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Autore: Eliot Nightray    16/09/2012    2 recensioni
La pelle dura che scivola sui polpastrelli, l'odore di adrenalina, il sorriso amaro della sconfitta e quello gioioso della vittoria, questo è ciò che voglio. Voglio la gloria, ma più di ogni altra cosa voglio giocare, scivolare fra gli avversari come un soffio di vento per poi sparire davanti ai loro sguardi furiosi. Voglio questo, ma voglio che sia solo un gioco, voglio una squadra , voglio degli amici, individui con cui condividere ognuna di queste sensazioni. Sono un'ombra, ma forse la luce può esaudire il mio desiderio.
Questa ff è un crossover degli HTF con Kuroko no basket dove i nostri friends vestiranno i panni di giocatori di basket. FlakyxFlippy e LammyxSplendid
Genere: Comico, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Flippy si aggirò nel salotto senza smettere di pensare alla storia di Flaky. Non capiva perché avesse avuto dei problemi con un suo compagno di squadra, si scompigliò i capelli e tornò a fissarsi le scarpe. Flaky era la sua compagna , no? Cosa poteva esserci di tanto misterioso? Si allungò verso il telefono per poi sfogliare con foga l’elenco telefonico, voleva assicurarsi che fosse tornata a casa. Titubò davanti alla cornetta e quando da questa risuonò la lieve voce del fratello della ragazza rimasse ammutolito. Dall’altra parte risposero con un silenzio irritante.

-          Salve sono Flippy
-          Uh.. salve Flippy, cosa posso fare per lei?
-          Eh.. mi sento vecchio così..
-          Mi spiace, non sapevo che fosse anziano. Congratulazioni li porta benissimo
-          COSA!!
-          Non urli la prego
-          Non sono vecchio idiota.. ma se mi dai del lei mi sento vecchio
-          È vecchio dentro in breve
-          Cosa stai farneticando nanetto!
-          Non sono basso è lei che è fin troppo alto
-          Oddio.. piantala di darmi del lei.. mi sto esasperando..
-          Non ho ancora capito cosa vuoi..
-          TUA SORELLA..
-          Spero di aver capito male…
-          No .. cioè.. tua sorella è in casa?
-          Se così fosse?
-          Voglio solo sapere se è in casa…
-          Perché?
-          È tornata a piedi da sola.. ecco perché
-          E tu l’hai lasciata andare da sola?
-          Io…
-          Ahahahah Flippy!!
-          Chi… è? – il ragazzo si girò il telefono fra le mani mentre il suo cervello cercava di capire a chi appartenesse quella squillante voce femminile
-          Come chi sono?? Sono io l’unica, insuperabile, magnifica
-          Maga Magò?
-          No idiota! Sono Lammy
-          Tsk.. e chi riconoscerebbe mai una voce come la tua? Che ci fai a casa di Flaky?
-          Eh eh interessato? Comunque l’ho riaccompagnata ed ora dormo da lei
-          Nessuno ti ha chiesto di riaccompagnarmi – proruppe la voce di Flaky in sottofondo
-          Concordo con mia sorella – aggiunse il fratello. Era ammirabile notare come entrambe quelle voci fossero prive di emozioni.
-          Eh?? Bah zitti voi due..
-          Non ti ho mai chiesto di venire qui..
-          Avevi bisogno di aiuto.. – ribatté Lammy
-          No…

