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Autore: Franci_1    19/09/2012    1 recensioni
FF principalmente basata su Naya Rivera.
E se Heather non fosse mai stata presa per fare Brittany, Naya sarebbe diventata una regular? E se invece fosse diventata una professoressa di arti e Heather fosse una sua alunna?
Genere: Commedia, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Darren Criss, Dianna Agron, Heather Morris, Naya Rivera, Quasi tutti
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Oookay, so che sono in super ritardo per la pubblicazione del terzo capitolo di Not myself with you around ma ho la bozza nel mio pc che è momentaneamente rotto e considerando quanto avevo scritto non vorrei ricominciare da capo. 

Avevo questa storia in testa da un po', quindi eccola!

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L'aria d'autunno invase la stanza con una folata di vento freddo entrato dalla finestra socchiusa. Quel soffio d'autunno spostò delicatamente la tenda che mi copriva dai caldi raggi del sole. Al contatto poco delicato con la luce del sole strizzai gli occhi ancora chiusi sbuffonchiando qualcosa come un 'ho sonno'. Al mio fianco sentii qualcuno sedersi e potei percepire che stesse sorridendo da un sospiro che ormai conoscevo. Sentii poi il tintinnio di un cucchiaio da the colpire un piattino. 

"Ehi, Nay, svegliati..." sentii mentre potei percepire la sua mano accarezzarmi delicatamente il braccio scoperto.

"Non ho voglia di andare a scuola." dissi con un tono da bambina capricciosa e assonnata.

Sentii una risata che sempre mi faceva sorridere e mi voltai sull'altro fianco guardandolo e sorridendogli.

"Ti ho preparato il caffè e come tutti gli anni il primo giorno ti ho fatto anche una bella omelette. Succo di arancia appena spremuta e, ciliegina sulla torta... " fece il verso di una batteria che suonava una melodia di attesa "... un croissant appena sfornato dalla pasticceria all'angolo!" disse soddisfatto con un sorriso.

Acchiappai velocemente la tazza di caffè e poi muguolai compiaciuta dalla bontà del caffè e gli sorrisi portando le braccia al suo collo e lo baciai.

"Ecco perchè ti amo!" dissi sedendomi con la schiena appoggiata alla testata del letto notando un suo sorriso compiaciuto.

"Perchè hai deto che non hai voglia di andare a scuola oggi?" chiese poi.

"Perchè ogni anno arrivano un branco di matricole che non sanno distinguere un fumetto di paperino da un romanzo di Shakespeare. Sono degli incapaci. Ho così tante idee, capisci, ma non riescono a tirare fuori quello che sanno fare quindi rimangono dei patetici studenti di recitazione, ballo e canto."

"Non è per questo che ti piace insegnare? Ti piace poter far capire ai ragazzi le loro qualità nascoste.Fargli capire che sono tutti grandiosi e hanno tuti del talento." mi fece eco lui facendomi sbuffare perchè aveva ragione.

"Già, ma non ho più autostima in me stessa come posso insegnare agli altri di averla? "

"Nay lo so, dopo che hai fatto qualche episodio a Glee non hai avuto più nessun ingaggio. Ma hai sempre il tuo cd da solista che hai fatto.."

"Già, ho venduto qualcosa come 5 copie e le avete comprate tre te e due Dianna. " dissi alzandomi sbuffando. Non mi piaceva quell'argomento.

Ero stata presa insieme a Mark e Dianna in una serie televisiva chiamata Glee. Ero solamente scritturata in poche puntate. Avevano detto che probabilmente se tra me e la collega che faceva Brittany ci fosse stata più affinità saremmo state prese come regular ma ciò non era possibile. Quella ragazza era talmente una stronza. Alison. Una tipa che pensava solo a se stessa e alla fama. Ero riuscita a concludere un contratto discografico e avevo fatto un cd che effettivamente aveva venduto davvero poco. Essenzialmente perchè ero poco conosciuta. 

E da allora nessuno mi aveva mai chiamato per un provino, o preso a quelli ai quali mi ero presentata. Il mio manager se ne era lavato le mani pretendendo il suo stipendio e lasciandomi della depressione più totale. Fortunatamente in quella serie avevo conosciuto Mark. Era stata la mia ancora di salvezza. Ci eravamo frequentati per un po' e poi ci eravamo messi insieme. Avevamo fissato le nozze per fine primavera così che il viaggio di nozze durasse tutta l'estate.

