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Autore: MissNanna    23/09/2012    6 recensioni
Lei: bella , ricca e terribilmente schiava dell'apparenza .
Lui:bello , povero e privo di ogni inibizione.
Lei la sua datrice di lavoro, Lui il suo autista.
Quando due cuori si scontrano,non è sempre facile ad arrivare al lieto fine..
Strade lunghe tortuose e ricche di colpi di scena...
Questa è la storia Di Noa e Pen.
ATTENZIONE:storia completa, su richiesta è possibile aggiornare un capitolo al giorno.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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Capitolo 1.1

    Baci,Fragole & Champagne

Il giorno del mio ventesimo compleanno doveva essere speciale più di tutti gli altri già festeggiati. Mi trovavo come previsto nella mia bellissima limousine nera con circa dieci bottiglie di champagne in freddo ed una lista di locali esclusivi da visitare per tutta la notte .L’unico intoppo era l’assenza delle amiche selezionate per quel tour così particolare. Ben due ore di ritardo. Una volta compreso che non si sarebbero presentate ordinai al mio autista di partire.

<<”Chi se ne frega di loro!Ho ancora tutta la notte,ben dieci bottiglie di champagne e.. i “Pass” per i migliori locali!”>>

Senza rendermene conto mi ritrovai a scolarmi ben quattro litri di quella pozione magica che porta via i cattivi pensieri e rende magiche le serate peggiori. Bevvi tanto che di quei momenti ricordo con imbarazzo ben poco .L’autista era divenuto l’oggetto della mia totale attenzione da pazza ubriaca. Lo guardavo spesso pensando a quanto fosse giovane e a quanto le sue labbra potessero essere dolci. Avevano sicuramente il sapore delle fragole mature e le fragole mature sicuramente combaciavano bene con lo champagne della mia bocca. Urlante e mezza sghignazzante iniziai a giocare con lui,che molto serio evitava di darmi corda.

<<”Ei,ma tu parli mai o hai sempre il broncio?”>>

Lui evitava di guardarmi tenendo lo sguardo fisso sulla strada.

<<”Sai che ti pago ,vero?”>>

Lo vidi sbuffare dallo specchietto retrovisore e notai che stava accostando l’auto. Scese e con mio stupore aprì il portello dei passeggeri. Entrò e si richiuse dentro con me. Si tolse il cappellino stupido e scocciato,sistemò prima i suoi splendidi capelli scuri e poi adagiò il suo sguardo color cioccolato sulla mia persona.

<<”Allora,mi dica signorina,è così terribilmente stronza come la dipingono tutti?O oggi è semplicemente stata vittima di una cattiveria collettiva?”>>

Lo guardai stupita e poi scoppiai a ridere,colpa dell’eccessivo tasso di alcol nell’organismo.

<<”Anche peggio di quanto tu possa immaginare!Le altre possono solo invidiare,la mia bellezza ,la mia ricchezza e il mio dolcissimo e ricchissimo fidanzato!”>>

Mentre gli parlavo mi rialzai in piedi e con non poche difficoltà mi avvicinai a lui . Mi sedetti al suo fianco e distesi le gambe sulle sue .

<<”Signorina,mi sa che è troppo ubriaca ,forse è meglio se le vado a prendere una caraffa di caffè così le facciamo passare la sbornia per poi  ritornare a casa,cosa ne pensa?”>>

Mi diceva alquanto agitato .Gli piacevo e la cosa non mi disturbava affatto.

<<”Chiamami pure Penny!”>>

Gli affermai mettendomi seduta su di lui con il viso a pochi centimetri dal suo.

<<”Penny,sei completamente ubriaca,cerca di rimetterti a posto. Domani mattina non voglio rischiare il posto per aver fornicato con la padrona di casa!”>>

Divertita ed eccitata lo spinsi con la schiena contro la parete dell’auto e con molta poca delicatezza ,lo baciai. Un bacio di lingue intrecciate,un bacio di fragole mature e champagne. Un bacio che presto o tardi mi avrebbe cambiata completamente, dentro e fuori.

