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Autore: DK in a Madow    23/09/2012    8 recensioni
“Un cazzo di minuto!” dice allungando il dito medio e puntandolo contro la telecamera: “Dio, vi amo tutti, cazzo! Noi abbiamo finito!”.

Beh, si, diciamo che l'iHeartRadio Festival non è stato proprio uno spasso per Mr. Armstrong. D'altronde non poteva andare diversamente con un pubblico di merda come quello. Questo è per celebrare il gesto che ha fatto, la mia stima nei suoi confronti e in quelli di Mike.
Enjoy!
P.S.: Ho appena saputo la causa di tutto ciò, ma la storia rimane come pura fantasia. Come un finale che avrebbe fatto bene anche alla realtà. Sperando che Billie smetta e si riprenda.
Genere: Fluff, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri, Billie J. Armstrong, Mike Dirnt, Tré Cool
Note: Raccolta, What if? | Avvertimenti: Contenuti forti
- Questa storia fa parte della serie 'The trilogy era.'
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Life's a cruel crushing son of a bitch and you're a stupid mother fucker.

Serving shit to the pigs.

(Green Day – Loss of Control)

 

 

 

ONE FUCKING MINUTE.

 

 

 

 

 

Las Vegas, NV - 22 Settembre 2012

 

“Un cazzo di minuto!” dice allungando il dito medio e puntandolo contro la telecamera: “Dio, vi amo tutti, cazzo! Noi abbiamo finito!”.

Lo vedo allontanarsi, lanciandosi alle spalle il microfono il cui rumore riecheggia in tutto lo studio dell’iHeartRadio una volta schiantatosi a terra.

Lo seguo a ruota mentre sento la rabbia montarmi dentro. Questa volta ha fottutamente ragione, non è uno dei suoi momenti da diva. Ci hanno tagliato le gambe su Basket Case mentre avevamo ancora un pezzo da suonare.

“Un minuto! Un cazzo di minuto! E tutti quei fottuti figli di puttana che hanno iniziato a fischiare come dei coglioni! Ma che cazzo succede??” esplose, gettandosi a terra, le mani strette tra i capelli color pece e la schiena scossa dai singhiozzi.

“Non credi non ne valga la pena?”. Frank è appena arrivato, rosso di rabbia anche lui, ma stranamente pacato. Si accovaccia di fianco a Billie, passandogli una mano sulla schiena e un sorriso che increspa appena la sua faccia. “Quei figli di puttana erano lì per Rihanna e puttane varie, non credo fossero in grado di capirti.”

Billie non risponde, si passa le mani sulla faccia sbavando la matita sulle guance e sbattendo la testa contro il muro alle sue spalle.

Io, Frank e Jason lo guardiamo inermi, forse in cerca di quelle parole che sarebbero in grado di consolarlo, ma pare che anche quelle se ne siano andate a fanculo.

“Ragazzi, ma che cazzo avete combinato?”

“Oh ecco il figlio di puttana numero uno! Adesso hai qualche minuto da darmi, brutto stronzo?”

“Armstrong, si calmi!” dice il direttore dell’iHeartRadio che calmo non è nemmeno lui.

“Un minuto! UN CAZZO DI MINUTO CI AVETE DATO! Se su quel fottuto palco di merda ci fosse stato uno dei tanti froci che passate per la vostra fottuta radio, gli avreste dato un’ora se ve l’avesse chiesto! Noi ci facciamo il culo da più di vent’anni direttore dei miei coglioni e voi ci date un fottuto minuto di merda! Fanculo lei, fanculo il festival e la vostra radio di merda!”

Ha urlato tutto a pochi centimetri dalla faccia del direttore che non ha proferito parola e se ne va lasciandoci tutti senza parole.

“Signor Pr…”

“Lo ha sentito il mio amico. Se ne vada a fanculo!” e così dicendo, faccio cenno agli altri di seguirmi sulla scia di Billie. Lo troviamo all’uscita degli studi, avvolto in una nube di fumo. Si volta, buttando a terra la sigaretta accesa pochi secondi prima. Ha smesso di piangere e ha una strana espressione in volto.

“Perdonatemi ragazzi, è stato più forte di me!” dice, la voce arrochita dalla rabbia e dallo sfogo di prima.

“Avevi ragione Billie, si son comportati di merda!” dice Jason, il suo volto come sempre calmo e rassicurante. Billie gli sorride, sollevato.

“Porca puttana!” esclama Trè all’improvviso “Ero talmente impegnato a guardare voi che distruggevate gli strumenti che non ho nemmeno dato un colpo alla batteria, cazzo!”.

“Oddio ecco che inizia a fare il pagliaccio!” dico io, ridendo.

“Mi sembrava di esser tornato indietro.” dice sognante “Eravamo davvero noi in quel momento!”.

Billie lo guarda sgranando gli occhi. Poi, all’improvviso, spalanca le braccia.

“Grazie, ragazzi!”

In pochi secondi lo circondiamo, sei braccia che lo stringono, accarezzano, le nostre risate che si confondono.

“Momento!”

“Che c’è Frank?” dice Billie.

“Quella è o non è l’auto di Rihanna?” dice indicando il parcheggio.

“Frank a cosa stai…” cerco di chiedere.

“Mike, ti prego, non iniziare a fare il pignolo. Hai rotto il tuo bel basso? Adesso fai sfogare me e Jason!” dice, strizzando l’occhio al povero White che lo guarda interrogativo.

“Che hai intenzione di fare?” chiede Billie ridendo sotto i baffi.

