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Autore: Yuuki Kanda    24/09/2012    1 recensioni
Ave, gente! Sono finalmente ritornata con un'altra ff Yaoi! (Yullen! *.* NdYuki) (Ma và? -.-'' NdKanda)
Una AU, OOC al punto giusto e abbastanza pucciosa! Allen è (tanto per cambiare) innamorato di Kanda, ma non è sicuro dei sentimenti del moro... (Non accetterà mai!! ç_ç NdAllen) (No problem! Ci penso io! NdLavi). Infatti sarà il nostro caro Baka Usagi ad aiutarlo, e... basta, non dico più niente! Buona lettura, metto rating verde, ma se notate qualcosa che necessiti di rating giallo fatemelo sapere!
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Allen Walker, Rabi/Lavi, Yu Kanda | Coppie: Kanda/Allen
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Note dell’autore: Ed ecco “Lavi il Formacoppie” che entra in azione! Kanda credo sia abbastanza OOC, forse più della metà, ma è sempre il Seme per eccellenza, mentre Allen è il perfetto Uke! *-* (Non riesco nemmeno ad immaginare Kanda Uke… Fare un Kanda Uke è come fare Linalee forte, combattiva, non-piagnucolona… praticamente tutto il contrario di quello che è.)

Qui ci sarà anche il caro Alma, non ho potuto fare a meno di metterlo al solo fine di torturare Yu… ^^  

Allora gustatevi questa One-shot, e recensite, mi raccomando!

 

Allen girava indeciso per gli scaffali di quel negozio, seguito da Lavi.

<< Ehi, Allen, spiegami. Perché vuoi iniziare a fare pattinaggio in linea? >> Chiese ad un certo punto Lavi, indicando un paio di pattini in linea su uno scaffale.

Allen arrossì, per poi cercare di rispondere con qualche balbettio.

<< B-bè, se-semplicemente perché mi pace come sport… >>.

Così dicendo afferrò il paio di pattini che aveva indicato il rosso, e se li misurò.

Erano di un colore nero, con delle striature sottili bianche, azzurre e blu scuro.

<< Carini. Tu non me la racconti giusta, Allen. L’unico posto più vicino è accanto alla scuola, e lo frequenta Yu… >> Continuò Lavi.

A quel nome, l’albino arrossì fino all’inverosimile, ma si voltò per rimettersi le proprie scarpe, e dirigersi verso la cassa.

<< Non pensare che sia per questo, voglio iniziare solo perché mi piace, punto e basta! >>

<< Ti piace che cosa, Allen? Il pattinaggio o Yu? >> Lo stuzzicò Lavi, con uno sguardo malizioso.

<< Idiota! >> Sibilò Allen tra i denti.

L’albino pagò, e uscirono.

<< Grazie per avermi accompagnato Lavi, ci vediamo domani! >> Salutò Allen.

<< Contaci! >> Ricambiò il rosso, allontanandosi.

L’albino sospirò.

Stava per compiere il gesto più grande di tutta la sua vita, il salto che lo avrebbe cambiato: mettersi un paio di pattini e iniziare a fare uno sport del quale a momenti non sapeva l’esistenza! E farlo insieme a Kanda.

Con questi pensieri si avviò a casa, erano le sette di sera e avrebbe dovuto pensare anche alla cena, dato che viveva da solo.

<< Uffa… >> Si lamentò.

<< Quasi quasi mi prendo un pezzo di pizza e me ne vado a letto… >>

<< Ehi, Allen! >> Si sentì chiamare da dietro, mentre passava accanto alla pizzeria.

<< Alma! …Alma? Che ci fai qui? Non dovresti essere a casa a leggere i tuoi manga? L’ultima volta che ti ho accompagnato a comprarli ne hai presi una decina… Non dirmi che li hai già finiti! >> Chiese Allen al fratello di Kanda, che poi era diventato anche amico suo.

<< Beh, no, ma dato che non avevo affatto voglia di preparare la cena per me e per Yu, sono uscito a prendere un pezzo di pizza. >> Rispose il ragazzo, sorridendo.

