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Autore: MissShinigami    22/09/2012    5 recensioni
Kimberly Williams è una ragazza non poi così normale che abita in un paesino non molto distante da Grandview, dove abita sua cugina.
La cugina M, come la chiama sempre Kim, ha il dono particolare di vedere i fantasmi, cosa comune nella famiglia, poichè lo possiede anche la protagonista...
Tuttavia la cugina M non è mai stata coinvolta in una storia con molte sfumature del thriller!
Genere: Fantasy, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
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-- otto anni dopo --

Quella mattina avevo l’ultimo esame poi sarei diventata a tutti gli effetti un medico.
Ero agitata mentre bevevo il mio caffè amarissimo appoggiata alla finestra della cucina, la gamba sinistra a terra solo con la punta del piede, ero ancora scalza.
Hope entrò dalla porta salterellando. “Heeeeiiii!! È finalmente arrivato il libro!!!” urlettò.
Mi voltai: era diventata grande, la bambina dai riccioli biondi e i grandi occhi verdi era diventata una donna … quasi … aveva sedici anni …
Mi avvicinai lentamente al tavolo. “Davvero?” presi la busta marrone che mi stava porgendo.
Hope uscì dalla cucina e infilò nel bagno.
Scossi la testa. Poi aprii la busta, feci scivolare il piccolo volume tra le mie mani: John Smith, un nome come tanti.
Finalmente avevano pubblicato la biografia di John, gli avevo promesso che avrei fatto di tutto, lui aveva finalmente abbandonato la sua prolissità, dicendo solo: “Non ho dubbi.” poi era entrato nella Luce.
La ragazza, ormai, con sui convivevo rientrò in cucina, era truccata e vestita di tutto punto.
“Dove ha intenzione di andare oggi, signorina?” le chiesi con tono di rimprovero.
Mi fece la linguaccia. “Mi incontro con Ian!!”
“Oh, davvero?” mi misi a sedere al tavolo mentre finivo il contenuto della mia tazza, non riuscivo più a stare in piedi. La guardai da dietro il fumo del caffè. “Ti piace, he?”
Lei divenne tutta rossa. “Non … non sono affari tuoi!!”
Risi di gusto.
“Piuttosto!! Tu è il tuo dottorino?”
Questa volta arrossii io: mi era bastata rientrare in casa lasciandomi andare un po’ che Hope mi aveva ripreso subito, seduta sulla poltrona del salotto … ok, ero rientrata pomiciando con il mio ragazzo, ma questo non ha importanza!!
“Io e il mio ‘dottorino’ stiamo bene grazie!! E smettila di chiamare così Chad!! Non siamo ancora dottori …” feci un po’ in imbarazzo, cercando anche di cambiare argomento.
Ridemmo.
“Sì ma quando te lo chiederà?” mi chiese con un’aria da furbetta che solo lei riusciva ad avere.
“Cosa?” feci vaga.
“Come se non lo sapessi!” mi si avvicinò prendendo in mano il libro di John. “Quando ti chiederà di sposarlo?”
Mi brucia con la bevanda calda. “Ma come fa a venirti in mente una cosa simile!! Lui non è il tipo … che fa … che fa queste cose!!”
“Sì sì certo … intanto però, stasera andate a cena fuori …”
“Non fare la saputella piccola!!”
“Non sono più piccola!!”
“Aaaah!! Per me tu resterai sempre la piccola bambina nella torre!!”
Sbuffò frustrata e arrabbiata mentre io ridevo, sapevo che non se la prendeva davvero.
“Bene adesso devo uscire, altrimenti Julie mi raderà la testa!!” dissi mettendola al corrente del pericolo che correvo ritardando.
Mi alzai e mi diressi alla porta dove mi attendevano i miei anfibi neri poi mi fermai indecisa.
Hope mi vide ferma davanti alla porta. “Ooooh! Vorrei uscire anche io!! Eccolo qua! Lo avevi lasciato in cucina!!”
Mi porse il mio bastone di ciliegio chiaro.
“Grazie! Non ricordo ma i dove lo metto!!”
“Infatti sono otto anni che te lo tengo d’occhio io!!” mi prese in giro lei.
Uscimmo insieme di casa. Ian aspettava la dolce innamorata in fondo al vialetto, ci salutò entrambe con un grande sorriso, poi i due piccioncini si diressero verso la scuola.
Io mi incamminai verso il bar davanti al quale mi ritrovavo sempre con Julie, poi andavamo insieme verso l’ospedale.
Quella sera Chad mi aveva chiesto di andare a cena fuori … che volesse davvero chiedermi di sposarlo? Stavamo insieme da quasi cinque anni da quando avevo parlato con suo padre … bhè … lui era morto e io lo avevo fatto passare oltre … a volte i fantasmi portavano davvero cose buone.
Sorrisi.
Avevo un umore magnifico quel giorno, salutai da lontano Julie.
Guardai il mio bastone chiaro senza il quale mi sarei ribaltata di lato: alla fine mi ci ero abituata, all’inizio non lo volevo neanche; quando Hope non guardava tentavo di camminare come prima, senza mai riuscirci, ma non è che mi fossi arresa, solo che consideravo inutile continuare a cercare di accelerare i tempi, facevo i miei esercizi tutti i giorni e questo mi consentiva piano piano di usare un po’ di più la mia povera gamba.
“Agitata!?” mi chiese Julie, lei era già un infermiera, una di quelle brave.
Sorrisi. “Certamente! Ma non mi fermerò certo per questo!!”
Mi diede una pacca sulla spalla e mi fece gli auguri. Andammo insieme verso l’ospedale.
Più mi avvicinavo, più ero ansiosa, ma non un’ansia cattiva, piuttosto una voglia di fare incredibile.
Davanti alle porte dell’edificio, Chad ci stava aspettando, ripensai alla serata che mi attendeva e sorrisi come un ebete, sarei voluta correre da lui ma avrei solo rischiato di cadere a terra.
Mi venne incontro lui. “Ciao.”
Ci baciammo.
“Pronta per l’esame?”
“Sono nata pronta!!”
Salutammo Julie che iniziava il suo turno da lì a qualche minuto.
Noi andammo a sederci fuori dall’aula degli esami e ripassammo alcune cose insieme. Ogni tanto Chad mi baciava.
“Se continui così non ripasseremo nulla!” lo rimproverai. “Non che mi dispiaccia …” aggiunsi subito poi.
“È che non vedo l’ora di stasera …”
Lo guardai intensamente cercando di leggergli nel pensiero … sciocca Hope che mette pulci nelle orecchie!!
Arrossii.
Lui rise.
Dopo poco le porte si aprirono e l’esame iniziò.
Credevo fosse più difficile … o forse i ero preparata bene. Ero lontano da Chad, ogni tanto ci scambiavamo occhiate divertite, lo so siamo strani io e lui.