“Oh, niente, ho solo dedotto che qui intorno non vedo bagni e io ho un gran bisogno di pisciare. Anche tu Jason, vero??” dice sgranando gli occhi e allargando la bocca in un sorriso a trentadue denti.

“In effetti hai ragione!” esclama Jason, divertito.

“E bravo pisellone!” dice Frank allungando pericolosamente la mano si pantaloni di Jason, che lo scansa subito. Ridendo si dirigono verso il parcheggio, l’aria spensierata e soddisfatta.

Io e Billie rimaniamo soli. Mi sento un po’ spaesato, forse perché avverto che la rabbia è andata via, lasciando una sensazione di leggerezza. Mentre mi perdo in questi pensieri, sento una lieve pressione intorno alla mia vita. Billie. Mi guarda con quegli occhi che, dopo il pianto, sono ancora più brillanti, mentre col braccio inizia a stringermi.

“Che mese di merda!” dice, poggiando il capo sulla mia spalla.

“Lo so!” dico, passandogli un braccio intorno alle spalle e lasciandogli un lieve bacio sulla testa.

“Grazie per non avermi lasciato da solo neanche questa volta!”

“Beh, avresti fatto una figura di merda!”

Ride e fa ruotare la testa, nascondendo il volto nell’incavo del mio collo. Appoggio la mia guancia sulla sua.

“Settembre sta per finire!” dico. Non so perché.

“Mmmh” risponde lui. Un brivido gli scuote la schiena.

“Devi esser forte, come il tuo cuore!”

Non risponde. Continua solo a nascondere il viso, il respiro regolare.

Potremmo rimanere così una vita intera, lasciare che il tempo scorra intorno a noi e ci affoghi. Potremmo mandare tutto a fanculo e rimanere vicino a quel parcheggio che puzza di merda e benzina. Sarebbe un posto perfetto. Forse perché, per me, qualsiasi posto e qualsiasi situazione sarebbero perfetti se c’è lui.

“Billie…?”

Solleva il capo. Mi guarda con quell’intensità che mi farebbe fare qualsiasi cosa. Figlio di puttana, benedetto e maledetto il giorno in cui ti ho incontrato.

“Lo so!” dice e lievemente mi bacia. Non riesco a pensare a nulla, se non al fatto che quest’uomo prima o poi mi manderà in pappa il cervello a furia di leggerci dentro. Amore, gratitudine e ancora amore; questo è il suo bacio, lieve e dolce che non si spinge oltre.

“Ti amo anch’io” dice, la faccia di un bambino prepotente che ha appena scoperto il tuo più grande segreto.

“Lo sai che hai una faccia da culo?” gli dico, ridendo.

“Ha-ha, è per questo che ti piace così tanto!” dice sarcastico, ridendo come un idiota.

“Coglione.” gli dico, prima di fiondarmi verso di lui, stampandogli un breve bacio.

“Guarda quei due!” dice, iniziando a ridere come un matto.

Mi volto verso il parcheggio e vedo Frank e Jason, pantaloni calati fino alle ginocchia, chiappe al vento e teste rivolte indietro, mentre pisciano allegramente sulle serrature dell’auto di Miss Rihanna.

Io e Billie scoppiamo a ridere, seguiti come una eco da Frank e Jason.

“Dio, mi sento un fottuto cane!” urla Frank, ormai al limite dell’esaltazione.

“Credo vi sterilizzeranno presto se non la smettete!” dice Billie.

“Cosa vorresti dire, nano?” risponde Frank.

“Che vi tagliano il cazzo!” urla Billie, esaltato anche lui.

“Infatti Frank, basta, anche perché tu hai già perso parecchio là sotto!” dice Jason ridendo.

“Ha-ha, simpatico!” risponde Frank che, per sottolineare la sua irritazione, ruota il bacino verso Jason, che si sposta appena in tempo per non farsi pisciare sulle gambe da Frank.

“Sembrate dei bambini!” dico.

“E tu sembri un adolescente in calore! Molla la presa sul nano, Prichard, ricordati che ce l’abbiamo in comproprietà!”

“Hey, non sono proprietà di nessuno!” dice Billie ridendo.

“Non ci credi nemmeno tu Bill!” esclama Jason, rialzandosi i calzoni. Frank lo imita ed entrambi si avvicinano a noi due. Mollo la presa su Bill, che ormai è sereno.

“Beh, che dite? Ce l’abbiamo un minuto del cazzo per farci una birra?” esclama Bill.

“Oddio, per quanto ancora durerà questa storia?” chiede Frank, fingendosi scocciato.

“Un minuto, no?” dico io.

“Non faceva ridere” dice Frank.

“Andiamo via da questo posto di merda!” dice Bill, che spedito si dirige verso la macchina. Lo seguiamo in silenzio, felici che si sia ripreso.

Felici di esser stati ancora una volta noi stessi, oggi come vent’anni fa.

 guitar

 

 

 

 

 

 

Angolo della pazza/demente:

Salve! Siete arrivati fin quaggiù? Beh, allora avete uno stomaco e un fegato impressionanti. Questa fic, come avrete notato, è nata dall'immensa stima che provo per Mr. Armstrong, stima rinnovatasi dopo lo sclero all'iHeartRadio Festival. E' più una manifestazione d'affetto che una vera e propria fic! E, ovviamente, la mia gioia sfocia sempre in una serie di "cazzo" ripetuto a manetta, slash e ovviamente Bike. :'D

Spero vi sia piaciuta e che lascerete una beeella recensione.

Cià! :)

 

   
 
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