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Autore: deb_    19/09/2012    26 recensioni
Incredibilmente dolce, infinitamente bella, e perdutamente innamorata. Questa è la storia di un incantevole ragazza, che, dopo tanti orribili sacrifici per scappare al suo crudele passato, si ritrova ad affrontarlo incapace di reagire alle forze avverse al suo destino.
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"Ti amo e ti ho sempre amato, ma non posso illudermi che per te sia lo stesso, vero Harry?"Chiese Gwen spudoratamente.
Harry stette li impassibile e non mosse nemmeno un muscolo per contraddirla.
Genere: Erotico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
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Cambiamenti imminenti.

<< Gwen.. Gwen ma mi stai ascoltando? >>

Sua madre continuava a chiamarla, ma Gwen stava navigando tra i pensieri della sua mente, ancora non era riuscita ad assimilare quello che poco prima suo padre le aveva riferito. Per lei era un trauma, non voleva fare ritorno in quella cittadina tanto odiata da lei. Qui si era fatta molti amici, non erano gran ché ma poteva almeno considerarli tali, qui si era costruita una vita sociale e non voleva sostituirla con la città che due anni fa l’aveva fatta soffrire. Qui la gente era cordiale con lei, tutti la salutavano quando la scorgevano  per le strade, a scuola andava tutto a gonfie vele ed era anche abbastanza popolare.

<< Gwen >> la richiamò suo padre.

<< Si? >> rispose lei.

<< So che è molto difficile per te lasciare tutto, ma questa è l’unica soluzione. Li ho trovato un lavoro importante e con tutti i soldi che guadagnerò potrò risolvere tutti i nostri problemi finanziari, quindi per favore piccola mia, cerca di sostenermi, ho bisogno anche del tuo appoggio e vederti triste non mi aiuterà di certo >>

Suo padre continuava a parlare ma lei non riusciva a stargli dietro, i troppi pensieri la confondevano ma nonostante ciò abbozzò un sorriso per far capire al padre la sua approvazione. Avrebbe fatto di tutto per renderlo felice e sapeva benissimo che quest’ultimo si stava sacrificando per mantenere la sua famiglia in ottime condizioni.

<< Papà, tranquillo. Mi fa piacere che tu abbia trovato questo lavoro, io posso tranquillamente farmi altri amici li invece tu non puoi trovare lavoro migliore di questo >> Disse sorridendo Gwen.

 

 

La mattina era già tutto pronto per la partenza, la città in cui si sarebbero trasferiti distanziava da quella attuale 2 orette, quindi appena finito di fare colazione e sistemato tutti gli scatoloni nel camion che li avrebbe portati a destinazione, s’incamminarono.

Gwen aveva salutato tutti i suoi amici la sera prima, le avevano organizzato una festa d’addio e lei ne fu molto felice. Si ripromisero tutti che si sarebbero sentiti e magari un giorno anche rivisti.

Appoggiò la sua testa sul finestrino e cominciò ad ascoltare musica attraverso gli auricolari, ma poco dopo si addormentò.

<< Tesoro, siamo arrivati >> Affermò Merie, sua madre.

Piano piano aprì gli occhi e cominciò ad ammirare tutto ciò che la circondava. Questo quartiere doveva essere uno dei più belli e sofisticati del suo paesino, non ricordava di averlo visto quando stesse li. Scese dalla macchina e vide l’incredibile villa che era d’innanzi a lei.

<< Wow >> Esclamò

Suo padre accennò un sorriso, sapeva che sarebbe piaciuta alla sua amata figlia.  Prima ad ora non avevano mai vissuto in una casa del genere, si erano trasferiti due volte ma come dimore avevano sempre avuto dei semplicissimi appartamenti. Questo gli rincuorò il cuore, era a conoscenza del fatto che sua figlia ,anche se non dava a vederlo,era molto triste da quando lui aveva annunciato il loro imminente trasferimento.

