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Autore: destinyWeb    16/09/2012    4 recensioni
"Non aveva tempo di caricare.
Se l'avesse fatto, o se avesse mancato la mira, sarebbe sicuramente stata la fine."
Genere: Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Lara correva più che poteva.
Gli animali della giungla africana le avevano già fatto perdere abbastanza munizioni, e a finirle avevano pensato i mercenari che aveva trovato all'esterno di un antico tempio che stava esplorando.
Un viaggio interessante, ma inutile per quanto riguarda il profitto. L'antica statuetta raffigurante  che le era stata commissionata non si trovava.
Non aveva immaginato che potessero essere così tanti, così per una volta aveva deciso di evitare di buttarsi a pesce disarmata in mezzo ad un orda di mercenari assetati di sangue e di scegliere la ritirata.
La sua jeep si trovava dall'altra parte del burrone davanti a lei. Le sarebbe bastato passare il ponte di corde illesa.
Era una parola.
Sentì qualcuno afferrarle le spalle. Era a pochi passi dal ponte, e ad altrettanti dal branco di nemici.
Tirò una gomitata all'aggressore, che si piegò per il dolore. Aveva un fucile attaccato allo zainetto.
Era praticamente un invito!
Afferrò l'arma, sparando un paio di colpi a due mercenari che nel mentre le si erano avvicinati, fermando il loro salto per colpirla a mezz'aria e facendoli cadere a terra, probabilmente morti.
Si rigirò, continuando a correre sempre più veloce.
Era a metà, quando notò un altro uomo dall'altra parte del ponte. Aveva un vestito simile agli altri mercenari.
Teneva un coltello in mano. E in quel momento era tutto preso nel tagliare una delle corde del ponte, che non resistette molto a lungo.
Non era preparata.
Cadde giù, credendo che fosse la fine.
C'era un fiume là sotto, è vero, ma era comunque una bella caduta. E anche se fosse sopravvissuta, sarebbe rimasta nel bel mezzo della giungla, armata di un fucile con chissà quanti proiettili.

L'atterraggio non fu uno dei migliori. 
Era dolorante, raffreddata e bagnata, alla deriva di quel dannato fiume che la stava portando chissà dove.
Ma almeno ancora viva.
Dopo una nuotata di una buona decina di minuti, notò con gioia che l'acqua stava cominciando ad abbassarsi.
Terra!!
Si sdraiò subito sull'erba bagnata.
Respirava lentamente, fissando in alto. Possibile che non potesse visitare qualche tempio o tomba in pace, senza trovarsi quel branco di turisti idioti?
Controllò le munizioni del fucile, notando sconfortata che ne aveva solo due.
Si mise seduta, massaggiandosi la testa dolorante, e cominciò a camminare. 
Da qualche parte da quelle parti ci sarebbe sicuramente stata una via d'uscita, o un villaggio...

Continuò neanche sapendo dove stesse andando. 
Aveva fame, ora che non era più bagnata risentiva il caldo africano e le scarpe non erano ancora del tutto asciutte. 
Ma era proprio questo che l'affascinava tanto del suo lavoro, no? Sotto sotto, sapeva di essere contenta che niente fosse andato come sarebbe dovuto.

Poi, finalmente, la sua solita fortuna sfacciata decise di mostrarsi.

Un piccolo tempietto si ergeva davanti a lei. Pareva più antico di quello visto in precedenza, e altrettanto piccolo e scarno.
Spinta dalla curiosità, decise di varcare la soglia.
Era composta solamente da una stanzetta, ormai piena di liane e foglie secche.
Al centro - guarda un po'! - si trovava proprio la statuetta che stava cercando.
Le informazioni del committente erano sbagliate! Era quello il tempietto!
Felice come una pasqua, si avvicinò al manufatto, prendendolo e infilandolo nello zaino senza pensare molto alle conseguenze, che non tardarono ad arrivare.
Magari fosse stata una normale trappola. Tipo quelle che fanno crollare il tempio in testa al visitatore, o che fanno fuoriuscire dalle pareti del gas velenoso.
Quelle ormai erano sempre più rare da trovare.
No, il togliere la statuetta doveva per forza far rinascere qualche strano demone di roccia o qualche merda simile.
Ovviamente.
Il mostro spalancò la bocca, ruggendo di rabbia e gettandosi su di lei.
Lara prese il fucile, saltando indietro per evitare il colpo, e cercò in fretta un possibile punto debole. Anche il più piccolo sarebbe bastato per salvarla.
Poi notò gli occhi. Erano l'unica parte non ricoperta di roccia.

Un bersaglio minuscolo, e in movimento per giunta.
Non aveva tempo di caricare.
Se l'avesse fatto, o se avesse mancato la mira, sarebbe sicuramente stata la fine.
Prese la mira, attese che si avvicinò ancora un po' e sparò.

C'è chi può considerarla fortuna, chi grande abilità, ma centrò il bersaglio in pieno.
Il demone cominciò a sanguinare, ruggendo una seconda volta. Forse era il momento buono.
La ragazza non ci pensò sù due volte. Sparò di nuovo, stavolta centrando la bocca. 

Il demone cadde.
Non sicura se fosse rimasto giù o se si fosse rialzato, Lara girò i tacchi e fuggì, ringraziando il momento il cui quel mercenario le era saltato addosso.
E ora, dopo aver sconfitto un mostro del genere, diciamo che scappare da una stupida giungla sembrava proprio il meno.

~ end ~
  
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