Dianna, anche se, come Mark, aveva avuto successo ed era una vera e propria star insieme al resto del cast, era la mia migliore amica ed era la persona più umile che avevo mai conosciuto. 

"Amore. Sei la persona più talentuosa che abbia mai conosciuto. Se i registi non lo capiscono non è colpa tua. Tu sai di valere di più di tutti quanti qua a Los Angeles." mi disse seguendomi con lo sguardo.

"Mark, ti prego. Possiamo non parlarne? " risposi un po' acidà passandomi la mano libera tra i capelli. Notai poi il suo sguardo abbattuto. Stavo rovinando la mattinata a entrambi e lui si era impegnato tanto per renderla perfetta. Sospirai e mi avvicinai a lui sedendomi e appoggiando la testa sulla sua spalla.

"Scusa.. ma non voglio rovinare questa mattina. Voglio fare la colazione più bella e speciale di sempre con il più bel futuro marito che esista.." sollevai la testa e lo baciai notando che sorrideva sulle mie labbra.


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Ero in macchina che cambiavo nervosamente stazione della radio perchè non riuscivo a trovare una canzone decente. Tutte le mattine era la stessa storia infatti, come tutte le mattine, alla fine la spensi e mi concentrai sulla guida arrivando all'università dove insegnavo.

Arrivai a parcheggiare e scesi dalla mia macchina e la chiusi con il telecomando automatico sentendo poco dopo vibrare il telefono. Sollevai gli occhiali da sole sulla testa e sorrisi.

"Buon ritorno a lavoro! Vedi di resistere fino alla terza lezione, dopo passo per un caffè. Baci Dì"

Sorrisi e risposi velocemente con un "Dì, ti aspettero impaziente :)" e mi diressi in classe. Nel corridoio risuonavano le chiacchere degli alunni ma il rumore dei miei tacchi era più alto della loro voce così che li fece girare tutti. 

Sentii alcuni fischi di approvazione e altri commenti che mi lusingarono molto. Dopo tutto la giornava stava migliorando. Fa sempre piacere setirsi dire che sei bella.

Ero vestita con un vestitino nero attillato che faceva risaltare le mie curve perfette, tacchi del medesimo colore e i capelli lasciati sciolti lungo il collo. Giusto un filo di trucco. Probabilmente era un po' esagerato come vestiario. Ma mi piaceva vestirmi di tanto in tanto in modo tra l'elegante e il provocante.

Arrivai in classe continuando la mia camminata salutando alcuni colleghi.

Ero la più giovane delle insegnanti nell'università. E il mio corso era stato aggiunto da poco all'università che aveva voluto dare più opportunità agli studenti che avevano bisogno dell'arte. 

***************************************

Perfetto ero in ritardo per il primo giorno all'università e per la lezione, per me, più importante di tutte. 

Iniziai a correre cercando di mettermi la borsa a tracolla mentre salivo le scale per arrivare al secondo piano per l'aula.

Non potevo arrivare tardi, non potevo essere buttata fuori dal corso.

Era la mia ultima spiaggia. Ero una ballerina e avevo avuto molti ingaggi nella mia vita, anche tour famosi, ma avevo capito che se volevo davvero sfondare dovevo sapere anche recitare e cantare. E riuscii a entrare a quell'università così colsi l'occasione al balzo. Si perchè l'iscrizione in realtà non l'avevo fatta io. Il mio migliore amico Darren l'aveva compilata per me. Lui aveva deciso di studiare perchè non era stato preso in una serie, mi sembra si chiamasse Glee, e fece domanda li sia per me che per lui. Venimmo presi entrambi.

Finalmente riuscii arrivare all'aula dove spalancai la porta arrivando da una corsa molto faticosa e veloce. Avevo il cuore a mille e probabilmente ero rossa come un peperone, data la vergogna e la fatica. Potei scorgere Darren seduto in una delle prime file e mi fece cenno di muovermi. 

Feci un altro passo sorridendo quando una voce arrivò alle mie orecchie superando il brusio nella stanza.

