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Autore: Harley_s    17/09/2012    3 recensioni
[...]Non vi siete mai sentiti obbligati a fare qualcosa solo per pura soggezzione (in)volontaria?
[...]Non vi è mai capitato di trovare sempre ed ovunque persone che dai quindici anni fino, anche ai trentaquattro, facciano a voi o ad altri domande così idiote, da farvi slogare la mandibola solo per far toccare terra al mento?[...]
Un insieme di avventure vissute. Le più strane. Spero che possa piacere!
Buona lettura!
[...]Non ti è mai capitato di conoscere una persona così strana da preoccuparti seriamente?
Genere: Comico, Generale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Un ricordo che spezza l'anima.

Ma ci sei o ci fai?!


Non vi siete mai sentiti obbligati a fare qualcosa solo per pura soggezione (in)volontaria?

«Senti Daniele, fammi un piacere: mi scrivi nome e cognome di tutti su un foglio, facendo una cartina della classe? Me lo fai questo favore?»
Come dire di no ad una professoressa con la penna nella mano destra, il dito sinistro che scorre sull'elenco per cercare il tuo nome, e il registro sotto al naso?
«No problem, prof! Che foglio uso?»
La carta vetrata.
«Ah, guarda, uno qualsiasi va bene.»
E nello stesso momento in cui vedi la vittima brandire in mano finalmente un foglio intero, senza scarabocchi o altro, degno di un alunno modello
al primo giorno, arriva la solita notizia straccia-intenzioni.
«'spetta! Ecco, l'ho trovato: avevo già una piantina!»
Crepa.
«
Ah, okay. Dove li scrivo?»
Sul muro. Ma sei scemo o cosa? Ti ha dato il foglio! Un albero intero ha dato la sua vita per quel foglio!
«
Dentro ai banchi.»
Scusi?!
«
Mi disegni un quadrato, un rettangolo, quello che vuoi: basta che ci stia il nome.»
«Okay, va bene!»


Non vi è mai capitato di trovare sempre ed ovunque persone che dai quindici anni fino, anche ai trentaquattro, facciano a voi o ad altri
domande così idiote, da farvi slogare la mandibola solo per far toccare terra al mento?

«Scusa, hai da accendere?»
Guardi il ragazzo di almeno ventitré anni che ti chiede da accendere, e allibisci.
Siete al freddo, in coda da due ore per questa dannata apertura della discoteca gratis solo ai primi venti, numero del quale ormai credi di
non far più parte, ti guarda da un'ora con il tuo gruppetto d'amici venuti grazie ad una macchina con dei dadi pelosi
sullo specchietto, ti vede accendere almeno sette sigarette con l'accendino Zippo da trenta Euro, ti vede accendere le sigarette
anche ai tuoi amici, e ti chiede se hai da accendere?
NO!
«
Si, certo.»
Tiri fuori il bellissimo Zippo nero luccicante, contornato da un drago che lo abbraccia e dimentichi tutto per un attimo: trenta Euro spesi bene.
«Oh! Tiro! Che fai?»
Senti uno dei suoi amici gridargli da qualche metro di distanza.
Dio, ha dato le gambe; in fondo ad esse vi sono i piedi.
Ecco: con quelle cammini!
«
Accendo!»
Il ragazzo grida con tanto di cappello facendo vedere la sigaretta fumante.
Quando vedi l'altro in lontananza tirare fuori non uno, ma ben due accendini, non sai più che pensare.
«Ce l'avevo pure io!»
Sposti lo sguardo furente verso quel ragazzo poco più grande di te:
Quanto ti odio.


Non vi è mai capitato di dover studiare ciò che dovresti dire al colloquio di lavoro, o agli esami d'università, mentre casualmente i bambini del paese giocano davanti a casa vostra?
Proprio nella strada davanti a voi, dove le macchine svoltano per parcheggiare nei garage, proprio in quella svolta?

«PALLAAAA!»
«GOOOL!!!»
Tenendo conto del fatto, con i tempi di decadenza dell'economia, o meglio della crisi avvenuta dall'Ovest,
nei tempi moderni è importante contare sul-
«NOOOOO!! MI HA UCCISO!!»
Hanno già cambiato gioco?!
Ti giri a guardare l'ora: le. Sette. E. Mezza.
Ma non mangiano mai quelle zecche?
«...»
Un sorriso a trentadue denti si dipinge sul tuo volto.
Ti giri verso il campanello che suona, e guardi fuori dalla porta-finestra: bambini. Quelli che poco fa gridavano.
Esci fuori senza aprire il cancello, e li guardi con sguardo indagatore.
«Ci è caduta la palla.», ti dice il primo.
Alzi un sopracciglio.
Ergo? Si è fatta male?
«
É caduta nel suo giardino.», aggiunge il più basso, quello che pensa ancora di avere sette anni quando invece
ne ha tredici.
Ti giri a guardare la palla gialla nel giardino, proprio accanto al vaso di primule.
Ti manca un battito.
Il vaso di primule.
Riprendi colore alle guance, e annuisci lentamente: cammini così sull'erba prendendo in mano la palla.
«Dai, giochiamo a rugby!»
Ti fermi a trentasette gradi di angolazione con la schiena, e deglutisci.
A rugby. Non hanno ancora la palla, e vogliono giocare a rugby.
Guardi la cosa rotonda gialla, e pensi se restituirgliela.
Prendi la decisione e gli porgi la palla.
Vedi, e senti, i bambini correre e gridare di gioia.
Ti giri verso la porta; poi ti fermi e prendi la direzione verso lo sgabuzzino: non senza aver preso
in mano i vasi di primule e averli messi dentro, al sicuro.
Chiudi a chiave, così, per precauzione, la porticina così come la porta-finestra.
Non sia mai che ti arrivi una ricezione ad hoc!



Non ti è mai capitato di conoscere una persona così strana da preoccuparti seriamente?

«Bene ragazzi, adesso guardate la cartina: ci sono le rotte dei greci. Marta? La vedi la cartina?
Vedi le frecce che passano per lo Stretto, fino ad arrivare in Inghilterra?»
Le vede, le vede, vai avanti che mancano cinque minuti e dopo devo prendere il pullman!
«Vedi la freccia rossa? Che va dall'Inghilterra fino alla Svezia? La vedi?»
Ma dove sta guardando?
«Certo che non le vedi, non ci sono!»
Scusa?
Guardi la professoressa persa e preoccupata allo stesso tempo.


Ma ci siete o ci fate?



Angolo dell'autrice:
838 parole. Titolo compreso. I nomi e i riferimenti sono puramente casuali.
Sono le 21:13, gli occhi mi bruciano e nonostante sia solo dalle sei che scrivo mi pare di non averla finita.
Che brutta sensazione! Pace, farò una raccolta, nel caso mi verrà in mente altro.
Tornando a noi mi è venuta quest'idea in preda ad un vortice di ricordi: cose bizzarre e strane, accadute quando meno dovevano.
Spero proprio che vi sia piaciuto! Mi piacerebbe sapere cosa ne pensate, anche con poche righe.

Baci, Harley_s
  
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