<< Io invece ho appena salutato Lavi, eravamo usciti un po’ a fare una passeggiata, e ora stavo tornando a casa… Solo che nemmeno io ho molta voglia di preparare la cena, quindi ho avuto la tua stessa idea. >> Disse Allen.

<< Se ti va puoi venire da noi, più siamo e meglio è, no? >> Propose Alma.

Allen arrossì.

Non poteva certo rifiutare, Alma ci sarebbe rimato male, ma accettare voleva dire cenare con Kanda! Sarebbe rimasto un’intera serata da solo con Kanda!! Da solo, capite?!? Va bene, va bene, c’era anche Alma, ma la cosa rimaneva tragica!!

<< V-va bene… Mi fa piacere venire! >> Disse, sorridendo a forza per nascondere l’imbarazzo.

<< Allora andiamo a scegliere la pizza, prima che Yu venga qui e mi trascini a casa! >> Scherzò Alma, ridacchiando.

Entrarono in pizzeria e scelsero le pizze.

Alma prese una margherita con doppia, tripla, quadrupla mozzarella, Allen prese una pizza con qualsiasi cosa sopra. Letteralmente, non è per dire. Disse di metterci di tutto, salame, peperoni, patate, mozzarella, pomodori, e chi più ne ha, più ne metta!

E infine, per Kanda, ne presero una più semplice, e Alma disse che era l’unica che il fratello si azzardava a toccare.

Uscirono dalla pizzeria, e fortuna che non era Allen a portare i cartoni delle pizze, altrimenti le avrebbe divorate prima ancora di uscire.

<< Yuuuu!! Apri, prima che Allen divori tutte le pizze!! >> Gridò Alma.

<< Ma scusa, non hai le chiavi di casa? >> Chiese sorpreso Allen.

<< Si, ma dato che c’è Yu in casa, non ho bisogno di portarmele dietro. >>

Dopo un po’ la porta si aprì, e apparve un Kanda piuttosto scocciato.

<< Cosa. Ci. Fa. Qui. Il. Moyashi?!?!?! >> Disse un po’ tanto arrabbiato per non essere stato avvertito.

(Non credo sia solo per quello, eh… NdLavi) (Shhhhhh!!!! *gli tira una padella in testa, con tanto di olio bollente* Non parlare!! NdYuki) (AAAAAARGHHH!!! SCOTTA!!!! *Scappa via con le lacrime agli occhi* NdLavi)

Allen, nonostante l’espressione infuriata del moro, arrossì.

<< Ehi, volete rimanere lì tutta la notte? Per me non sarebbe un problema, anzi, mi farebbe molto piacere sbattervi la porta in facc- >>

<< Basta così, Yu! Non devi trattare male gli ospiti! >> Lo riprese Alma, entrando.

<< … Non mi risulta che tu sia un ospite, BakAlma! >> Disse Kanda.

<< Beh, dovresti trattarmi come tale, dato che ti ho preso anche la cena! >>

<< Non ne ho voglia… Credo che andrò a dormire. >> Disse ancora Kanda, entrando nella propria stanza.

Allen tirò – interiormente – un sospiro di sollievo, ma allo stesso tempo ci rimase un po’ male, gli sarebbe piaciuto parlare con Kanda durante la cena.

<< Scusalo, fa sempre così quando ci sono ospiti. Ora lo vado a riprendere per le orecchie! >> Disse Alma.

Allen fece per dire “Stai attento a non fargli troppo male!”, ma si trattenne.

Alma si diresse verso la camera dove era entrato Kanda poco prima, e iniziò a tirarlo (letteralmente) verso la sala da pranzo.

<< Avanti, Yuuuuuu!!!! >>

<< NO!!!! >>

<< Uff… Oggi sei più resistente delle altre volte… Che c’è, Allen ti ha fatto qualcosa? E’ per lui che non vuoi venire a cena? O forse non vuoi cenare semplicemente perché sei in imbarazzo? >> Chiese dopo un po’ Alma, sedendosi sfinito.

