Fumetti/Cartoni americani > Avatar
Ricorda la storia  |      
Autore: kirlia    18/09/2012    3 recensioni
Accadeva di rado che le sue guance diventassero purpuree,
accadeva di rado che Toph arrossisse…
Ma il motivo era sempre uno: Sokka.
Genere: Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Toph
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Cuore d’argilla


Accadeva di rado che le sue guance diventassero purpuree,
accadeva di rado che Toph arrossisse…
Ma il motivo era sempre uno: Sokka.


Si svegliava spesso durante la notte, non riuscendo a dormire o non riuscendo a
sopportare i milioni di suoni che sentiva impadronirsi dei suoi sogni. Il suo udito
 affinato dalla necessità di vedere era fastidioso quando i grilli o gli strani versi
 degli uccelli non le davano pace.
Nemmeno quella notte Toph aveva chiuso occhio purtroppo, e così aveva deciso
 di alzarsi e aspettare l’alba.
Esatto, l’alba. Perché anche se tutti credevano che non fosse capace di vedere e
 quindi di emozionarsi quando guardava il cielo, questo non era affatto vero. Lei
 poteva sentirlo: sentire il calore sul viso, ascoltare i suoni dei fiori che sbocciavano
 a contatto con la luce,percepire la terra che salutava il sole felicemente…!
Ma mancava ancora un po’ di tempo.

E allora si era ritrovata a pensare, mentre fissava un punto vuoto davanti a sé.
Raramente i suoi pensieri erano felici.
Pensava a come i giorni passassero velocemente, a come presto la loro missione
 si sarebbe conclusa, in un modo o nell’altro…
Non riuscì a trattenere un sospiro: che avessero vinto o perso, presto le loro
 strade si sarebbero divise il loro gruppo si sarebbe sciolto. E anche se faceva un
 po’ fatica ad ammetterlo, gli sarebbero mancati molto.
Aang, con la sua esuberanza ma allo stesso tempo con un senso del dovere e della
 responsabilità esemplari, con i suoi passetti tanto rapidi e leggeri che spesso la
 portavano a pensare che non fosse nemmeno con loro.
Katara, sempre pronta a dare un buon consiglio e ad essere carina e gentile con
 tutti, anche se all’inizio l’aveva considerata un po’ troppo bacchettona erano
 diventate davvero buone amiche.
Appa, Momo, persino loro gli sarebbero mancati.
Mancava poco tempo e si sarebbero detti addio, e allora non li avrebbe più rivisti,
 ma specialmente non avrebbe rivisto lui.
Sokka. Solo il suo nome era capace di tingere di rosa l’oscurità attorno a lei, e ciò la
 spaventava e incuriosiva allo stesso tempo. Nessuno l’aveva mai fatta sentire così
 e, anche se era cresciuta chiusa in casa, sapeva che non avrebbe mai potuto provare
 le stesse emozioni per nessun altro.
Sorrise, Toph, pensando a lui: non sapeva che aspetto avesse, non riusciva
 nemmeno ad immaginarlo.
Aveva i capelli biondi o neri? Gli occhi verdi o blu? E il suo sguardo, com’era? E i suoi
 vestiti?
Come se per lei facesse differenza! Questi erano i canoni a cui si affidava la gente
 normale… corporatura, viso, occhi…
I suoi canoni erano sempre stati diversi. Il tono di voce, il carattere e la forza di volontà.
Lui aveva tutte le qualità: era sempre ottimista, ironico, divertente, riusciva a tenerla
 sempre allegra… Era coraggioso e impavido… E anche se lei lo prendeva spesso in
 giro lui non si offendeva mai troppo.
Era forse questo il motivo per cui ultimamente gli rispondeva sempre con un tono
 sarcastico?
Toph doveva ammetterlo: la paura di perderlo la faceva diventare scontrosa e solitaria,
 quasi cercasse di convincersi che non le importava nulla di tutti loro… e di lui,
 soprattutto di lui.
Era quasi un modo della sua mente per difendersi, per non fare sembrare l’addio
 troppo doloroso, per non fare capire a Toph stessa che i sentimenti che provava
 per lui non erano ricambiati.
Sbuffò. Beh, era ovvio che non lo fossero. Non era di certo il tipo di ragazza che si
 fa notare per la sua eleganza, femminilità, raffinatezza, gentilezza. Ma lei era così,
 e non sarebbe cambiata per nessuno.
Per nessuno, nemmeno per lui.

…O forse era già cambiata per lui?
Anche se faceva fatica ad ammetterlo se ne rendeva conto. Il cuore di Toph, prima
 saldo come una roccia, era stato trasformato da Sokka, reso morbido e malleabile
 come argilla fresca.
Ecco! Era così che si sentiva quando lui le parlava o era comunque nei paraggi: era
 come se il suo cuore d’argilla solida e ferma venisse bagnato fino a diventare soffice
 e, soprattutto, fragile.
Allora sembrava diversa, e doveva voltarsi da un’altra parte per nascondere il calore
 delle sue guance che sicuramente sarebbe stato evidente per tutti gli altri. Era come
 un fuoco che dal suo cuore si faceva strada fino al viso, soffermandosi lì  per essere
 chiaramente notato dal diretto interessato… ed ecco che Toph diventava
 improvvisamente scontrosa e taciturna, in modo da cacciare via quelle sensazioni
 dentro di sé.
La ragazza sospirò e chiuse gli occhi, lasciando che i lunghi ciuffi neri le nascondessero
 il viso e cercando di eliminare tutti quei pensieri e quelle emozioni, ma proprio non
 riusciva a far smettere il suo cuore di battere così forte e non riusciva a cancellare
 per un attimo dalla sua mente il pensiero di lui.

E  poi l’alba arrivò all’improvviso, con il canto degli uccellini e il risveglio dei fiori, e
 Toph si alzò di scatto con un’espressione corrucciata: non era possibile! Aveva
 passato un’altra notte in bianco solo pensando a lui?!
Sokka si meritava proprio una lezione dalla maestra del dominio della terra!
 
***
…E fu così che Sokka passò una giornata d’inferno picchiato da Toph! XD
Beh, non so proprio da dove cominciare… era da un bel po’ che non scrivevo
 qualcosa, e non so proprio come sia finita a scrivere una Tokka. Però mi piaceva
 e ci tenevo a pubblicarla quindi eccola qua.
Mmh recensite se vi va, mi fa piacere ricevere qualche commentuccio…

Baci, Kirl <3
   
 
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fumetti/Cartoni americani > Avatar / Vai alla pagina dell'autore: kirlia