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Autore: sbornyXVII    21/09/2012    1 recensioni
Un pessimo primo incontro può dare il via ad una storia perfetta? "Lovestory": una storia d'amore in 10 capitoli; ogni riferimento a persone, cose, luoghi o situazioni è espressamente voluto.
Genere: Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Crack Pairing
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago, Universitario
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FOREVER
 
«Hai da fare oggi pomeriggio?»
«Sono libero dalle due alle quattro.»
«Bene, allora ci vediamo alle due e mezza sotto il tuo ufficio.»
 
Moore faceva l'assicuratore, e il suo ufficio si trovava a quattro isolati dalla casa di Rose. Non lo vedeva da un pezzo; ma il motivo principale per cui voleva incontrarlo era che voleva un assaggio di normalità: voleva vedere un amico comune ad Andrew, senza necessariamente dover parlare di lui.
 
Alle due e mezza esatte si incontrarono in strada, e decisero di andare a mangiarsi un gelato. In gelateria, mentre fissava le vaschette dei gelati, si perse un istante nei suoi pensieri.
Non gli ho mai offerto quel gelato che avevo usato come scusa... me ne ero dimenticata...
«Ehi tutto ok?» chiese Moore, che aveva già in mano il suo cono, interrompendo il flusso di ricordi.
«Eh? Oh, sì, certo! Una coppetta stracciatella e cioccolato, per favore.»
 
Si sedettero su una panchina al sole, parlando del più e del meno. Poi Moore cambiò discorso, di punto in bianco.
«Con Andrew com'è la situazione?»
Rose sussultò, e per poco non le cadde il cucchiaino dalle mani.
«Non c'è niente da dire. Non ci vediamo e non ci parliamo.» Abbassò lo sguardo, e iniziò a rompere col cucchiaio i pezzetti di cioccolato rimasti sul fondo della coppa. «Non mi va di parlarne comunque.»
«Davvero?» fece lui, sorpreso. «Credevo mi avessi cercato per questo. Io sapevo che lui voleva rivederti e... Ok, scusa, discorso chiuso.»
Piombò un silenzio piuttosto imbarazzante, perciò Rose tentò di cambiare discorso domandando una cosa su cui si arrovellava da tempo: gli chiese come mai era finita con Faith.
Le spiegò che Faith, dopo il primo mese, non aveva dimostrato più affetto, o attaccamento, o interesse nei suoi confronti. Si faceva viva quando le serviva qualcosa, e quando era a casa sua non faceva altro che chiedergli "mi fai questo?" "mi porti quello?" e lui non otteneva neppure un grazie. E concluse dicendo che il giorno in cui le aveva fatto notare il suo atteggiamento, se ne era andata sbattendo la porta e mandandolo a quel paese.
«Be'» commentò Rose infine, «questo spiega un bel po' di cose.»
 
A quell'ondata di ricordi in gelateria ne seguirono altre. Passando davanti al parco vicino al fiume, ripensava al loro primo appuntamento. Nei tratti della gente che incrociava, rivedeva lui. Ogni alfa-romeo metallizzata che le passava accanto la faceva sussultare.
Non posso andare avanti così. Devo capire cosa voglio e cosa provo.
 
«No, non se ne parla neanche!» La reazione di Micheal non lasciava decisamente spazio all'interpretazione.
«Ne ho bisogno... Fidati di me.»
«Ma come faccio?!»
«Vuoi che io sia sicura di voler stare con te? Lasciamelo incontrare, e dopo non dovrai più avere dubbi.»
 
Alla fine acconsentì, ma Rose aveva sopravvalutato il proprio autocontrollo.
Rivedere Andrew fu come risvegliarsi dopo settimane di torpore. Lui l'abbracciò, in lacrime, mormorando che l'amava, che aveva commesso lo sbaglio più grosso della sua vita, che non voleva lasciarla andare, che era disposto a fare a botte con Micheal pur di riaverla.
 
Quando quella sera tornò a casa, si chiuse nella sua stanza e si accasciò contro la porta, più confusa di prima.
E ora che faccio?
 
«Jenny, dammi una mano.»
«E' un gran casino non c'è che dire.»
Rose e Jennifer erano piuttosto legate, ormai, pur conoscendosi da poco. Jenny era schietta e spontanea, e soprattutto conosceva Micheal da più tempo di lei, perciò forse poteva aiutarla.
«Come faccio a capire chi dei due voglio?»
«Puoi fare una lista dei pro e i contro, che ne dici?»
«E' un inizio.»
 
Cominciò da Micheal. Lui le stava dando tutto ciò che con Andrew le era mancato. Era presente, era generoso, le aveva risanato la ferita nel cuore.
Andrew, d'altro canto, le era stato vicino quando ne aveva avuto più bisogno. Con lui era scattato qualcosa di chimico. Si erano frequentati per quasi un anno e non avevano mai litigato, neanche una volta. Era sempre stato sincero, le voleva bene... ma poteva essere cambiato davvero nel giro di poche settimane?
Chi scelgo: chi mi ha fatta soffrire e vuole rimediare, o chi non ha ancora avuto occasione di spezzarmi il cuore?
«Stai dimenticando una cosa importante» intervenne Jennifer. «Tu di chi sei innamorata?»
«Che hai detto?» sussultò Rose, in preda ai flashback.
Perché non ci ho pensato io? Come ho fatto ad essere così stupida?!
Strappò il foglietto su cui aveva elencato pregi e difetti di entrambi.
«Ehi! Ma che...»
«In un mese non si cancellano certe emozioni... Ora so che devo fare!»
 
Senza aggiungere altro, corse a casa. Da un momento all'altro, tutto le era apparso chiaro. Quante possibilità ci sono, che due persone arrivino a provare sentimenti così forti l'uno per l'altra, dopo un primo incontro patetico come il loro? Chi altro avrebbe avuto la forza di aspettare una persona per un intero anno, pur non avendo possibilità? Chi rinuncerebbe alle proprie convinzioni, se non per il vero amore?
Erano sempre state anime affini, le loro, sin dal pincipio... E l'amore aveva vinto.
 
Giunta a casa mandò un messaggio a Micheal, spiegandogli che era finita e sperando, in cuor suo, che fosse in grado di perdonarla.
Poi toccò ad Andrew.
Lo chiamò. Gli comunicò la sua decisione. Cinque minuti dopo era già per strada per andare da lei.
Ci mise appena venti minuti ad arrivare, sfiorando più volte la morte, pur di arrivare da lei, che era finalmente sua.
 
«Mi dispiace... mi dispiace...» mormorò lui tra lacrime di gioia.
«Non ha più importanza» disse lei, felice. «Siamo qui, adesso. Siamo io e te-»
«Per sempre.» sussurrò Andrew.
«Per sempre.» confermò Rose, prima di dargli l'ennesimo bacio.




 
 
Rose e Andrew hanno trovato la pace dei sensi.
Vivono insieme, adesso, e sono felici.
Micheal, col tempo, ha perdonato Rose, 
ma non si sono ancora rivisti da allora.
Jennifer è ancora molto amica di Rose, 
e continuano a frequentarsi nonostante i mezzi scarsi.
Faith ha infierito un paio di volte nel rapporto tra Andrew e Rose, 
ma senza risultati, e infine si è arresa.
Ormai in paese la odiano tutti,
perciò in giro non si vede mai.
 
La loro storia è la prova
che anche nella vita reale
può esistere il lieto fine.
 
Basato su una storia vera.
  
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