<< NO! Perché diavolo dovrei essere in imbarazzo?!?! >>

<< Ehi, cos’è questa risposta stizzita? >>

<< Non ci provare, BakAlma… >>

<< Dai, Yu! Stai tranquillo, è solo una cena!! >>

<< Io sono tranquillissimo!!! >>

<< No invece! Altrimenti verresti a cena! >>

Dopo un po’ di tira e molla, Alma riuscì finalmente a portare Kanda nella sala da pranzo, e, sotto lo sguardo perplesso di Allen, a farlo sedere a tavola.

<< Fiuuu… Dovrebbero inventarci uno sport… E’ peggio di un’ora in palestra!!! >> Si lamentò il fratello di Kanda, asciugandosi il sudore, ancora più stremato di prima.

Mangiarono in fretta, Allen ingozzandosi, Alma mangiando in un modo più “umano” e Kanda sbuffando come una locomotiva.

Ma nell’ingozzarsi di Allen c’era anche un altro motivo oltre alla fame.

Infatti le sue guance erano rosse per l’imbarazzo (era seduto accanto a Kanda) e si ingozzava in quel modo per nasconderlo.

<< E, alla fine, fragole con panna!! >> Annunciò Alma tornando dalla cucina con tre bicchieri con dentro delle fragole e portando la panna.

Kanda si forzò a mangiarle, mettendo pochissima panna, al contrario di Allen, che ne mise talmente tanta da far sparire le fragole.

<< Allen, non credi di esagerare con tutta quella panna? >> Chiese Alma perplesso.

<< Ma no! E’ anche poca! >> Rispose l’albino, continuando a ricoprire le fragole di panna.

Ma, naturalmente, non poteva andare diversamente, il tubetto della panna decise di fargli un dispetto che il povero Allen si sarebbe ricordato per tutta la vita.

Infatti iniziò a spruzzare panna ovunque, colpendo in pieno Kanda che era vicino a lui.

<< MA SEI IMPAZZITO?!?!?!!? >> Gridò Yu, che in quel momento sembrava ci avesse nevicato sopra.

Inutile dire che Allen si sentì morire e allo stesso tempo diventare rosso fuoco.

<< Mi dispiace, mi dispiace, mi dispiace tantissimo!!!!! >> Cercò di dire il ragazzino, ma Kanda non si sarebbe mica calmato!

Per fortuna intervenne Alma, che evitò al fratello di uccidere Allen.

Dopo quel guaio, Kanda si chiuse in camera e restò lì per tutta la serata, non salutò nemmeno Allen.

<< Mi dispiace, ma Yu è fatto così, non lo capisco nemmeno io che sono suo fratello… >> Si scusò Alma, prima di salutare Allen che tornava a casa dopo la cena.

<< Non devi scusarti, è stata tutta colpa mia… Anzi, potresti dire a Kanda che mi dispiace? Sono proprio un imbranato… >> Disse Allen arrossendo e abbassando lo sguardo.

<< Glielo riferirò, non preoccuparti. Allora ci vediamo! >>

<< Si, ciao! >>

Alma chiuse la porta dopo aver salutato Allen, e si diresse verso la camera del fratello.

<< Yu… Allen ha detto che gli dispiace. >> Disse davanti alla porta.

<< Sai quanto me ne frega! >> Fu la risposta che ricevette.

<< Uff… Yu, sei proprio un bambino! Solo per un po’ di panna fai tutte queste storie! Sai, non dovresti trattarlo così, non l’ha mica fatto apposta!! >>

<< Non è per la panna! >>

<< Eh? >>

<< Niente! >>

“Cavolo, perché diavolo ho detto una cosa del genere?! Certo che è per la panna! Ma cosa mi prende?!”

Alma sorrise.

<< Yu, se hai bisogno di confidarti con qualcuno, ci sono io. Non gli dirò niente, promesso! >>

<< NON HO NIENTE DA DIRE, E’ TUTTO A POSTO COME SEMPRE!!!! >>

Alma riuscì a sentire nitidamente il suono di una vena che si rompeva.

<< Ok, come vuoi. Buonanotte, Yu! >>

In quello stesso momento Allen stava giusto attraversando la strada per arrivare al palazzo dov’era il suo appartamento.

“Forse dovrei dirglielo…? No, non ora… Forse più in là…” Allen era talmente assorto nei propri pensieri che non si accorse di una macchina che passava proprio in quel momento e rischiò di venire investito.

