta per sposare mio fratello."

"Suo fratello è Finn Hudson?" chiese Santana, stupita.

"Si. Cioè, no, è il mio fratellastro, ma- lei è sicura? Che Quinn sia pericolosa? "

"Quinn ha sposato milioni di idioti riccastri, per poi ucciderli dopo un paio di mesi. I soldi vanno o a Puckerman, il suo partner, o alla Sylvester, da cui è stata adottata. Suo fratello non durerà nemmeno un mese, perchè la Fabray è incinta."

" Di Puckerman?"

"Esattamente. Io queste cose le so da quello che mi ha detto lei stessa. Eravamo molto unite. Comunque, i soldi di Hudson le servono per rifarsi una vita. Vuole tornare in Ohio e sposarsi con un idiota che ha incontrato un po' di tempo fa. Un certo John o Joe o roba simile."

"Devo andare a fermare il matrimonio."

Santana si morse il labbro, indecisa, ma alla fine parlò: " Ascolti, non dovrebbe immischiarsi. Quel matrimonio sarà come una bomba ad orologeria. Puckerman prima o poi sentirà le voci, e andrà di volata a Chicago, con St.James al suo fianco. Ed in più-" Santana si interruppe. " C'è qualcosa che stanno nascondendo. o meglio, qualcuno. Ne ho sentito parlare poche volte, credo sia il segreto meglio tenuto, qui a Washington. Ma, oltre alle cricche di Puckerman, di St. James e di Abrams, c'è un altro gruppo. E' molto più piccolo, conosciuto solo ai più alti livelli: io ne ho sentito parlare da Brittany. Questo gruppo, sta cercando qualcosa. E al momento, sembrano pensare che suo fratello sappia dov'è ciò che cercano da anni. La Sylvester ha proibito loro di parlare con Hudson, ma temo che andranno al matirmonio lo stesso."

Kurt annuì, pensieroso. "Cosa altro sa su di loro?"

"Non molto. Il capo non va quasi mai alle riunioni che indicono. A volte manda un ragazzo biondo con un enorme bocca. Se no non ci va affatto. Sembra quasi che non gli importi altro se non l'oggetto che sta cercando."

"Ha idea di cosa sia?"

Santana scosse la testa. "Nessuno lo sa. Ma credo sia qualcosa di infinitamente prezioso, come un tesoro o roba del genere. Se no perchè cercarlo per tutti questi anni?"

"St.James e gli altri sanno cos'è l'oggetto?"

"No."

Kurt stette un attimo in silenzio, prima di prendere il telefono e comporre un numero: "Dove abita la signorina Pearce? Mando degli agenti a prenderla. Non è più sicuro rimanere in giro per lei."

"Sulla cinquantaduesima. Non esce dal suo nascondiglio da giorni... dovete spostare il frigorifero. Dietro c'è una specie di botola."

Kurt annuì, e diede le indicazioni al telefono.

"Agente..." Santana poggiò la sua mano su quella di Hummel. " Grazie."

Lui le sorrise semplicemente.

Quando Santana si alzò e uscì dall'ufficio, Kurt rimase solo.

Chiuse le dita sulla tazza di caffè davanti a lui, e chiuse gli occhi, cercando di contenere il tremito delle mani.

Era sconvolto, ovviamente. Non raccontava della sua storia da anni, e adesso, ogni suo respiro sembrava inghiottire aria e pezzi di Blaine, i ricordi di come si eano incontrati, di come erano stati separati...

____________________________________________________________________________

Mi stanno cercando." Sussurrò Blaine al suo orecchio, mentre le braccia che circondavano Kurt si stringevano con un po' troppa forza contro il suo busto.

"Chi? La polizia-"

"Oh, no. Sarebbe molto meglio, se fossero loro a cercarmi. Non mi troverebbero mai. " Rispose Blaine, infilando le sue dita nei capelli scuri dell'altro. "Sono gli altri. Gli amici di mio padre."

