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Autore: Always Sil    19/09/2012    4 recensioni
[Gale- Rory, con accenni a Prim-Rory/ Drammatico/ One Shot]
“quelle bombe, le ho progettate io”
Le sue parole mi entrano nella testa.
Lui, mio fratello ha progettato le bombe che hanno ucciso lei.
La mia Prim.
[Spoiler: Mockingjay]
Genere: Drammatico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Gale Hawthorne, Primrose Everdeen, Rory Hawthorne
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Red Blood or Red Fire?

[Listen to me very carefully
Killing will not bring you peace.]
[I’ll ever have  peace again]

Chi decide quando una persona è pronta a scoprire la verità, anche se questa può far male?
Oppure, chi decide che è giunto il momento di dire ad un bambino che il mondo non è tutto rose, fiori e colori luccicanti?
Ognuno di noi è pronto a ricevere la verità solo quando veramente se la sente.
Ci sono persone ormai adulte che vivono ancora in un mondo di fiabe, dove il dolore e la perdita di una persona cara non le sfiorano minimamente.
Poi c’è quella categoria di gente che è pronta a scoprire tutto e subito ma c’è sempre qualcosa o qualcuno che glielo impedisce.
Ecco, io faccio parte di quest’ultima categoria.
Fin da quando mi hanno comunicato che Prim era morta, ho sviluppato una curiosità morbosa verso chi l’ha uccisa.
Ho sempre chiesto a mia madre, a Gale e persino a Johanna di dirmi di più su Prim, ma nessuno mi ha mai preso in considerazione.
Mi hanno semplicemente detto “quando sarai più grande capirai, Rory.
Adesso devi solo andare avanti.”
Ed è quello che ho fatto, o almeno ci ho provato.
Ormai sono passati 3 anni dalla fine della guerra.
Io, mia madre, Vick e Posy ci siamo trasferiti nel distretto 2 per vivere vicino a Gale.
Mia madre ha trovato un buon lavoro così possiamo vivere bene.
Certo, non navighiamo nell’oro ma non siamo messi male come eravamo prima.
Dalla fine della guerra che ha visto i ribelli come vincitori, Gale non si è mai mosso da qui.
Ogni tanto viaggia per andare nel 4, ma non ha mai rimesso piede nel distretto 12.
Abbiamo vissuti lì per poco tempo, giusto il tempo di salutare la nostra vecchia vita per viverne una nuova.
Il motivo per il quale Gale non vuole tornare nel 12 è abbastanza chiaro.
Lì c’è Katniss che vive insieme a Peeta.
Ma ora come ora a lui non dovrebbe più interessare  Katniss, visto che abita insieme a Johanna.
Solo una cosa non mi è chiara, il perché abbiano rotto i rapporti.
Ho provato a chiederglielo, ma l’unica risposta che mi ha concesso è stato un “fatti gli affari tuoi” quella risposta mi turbò.
Non tanto per le parole, o per  il tono freddo e distaccato che usò, ma per i suoi occhi.
Da quando abitiamo qui, lui non è più riuscito a guardarmi bene negli occhi
I suoi erano colmi di preoccupazione, come se stesse mantenendo un segreto.
Ma la cosa era stana, io e lui non avevamo mai avuto dei segreti, lui sapeva quanto mi piacesse Prim.
Tutti sanno che i segreti non durano per sempre.
Alla fine vengono fuori e quando si svelano, posso ferire e fare male.
Come ogni sabato sera Gale e Johanna sono venuti a casa nostra a mangiare.
La cena si è svolta tra i racconti di una figuraccia di Vick con una ragazza e  il parlare del lavoro di Gale.
La cena si è quasi conclusa, Johanna sta per tagliare la torta quando sentiamo la voce di Posy che  dice “ Ci sono Katniss e Peeta in televisione” .
Tutti insieme ci dirigiamo verso il salotto a vedere.
La televisione mostra un uomo, Peeta, insieme a due donne.