 

La mattina seguente …

Quando riaprii gli occhi era ormai mattina e il sole penetrava dal finestrino leggermente aperto dell’auto .La luce mi accecava e la testa quasi mi scoppiava. Mi sedetti e mi ritrovai mezza nuda e completamente sporca di torta. Guardandomi intorno mi resi conto che c’era  qualcun altro al mio fianco ancora dormiente e per i pochi ricordi della notte precedente ,riuscì a riconoscere come il giovane autista. Lo osservai con attenzione e oltre ai lineamenti mozzafiato aveva anche un fisico molto attraente .Il più grosso problema era però che quest’ultimo era mezzo nudo .Cercai di ricordare cosa fosse accaduto,ma proprio non riuscivo e ciò non fece altro che alimentare i mal di testa. Mi rialzai e ancora poco stabile uscì dall’auto a piedi nudi,presi una bella boccata d’aria cercando di calmare la nausea che stava sorgendo,ma proprio mentre sentivo qualcuno muoversi nell’auto,non riuscì a resistere e mi ritrovai a vomitare l’anima .I capelli mi ricadevano sul viso e in parte si sporcarono sino a che delle mani li tirarono indietro ,per poi poggiarsi fresche sulla mia fronte. In un primo momento non pensai a nulla,se non a cercare di riprendermi poi una volta calmata mi scontrai con un sorriso tanto dolce quanto comprensivo che non fece altro che spiazzarmi.

<<”Come ti senti Penny?”>>

Mi chiamò per nome ,sorprendendomi nuovamente. Cosa era successo quella notte?

<<”Scusami ,perché mi hai chiamata per nome?”>>

<<”Perché me l’hai chiesto tu ieri!”>>

Mi morsi l’interno della guancia maledicendo quelle quattro sciacquette delle mie “amiche” che avevano fatto sì che l’autista si prendesse la libertà di chiamarmi per nome,di darmi del tu e di tenermi la testa mentre vomitavo.

<<”Ehm … Per caso mi hai anche detto come ti chiami?”>>

Lui perplesso mi rispose di no.

<<”Se proprio ti interessa ,io sono Noa!”>>

Sorrisi scettica. Non mi interessava affatto il suo nome,così evitai di stringergli la mano che mi aveva teso. La ritirò poco dopo , molto confuso.

<<”Allora Noa, ehm ..  vedi io non so cosa sia successo questa notte,però volevo dirti comunque di non farti alcuna illusione , perché … si insomma sei anche carino..mah … sei il mio autista ed è così un cliché avere una relazione con un proprio sottoposto ! Poi non so se ti ho detto che sono fidanzatissima …”>>

Mi fissava quasi divertito e la cosa mi irritò parecchio che mi ritrovai a rincarare la dose.

<<”Inoltre confido nella tua intelligenza e quindi credo  che tu sappia che se non fossi stata ubriaca tra me e te non ci sarebbe stato nulla!”>>

Lui mi voltò le spalle e si avvicinò al posto di guida. Mi guardò e poi sorrise.

<<”Okay, se lo dici tu va benissimo. Ora cosa ne pensi di risalire in macchina e tornare a casa? Non vorrai mica che il  tuo fidanzato possa trovarti in questo stato?”>>

Mi osservai e con una nota di disapprovazione lo seguii  rientrando nel retro della limousine.

<<”Ah Penelope,volevo solo dirti che stanotte non è  accaduto nulla di particolarmente  sconvolgente o di irreparabile. Non ti ritroverai con figli illegittimi. Il massimo che ti potrà accadere è desiderare che ti baci ancora con le mie labbra dal sapore delle “fragole mature”!”>>

Mi morsi la lingua. Mi prendeva in giro e la cosa mi faceva rabbia.

<<”Bene,allora chiamerò il mio medico o ancor meglio uno psicologo,se proprio dovessi sognare una cosa simile!”>>

Scoppiò a ridere e non riuscì a non ammettere che aveva un sorriso bellissimo. Mi guardava dallo specchietto retrovisore e sorrideva compiaciuto.