Gwen corse in casa e cominciò ad esaminarla. All’interno vi era un atrio e al centro vi era posizionato un tavolino in vetro con sopra del favolosi fiori di diversi colori. Ai lati vi erano le scale di marmo che portavano al piano superiore e al di sotto di quest’ultime vi erano due porte. Gwen entrò in quella a sinistra, si stupì della meravigliosa cucina che c’era sotto ai suoi occhi, era tutta fatta in legno con dei particolari in vetro variopinto, gigantesca e meravigliosa ecco quali erano gli aggettivi che Gwen le attribuiva. Uscì e intraprese la strada per entrare nella stanza della porta a destra. Anche qui rimase meravigliata, il salottino stile reale che vi era in questa stanza era qualcosa d’indescrivibile, era perfino più grande della cucina e ci si poteva perdere. Sparsi qua e ma con stupenda armonia vi erano poltrone e divani. Un super televisore era posizionato sulla sua destra e alla sua sinistra vi era anche un enorme libreria stracolma di libri che sembravano essere abbastanza vecchi. Ma a Gwen non importava, lei amava leggere qualsiasi cosa. Dai thriller ai romanzi d’amore ottocenteschi insomma a lei tutto andava bene purchè scritto in maniera aggraziata.  Uscì anche da quella stanza e cominciò a salire quelle incantevoli scale che poco prima aveva ammirato. Il piano superiore era ancor più grande di quello inferiore. Cercò immediatamente la sua stanza, diverse porte s’innalzavano ai lati delle pareti, ma fu attirata subito dall’unica porta  di colore più chiaro rispetto alle altre. Essendo alla fine del corridoio si avvicinò pian piano mantenendo il passo che aveva avuto precedentemente. Quando arrivò si fermò ad osservarla e notò che al centro vi erano incise delle immagini ,ma non volle aspettare ancora, aprì quella porta ed entrò nella stanza. Rimase a bocca aperta, le pareti erano d’un colore tra il blu e il celeste, difficile da definire. Vi era una meravigliosa finestra che affacciava sul mare che vi era a pochi metri dalla casa e un terrazzo solo suo dove c’erano altre piante. Il letto era matrimoniale con tanti cuscini sopra. Si sedette sopra e scoprì anche quanto morbido era. Due divanetti erano situati dall’altra parte della stanza insieme alla tv. Alla sua sinistra vi era un’ennesima porta che rappresentava l’armadio già colmo di vestiti nuovi e alla sua destra vi era il bagno. Non aveva mai avuto un bagno tutto suo, e sicuramente doveva essere molto comodo, pensò. La permanenza li stava cominciando a piacerle.

<< Gwen, tesoro mio. Vieni giù che dobbiamo parlarti >>

Marie chiamò sua figlia. Anche lei era rimasta estasiata dalla casa. Ma d’altronde chi non lo sarebbe stato.

Gwen scese di corsa per cercare sua madre, e un magnifico odore le invase le narici, sicuramente sua madre stava cucinando uno dei suoi famosi piatti, pensò. Corse in cucina e la trovò ai fornelli, ma non era sola. Sorrise alla vista di suo padre e sua madre che si baciavano, erano così carini. Ma sfortunatamente rovinò il momento poiché si sporse troppo alla porta e quella fece rumore. I suoi genitori sgranarono gli occhi ma non videro nessuno e ancora straniti dal rumore si allontanarono.

<< Sono io, non volevo rovinare le vostre effusioni >> Disse Gwen scherzosamente.

Anche i suoi genitori risero e l’invitarono a prendere il necessario per apparecchiare fuori in giardino. Gwen non aveva ancora finito di esplorare la casa quindi appena vide il maestoso giardino rimase incantata.Tutto quel verde le metteva allegria e come se non bastasse al centro del giardino vi era anche un’enorme piscina con una finta cascata. Suo padre le toccò la schiena e ciò la fece sobbalzare.

<<  Ti piace la nostra nuova e umile dimora? >> chiese il padre abbozzando un sorriso.

<< Umile proprio non direi caro paparino, ma devo proprio dire che mi piace da impazzire >> Rispose Gwenny

 

Quando si sedettero tutti e tre a tavola cominciarono nuovamente a chiacchierare.

<< Sta sera dovremmo partecipare al ballo che il mio socio ha organizzato per darci il benvenuto nella città >> Disse Jeorge << Quindi vestitevi elegantissime che voglio presentare a tutti le mie bellissime donne >> Continuò.

Sia Marie che Gwen furono felicissime di udire quelle parole, ad entrambe piaceva la moda e i balli quindi si misero d’accordo per quando andare a scegliere il vestito che avrebbero indossato quella sera stessa, proprio come delle amiche.

 

 

<< Gwen, esci dai. Voglio vedere come ti sta questo benedetto vestito >> Disse Marie.

Gwen era stanca, aveva provato una quindicina di vestiti ma nulla che lasciassero la madre a bocca aperta.

<< Si mamma , ma questo è l’ultimo >> replicò Gwenny

 

Marie restò incantata alla visione della sua piccola bambina. Quell’abito le stava splendidamente. Era lungo e blu notte. Vi era un interminabile spacco sul lato sinistro del vestito, le spalline le contornavano le sue esile spalle e la scollatura le risaltava la sua 4° di seno e dietro,la schiena era quasi completamente scoperta

<< Wow >> Riuscì solo a dire Marie.

Gwen si avvicinò allo specchio che c’era in camera sua e sorrise alla sua vista. Doveva proprio dirlo, con quel vestito era proprio una bomba sexy.

<< Mamma come pensi mi stia? >> Disse sorridendo

<< Woow >> Continuò a dire sua madre. << La mia piccola è cresciuta, oh figlia mia quanto sei bella. Sta sera tutti gli occhi dei presenti saranno puntati su di te >>

Gwenny era felice, qualcosa di vero in quello che le aveva appena detto sua madre ci doveva essere. Ecco, ora si sentiva orgogliosa di se stessa. Perdere tutti quei chili era pur servito a qualcosa, due anni fa non si sarebbe potuta permettere di mettere un vestito del genere, invece ora sfoggiava il suo bellissimo corpo con addosso una meraviglia di abito.

<< Ora finisci di prepararti che tra poco dobbiamo andarcene >> Marie interruppe i pensieri della figlia, le diede un bacio sulla fronte e s’incammino nella sua stanza per sistemarsi.

 

   
 
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