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Autore: hobrienxx    15/09/2012    6 recensioni
L'amore di una fan per una cantante: Taylor Swift.
Le sue canzoni mi hanno ispirata a scrivere una raccolta di one-shot che si basano proprio sui testi delle sue melodie. Spero vi piaccia come idea. Buona lettura!
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Enchanted.

Please, don't be in love with someone else.
Please, don't have somebody waiting on you.

 

Ogni fine mese Holland mi trascinava a casa sua, dava una festa ogni volta che i suoi genitori avevano un'importante riunione di lavoro, cosa che accedeva molto spesso.Ormai conoscevo tutti i volti che si imbucavano - sempre gli stessi, non cambiavano mai, non si aggiungeva mai nessuno - e casa sua era come se fosse la mia.
Dopo i primi mesi era inevitabile che il mio entusiasmo non fosse piu' lo stesso, non mi interessava nessuno dei presenti, fingevo sorrisi su sorrisi, annoiandomi sul divanetto in sala che dava verso la cucina fissando il vuoto davanti a me.
Non ero mai stata una ragazza difficile e nemmeno tanto brutta, tutti mi consideravano il contrario, semplicemente, ma quello non era il mio posto, la gente che mi piaceva frequentare.
Non mi trovavo a mio agio, erano tutti identici, con nemmeno un pizzico di personalità, molto spesso qualcuno si sedeva vicino a me, facendo complimenti e battutine ma non riuscivo a fare altro che forzare una risata.
La cosa peggiore è che non mi andava di ferire i sentimenti di Holland, lei era sempre stata gentile, disponibile, una buona amica e dirle che per me i suoi party annoiavano non mi sembrava carino, così ogni volta che si girava verso di me alzavo un bicchiere rosso e le sorridevo, sembrando felice.
'Caroline, come va?' disse un ragazzo piombando con un tonfo affianco a me.
'Ciao Mark, te l'ho già detto che non mi interessi' dissi sospirando.
Era così tutte le sere, mi fissava negli occhi e mi chiedeva come stavo solo per poi continuare la conversazione e finire con un "allora hai cambiato idea su di me?", ma non l'avrei cambiata, era un bel ragazzo dai capelli mori e ricci, due grandi occhi verdi e un bel fisico, ma anche lui era uguale agli altri, e mi aveva beccata proprio quando avevo la luna girata.
'Scusa' sussurrò alzadosi e mi sentì in colpa così lo abbracciai per farmi perdonare e nel momento in cui lo lasciai entrò in casa uno sconosciuto.
Come nei film, tutti si fermarono e lo fissarono increduli, compresa io.
Era alto, magro e sotto a quella maglia a collo V, di colore grigio, avrei scommesso che ci fossero addominali scolpiti, di quelli da lasciarti a bocca aperta, non che io fossi in cerca di ragazzi palestrati.
Distolsi lo sguardo e mi risedetti, ma per poco, ero come ipnotizzata, ora avevo qualcosa a cui pensare, la noia era stata spazzata via da uno straniero che prese da bere, parò con qualche ragazzo, sorrise a qualche ragazza e poi si voltò verso il divanetto. Il suo sguardo incontrò il mio e mi sentì arrossire, aveva due occhi azzurri come il cielo, due labbra che avrebbero fatto invidia al mondo intero, una buffa fossetta sul mento e i capelli mori, mossi e fissati sicuramente con un pò di gel.
Avanzò a piccoli e incerti passi verso di me e non so come, non so perchè ma si sedette affianco a me.
'Ci conosciamo?' sorrise constringendomi a rifissare quel suo sguardo magico.
'Se è la prima volta che vieni qui, no' sorrisi. E per la prima volta si trattava di un sorriso sincero.
'Ah vuol dire che non ti sei mai accorta della mia esistenza?' disse fingendo di essere serio.
'Oh mi dispiace, si vede che sei stato nasconsto tra gli alberi per tutto questo tempo'
'Ma qui non ci sono alberi' scoppiò a ridere.
'E tu non sei mai stato qui' risposi a mia volta.
'Un punto per questa ragazza con un sorriso unico' disse facendomi arrossire di nuovo 'e delle guance rosse come due pomodori'
'Ehy, non sai neppure come mi chiamo e già mi prendi ingiro?' dissi fingendo di essere arrabbiata 'E con quel mento tu non dovresti parlare' sorrisi.
'Mi stai dicendo che il mio mento non è sexy?' borbottò.
'Uhm solo se le mie guance sono sexy!' scoppiai a ridere.
'Uhm, certo che lo sono..'
'Caroline.... sono Caroline, tu?'
'E' davvero importante saperlo?'
'Certo, se no come ti chiamo? Mister fossetta?' risi di nuovo.
'Mister Fossetta' disse scandendo le parole 'Nah, sono Dylan'
'E non sei di qui vero? ' la risposta era piu' che ovvia ma non sapevo cosa dire, e dovevo parlare, amndare avanti la conversazione se no lo avrei baciato, non sarei riuscita a trattenermi. Non ero tipo del genere, che baciava uno sconosciuto, ma lui era tutto quello che avevo sempre sognato e desiderato, e lo conoscevo da qualche minuto, ma era diverso.
Qualcuno con cui scherzare e che non se la prende per tutto ciò che dico, con cui parlare tranquillamente senza che ti salti addosso, qualcuno capace di amare, al contrario del resto del mondo.
Passai la sera in sua compagnia, avevo male alla pancia da quanto avevo riso, ero felice e avrei voluto rivederlo, andammo insieme verso la porta, uscimmo e nel momento in cui lo salutai lui mi baciò.
Uno di quei baci innocenti e puri, di quelli che piacevano a me e forse anche a lui.
L'ultima cosa che vidi fu il suo sorriso dolce, poi prese un taxi e tornò verso casa mentre io attraversa i due viali che dividevano la mia casa da quella di Holland, con le guance infuocate e un sorriso da ebete sul viso.
Era lui quelo di cui avevo bisogno, ma non sapevo che non sarebbe mai piu' ricomparso.

Nel letto una sola domanda mi tormentava, mi teneva sveglia: amava già qualcuno?
Guardai l'orologio: due di notte.
Non prendevo sonno, non ero riuscita a dirgli che era stato incatevole incontrarlo e ora mi rendevo conto che avrei vissuto con questo stupido rimorso per sempre.
Mi giriai nel letto pensando a quella serata, la migliore, quella che non mi sarebbe mai piu' capitata.
Riguardai l'oologio: le sette. Ero riuscita ad addormentarmi...?
Mi strofinai gli occhi, mi alzai e inizia a camminare avanti e indietro desiderando che tu presentassi alla mia porta, ti aprirei e tu diresti 'HEY' con quel sorriso mozzafiato.
Questa sono io che sta pregando che questa sia la prima pagina, non dove la storia finisce.
I miei pensieri faranno eco al tuo nome fino a quando non ti rivedrò di nuovo.
Queste sono le parole che ho trattenuto, quando ti ho lasciato troppo presto: ERO INCANTATA DI INCONTRARTI.

 




Angolo scrittrice.
Mi scuso per eventuali errori e chiunque me li faccia notare lo ringrazio già ora.
Spero vi piaccia, questa corrisponde a Enchated, se leggete la traduzione della canzone penso che ci stia come storia.
Grazie a tutti, Ile.

 
  
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