La prima ha i capelli biondi raccolti in un elegante coda di cavallo, gli occhi vigili e il volto tirato in un sorriso.
La presidente Paylor.
L’altra donna ha i capelli neri che non arrivano a toccare le spalle magre.
Gli occhi grigi sono disorientati ma il suo viso sembra turbato e a disagio per la presenza delle telecamere.
Katniss che indossa un vestito semplice ma elegante tiene salda la presa nella mano del suo compagno.
Prima la presidente, poi la ghiandaia imitatrice entrano in un grosso edificio, alla televisione dicono che è il Museo della Memoria.
Un museo dove all’interno si trovano 14 monumenti, per tredici distretti e Capitol City, eretti per commemorare tutte le vittime degli Hunger Games e della guerra.
Le immagini mostrano Katniss e Peeta che si soffermano a leggere alcuni nomi, nel distretto uno hanno inquadrato quello di “Glimmer” e quello di “Gloss” nel distretto due spicca “Cato”, il ragazzo che è arrivato tra gli ultimi tre concorrenti dei settantaquattresimi Hunger Games,  oppure nomi di altra gente che  è morta nell’esplosione dell’Osso.
Distretto 3, “Wiress” o rotella, come l’ha chiamata Johanna nell’edizione della memoria.
Quando arrivano davanti a quello del distretto 4, si vede Katniss che trattiene le lacrime, mentre legge il nome di “Finnick Odair”.
Johanna, che fino a poco prima era in piedi si lascia cadere sul divano, come se fosse senza forze.
Finnick era importante per lei.
Passano da monumento in monumento, leggendo alcuni nomi di sconosciuti altri conosciuti.
Solo davanti al distretto 11, leggendo il nome di Rue Flint, che Katniss non riesce a controllare le lacrime.
Libere, senza freni scorrono sul suo viso, Peeta la stringe forte per non farla crollare.
E per ultimo, il distretto 12.
Fa’ male leggere tutti quei nomi, tante persone io le conoscevo, magari di vista ma comunque le ho incontrate.
Associare il nome di Madge Undersee alla sua passone per le fragole,  oppure ricordare il viso sorridente di Tob quando abbiamo fatto una gara di corsa dove lui mi ha battuto e ora leggere sulla pietra il suo nome, Tobias Dolmen fa male, tanto.
Ma il dolore più acuto e la voragine nel cuore si fanno vivi solo quando, in bella grafia, mostrano il suo nome.
Primrose Everdeen.
Katniss non riesce più a guardare il monumento, si gira e si rifugia tra le braccia di Peeta.
La presidente Paylor mostra qualche crepa nella maschera di indifferenza che ha portato fino ad adesso.
Il nome di Prim è ancora inquadrato, quando lo schermo si spegne di botto.
Gale, in piedi con il telecomando in mano ha lo sguardo perso nel vuoto, come se sesse ricordando qualcosa di molto doloroso.
Johanna gli si avvicina, e gli ripete “non è colpa tua, non è colpa tua” lui annuisce e sposta lo sguardo dal televisore spento verso di me.
So di aver gli occhi lucidi, perché, anche se ho 17 anni, il dolore provocato dalla perdita di Prim è troppo da sopportare.
vieni Rory, ti devo parlare” la sua voce è incrinata, lo sguardo basso.
Lo seguo fin fuori casa, camminiamo in silenzio finché non ci fermiamo in prossimità del parco.
Gale si siede per terra, la schiena appoggiata contro un muretto e lo sguardo fisso davanti a lui.

Sono solo.
Solo e deciso.
Così, senza pensarci due volte afferro l’oggetto
che era sul tavolo e mi dirigo verso il parco.


tu sai come è morta Prim?” domanda rompendo il silenzio.
“No, nessuno me lo ha mai detto.” Replico, è la verità.
Dentro di me sento solo il vuoto incolmabile che ha lasciato la sua perdita.
è stata uccisa” dice, annuisco, questo lo so.