Flippy riattaccò con forza scocciato da quella massa insensata di chiacchere. Si distese sul letto mentre il telefono suonava ripetutamente, non voleva sorbirsi le minacce di Lammy su eventuali allenamenti extra scolastici o qualcosa di simile. La segreteria partì e così anche la lieve voce di Flaky. Spalancò gli occhi ed arrossì di botto e senza neanche accorgersene era già davanti al telefono, però non lo sollevò. Preferì lasciare perdere, si sarebbe giustificato poi con una doccia. “ Mi scuso per la confusione che il coach ha causato, comunque.. grazie della telefonata notte”. Si sfiorò appena le guance e nel sentirle così calde si tuffò fisicamente sul letto , per nascondere la testa sotto un cuscino. Non stava capitando a lui, non era possibile che si fosse preso una cotta, il suo unico pensiero doveva essere il basket niente di più. come avrebbe potuto lavorare con Flaky senza arrossire o senza starle lontano? Cercò di soffocarsi , ma lasciò perdere quando il computer emise quel suo tipico ultimo sospiro che precede la morte causa batteria scarica. Si allungò verso il portatile ed attaccò frettolosamente lo spinotto, lo schermò si illuminò e Flippy rimase per qualche istante a fissare il desktop. Si sentiva in dovere di fare una piccola ricerca, spippolò un po’ con la tastiera fino ad avviare una breve ricerca su internet. Voleva vedere i volti dei celebri sei , anzi sette giocatori. Da subito trovò la foto della squadra di basket della scuola media Teiko, al centro di quattro ragazzi robusti se ne stavano tre ragazzetti più bassi. Da subito riconobbe gli occhi rossi di Flaky accanto al fratello e ad un altro ragazzo della stessa altezza. Dietro di loro se ne stavano altri quattro ragazzi e fra loro individuò Splendid, con la stessa espressione da minchione con cui si era presentato. Cercò di decifrare le firme sulla foto ma intravide ben poco : Flaky, Tetsu, Splendid li conosceva di già. Aomine Splendont,  Midorima Sniffels,  Murasakibara  Nutty e… non riusciva a trovare l’ultimo nome, quello del capitano. Si ficcò il cuscino in testa ed ancora una volta la sua mente saettò a Flaky. Sembrava felice, stranamente sorridente in quella foto. Chiuse gli occhi con forza e si costrinse a prendere sonno , doveva riposarsi. Quando riaprì gli occhi era già tardi per la sua camminata. Si stiracchiò , fece una doccia veloce ed uscì. Era domenica, nessuno lo avrebbe disturbato, almeno per un giorno poteva stare tranquillo.

-          Ciao..
-          AAAAK! – eccola lì, ancora una volta Flaky era apparsa dal niente con quel suo maledetto sguardo di fuoco. Si morse il labbro per non urlare un’ennesima volta e l’altra lo fissò in modo strano
-          Qualcosa non va?
-          No.. penso che non mi abituerò mai…
-          A cosa?
-          … niente..  scusa se non ho risposto ieri sera… mi stavo facendo una doccia..
-          Capisco.. ..
-          .. – seguirono alcuni minuti di silenzio a cui dette fine Flaky.
-          Perché stiamo andando da questa parte?
-          COSA?
-          Perché urli?
-          La tua domanda non ha senso.. sto andando a fare un giro, la domanda è perché tu mi stai seguendo
-          Non ti sto seguendo.. ti sto accompagnando al punto di ritrovo..
-          Cosa? Di che parli?
-          Però sarebbe dalla parte opposta quindi se potresti voltarti ne sarei felice..
-          Non ho ancora ben chiara la situazione…
-          Seguimi..
-          Seguire te è come seguire un TomTom che ha appena perso il segnale in mezzo ai campi..
-          Quindi mi ritieni affidabile?
-          No.. l’incontrario.. temo che ci ritroveremo nel bel mezzo della tundra russa

Ancora silenzio, parole leggere, suoni che accompagnano passi rapidi sulla strada appena bagnata dalla sera precedente. Svoltarono un paio di volte e quando Flaky si bloccò Flippy capì definitivamente che si erano persi. Flaky si guardò intorno confusa ed estrasse dalla tasca un piccolo post-it giallo. Flippy si avvicinò e nel vedervi disegnato una mappa strabuzzò gli occhi, seriamente si era lasciato guidare da un pezzetto minuscolo di carta senza accorgersene? Gli porse il post-it e Flippy non poté che sbattere la mano contro la fronte nel vedere che lo stava tenendo alla rovescia. Una voce lo chiamò e nel voltarsi vide Lumpy e Handy, sembravano alquanto sospetti considerati i cappotti che si portavano dietro. Li raggiunsero e i due sorrisero ai nuovi arriva in un modo così maligno che Flippy non poté irrigidirsi.

