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Autore: federicaMalik    17/09/2012    62 recensioni
Questa storia sarà assoggettata a REVISIONE
Holly: Una rossa che non si faceva mettere i piedi in testa da nessuno, soprattutto da Zayn Malik.
Chi era Malik?
Semplice, il classico puttaniere che crede di potersi portare a letto qualsiasi ragazza.
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Zayn l'aveva capito che lei era diversa, e per questo la desiderava più di qualsiasi altra cosa in quel momento. Non era più una semplice sfida contro quella rossa che tanto le somigliava, sicura, spavalda, arrogante..
No, questa volta il ragazzo più ambito della scuola aveva perso la testa per qualcuno che forse, non se lo filava di striscio (?)
_
Autrice: Ciao bellizzimi :3
Ecco la mia Fan Fiction, abbiate pietà faccio schifo nelle presentazioni D:
Comunque spero che leggerete almeno i primi capitoli, poi se vi intriga continuate ;33
Non so più che dì D:
Vabbè a parte, Holly e Zayn, ci saranno altre coppie :3
Ora vado, perchè ho esaurito le 200 parole a disposizione C:
SCIAO BELLI ^^
Genere: Comico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Zayn Malik
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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PROLOGO:

La sveglia tuonò nel buio della mia camera, quel rumore leggero e ripetitivo fu un frastuono irritante per le mie orecchie. 
Cercai con la mano il comodino nel buio della stanza e afferrai quell'oggetto rumoroso, comunemente chiamato sveglia, lanciandolo contro il pavimento con non poca violenza, mettendo a tacere quel fastidioso ed inutile oggetto.
Dopo il lancio sentii di nuovo un totale silenzio e crebbi, per un attimo, di poter tornare a godere di un sonno profondo.Pochi istanti dopo, quella breve tranquillità fu interrotta, la porta della mia camera si aprì e una luce iniziò ad infastidirmi, alzai il lenzuolo fin sopra la testa, sperando che chi aveva aperto la finestra, facendo spazio a quella luce insopportabile disturbando il mio dolce riposo, la richiudesse e andasse via di lì al più presto possibile, ma sapevo già che ciò era impossibile.
Infatti, una manciata di secondi dopo la voce stridula della mia migliore amica iniziò a farsi spazio nelle mie orecchie.
non si poteva proprio dormire in quella casa? NO.
"Dia su Holly, alzati, daaaaai, è il primo giorno di scuola.. forza tirati su, non possiamo arrivare tardi il primo giorno in una nuova scuola, daaaaai oggi a Londra cè pure il sole, è tutto perfetto, io sono così emozionata.. HEY MA TI SVEGLI???" urlò tutte quelle parole in pochissimi istanti, così velocemente che non capii nulla, tirai giù il lenzuolo, fin sopra il naso, aprii lentamente gli occhi e mi comparve davanti la figura energetica di Eleanor, la mia migliore amica, così sveglia e pimpante ad un orario fin troppo indecente.
 dove l'avevo trovata? No vi prego, spiegatemelo, illuminatemi.
Borbottai qualcosa, probabilmente qualche insulto alla mia cara, dolce e rompipalle, amica El. 
Feci un profondo, profondissimo sospiro e mi tirai su. El continuava a osservarmi, in attesa, credo , di una risposta al suo fiume di parole collegate a quel noioso 10 Settembre, secondo lei importante.
La scrutai attentamente, cercando di placare i miei istinti omicidi e poi mi decisi a proferire parola, notai i suoi occhi illuminarsi al primo movimento delle mie labbra, ma sembrarono delusi e divertiti dopo la mia frase: " Preferirei un odioso barboncino a te!" 
Se fu offesa dalle mie parole non lo diede a vedere; infatti, si limitò a sorridere, per poi affermare, con quella vocina stridula " Buongiorno anche a te, Holly" 
Continuò a sorridere cordiale e poi sparì dietro la porta mormorando un " sbrigati o facciamo tardi". 
Sospirai a lungo serrando gli occhi e chiudendo le mani a pugni in modo da far sparire la voglia, che cresceva ogni attimo di più, di rigettarmi al caldo sotto le lenzuola con la testa in fondo al cuscino. Scostai le coperte e poggiai un piede sul pavimento, lo ritrassi subito, era davvero troppo freddo, ma era, anche, davvero troppo tardi.
Dunque, spinta da quest’ultima consapevolezza e anche dal fatto che El non mi avrebbe mai perdonato un eventuale ritardo, dovevo almeno provare ad essere puntuale.
Feci l'ennesimo sospiro di quella giornata, che mi dava già l'aria di essere pessima e mi alzai, in equilibrio instabile, dal mio letto; 
Mi accorsi solo in quel momento che un terribile mal di testa si faceva, lentamente o velocemente -non saprei- largo nella mia testa, facendola rimbombare. 
Bene, pensai e sospirai ancora.

Pov's Zayn

Sentii una serie di colpi alla porta e dopo una buona manciata di minuti simulai un "Sono sveglio.Puoi piantarla" facendo cessare, per mia immensa gioia,  quell’insopportabile rumore, provocato dall' incessante sbattere della mano di mia madre contro il legno ruvido della porta della mia camera.
Mi alzai in fretta e osservai la mia camera, facendogli una radiografia completa, alla fine della diagnosi mi rimproverai mentalmente; 
“Sei davvero disordinato Zayn” mi dissi e poi fissandomi allo specchio aggiunsi, sempre mentalmente, “Ma sei pure un gran figo”
Mi vestii velocemente, recuperando sulla sedia un pantalone ed una maglietta a caso e mi soffermai a sistemare il mio ciuffo perfetto, alla fine sorrisi a me stesso compiaciuto, prima che un pensiero mi gelasse, era il 10 Settembre, da oggi ricominciava la solita routine invernale, un nuovo anno alla British London School, stava per iniziare.
Ero psicologicamente pronto ad inventare scuse credibili ai professori per i miei ritardi? Non credo proprio.


Pov's Holly

Cercai di sistemare alla meno peggio la mia chioma rossa e mi specchiai, una maglia blu XL con lo stemma di Superman mi arrivava fino a metà coscia, coprendo i miei shorts e il mio fisico slanciato, lasciando in bella vista le mie gambe lunghe e fine, sottolineai i miei occhi verdi con un filo di matita nera, bagnai con la lingua le labbra secche e riavviai indietro i capelli, ero pronta.
 Indossai le mie fedelissime converse nere e scesi giù in fretta. 
Al piano terra trovai una Eleanor a dir poco furiosa, che iniziò ad urlare " è tardi, ma hai il concetto di puntualità tu?.." ecco che ricominciava con la solita ramanzina, era proprio mia nonna quella ragazza, si una nonna per metà barboncino rompipalle distruttrice di sogni (?)!!!!
la guardai ed inarcai un sopracciglio e poi tranquillamente esclamai " No, non mi hanno dotato di un concetto di puntualità, mi dispiace, ero fin troppo perfetta, ma tu potresti evitare di aumentare il nostro ritardo con un inutilissima ramanzina che fra mezz'ora non mi ricorderò più, non credi?" lei sospirò, e poi sorrise ed annui energicamente e si incamminò a passi felpati verso l'uscita.
ma un modo per fai incazzare seriamente quella ragazza esisteva? Riusciva sempre a mantenere il controllo di se stessa.
  
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