Cos'è l'esistenza? La mia esistenza... Da quando sono diventato immortale, da quando mi sono liberato dalle catene della schiavitù e ho intrapreso una strada tutta mia non ho fatto altro che assecondare la volontà di quell'homunculus.

Maledizione! Mi sembra di capire che non c'è limite ai peccati della Terra. Me ne resi pienamente conto solo quando Xerxes fu rasa al suolo...

Non riesco a togliermelo dalla testa, quel giorno. Il più infausto di tutta la mia vita. Quel dannato momento si può paragonare solo a quello in cui lasciai la campagna.

Nell'istante in cui uscii dalla soglia di casa non volevo che qualcuno mi fermasse. So che loro ci sarebbero riusciti anche involontariamente.

Ci sono giorni in cui mi manca la mia famiglia, quella che sono riuscito a costruirmi con la donna che amavo. L'ho sempre amata, e credo che non farò altro per il resto della mia vita. Ecco perchè volevo che avesse un uomo al suo fianco, non un mostro. Ecco perchè l'ho lasciata sola con i nostri due bambini. Questa foto che ho preso da Pinako me li ricorda. Mi sento proprio uno sciocco... Avere una foto per non dimenticarmi di loro. Ma almeno li sento vicino, sento che non li scorderò mai.

A volte ho l'impressione che forse li avrei rivisti ancora una volta tutti assieme, magari sorridendo per una nuova torta cucinata dalla mia Trisha. Ma non accadrà più, perchè lei è morta. In fondo dovevo immaginarlo... Era così fragile. Non meritava di rimanere di certo con un tipo come me, sempre assorto nei suoi studi, del tutto indifferente a quelli che dovrebbero essere i compiti di un padre e di un marito.

Qualcuno

direbbe che questi sono solo sentimentalismi tipici di un essere umano, ma allora perchè io riesco a provarli? Io non sono un essere umano. Non lo sono più.

Forse perchè lo ero, un tempo. Ma adesso so di essere solo un mucchio di entità alle quali è stata negata una vita normale, e questo soltanto per brama di potere. Che ne poteva sapere uno schiavo del potere?! Meno di nulla.

E quel che è peggio è che mio figlio non vuole nemmeno vedermi. E non lo biasimo per questo. Ha dovuto essere un uomo troppo presto. Ha dovuto sopportare il dolore di una trasmutazione umana, insieme a suo fratello. E per il loro peccato devono portare un peso troppo ingente per dei ragazzini. Ma per fortuna sono ancora vivi... E naturalmente io ho deciso di aiutarli. Dopotutto, è il dovere di un padre aiutare i propri figli e far sì che questi si sentano amati da un consanguineo così stretto. Vorrei saperli amare come è riuscita ad amarli Trisha, saper parlare loro di questioni sia banali che importanti. Ma probabilmente sono arrivato troppo tardi anche per assumere il ruolo di genitore. Quasi sicuramente potrei farcela con Alphonse, ma con Edward? L'ho visto, è rimasto molto scosso quando mi ha visto dopo tanti anni. E si è chiuso in camera sua per tutta la mia permanenza a Resembool. Beh, credo che sarà un duro lavoro, ma penso proprio che ci proverò. Non pretendo che si fidino di me ciecamente, come se in tutto questo tempo non fosse successo niente e non ritengo affatto possibile che Ed mi affidi di sua spontanea volontà la sua vita... Non lo farebbe mai.

Spero che mi metterà alla prova. E se non lo farà, agirò di mia iniziativa. Non voglio più essere il padre che fugge da tutto e da tutti. I miei figli ora hanno bisogno di me, anche se non lo ammetteranno mai. Lo farò senza riserva alcuna, perchè non esiste legge naturale che tenga contro il volere di un padre di dare una mano alla propria prole.

Ora sono pronto per rischiare la vita per loro. Se questa si può definire tale.

Salve! Questa mi è uscita di getto, quindi scusate gli errori e le sviste. Spero vi piaccia!!!!! :D