-          Bene il piano cerca Lammy può avere inizio..
-          Cerca … Lammy? – domandò confuso Flippy
-          Ovvio.. Splendid le ha chiesto di uscire e ha detto di si.. quindi dobbiamo vegliare su di lei..
-          Non è stalking questo?
-          No.. solo curiosità..
-          Io lo chiamo stalking..
-          Un sinonimo come un altro..
-          Ehi..
-          Eh?
-          Dov’è Flaky?
-          È più trasparente del solito.. – commentò Lumpy dietro un palo – venite è lì.. proprio vicino a quei due. Handy e Flippy si avvicinarono ed entrambi videro la coppietta felice seguita a ruota dalla testolina scompigliata di Flaky.
-          Beh.. è vero.. non si nota quasi..
-          Ragazzi è una persona maledizione, mica un’ombra..
-          Ehi.. calmati Flippy.. che ti agiti?
-          UH – Handy sbraitò ammiccando la coppia- è scomparsa…
-          È ora di muoversi – sussurrò Flaky dietro di loro. I tre ragazzi saltarono dalla spavento mentre gli occhi di Flaky si riducevano a due fessurine.  Flippy spostò lo sguardo alla coppietta e notò che Splendid stringeva la mano di Lammy, benché a distanza di sicurezza riusciva a sentire le loro parole.
-          Lasciami stupido idiota..
-          Dai Lammy… che c’è di male?
-          ….
-          Perché non vuoi tenermi la mano?
-          Non sono affari tuoi idiota..
-          Perché mi offendi sempre, così mi deprimo
-          Se vuoi ti picchio anche…
-          No rovineresti la mia carriera di modello..
-          Solo per un po’..
-          Cosa?
-          Solo per un po’ ho detto puoi tenerla..

Potevano essere definiti .. carini.  Flaky si era già alzata per seguirli ancora mentre i due si spostavano verso una caffetteria. Gli altri tre dovettero accelerale il passo e balzare da un palo all’altro per non farsi notare. Quando Lammy e il compagno entrarono nella caffetteria Flaky li seguì e Flippy non poté che entrare assieme a lei. Una ragazza sola avrebbe destato non pochi sospetti. Si sedettero l’uno davanti all’altra, ma Flaky sembrava persa ad osservare uno specchio da cui poteva vedere benissimo gli altri due. Un gruppetto di cameriere si affacciarono al loro tavolo e Flippy voltò il viso per vederle in faccia, ma tutte fecero un passo indietro spaventate.

-          Congratulazioni- iniziò finalmente una delle tre
-          Siete la nostra milionesima coppia quindi vi offriamo il nostro speciale menù “I love you”
-          Eh? – Flippy emise un leggero sibilo incapace di rispondere in modo razionale.
-          Uh.. in cosa consiste ? – domandò Flaky con calma.. come poteva essere calma li avevano scambiati per una coppietta, una di quelle da film romantico.
-          Beh un frappè alla vaniglia condiviso in contemporanea dai due ed una serie di regali omaggio a vostra scelta.
-          Perfetto
-          COSA?
-          Perché stai urlando ancora?
-          Tu.. non puoi accettare..
-          Torniamo subito.. – le tre cameriere si allontanarono mentre il tavolo accanto applaudiva. Flippy nascose il viso rosso di vergogna dietro la manica cercando di evitare lo sguardo confuso della compagna.
-          Cosa c’è che non va?
-          Noi due non siamo fidanzati..
-          Ok…
-          Quindi non siamo una coppia..
-          Ipoteticamente siamo due persone allo stesso tavolo. Quando ci si riferisce ad una combinazione di due elementi si parla di una coppia. Noi siamo due persone ergo siamo una coppia.
-          NON E’ QUESTO CIO’ CHE QUELLE PENSANO CHE SIAMO.. maledizione come puoi essere così ingenua?
-          Non capisco..
-          Non ti sopporto davvero.. sei così.. così..
-          Apatica? – domandò l’altra con un filo di voce…
-          Non è…
-          Ecco a voi il vostre gelato supergigante…

Si alzò innervosito e si infilò subito in bagno. Passando nel gruppo di cameriere non poté che notare gli sguardi pieni di compassione che rivolgevano a Flaky. Povera ragazza, deve essere un angelo per stare con uno così, sentì dire da una delle tre. Affrettò il passo per poi chiudersi dietro la porta, ma non resistette alla vista di Fliqpy allo specchio. Quando uscì dal bagno un ragazzo stava chiacchierando con Flaky, ma l’altra sembrava completamente persa nei suoi pensieri. Quando se lo trovò davanti poggiò una mano con forza sulla spalla dell’altro e quando si voltò scappò via. Si portò in avanti, seduto davanti a lei, e dette un sorso a quella roba infernale capace solo di congelare il cervello. Non era un bacio indiretto quello, le cannucce erano due anche se la bibita una sola. Flaky se ne stava con la mano piegato sotto la testa, persa nel panorama esterno.

