Ehi ciao, sì sono io, proprio quella là,
quella tipa anonima che hai conosciuto tempo fa.
Quella che si guardava intorno, spaesata,
con la testa altrove, da mille dubbi tormentata.
Ed è ancora qui, con una mano fuori posto,
sempre, a stritolare le dita sudate in agosto.
E queste sere, sentirsi inadeguata,
a qualsiasi situazione, presente o passata.
Non la prendere in giro, caro ragazzo,
se sapessi tutta la sua vita, ne rimarresti pazzo.
Lei non è figlia di sua madre, né di suo padre,
ma figlia del caos di tutte quelle anime ladre.
E i pensieri fluiscono, senza logica, senza confine,
in mutamento, un mutamento senza fine.
E non provare a catturarla, saresti assai ingenuo,
scapperà, ti sfuggirà in uno scivolare continuo.
Prigioniera di se stessa, del mondo intorno,
di un labirinto di cui ha smarrito la strada del ritorno.