“Allora com’è andata?” mi chiese Julie dietro ad un banco pieno di fogli e provette.
“Non lo so non voglio espormi ancora vedremo tra poco …”
“Ma sono così veloci a correggere?”
“Mha! Che ne so! Usano dei super computer credo …”
“Più vaga sei, meno nascondi la tua agitazione lo sai?”
“Si, me lo dice anche Hope.” sospirai appoggiandomi del tutto al tavolo.
“Quella bambina è un piccolo genio!”
“Magari fosse ancora una bambina! È un piccolo diavoletto!!”
Lei rise sfacciata.
“Che c’è!?” le chiesi sorpresa.
“Parli proprio come fossi sua madre!!” rise.
“In un certo senso lo sono!!” arrossii, era un vizio che avevo preso da quando avevo conosciuto Chad, mi trovava irresistibile con le guance rosse. “Stasera esco con Chad … Hope dice che mi chiederà di sposarlo …”
“Lo farà di sicuro!” mi interruppe Julie.
“Come fate ad essere così sicuri!!” sbottai.
Lei sorrise. “Si vede, quando state insieme fate come le calamite.”
Dietro di lei comparve una donna anziana. “Mi scusi ma quelle sono le analisi di mio marito, ha sbagliato cartellina.”
“Julie quelle sono le analisi del signore nella stanza 4 le hai messe nella cartellina sbagliata.”
“E tu come lo sai!?”
“Me lo ha detto la signora …” dissi indicandola.
La mia amica si voltò quando non vide nessuno sospirò: “Ok, ok mi fido.”
“Grazie.” mi disse la signora.
“Di niente!” risposi sorridendole.
A volte era davvero facile aiutarli.

Il campanello suonò.
“È Chad, vai ad aprire tu!!” mi urlò Hope dalla sua poltrona, stava leggendo un libro di Suzanne Collins.
Andai alla porta e mi ci fermai davanti, mi diedi un ultima sistemata, presi il mio bastone ed aprii la porta.
Rimasi estasiata: in tutto il giardino erano state sistemate piccole candele bianche che illuminavano tutto dolcemente. Chad era in piedi in mezzo al vialetto, vestito di tutto punto, era un po’ rosso in volto.
Mi avvicinai. “Ma che hai combinato?”
“Hope mi ha dato una mano.”
Mi voltai verso la casa: vidi una testina bionda nascondersi in fretta dietro la finestra del salotto.
“Siete pazzi …”
Chad non mi ascoltò e si mise in ginocchio.
Il mio cuore andava a mille.
Mi mostrò una piccola scatoletta di velluto blu.
La aprì, svelando il piccolo ma splendido anello al suo interno, e disse: “Vuoi sposarmi?”


“Sì.”




È incredibile che sia riuscita a finire una delle mie storie, non credevo che ci sarei mai riusctita! :D
Grazie per avermi seguito fino a qui! *breve inchino*
  
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