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Autore: Vanessa190    15/09/2012    4 recensioni
''E' un caso raro, non succede spesso, ma può capitare che in seguito a un trauma il cervello contragga una grave malattia cerebrale che porta chi ne è affetto a dimenticare tutto ciò che registrato nella memoria a breve termine.''
Intrappolata nella sua stessa mente, costretta a ripetere lo stesso giorno per sempre.
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash, FemSlash | Personaggi: Brittany Pierce, Quinn Fabray, Santana Lopez | Coppie: Brittany/Santana
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Aprì gli occhi mettendo a fuoco il soffitto della stanza.

Si mosse piano: era sopra un letto di un ospedale che non aveva idea di come aveva raggiunto.

Si sollevò lentamente guardandosi intorno e la vide.

Era senza dubbio la ragazza più bella che avesse mai visto: seduta su una sedia a pochi passi dal suo letto, dormiva con la testa abbandonata all'indietro e aveva tutta l'aria di essere parecchio scomoda; ma anche  vedendola in quelle condizioni non riuscì a non pensare che fosse bellissima.

Poi il panico la colse: come c'era arrivata in quella stanza d'ospedale?

Chi era quella ragazza?

Perché era li?

Si lasciò sfuggire un sospiro leggero, ma fu abbastanza rumoroso per svegliare la ragazza che spalancò gli occhi tirandosi su all'istante.

-Sei sveglia- constatò con voce rauca -Ricordi qualcosa di ieri?-

Fissò incerta la ragazza: non sapeva chi era, doveva rispondere lo stesso?

Forse era un medico.

-No- disse alla fine -Non ricordo niente-

La ragazza-medico sospirò -Ti ricordi come ti chiami?-

Si dovette sforzare, non poco, per poter rispondere alla domanda -Brittany...credo- rispose tentennando

-Esatto- la ragazza le rivolse un sorriso luminoso -Ti chiami Brittany-

Brittany ammirò incantata quel sorriso così bello per qualche istante -Tu chi sei?- chiese poi alla ragazza.

Il sorriso scomparve lentamente dal volto della mora.

-Santana- rispose poi.

 

 

-Santana?- chiamò qualche minuto dopo.

La ragazza si girò subito verso di lei

-Perché sono qui?- chiese.

Santana non rispose subito -Tu...- sembrava in difficoltà -Tu hai avuto un incidente-

Brittany sentì perfettamente quella nota di incertezza nella voce di Santana, ma non se ne curò più di tanto; dopotutto che motivo aveva quella ragazza sconosciuta di mentirle?

-Sei il mio dottore?- chiese ancora

-Ehm...si. Una specie-

E di nuovo a Brittany sembrò che quelle parole non fossero vere, come se la dottoressa, cioè Santana, stesse recitando una parte per l'ennesima volta.

-Perché non mi ricordo nulla della mia vita?-

-Hai battuto la testa, amnesia- disse Santana sbrigativa -Ma non pensiamoci adesso. Piuttosto, c'è qualcosa che vuoi fare in particolare?-

Brittany si fermò a riflettere -Posso vedere un film?-

Santana annuì, come se si aspettasse quelle parole esatte -Scommetto che vuoi vedere "Up"-

In effetti Brittany voleva vedere proprio "Up", anche se non ricordava di averlo mai visto prima.

Osservò la mora mettere il DVD nel lettore e accendere lo schermo della piccola TV davanti al letto.

-Resti a guardarlo con me?-

Non aveva ancora finito la domanda che già Santana si era seduta di fianco a lei.

 

Passarono tutta la giornata assieme, Santana non la lasciò nemmeno per un

attimo e Brittany non se ne lamentò affatto.

Credeva di non aver mai visto prima quella ragazza, eppure quando le era vicino sentiva il suo cuore battere forte e dentro di se sapeva di conoscerla.

Ma per quanto si sforzasse non riusciva proprio a ricordare nemmeno un'occasione in cui potesse averla vista; anzi, non riusciva a ricordare niente.

Osservò in silenzio Santana, che per tutto il giorno non aveva fatto altro che anticipare i suoi desideri, come se sapesse già cosa stava per chiedere.

"Forse è un angelo" si ritrovò a pensare la bionda.

 

Solo quando fuori dalla piccola finestra era ormai buio Santana perse il sorriso che le aveva rivolto tutto il giorno.

-Devo andare adesso- mormorò, come a scusarsi.

Brittany la guardò tristemente -Domani ci rivedremo?-

-Certo- la mora sorrise di nuovo, ma ora il suo sorriso era triste e spento.

-E' strano- disse Brittany all'improvviso -Sei sicura che non ci siamo mai viste prima?-

Inaspettatamente Santana alzò subito la testa verso di lei sorrise, stavolta per davvero, come se le avesse appena detto una cosa bellissima.