"Non capisco, Blaine. "

"Mio padre ci ha lasciato quando avevo quattro anni; una notte, semplicemente, ha fatto le valige, prendendo le cose preziose che avevamo, ed è sparito." Disse Blaine, continuando ad accarezzargli i capelli, come raccontandogli una storia della buona notte. "Me e la mamma, completamente soli. Ero troppo piccolo per capirlo, sai? Eppure avevo intuito che avrei dovuto prendermi cura della mamma, perchè stava male.

Era malata, e lui l'aveva lasciata prendersi cura di se stessa e me.

Non ce l'ha fatta; amava mio padre, e il fatto che lui se ne fosse andato le ha dato il colpo di grazia: ha smesso di lottare contro la malattia, ed è morta nel giro di una settimana.

Poi, sono rimasto solo io." Blaine raccontò la sua storia tranquillamente, senza tradire alcuna emozione, come se quelle parole non lo riguardassero.

"Mio Padre è sempre stato invischato in organizzazioni pericolose, con persone su cui non riusciva sempre a prevalere: probabilmente è nei guai, o ha fatto qualche sciocchezza, e loro stanno cercando anche me per fargliela pagare."

"Blaine..." iniziò Kurt per poi bloccarsi insicuro su cosa dire.

"Non posso scappare. Mi troverebbero. Non posso nascondermi; qualcuno glielo direbbe. Non posso combattere, loro sono troppi." La voce di Blaine, per la prima volta da quando Kurt lo conosceva si spezzò:"Cosa posso fare?"

Kurt non trovò niente da dire, se non chiudere la bocca dell'altro con un bacio.

Per i giorni che ne seguirono, non ne parlarono più.

____________________________________________________________________________

Era il ventotto Dicembre quando Kurt arrancò verso la palestra tra i cumuli di neve, rabbrividendo mentre teneva il cappotto stretto al suo corpo nella speranza di preservare un po' di calore .

Il campanile aveva battuto le tre e mezza, e all'ultimo rintocco si accorse che qualcosa non andava.

La porta della palestra era spalancata.

Incurante della neve, e del ghiaccio probabilmente formatosi sul marciapiede in quel momento invisibile, iniziò a correre verso la porta aperta.

Il battito del suo cuore era forte, forte quanto il campanile di pochi secondi prima, mentre terrorizzato pensava a ciò che Blaine aveva detto.

Mi stanno cercando.

No, non poteva essere. Non era stato preso; probabilmente aveva lasciato la porta aperta per cambiare aria...

Entrò nella palestra.

Le tre sedie, di solito poste ordinatamente intorno al tavolo, erano ribaltate, poste negli angoli più assurdi della stanza.

I sacchi da Boxe oscillavano ancora, segno che non era passato molto tempo da quando erano stati usati.

'Non posso scappare. Mi troverebbero. '

Nel mezzo del ring stava una pistola argentata.

Kurt sentiva gli occhi pungergli, sentiva il bisogno di chiudere gli occhi e correre via, non sapendo se c'era il corpo...

'Non posso combattere, loro sono troppi'

Il corpo del suo Blaine.

Non corse via.

I piedi sembravano muoversi per conto loro, non ascoltando gli ordini del cervello.

Guardò dietro il ring, nell'unico posto nascosto alla sua visuale, il respiro tramante che usciva in piccole nuvolette bianche chegli confondeva la vista.

Poi, si accartocciò sul pavimento, e iniziò a piangere.

Non c'era nessun corpo.

Non sapeva se le lacrime erano di sollievo o di terrore.

Se Blaine non era lì... Dov'era?

____________________________________________________________________________

Un bussare timido alla porta lo riportò alla realtà.

"Kurt?" Chiese una voce conosciuta.

"Mercedes," La riconobbe, sorridendo. "Entra pure." 



ìil mio angoletto^
....che ne pensate? probabilmente non è il migliore che io abbia scritto (quello precedente era meglio... stupido computer , ti rompi nei momenti peggiori -.-") che dite?
p.s.c'è qualcuno che guarda white collar?  io lo adoro, manon trovo  nessuno con cui discuterne perchè non conosco qualcuno che lo guardi !!!
piccolo piccolo spoiler sulla FF
... bhè, comparirà un certo fratellone <3
fatemi sapere cosa ne pensate!!!
1 baci8
iry
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Glee / Vai alla pagina dell'autore: irytvb