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Autore: LadyMerendina    17/09/2012    2 recensioni
Mentre entrambi rientravano nel rispettivo scomparto, il treno arrivava ad Hogwarts e gli studenti iniziarono a scendere coi loro bagagli: Harry però non scese immediatamente, anzi rimase seduto due minuti in più, per rimettere in ordine le idee. L’ultima mezz’ora era stata veramente... Strana. Era strano che lui e Malfoy avessero veramente parlato senza litigare. Strano che questo lo rendesse felice. Ed era strano che, adesso che si stava allontanando col suo gruppo, il suo cuore fosse triste.
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter | Coppie: Draco/Harry
Note: OOC | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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Salve a tutti e tutte!!!! ^^

Lady Merendina è tornata con una novità: DRARRY!!!! <3 <3 <3 Li ho sempre amati questi due assieme, ma poi non ho mai scritto niente di loro……. =((( ora invece eccomi qua!!! Senza pretese di piacere o meno, sono chappies corti, se l’inizio o la fine sono “tronchi”, beh è voluto tranquilli XD magari non verranno benissimo, però a me piacciono ^-^

Volevo anche spiegarvi, che oltre a momenti Drarry (ce ne saranno giusto 3-4 per quest’anno scolastico !), scrivo dei momenti clou, di quelli che m’hanno commosso e colpito.

 E tanto per quelli che criticheranno i troppi puntini: sono messi per quando chi parla cerca la parola giusta, o per quando è insicuro su cosa dire.

 

BUONA LETTURA!!

 

 

 

Il treno sfrecciava lungo le campagne inglesi, abbastanza veloce da non metterci che poche ore per arrivare, ma non troppo per non potersi godere il paesaggio attraverso il finestrino …. Ma per Harry non era abbastanza vedere di fuori attraverso un vetro: sentiva di avere il bisogno di uscire da quello scompartimento, di rimettere in ordine in propri pensieri.

 

“Harry? Tutto bene?” chiese la voce apprensiva di Hermione.

 

“O..oh,sì. Sì,tutto bene Hermione. Tutto… bene, grazie.”, rispose, “Ho solo bisogno di sgranchirmi un po’. Scusate.”, aggiunse poi alzandosi “Torno fra poco”

 

Dopodiché chiuse la porta dietro di sì, e iniziò a vagare per i corridoi, nonostante il lungo viaggio affollati. Harry notò benissimo che molti di loro non soltanto non lo salutavano, ma neppure incrociavano il suo sguardo. Aveva proprio bisogno di allontanarsi da lì, da tutti quanti loro!! Si avviò versò l'ultima carovana, aprì la porta della balaustra, e si poggiò alla ringhiera godendosi il vento addosso a occhi chiusi. Ma non poté rimanere x molto tempo da solo coi suoi pensieri la porta si  aprì….e una voce fin troppo familiare lo fece voltare.

 

“Tutto solo, Potter? Dove li hai lasciati tuoi amici? Scommetto una falce, che stanno parlando di te alle spalle. Dopotutto è ciò che fanno tutti.-“

 

Harry stava per rispondergli come suo solito a tono, ma il pensiero di quei due, i suoi “migliori amici”, che lo avevano lasciato solo TUTTA L’ESTATE, la rabbia verso di loro, verso gli altri…gli fece cambiare ide. Guardò nuovamente avanti.

 

“Già. È molto probabile. Ti dovrò una falce,Malfoy.”

 

Il biondo non comprese subito che ciò che aveva sentito non era… ciò che si aspettava. E benché con la solita maschera d’arroganza in faccia, ne rimase alquanto sorpreso. Non era da Harry Potter… Cosa? Dargli ragione!

 

“Senti, senti. San Potter… che mi da ragione. Che finalmente tu abbia capito che sono nient’altro che insulsi, stupidi bambini?”, fece poggiato alla porta.

 

Harry lo guardò.

 

“Non hai comunque il permesso per offenderli … Furetto.”

 

Draco si mise dritto, i pugni stretti, e la faccia un'espressione tra il sorpreso… e l’incazzato.

 

“come mi hai chiamato, Potter?”

 

“Senti”,disse guardandolo, “In questo momento ho...migliaia di pensieri e domande che mi frullano per la testa, Malfoy, Non ho proprio il tempo, né la voglia, di mettermi a litigare con te. Per quanto, credimi, è una... proposta decisamente allettante.”

 

 Draco, che a  quel punto non sapevo più  che cosa dire, per ‘coprirsi’ fece una smorfia, e fece per rientrare, ma Harry fece un passo avanti… E lo fermò.

 

“Toglimi quella... sudicia mano dal braccio, Potter.”, disse lui con prepotenza, sebbene poco convinto.

 

Harry, più che mai sorpreso dal suo stesso gesto, tolse la propria mano e tornò al poso.

 

“Ehm… Scusa. Io non so… cosa mi è preso, sinceramente. È che vorrei… Non restare da solo. Per quanto tu sia l’ultima persona che... Bé… “, e lo guardò.

