Scavalco troppo un mondo
attonito e secco
che ancora in un secondo
ritorna stanco e smorto.
È una notte troppo smunta
per poter cavare frutto
da un setaccio ormai consunto
che tralascia quasi tutto.
Il momento che non colgo
e che sfugge tra le dita
è un pericolo che accolgo
con un'aria divertita.