Per fortuna aveva i riflessi pronti, e solo per questo riuscì a salvarsi la vita.

“Ripensandoci, forse è meglio se glielo dico il prima possibile, a momenti qui non vengo investito! Altrimenti poi va a finire che non lo saprà mai… Anzi no, sicuramente quel coniglio di Lavi gli spiffererà tutto, quindi è meglio muoversi… Alla prima occasione glielo dico, si! Preferisco che lo sappia da me piuttosto che da quello scemo di Lavi!”

Si fece a piedi tutte le scale, dato che il suo palazzo non aveva l’ascensore, e arrivò al quarto piano dove abitava con il fiatone.

<< Yawn… Che sonno…. >> Si lasciò sfuggire.

Entrò nell’appartamento e si tolse le scarpe e il cappotto, per poi buttarsi direttamente sul letto, senza nemmeno cambiarsi.

Si addormentò subito, era stranamente stanco.

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<< Allen! Allen! Sei sveglio?? Allen! >> Urlò Lavi bussando insistentemente alla porta dell’albino.

<< Mh… Arrivo… >> Mugugnò Allen, alzandosi dal letto ancora mezzo addormentato.

<< Finalmente! E’ mezz’ora che ti chiamo! >> Disse Lavi.

<< Ma che ore sono…? >> Chiese Allen.

<< Mezzogiorno e mezza! >>

<< EH?? E’ COSI’ TARDI?? >> Si spaventò l’albino.

<< Già… >> Rispose Lavi ridacchiando per la reazione dell’amico.

<< Vabbè, ora mi cambio e usciamo per pranzo, ok? >>

<< Va bene, ma io pensavo che ti fossi già cambiato… >>

<< No, è che mi sono addormentato così… >>

<< Ah… Allora ti aspetto di sotto. Oh, Allen, ricordati che oggi alle sei devi andare al campetto, hai la tua prima lezione di pattinaggio! >>

<< OH! Me ne stavo per dimenticare, cavolo! >>

<< Scusa se te lo dico, ma sei proprio tonto, Allen! >> Scherzò Lavi.

<< E’ vero, hai ragione, sono tonto… >> Si rassegnò Allen.

<< Oppure pensi così tanto a Yu che stai diventando scemo. >>

<< EHI! Io non penso mica sempre a Yu! Cioè, Kanda! >>

<< Vedi? E’ la prima volta che lo chiami Yu. Ti sta ossessionando, sai? >>

<< No, invece!!! Lavi, ti pregherei di smetterla, per cortesia. >>

<< Va bene, va bene… ma sbrigati. >>

Così dicendo, Lavi si avviò di sotto, mentre Allen finiva di prepararsi.

<< Quell’idiota di Lavi… Io non penso mica sempre a Kanda! >>

(Si invece. NdYuki) (No invece! NdAllen) (Si. NdYuki) (Ti dico di no! NdAllen) (E io ti dico di si. NdYuki) (NO! NdAllen) (Si! NdYuki) (Ora basta! *Le tira il volume 22 di D. Gray-man* NdAllen) (NOOOOOOO!!! SI ROVINAAAA!!!! *Scappa via portandosi dietro il manga* NdYuki) (Fiù… Ce ne siamo liberati. NdAllen)

Appena ebbe finito, Allen si avviò fuori di casa, prendendo i propri pattini.

<< Eccomi! >>

<< Finalmente! >> Disse Lavi, che era appoggiato al muro.

<< Dovevi scendere due minuti fa, è passato Yu proprio adesso. >>

Allen arrossì fino alla radice dei capelli, ma Lavi scoppiò a ridere.

<< Sto scherzando! Volevo solo vedere la tua reazione! >> Disse il rosso.

<< Idiota! >> Disse Allen tra i denti, passandosi una mano sul viso, come se potesse far sparire il rossore.

Lavi sorrise.

<< Eh, si. Sei proprio innamorato perso… >> Disse malizioso.

<< Smettila, Lavi! E poi è praticamente impossibile che lui ricambi… >> Disse Allen tristemente.