"E lei deve essere.. la signorina Heather Morris." disse una ragazza che doveva avere la mia età che alzò lo sguardo dal foglio a me abbassandosi gli occhiali da vista. Era la cosa più bella che avessi mai visto. 

Con quegli occhiali era veramente sexy e il modo in cui scosse i capelli alzando il viso, Dio, mi fece arrivare il cuore in gola soffocandomi le parole che infatti, quando tentai di parlare, non uscirono.

"Ci stavamo giusto chiedendo se si sarebbe presentata. Prego si accomodi." sentivo continuare a parlare ma i miei occhi erano fissi sui suoi che non riuscivo a vedere molto bene data la lontonanza ma riuscii a percepirne la profondità e l'intensità. Una strana sensazione di calore e familiarità. 

"HeMo!" mi richiamò il mio amico facendomi risvegliare e facendomi correre a sedere accanto a lui.

****************************************

Stavo cominciando il mio famoso discorso per le matricole quando fui interrotta da l'unica persona che non aveva risposto effettivamente all'appello che avevo fatto. Le diedi subito il benvenuto in stile Rivera la professoressa stronza, ma non appena incrociai i suoi occhi rimasi spaesata da quell'azzurro che sembrava così freddo ma che invece era così caldò una volta incrociato. Come un falò, ma azzurro. Un azzurro bellissimo.

Riuscii a mantenere la sanità mentale grazie anche alla mia bravura nella recitazione. 

"Bene, ora che anche la signorina Morris ci ha degnato della sua presenza possiamo continuare. Stavo appunto dicendo ai suoi compagni le regole. "

"Abbiamo un libretto per quello.." mi rispose la ragazza parlando finalmente. Accennai un sorriso, ma un sorriso sadico.

"No, le regole dell'univerità, le mie.
-Primo, voglio la puntualità. Chi si presenta in ritardo senza una scusa che sia plausibile per me, è fuori. 
-Secondo, siete delle nullità in questa scuola. Siete delle stupide matricole. Dei geni incompresi. Talenti incopresi. Pulite i piedi e leccate i culi di tutti in questa scuola perchè è così vi guadagnate il rispetto."

Notai tutti scrivere ciò che dicevo. Scesi dalla cattedra e mi avvicinai a una ragazza al primo banco e posai la mano sul suo foglio.

"NO!" urlai strappando il foglio e accartocciandolo lanciandolo a terra.

"Prima di andare avanti con questo discorso voglio sapere una cosa. Voglio sapere quanti di voi hanno scelto questo corso perchè pensavano che avrebbero fatto ore di lezione e quindi minimo impegno massimo sforzo. Se avete le palle parlate. Tanto lo scoprirò comunque.. e dopo sarà ancora peggio. Perchè vi avrò insegnato e passato la mia passione, e non voglio.Non permetto che mi prendiate per il culo"

"Io ti prenderei volentieri per il culo!" sentii urlare da una delle ultime file.

"E io ti strappo quel cetriolino che tu chiami pene e lo do da mangiare al gatto randagio fuori nel cortile. Fuori. Adesso." dissi focalizzando il ragazzo che si alzò lentamente tra gli sguardi dei suoi compagni e uscì.

"Allora? Chi ha scelto questo corso come tappa buchi?" un paio di ragazzi alzarono la mano timidamente e scossi la testa indicando la porta con la mano rassegnata. 

Ogni anno era la stessa storia. C'era sempre lo spiritosone e i ragazzi che usavano il mio corso come tappa buchi.

"Bene.." iniziai poi appena la classe si fosse ripulita.

"Adesso... cosa stavo dicendo.. già.. No! Non siete lo zerbino di nessuno. Siete matricole è vero. Ma io credo in voi. Ognuno ha talento. Va solo trovato e tirato fuori. Fate uscire il vostro talento. E, se non ce la fate io sono qui per questo. Quanti pensano che le farfalle siano bellissime?" in molti se non tutti alzarono la mano.

"Beh ecco, le farfalle non sanno quanto sono belle. Ognuno di noi è una farfalla. Ognuno di noi è bellissimo ma non riusciamo a vedere le nostre stupende e coloratissime ali. Ma le abbiamo. E alcuni non vedono neanche il loro talento. Ecco, sarò il vostro specchio, per farvi vedere le vostre bellissime e gigantesce ali. E ognuno di voi sarà lo specchio dell'altro. Siete un gruppo. Da adesso in poi. Siete tutti talentuosi o non sareste qui."