-          Mi spiace…
-          ….
-          Davvero…
-          Come scusa?
-          Ho detto… niente lascia perdere… dopotutto non ho detto niente Io..
-          Continuo a non capire
-          BEVI
-          Lo sto già facendo..
-          Tsk…

Flippy si alzò un’ennesima volta passando dal piccolo negozio della caffetteria. Indicò un pupazzeto e lo tenne in tasca , si sarebbe scusato con quello. La cameriera dall’altra parte accennò un sorriso e si complimentò per la scelta, ma non ci badò. Quando tornò al tavolo Flaky non era più lì, si voltò a destra e sinistra schivando di poco lo sguardo di Lammy e la vide. Fuori nel mezzo della folla se ne stava Flaky con le mani conficcate nel giacchetto. La raggiunse di corsa e le schiacciò sulla faccia il pupazzo.

-          Ora mi scuso e non lo ripeto due volte
-          Per cosa?
-          Per prima ovvio no?
-          Non hai detto niente..
-          Non penso….
-          Cosa?
-          Che tu sia.. apatica.. solo che fai degli strani discorsi che mi turbano..
-          Questo cosetto è per me?
-          Si.. ovvio.. – Flaky sorrise e si alzò aggrappandosi alla camicia di Flippy per scoccargli un bacio
-          Grazie..
-          A…a…..a….AAAAAAK
-          Che succede?
-          i..i..e….r.
-          eh?
-          Flaky , Flippy! – la voce di Handy risuonò dietro di loro, doveva essersi perso a giudicare dal fiatone che si ritrovava. – Lumpy sono qui! Vi abbiamo persi per alcuni istanti poi Flaky ci ha visto e ci ha chiamati.. fortunatamente..
-          A.. ecco perché eri uscita..
-          Ovvio..
-          Ohi.. Flippy.. com’è che sei così rosso? – domandò Lumpy punzecchiandogli una guancia. Flippy non sapeva cosa rispondere, tossì simulando un’improvvisa tose sperando che gli altri avrebbero ricollegato il suo rossore ad una lieve alterazione della temperatura. – oh.. hai il raffreddore?
-          Già…
-          Ma stamattina stavi benissimo – commentò Flaky piegando lievemente il viso.
-          Va e viene.. sai… è un virus strano..
-          A… capisco..
-          Beh allora Flippy non potrà venire con noi a casa di Flaky.. abbiamo organizzato un fantastico pranzo per festeggiare la vittoria ..
-          Ma non era un amichevole?
-          Certo Flippy, ma volevamo comunque conoscere meglio voi del primo anno. Flaky ci ha spiegato tutto su suo fratello quindi gli diremo che ci aiuta in palestra, ma che non gioca. Un piano geniale elaborato da me.. ovviamente
-          Perdona la domanda, ma cosa dovrebbe fare in palestra se non gioca? La raccatta palle?
-          Beh… a quello penseremo poi no?
-          Forse.. sarebbe meglio rimandare ha ragione Flippy.. troppi problemi.. mio fratello potrebbe sospettare qualcosa…  ci penseremo poi.. dopo tutto fra poco dovremo disputare una vera partita..
-          Già.. – commentò Lumpy pensieroso.
-          Flaky’ – tutti si voltarono ricercando la voce maschile che aveva appena chiamato la compagna
-          Tetsu?- il ragazzo si avvicinò ancora salutando la sorella con la mano libera mentre con l’altra stringeva un borsone
-          Mi sono dimenticato di dirti stamattina che parto per un paio di giorni con la scuola
-          Gita?
-          Ehi.. cosetto almeno saluta e presentati
-          Salve Flippy… scusatemi non vi avevo notato.. comunque niente gita, vado ad allenarmi con la squadra..
-          Quale squadra? – domandò Flaky curiosa
-          Quella di basket.. ho deciso di ricominciare..
  
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