<<”Quindi come ti comporterai con me? Come una “fragola matura e zuccherosa”o mi licenzierai?”>>

Lo fulminai con uno sguardo.

<<”Perché dovrei comportarmi in qualche modo con te? Sei semplicemente l’autista di mio padre e di conseguenza anche il mio. L’unico atteggiamento che avrò nei tuoi confronti è l’indifferenza,quella più totale. Non avrai nemmeno la rilevanza di un moscerino per me!”>>

Scoppiò a ridere ,quasi incredulo. Non mi credeva.

<<”E’ inutile che ridi. Sappi che ride bene chi ride ultimo e Caro mio, con Penelope Richardson l’unica a ridere è lei.”>>

E così dicendo aspettai che parcheggiasse in villa e così scesi e mi diressi in casa.

<<”Ei,sorellina ma che avete combinato ieri sera?”>>

Sbottò Dafne facendo capolinea in corridoio. Mi guardava con espressione divertita. Lei sempre impeccabile ed elegante si ritrovava di fronte alla sua sorella minore tutta impiastricciata di panna ,con i capelli sporchi di vomito e i vestiti stropicciati. Lei così bella ed affettuosa era il mio opposto. Io ero  carina e non bella come affermavo,  imbranata ,insicura ed incapace di instaurare un rapporto umano di qualsiasi tipo.

<<”Per piacere non ne parliamo! Sono stata snobbata da quelle quattro oche che avevo invitato,ho bevuto litri e litri di alcol e … sono in condizioni terribili!Tra poco Richard sarà qui ed io ho baciato un autista puzzolente che ora mi chiama per nome e che dice cose assurde!”>>

Terminai acida ed esasperata. Lei mi prese sotto braccio sino a condurmi in camera.

<<”Suppongo sia stata una giornata pesante ,ma tra poco il tuo tanto agognato Richard arriverà e pranzeremo tutti insieme , faremo tutte quelle cose spocchiose e superficiali che ti piacciono tanto. Tu sarai perfetta e dimenticherai il piccolo problema dell’autista. Anche perché sono sicura che non dirà nulla,non penso che sia così stupido da rischiare il posto!”>>

Terminò tirandomi via il vestito sporco,facendomi rialzare le braccia.

<<”Dio quanto puzzi! Infilati subito nella doccia che ti preparo un abito pulito!”>>

Sotto il getto d’acqua calda ,quasi bollente cercai in ogni modo di eliminare i postumi della sbornia,di cancellare la puzza di vomito e di non dare troppo peso alla fragranza alle“Fragole” del mio bagnoschiuma. Ero irritata dal mio stesso pensiero , che ritornava alle labbra di quell’autista impertinente che mi aveva sorretto la testa, mentre rigurgitavo,cominciai a  strofinarmi la fronte con tale potenza da provocarmi un arrossamento che non riuscì a nascondere nemmeno con il fondotinta. Quando giunse l’ora di pranzo,però fui  perfettamente vestita truccata e con una medicazione in bella vista.

<<”Tesoro cos ‘hai fatto alla fronte?”><

Mi chiese Richard,appena dopo il pranzo. Non era particolarmente affascinante né bello,ma quello che più mi piaceva di lui era il fatto che lo desiderassero tutte e che ben presto avrebbe ereditato l’azienda del padre. Paffuto e leggermente stempiato faceva però la sua buon figura in abito da sera. Gli baciai le labbra delicatamente e lui ricambiò con molta educazione . Era quello il tipo di relazione che avevamo instaurato. Il nostro picco di passionalità  era raggiunto dal fare l’amore una volta a settimana e non era di certo un’ esperienza epocale.

