Quand’è che un’amicizia non è più un’amicizia?
Quando  si infrangono le sue regole?Quando quell’amico a te caro ti volta le spalle e comincia a rincorrere i suoi sogni?La sua vita?Quando non si volta per vedere se ci sei con lui?
Le complicazioni che comportano le relazioni hanno la forza di uccidere.
Un litigio ha la capacità di ferirti più di un coltello.
Un cambiamento, in quell’unico rapporto in cui credevi di poter essere te stessa, può ferirti come  un corpo trafitto da mille lame, tutte insieme,unite dallo stesso intento. Toglierti il sorriso.
In questa vita fatta di lavori poco appaganti, di università troppo costose e difficili, di bellezza non rilevante; e di uomini inesistenti,mi  son sempre ritrovata ancorata alle uniche relazioni che mi erano possibili, le mie amicizie.
Ho sempre creduto nell’amicizia.
Eppure ho comunque conservato  per me la sensazione di donare corpo ed anima  e di ricevere in cambio un po’ di qualcosa, che forse era cuore o forse solo uno sputo di cuore.
 Intanto, gli insuccessi aumentano, la gratificazione personale scende al centro della terra, e le uniche persone su cui avevi fatto affidamento, ti donano la loro amicizia , solo quando hanno tempo.
Non se ne rendono conto. Non lo fanno per farti male eppure,anche senza accorgermene , quell’atteggiamento mi rendeva schiava di quella ferita di cui non mi ero resa conto. Un livido, il quale mi costringeva alla solitudine.
Quante cose potremmo fare,quante esperienze potremmo vivere..
Eppure l’amore batte l’amicizia.
L’amore è un mare. L’amicizia è una lacrima .
Se la perdi in mare, rischia di soccombere.
E’ così che è accaduto.
Nelle vite delle persone che amavo  è arrivato l’amore, quello che riesce a sopraffarti. Quello che risucchia la lacrima dell’amicizia.
Ho accettato di vederle ,mentre camminavano e andavano  verso i cambiamenti che le attendevano . Ho esultato per la loro felicità..
Ma chi piangeva per me e per la mia solitudine?
Chi comprendeva il mio senso di inadeguatezza?
Vedevo tutti andare incontro al proprio destino. Io mi ritrovavo a correre verso il nulla, per approdare ancora verso le coste del niente.
La solitudine la mia vera compagna?
E mentre tutti vivevano,io mi limitavo a sopravvivere.
Non voglio più farlo.
Loro hanno trovato la loro svolta. Io troverò la mia.
Quando qualcuno mi ha chiesto..
“Ma eravate fidanzate?”
Io ho risposto:
<<“No, eravamo più che fidanzate!”>>
…
<<“Eravamo amiche…”>>
…
<<“Ora non lo so più!”>>
Fu ed ancora oggi è, quello il momento in cui mi persi.
Se l’amicizia non esisteva, in cosa avevo creduto ?
Quello fu l’attimo in cui odiai l’amore. Il secondo in cui detestai il tempo. Il giorno in cui cominciai a credere di essere una stupida.
<<”Forse…  deve andar così!”>>
Sicuramente di errori ne avrò fatti a dozzine, le mie amiche altrettanto..
Le porterò sempre con me. Continueremo a star insieme, ma furono e sono tutt’ora colpevoli di avermi strappato l’unica illusione che ancora mi concedevo.
… Quella di non esser sola!
Non servirebbe riorganizzare una vita intera per porre rimedio agli sbagli e alle disattenzioni commesse.
Un vaso rotto,non sarà più lo stesso se si è perso anche un solo pezzo.
Non sarà più perfetto come un tempo, avrà in sé sempre qualche crepa che la colla terrà insieme,ma la sua bellezza è perduta.
Mi sentirò sempre come quell’amicizia disattenta?Come quel vaso rotto ?
Le cose si aggiustano, si sanano col tempo, ma qualcosa è cambiato.
Quel pezzetto mancante mi ha fatto comprendere che forse lo schifo in cui sono immersa non è dovuto solo a me ,ma anche all’egoismo di chi mi sta e stava intorno.
Non cercherò più sostegno negli altri…
Forse qualcuno aveva ragione …
<<“Se vuoi salvarti, salvati da solo!”>>
Non ci riuscirò forse, magari non ci proverò nemmeno…
Ma la prossima volta..
<<“Ci crederò di meno”>>