Il coltello dalla lama lunga e seghettata  si avvicina al mio petto


Era andata a Capitol City come medico, il suo sogno era quello di aiutare gli altri” so anche questo, ma dove vuole arrivare?

Il coltello preme sulla mia carne.


“è morta a causa di alcune esplosioni provocate dalle bombe mentre aiutava dei feriti”continua.

Il coltello ha fatto un taglio non profondo sulla mia pelle.
Sangue rosso e caldo mi macchia l’addome.


Chiudo gli occhi, mentre ondate di dolore mi percuotono il corpo.
la mia Prim, uccisa da una bomba.

Uccisa mentre faceva quello che le piaceva di più.
“quelle bombe provenivano dal distretto 13”
Parole che arrivano indistinte alle mie orecchie.
Dal, distretto 13?
Apro gli occhi e guardo mio fratello “N..non è pos…ibile” balbetto.
No, ho capitomale.
Di sicuro.
Lui annuisce.
Perché?” domando, incapace di dire altro.
Lui, scuote la testa.

La lama del coltello preme più in profondità.
Gemo, il dolore è forte
Ma il senso di vuoto senza lei è ancora più forte
una lacrima esce dai miei occhi grigi.

“Tu lo sapevi?
Lo sapevi e non mi hai detto niente, Gale?”
voglio guardarlo negli occhi.
Voglio che neghi, perché io e lui non abbiamo segreti.
Silenzio, ecco cosa ricevo in risposta.
un silenzio carico di Si, io lo sapevo

Il suono del mio respiro corto.
dei miei gemiti di dolore
riempiono l’aria gelida.
Fa’ freddo, ma non mi importa.
La neve, si macchia di rosso.
Rosso fuoco?
no , rosso sangue.

“quelle bombe, le ho progettate io”
Le sue parole mi entrano nella testa.
Lui, mio fratello ha progettato le bombe che hanno ucciso la mia Prim.
Il mio corpo reagisce all’improvviso.
Mi alzo e mi scaravento su di lui.
Pugno sul naso, lacrima.
Pugno nello stomaco, altra lacrima.
Pugno sulla mascella, singhiozzo.
“Perché? Perché lo hai fatto!?
Io mi fidavo di te, e tu me l’hai uccisa!”
urlo in preda alle lacrime e continuando a colpirlo.
Sento qualcuno che mi prende per le spalle e mi tira via da mio fratello a forza.
Johanna mi tiene forte le braccia dietro la schiena, mentre io scalcio per liberarmi
“Lasciami, lasciami!” la sua presa si fa’ più forte, mentre nostra madre  aiuta Gale ad rialzarsi.
Io continuo a muovermi per liberarmi, mentre singhiozzo.
assassino!” Gli urlo dietro.
Lui si gira ed abbassa lo sguardo.
Sento le forze venire meno.
Qualcuno chiama il mio nome, ma il suono mi giunge lontano,
chiudo gli occhi e vedo una ragazzina di 13 anni che prende fuoco, trasformandosi in una torcia umana.
“Prim” mormoro, accasciandomi tra le braccia di Johanna.

Il ricordo di quella sera,
è impresso bene nella mia mente.,
 sono passati solo 5 giorni
Spingo con forza il coltello sul mio petto.
Sopra il lato sinistro, dove un tempo c’era un cuore.
un cuore che è morto insieme a Prim.
“Prim arrivo” sussurro con un dolce sorriso,
poi lascio che il sonno infinito abbia la meglio su di me.
La neve è rossa.
Rosso sangue o rosso fuoco,
non fa la differenza.


 

Sil's corner.
Allora, facciamo un pochino di pubblicità agli sconosciuti.
Stavo guardando questo video su You tube  
http://www.youtube.com/watch?v=_XzdLPeAtPg
quando una frase (citata all'inizio) mi ha dato
questa idea.
Enjoy it (?)

   
 
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