 

Draco, passata la fina espressione di disgusto, si appoggiò alla ringhiera.

 

“Perché non chiedi a Weasley e alla Granger, di farti com”

 

"Non voglio parlare con loro. Perché loro... Beh, Ron e Hermione non…. Capiscono.”disse sospirando, “Nessuno può capire pienamente come mi sento. Credo.

 

Draco lo guardò di sfuggita e sbuffò, per non rovinarsi l’ “ immagine”

 

“Diamine, se mio padre mi sapesse a parlare con te…. Mi ucciderebbe !”

 

Beh,noi… ci parliamo ogni giorno, in pratica.”, ribatté Harry riflettendo.

 

Draco scoppiò in una risata.

 

“ PARLIAMO, Potter? Litighiamo. Discutiamo. Siamo… Nemici.”

 

 Harry finalmente lo guardò sincero.

 

“Scusami se lo dico, Malfoy, ma... io non ti vedo come un vero nemico.”

 

“Beh,io invece” , Dra sospirò “no....”

 

“No?”,fece lui sorpreso, “Non sono un tuo nemico ?”

 

“ Non ci ho mai pensato veramente,sai? So solamente che fin da bambino tu … Devi essere mio nemico.”, rispose.

 

“La tua famiglia è seguace di Voldemort. Ora più che mai dobbiamo... Che so… Evitarci, fare a pugni o... Magari  duellare.”, disse lui “Ma onestamente, non mi va di sprecare così il mio tempo. E... non sto dicendo niente su di te.”, aggiunse, “Tu sei un bravo duellante, tutto sommato sei un grande Mago.”

 

Draco lo guardava, ora. Ed era più sorpreso  che mai.

 

“Tu... cosa? Mi hai appena fatto un complimento, Potter?”, fece ridendo , “WOW. E pensare che ero qui per litigare.”

 

“Non facciamo altro”, fece lui sospirando, “Sai, io... Ti devo delle scuse, probabilmente. Perché, sì sei arrogante e presuntuoso, ti credi chissà chi, e... Beh, quello che in effetti voglio dirti è che io... Ho visto tuo padre al cimitero, Draco. Tu puoi prendermi in giro quanto vuoi, ma io lo so che tu lo sai.”, disse guardandolo,  “Voldemort è tornato. E tu... Tu probabilmente presto avrai un sacco di Maghi Oscuri intorno. Tuo padre è un”

 

Draco lo guardò.

 

“Mangiamorte? Sì,certo...”, fece sarcastico, “Mio padre è  un Mangiamorte, ha ucciso per conto di Voldemort e ha attaccato la Coppa del Mondo.”

 

“Smettila Malfoy. Smettila di”

 

“Di fare cosa, Potter? Senti,mio padre sarà quello che vuoi ma non un Mangiamorte. Tu-Sai-Chi non può essere tor

 

“CEDRIC DIGGORY E’ MORTO, RAZZA D’IMBECILLE!!!” urlò lui guardandolo e stringendo la ringhiera, “E’ morto. Ed è Lui che L’ha ucciso. Davanti ai miei occhi…”, fece iniziando a piangere, “E SI’, sto piangendo Malfoy! Sto piangendo. Tu credi di sapere tutto,vero? NON SAI NIENTE!!”

 

“Pott”

 

“Tu credi di essere forte, di avere il potere. E che le idee di tuo padre siano giuste. Ti sbagli!! Voldemort ha ucciso un sacco di gente che non la morte non la meritava! Babbani. Mezzosangue. E tutto per questa sua... stupida ossessione del sangue puro. E ha ucciso i miei genitori, Draco!! Tu mi prendi in giro, perché non ho una madre e un padre. Credi di... essere simpatico,vero? Hai una vaga idea di quanto, nonostante tutto,io  ti invidi?”

 

Le parole di Harry riuscirono a penetrargli sotto pelle una dopo l’altra, creando in lui i primi dubbi della sua vita riguardo a cosa fosse giusto o sbagliato. Ma soprattutto, specialmente dopo le ultime parole pronunciate, uno stupito Draco sentì per la prima volta  la fitta della colpa.

 

<>,pensò.

 

“E’ il minimo, Potter. Io sono bello, intelligente, ho una famiglia prestigiosa e tantissimo sol”

 

“Non è per questo che t’invidio Malfoy.”, lo interruppe lui quasi a fil di voce, “Non è per i soldi. Né per l’intelligenza, o per cose altrettanto futili e stupide come quelle a cui pensi. E neanche perché la tua famiglia è prestigiosa. T’invidio... perché tu ce l’hai, una famiglia. Hai un padre. Una madre. Hai dei parenti. Certo, non sono i parenti ideali però... Li hai. Io darei tutto l’oro del mondo, e anche più, per provare anche soltanto per un singolo giorno cosa significa... avere una famiglia.”