Avevo camminato in giro per la classe camminando salendo le scale di legno così appena finito tornai verso la cattedra incrociando lo sguardo della bionda. Sorrisi tra me e me per poi spostare di poco lo sguardo e notare una faccia conosciuta. Lui mi salutò timidamente e capii chi era ma adesso dovevo rimanere nei panni della professoressa.

"Bene, adesso, ad uno ad uno verrete qui giù e vi esibirete in una performance completa di danza e canto.  Cercate di mettere in risalto il vostro talento, il vostro lato forte senza però affossare il vostro lato debole. Se riuscite a buttarci in mezzo anche della recitazione è ancora meglio. Questo è il primo compito. Prendetelo come un test d'ingresso." notai molte facce confuse e anche quella della biondina e del morettino. 

Scossi la testa.


"Mi sa che dovrò darvi una dimostrazione. James." urlai poi il nome del mio aiutante che si avvicinò sorridendomi e spostò la cattedra e fece partire la base. 'Valerie' riempì la stanza e James subito si volto verso di me e io cominciai a cantare e ballando con James.


"Well Sometimes I Go Out, By Myself, And I Look Across The Water. 

And I Think Of All The Things, Of What You're Doing, And in my head I Paint A Picture. 

'Cause since I've Come Home, Well My Body's Been A Mess, And I Miss Your ginger Hair, And The Way You Like To Dress. "

Fu una delle mie migliori performance. Mi aveva aiutata a montarla Harry, un ragazzo del Glee che ballava divinamente. Era molto difficile e acrobatica ma con tanta pratica e la bravura di James eravamo riusciti a farla perfettamente.

"Oh Won't You Come On Over, Stop Making A Fool Out Of Me, Why Dont You Come On Over, Valerie. 

Valerie 
Valerie 
Valerie 

Did You Have To Go To Jail, Put Your House Out Up For Sale, Did You Get A Good Lawyer. 

I Hope You Didnt Catch A Tan, I Hope You Find The Right Man, Who'll Fix It For You. 

Are You Shopping Anywhere, Change The Color Of Your Hair, And Are You Busy. 

Did You Have To Pay That Fine, That You Were Dodging All The Time, Are You Still Dizzy. "

In quel momento anche gli studenti del terzo e quarto anno entrarono correndo in tutta la classe finendomi alle spalle  eseguendo lo stesso balletto. 

"Well Since I Come Home, Well My Body's Been A Mess, And I Miss Your Tender Hair, And The Way You Like To Dress. 

Oh Wont You Come On Over, Stop Making A Fool Out Of Me, Oh Why Don't You Come On Over, Valerie. 

Valerie 
Valerie 
Valerie 

Well Sometimes I Go Out, By Myself, And I Look Across The Water. 

And I Think Of All The Things, What You're Doing, And In My Head I Paint A Picture. 

Since I've Come Home, Well My Body's Been A Mess, And I Miss Your Tender Hair, And The Way You Like To Dress. 

Valerie 
Valerie 
Valerie 
Valerie 
Valerie 
Valerie 
Valerie 
Valerie 

Why Don't You Come On Over Valerie..."

Avevo cercato di buttare più mimica facciale e fisica possibile per cercare un accenno di recitazione nella performance.

Finii la canzone in bracciò a cavalcioni su James che pur avendo una certa professionalità era alquanto su di giri dai miei movimenti su suo corpo. Scesi un po' imbarazzata con un salto e mi voltai verso ragazzi.

"Ecco di cosa stavo parlando. Sapete farlo?" le facce perplesse e strabiliate dei ragazzi si trasformarono in sorrisi e tutti cominciarono ad applaudire e a fischiare con approvazione.

"Grazie grazie, chi vuole essere il primo? Tu,
Oerstreet giusto?" dissi indicando un biondino con la bocca un po' sporopositata ma molto molto sexy che mi annuì. Cantò Bilionare suonando la chitarra cercando di buttare all'interno dell'esibizione ciò che avevo detto. Non se la cavò male.

Presto tutti, compreso Darren, che cantò Friday Night, avevano avuto la loro opportunità di mostrarsi e fui soddisfatta della maggiorparte. Adesso toccava a Heather. Scese e consegnò un cd a James.

