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Autore: Smocchan    23/09/2012    2 recensioni
Non c'era voluto molto prima che ricordasse come ci fosse finito in quel posto – il terribile mal di testa che lo aveva colpito non appena si era messo a sedere sul letto gli aveva impedito per diversi minuti di pensare razionalmente. 
[AoKise.]
Genere: Fluff, Introspettivo, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi
Note: AU, What if? | Avvertimenti: nessuno
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It's enough.

 

 

 

 

Non c'era voluto molto prima che ricordasse come ci fosse finito in quel posto – il terribile mal di testa che lo aveva colpito non appena si era messo a sedere sul letto gli aveva impedito per diversi minuti di pensare razionalmente.
Quando ebbe ripreso la capacità di mettere due parole una in fila all'altra Ryota inarcò le sopracciglia in segno di sbigottimento, non capitava spesso di vedere Aomine steso sul suo materasso preso ancora da un sonno profondo che non dava cenni di interrompersi, solitamente era abituato a svegliarsi da solo, a osservare le lenzuola completamente sfatte come se quella notte non avesse fatto sesso – lo definiva a quel modo, ma in realtà Kise lo considerava molto più di un desiderio ormonale -, bensì avesse lottato nella notte con chissà quale nemico.

Si sentiva stranamente bene, oltre che per la gradita sorpresa di prima mattina ripensò ai momenti trascorsi la sera precedente, ricordava le labbra di Daiki percorrergli con estrema voglia il suo corpo; mordeva, leccava e faceva suo ogni angolo della sua pelle lasciando inevitabilmente segni che Kise, anche se fossero scomparsi, avrebbe sentito indelebili. Solamente suoi.

Tentando di fare meno rumore possibile appoggiò i piedi sul pavimento, aveva bisogno di una doccia fredda per riprendersi dal post-sbornia, se aveva bevuto non era certo colpa sua – indirettamente lo era -, comunque era stato Aomine a decidere di esplorarsi reciprocamente la cavità orale con una tizia qualsiasi che aveva abbordato all'angolo del locale proprio sotto i suoi occhi.
Ricordava le sue gambe farsi improvvisamente molli, i muscoli del viso contrarsi e gli occhi pizzicargli pericolosamente a causa della rabbia che gli stava ribollendo nel corpo. Aveva temuto davvero di scoppiare e fargli una sfuriata davanti a tutti, proprio per questo era ricorso all'alcool, voleva bere tanto da dimenticare cosa ci stesse facendo in quel posto.

Ma le cose erano andate diversamente, Kise si era intrufolato nel primo bagno che aveva incrociato e aveva passato gran parte del suo tempo rannicchiato a terra finché sulla soglia non era apparso Aomine, non si era chiesto come mai fosse lì, semplicemente cominciò a sputargli addosso tutto il rancore che aveva tenuto dentro di sé da un mese a quella parte. E poi era successo di nuovo, Kise si era ritrovato inchiodato al muro con le sue labbra incollate a quelle dell'altro. 
Non aveva avuto la forza di ribellarsi e nemmeno aveva avuto l'intenzione di farlo, voleva che Daiki appartenesse solo a sé ma chiaramente era una cosa che a ben pensare era quasi impossibile dato la sua natura libera, che non si legava mai a nessuno. Il biondo appoggiò un gomito contro la parete, come diamine avevano fatto ad arrivare fino a casa sua?  

« A cosa stai pensando? » improvvisamente la sua voce gli occupò totalmente la mente ridestandolo dai mille pensieri che lo avevano affollato per chissà quanto tempo, sforzò un piccolo sorriso innocente voltandosi verso di lui. Aveva i capelli scuri tutti scompigliati, assomigliavano molto ad una balla di fieno se doveva esser sincero, ma era ugualmente figo.

« A nulla Aominecchi, volevo solo andare a farmi un bagno » e senza esitare cominciò a fare dei passi in avanti troppo nervosi che lasciavano intendere che c'era qualcosa che non andava, difatti il suo tragitto venne presto bloccato dal moro che in pochi istanti lo raggiunse prendendogli saldamente un braccio ma senza farlo voltare « Ciò che ti ho detto ieri sera lo pensavo davvero, Kise ».
E Ryota capì immediatamente a che frase stesse alludendo.

 

« Sai che io prima agisco e poi penso, ad ogni modo... »

Gli erano costate tanto quelle parole, lo sapeva bene, eppure pensava lo stesse prendendo in giro quando gliele aveva sentite pronunciare. Kise rivolse di nuovo l'attenzione su di lui in cerca del suo sguardo, non avrebbe più avuto paura di rivedere la sua espressione strafottente sul viso, ora sapeva che lui non era come tutti gli altri, Aomine ci teneva, anche solo un pochino.
E andava bene così.

«
...Mi dispiace ».

 

 

 


 

 

Disclaimer Kuroko no Basket © Fujimaki Tadatoshi

 

Dovevo farlo, dopo aver visto la puntata 25 stamattina francamente avrei tanto voluto scrivere un pezzo su Kise/Kasamatsu ma ero troppo in depressione e così ho optato per la AoKise ( non che mi dispiaccia eh, sono pur sempre i miei preferiti. u.u ).
C'è poco da dire, adesso vado su Tumblr a deprimermi ancora di più, voglio la seconda stagione, voglio la winter cup, voglio vedere gli scontri che ci saranno tra la Yosen e il Seirin, tra il Rakuzan e la Shutoku...Pretendo troppo? ;w;


Smocchan.

 

   
 
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