<<”Ehm .. niente di particolare. Ho semplicemente un foruncolo!”>>

<<”Che ne dici di fare un giro in giardino,magari ... possiamo dedicarci un po’ a noi! “>> -Terminò strusciando il suo nasone sul mio collo. Non avremmo potuto fare nulla se non tubare  come ragazzini,ma mi piaceva l’idea di sentirmi desiderata da uno scapolo d’oro come lui. Feci un cenno positivo e stretti in un mezzo abbraccio salutammo i nostri genitori e ci dirigemmo verso il piccolo gazebo sulla collinetta dietro la villa. Una collinetta adiacente alla dependance della servitù. Ero felice della mia fantastica vita da futura moglie di un imprenditore. Ero già immersa nei miei migliori sogni quando Rick,mi fece notare un dettaglio stonato.

<<”Tesoro ,ma chi è quel ragazzo in mutande che amoreggia con la vostra cameriera bionda?”>>

Pronunciò. Deglutii e sentii il fumo della rabbia fuori uscire dalle mie orecchie di gran signora. Quel buzzurro di autista era fermo sulla porta della “mia dependance” , ad amoreggiare con “la mia cameriera”. Di scatto lasciai il braccio del mio amato e corsi come una furia sino ad interromperli. La ragazza arrossì sotto il mio sguardo omicida.

<<”Ma che state facendo? Da quando in qua l’autista fa “queste cose” con la mia cameriera sulla porta della mia dependance e nel mio giardino? Dico ,ci siamo impazziti? Deborah,tu corri in casa ! “>>

Sbottai indicandole la strada,poi mi voltai verso il ragazzo completamente nudo posato di fronte ai miei occhi,che non volendo si ritrovarono a desiderare di vedere cosa nascondesse quell’unico lembo di stoffa che gli accarezzava le parti intime. Lo sentii ridere così, lo fissai maledettamente arrabbiata.

<<”Cos’hai da ridere? Non vedi che figura meschina fai fare a te stesso e a noi padroni di casa?E rimettiti immediatamente qualcosa addosso. Non voglio mai più vederti nudo. E’ uno spettacolo indecente!”>>

Con un sorriso beffardo stampato sulle labbra ,mi si avvicinò

<<”Ha paura che quello che potrebbe vedere potrebbe piacerle maledettamente?”>>

Deglutii. Ero pur sempre poco più che una ragazza di diciannove anni, gli ormoni in subbuglio fanno parte della gioventù. Almeno così mi dicevo,ma io potevo metterli a tacere. Avevo Richard, che era qualcosa di molto più forte della passione.

<<”Non dica sciocchezze!”>>

Sbottai con la gola secca,mentre le sue labbra sfiorarono il mio orecchio con estrema lentezza.

<<”Cosa ti ha dato più fastidio . Che io ti abbia fatto fare una figuraccia con il tuo “ ospite d’onore” o che io abbia fatto qualcosa di molto poco casto con una “semplice” cameriera,dopo aver assaggiato un po’ di spumante dalle labbra della padrona?”>>

Ero a bocca aperta. Sapevo cosa dire,ma proprio non riuscivo a rispondergli. Richard però ci raggiunse e con fare da gentiluomo mi tolse dall’impiccio presentandosi al ragazzo.

<<”Io  sono Richard Benedetti. Il fidanzato della signorina Penelope. Lei è?”>>

Lui gli porse una mano.

<<”Io sono l’autista personale della signorina e in questo momento quello che è in mutande di fronte al suo fidanzato. Sono Noa ed ora credo sia giunto il momento di rientrare e di coprirmi!”>>

Detto questo ci salutò e ci congedò come se nulla fosse mai accaduto. Mi aveva provocato e per la prima volta non ero riuscita a ribattere. Mi sarei esercitata,ma non gli avrei permesso di cogliermi in fallo un’altra volta. 


*Angolo Autrice*

Vi rubo solo due secondi..

Questa è una storia che è già completa. Mi piacerebbe postarne un capitolo al giorno o ogni due giorni, ma questo sempre se seguita o quanto meno con qualche recensione,altrimenti non mi ci applico tanto e posto una volta a settimana...

E' una storia carina, complicata, ma niente di deprimente. Una tipica commedia romantica priva di pretese..

Ora vado che ho postato più io che non so chi...

Baci Annie

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