 

Draco sentì di nuovo la stessa fitta, accompagnata da un dolore acuto al torace... dolore che, lo percepiva chiaramente, non poteva che essere causato dalla compassione.

 

“Non é... Non ho una famiglia più di quanto non l’abbia tu.”, disse senza pensarci..

 

Harry però sorrise, al suo tono gentile.

 

“Grazie.”

 

Draco,senza nemmeno sapere perché lo stava facendo, annuì e si poggiò alla balaustra; il suo sguardo cadde sulle campagne nei pressi di  Hogwarts: aveva sempre adorato quel posto, Hogwarts per lui era più che una scuola, era una casa. Adorava la sua stanza, al Manor, era lussuosa e accessoriata ma... mancava sempre qualche cosa. Non sapeva neanche lui cosa con esattezza. Però si sentiva più al sicuro al Castello che a casa propria, era sempre stato così.

 

Rimasero in silenzio, per qualche minuto...

 

“Ho saputo del processo.”

 

“Già... Mi hanno processato come fossi un criminale. E comunque, per quanto mi abbiano assolto, non tutti credono alla mia versione.”, rispose, “Io non ho mentito. Conosco perfettamente le Leggi magiche, e non farei mai niente che mi espellesse da Hogwarts. È la mia casa.”

 

Draco lo guardò, poi assentì.

 

“Ti capisco, se è per questo. E sebbene tu sia... Beh, non useresti mai la Magia fuori dalla scuola, se non strettamente necessario. Ma da qui, a dire che la causa è Voldemort... I Dissennatori possono essere arrivati lì per conto loro.”

 

“ Forse.”

 

“Beh,io devo...”

 

“Sì.”, fece lui “sì, lo so. Ci vediamo a scuola.”

 

“Ci vediamo a scuola.”

 

Mentre entrambi rientravano nel rispettivo scomparto, il treno arrivava ad  Hogwarts e gli studenti iniziarono a scendere coi loro bagagli: Harry però non scese immediatamente, anzi rimase seduto due minuti in più, per rimettere in ordine le idee. L’ultima mezz’ora era stata veramente... STRANA. Era strano che lui e Malfoy avessero veramente parlato senza litigare. Strano che questo lo rendesse FELICE. Ed era strano che, adesso che si stava allontanando col suo gruppo, il suo cuore fosse triste.

 

<< Meglio andare...>>, pensò. Così ,presi i suoi bagagli scese raggiungendo Ron ed Hermione.

 

“Abbiamo perso la carrozza,grandioso.”

 

Eddai Ron, ce n’è ancora una.”

 

Harry si avvicinò alla carozza, e rimase a bocca aperta: davanti a lui vi era una specie di cavallo con le ali, ma dall’aspetto sembrava un cavallo alquanto bizzarro. Era nero scuro, e aveva un muso da rettile. Lo fissò negli occhi per parecchi istanti, prima di riprendere l’uso della  parola.

 

“Che...che cos’è?”

 

“Cos’è, cosa?”, chiese Hermione.

 

“Quello che traina la carrozza.”

 

“Nulla traina la carrozza,Harry. Si traina da sola,come sempre.”, fece preoccupata.

 

“Non preoccuparti,” fece una voce da sopra il carretto, “Li vedo anche io. Sei sano di mente quanto me.”

 

Harry guardò in quella direzione, e salì sul carretto. Davanti a lui, seduta, c’era una ragazza bionda, i capelli mossi e due occhi chiarissimi azzurri. Leggeva una rivista al contrario, e portava una strana collana.

 

“Tu sei... Luna. Giusto? Sei  di Corvonero.”

 

“Esatto. E tu sei Harry Potter.”, fece sorridendo, “A proposito... Hermione, vero?... non potete vederli. I Thestral possono essere visti soltanto”

 

“Da chi ha visto la Morte in faccia.”, concluse Ron annuendo “Ecco perché non li vediamo.”

 

“Già,ma è più facile credere che io sia pazzo dico bene?”. L’occhiata di rabbia, ferita, che lanciò a Hermione fu veramente dura.

 

La ragazza sentì le lacrime agli occhi, e scosse la testa.

 

“NO! Harry,non ho mai pensato che tu fossi”

 

“Sì, ok ok.”, fece lui mentre la carrozza partiva.

 

Da quando aveva passato tutta l’estate senza nessuna lettera, Harry si sentiva talmente... Ferito. E messo da parte. Nessuno riusciva a capirlo ormai. Eccetto Sirius, lui sapeva come si sentiva, cosa significasse essere soli anche in mezzo ad  altri. Sentiva lo sguardo di Hermione addosso, e forse poteva aver esagerato. Ma era stufo di essere considerato come una bomba pronta a esplodere.

 

Voleva soltanto stare in pace.

 

 

 

 

 

 

 

Eccomi qua!!! *O*

Spero sia di vostro gradimento!!!! ;)

Fatemi sapere!!!!

 

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