"Traccia numero 3." si limitò a dire. Ero seduta ad un banco libero in prima fila e la squadrai. Sentii partire I'm a slave for you. Mi si bloccò la salivazione. E rimasi impietrita per tutta l'esibizione. Era davvero sexy.

No aspetta. Primo era una mia alunna, secondo era una ragazza, e terzo ero fidanzata. Non dovevo pensare ne provare certe cose. Così a fine dell'esibizione applaudii come agli altri e tornai al centro della stanza.

"Bene, almeno sai muoverti. Per un momento ho pensato che sapessi solo arrivare in ritardo."

Ricevetti in risposta uno strano sguardo dalla ragazza e alzai un sopracciglio per poi guardare l'ora. Finalmente erano passate le tre ore.

"Perfetto, la lezione è finita. Ci vediamo domani in questa aula. Nel teatro ci potremmo andare solamente tra un mese per dei lavori per delle migliorie al palco per lo spettacolo che faremo quest'anno. E con questa curiosità vi lascio. Buona giornata!"

Esclamai e presi la mia roba uscendo dall'aula mentre anche i ragazzi facevano lo stesso ma mi sentii seguire.

"Naya!" sentii esclamare e mi voltai vedendo Darren.

"Ehiii!! Dar! Allora!! Come stai?"

"Tutto alla grande. Te?? Insegni qui? Mi sono iscritto ma non lo sapevo.."

"Già, comunque tutto bene ma devo andare ho un appuntamento caffè con una persona. CI vediamo domani in classe!!"

Lo abracciai. Avevamo fatto il provino insieme. Lui per Finn e io per Santana. Io entrai e lui no. Ma ci eravamo incontrati li al provino e fino ai risultati eravamo rimasti in contatto. Ma ormai erano passati anni da che non lo vedevo più.

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"Eccolo qui.. caffè forte." dissi sedendomi porgendo il caffè a Dianna e sedendomi.

"Allora. come è andato il primo giorno di rientro. La tua performance?"

"Perfetta come sempre. Non smetterò mai di ringraziare Harry per la coreografia!"

Lei sorrise e bevve un sorso di caffè.

"Hai sentito che Lea e Cory stanno insieme?"

"Si me lo ha detto Mark. Li vedo bene insieme." dissi annuendo.

"Già, molto! Lei è super felice e non la vedevo felice così da anni!" disse sinceramente.

"Allora, questi timidi talenti come sono?"

"Beh, per la maggioranza bravi. Ho anche un ragazzo che ha fatto il provino per Glee per fare Finn. Darren, ti ricordi? Ti avevo detto che mi sentivo con lui." lei annuì e dopo poco vidi entrare nella caffetteria dell'università una chioma lunga e bionda che richiaò subito la mia attenzione. Al suo fianco Darren e Chord che ridevano.

"Parli del diavolo.." sussurrai mentre Dì si voltò.

"Oh si me lo ricordo. E chi è l'intigrante biondino alla sua sinistra?"

"Si chiama Chord. Anche lui nel mio corso. E anche la ragazza." aggiunsi notando che loro ci avevano visti. Si avvicinarono a noi e salutarono con un "Salve signorina Rivera".

"Ciao ragazzi."

"Signorina Rivera!!" rise Dianna ripetendolo e la fulminai con lo sguardo. Poi si voltò verso i ragazzi.

"Ciao io sono Dianna!"

"Oh, io lo so chi sei, sei grandiosa!" disse il biondino "posso cheiderti un autografo?"

"Oh, certamente!!" annuì la mia amica gentilmente mentre anche Darren si precipitò sulla ragazza. Rimasi in silezio incrociando lo guardo di Heather  che in tutta risposta mi sorrise e poi guardò gli altri dicendo che sarebbe andata in coda per i caffè. Dopo poco anche gli altri due la raggiunsero e io e Dì uscimmo dalla caffetteria.

La giornata continuò fiacca avendo quelli del quarto anno che dovevano ripassare i copioni. Tornai a casa comunque distrutta e Mark era ancora agli studios. Così ordinai una pizza e la mangiai davanti a un film per poi addormentarmi sul divano.



Francy's corner:

Okaay, è semplicemente una prova. Fatemi sapere che ne pensate :D

























  
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