-Forse...- rispose con voce eccitata -…E' capitato che ci siamo viste in giro-

Ci fu un momento di silenzio quasi religioso.

-Allora ciao- sussurrò la bionda triste.

Non voleva che il suo angelo-dottore se ne andasse.

Ma inaspettatamente Santana si avvicinò a lei, fino a posarle un bacio sulle labbra, talmente dolce e delicato da farle battere il cuore ancora più forte.

Brittany non ricordava di aver mai baciato nessuno, dunque quello era il suo primo bacio.

Finì lentamente come era iniziato.

Santana si allontanò, le sorrise dolcemente accarezzandole la guancia e le sussurrò solo "Ora dormi" prima di uscire spegnendo la luce.

Ma Brittany non si preoccupò: le aveva promesso che sarebbe tornata; non era sicura che i dottori fossero obbligati a mantenere le promesse ma gli angeli di sicuro si.

*

''E' un caso raro, non succede spesso, ma può capitare che in seguito a un trauma il cervello contragga una grave malattia cerebrale che porta chi ne è affetto a dimenticare tutto ciò che registrato nella memoria a breve termine.''

Ricordava ancora la voce fredda, quasi meccanica, del chirurgo quando, uscito dalla sala operatoria le aveva detto quale sarebbe stato il destino della sua ragazza ''La signorina Pierce ha avuto un'amnesia e la sua memoria a breve termine è stata danneggiata, le percentuali di guarigione sono bassissime''

''Sta dicendo...'' aveva mormorato con un nodo alla gola ''Sta dicendo che Brittany non si ricorderà mai più di me?''

''Mi dispiace signorina Lopez''

Era stato come sentire un ''si''.

Due anni, erano passati due anni da quel maledetto incidente.

Due anni che Brittany riviveva sempre lo stesso identico giorno, senza mai ricordarselo.

Due anni senza nessun miglioramento.

Fino a quel giorno.

-Santana-

La latina si lasciò cadere sulla sedia della saletta medici

-Santana- la chiamò di nuovo Quinn -Come è andata?-

-Come sempre- rispose stancamente -Ma stavolta ha detto che le sembrava di conoscermi- nonostante tutta la tensione e tutta la stanchezza, il suo volto si aprì lo stesso in un sorriso.

-Ottimo- sorrise Quinn felice, appuntando qualcosa su una cartella.

Del resto, fra le due, era Quinn il vero medico.

-Ora dovresti riposare- suggerì speranzosa ma la mora scosse subito la testa.

-Devo lavorare ora, lo sai...dormirò qualche ora domattina-

Quinn non provò nemmeno a protestare, non serviva più.

Ormai anche lei, come Santana, si era abituata a quella strana routine dove ogni giorno si ripeteva inesorabilmente uguale agli altri.

*

Aprì gli occhi mettendo a fuoco il soffitto della stanza.

Riconobbe il contorno di un letto di ospedale che non aveva idea di come aveva raggiunto.

Si sollevò lentamente guardandosi intorno e la vide.

Era senza dubbio la ragazza più bella che avesse mai visto: era abbandonata su una sedia a pochi passi dal suo letto, dormiva con la testa abbandonata all'indietro e aveva tutta l'aria di essere parecchio scomoda; ma anche in quelle condizioni non riuscì a non pensare che fosse bellissima.

Poi il panico la colse: come c'era arrivata in quella stanza d'ospedale?

Chi era quella ragazza?

Perché era li?

Si lasciò sfuggire un sospiro leggero, ma fu abbastanza rumoroso per svegliare la mora che spalancò gli occhi tirandosi su all'istante.

-Sei sveglia- constatò con voce rauca -Ricordi qualcosa di ieri?-

Fissò incerta la ragazza: non sapeva chi era, doveva rispondere lo stesso?

Forse era un medico.

-No- disse alla fine -Non ricordo niente-

La ragazza-medico sospirò -Ti ricordi come ti chiami?-

Si dovette sforzare, non poco, per poter rispondere alla domanda

-Brittany...credo- rispose tentennando

-Esatto- la ragazza le rivolse un sorriso luminoso anche se tirato e stanco.

Si vedeva che aveva dormito poco.

Brittany ammirò incantata quel sorriso così bello per qualche istante -Tu chi sei?- chiese poi alla ragazza.

-Sono Sa...- iniziò ma Brittany la interruppe, come colpita da una rivelazione improvvisa

-Aspetta! Sei Santana, giusto?-

Santana la fissò incredula, poi il suo cuore sembrò scoppiare di felicità

-Esatto- disse incapace di credere a ciò che era appena successo -Mi chiamo Santana-

*

Questa storia è nata come One-Shot ma ho delle idee per continuarla.

Sarebbe comunque una storia di due, massimo tre, capitoli... fatemi sapere se volete che la continui.

  
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