<< Invece io credo che ci sia qualche possibilità. Solo che devo indagare… Lascia fare al sottoscritto!! >>

<< Assolutamente no, Lavi. Scordatelo. Combineresti di sicuro qualche guaio… >>

<< Non ti preoccupare! Farò del mio meglio per non combinare guai!! >>

<< Uff… E va bene, almeno saprò se posso dichiararmi oppure no. >>

Si diressero verso un fast-food, dove pranzarono e Allen fece un altro mutuo solo per quel pranzo.

<< Allen, dovresti smetterla di mangiare così tanto, finirai per ingrassare, e allora si che sarà impossibile che Yu ricambi i tuoi sentimenti! >>

<< Lavi, tra noi due sembri tu l’ossessionato, però! Non fai altro che parlare di Kanda! >>

<< Oh, è vero… Può darsi che mi sono innamorato anch’io di Yu! >> Se ne uscì allora il rosso.

Allen arrossì e abbassò lo sguardo. Lavi lo guardò divertito.

<< Allen, è incredibile, ci caschi sempre... Ormai non ci trovo nemmeno più gusto, sei un caso disperato! >> Disse Lavi.

<< …Idiota… >> Disse Allen rosso come un pomodoro.

Lavi gli sorrise dolcemente.

Passeggiarono tutto il giorno, e il tempo volò.

Per fortuna che Lavi controllò l’orologio, altrimenti Allen avrebbe fatto tardi.

<< Oh! Sono quasi le sei, Allen, sbrighiamoci! >> Disse il rosso.

I due camminarono fino alla scuola, dove era il campo di pattinaggio, e già dei ragazzi stavano girando sui pattini.

<< Oh, ecco Yu! Sta correndo come un matto… >> Disse Lavi vedendo il moro arrivare di corsa, ma poi fermarsi proprio davanti a loro.

<< Cosa diavolo ci fai tu qui…?! >> Disse con il fiatone, ma comunque il tono di voce rimaneva piuttosto omicida.

<< Io vado a prendermi un bicchiere d’acqua! >> Se la svignò Lavi.

Allen era rimasto solo con Kanda. S-O-L-O!!!!

Per fortuna in quel momento una ragazza passò veloce, attirando lo sguardo dei due ragazzi.

<< Ma quella ragazza dagli occhi verdi è Linalee? Si è fatta crescere i capelli! >> Disse Allen.

<< Cosa diavolo dici, Moyashi?! Gli occhi di Linalee sono viola! >>

E lì iniziò il litigio più assurdo sulla faccia della terra.

<< Verdi! >>

<< Viola! >>

<< Verdi! >>

<< Viola! >>

<< VERDI! >>

<< VIOLA! >>

<< VERDIIIIII!!! >>

<< VIOLAAAAAA!!! >>

Proprio in quel momento era tornato Lavi.

<< Ragazzi, tra tutte le cose stupide di cui potevate litigare, questa è la più assurda. Vi pare normale litigare su di che colore siano gli occhi di Linalee pochi minuti prima che inizi la lezione di pattinaggio?! >> Li riprese il rosso.

Per fortuna la lezione iniziò presto, e i due dovettero smettere per forza di litigare.

Fu abbastanza tranquilla, solo che Allen per poco non andava a spiaccicarsi contro la recinzione, se non fosse stato per Kanda che lo prese al volo.

<< Ti ho preso solo perché mi sei capitato davanti, stupido Moyashi! >>

A parte quello, Allen stette tutto il resto del tempo ad osservare i capelli di Kanda che ondeggiavano al vento. Quanto avrebbe voluto vederli sciolti!

Allora, per soddisfare quel desiderio, trovò un piano infallibile.

Dopo la lezione che era durata due ore, Allen si avvicinò a Kanda per proporgli la scommessa più idiota che si possa immaginare, solo per soddisfare un capriccio.

<< Ehi, BaKanda! >>

<< Cosa cavolo vuoi, Moyashi?! >>

<< Voglio proporti una scommessa! >>

<< Eh? >>

Kanda si girò di scatto, sorpreso. Erano le otto di sera, che cavolo voleva quel Moyashi idiota?!

<< Facciamo una gara di velocità, si parte da qui, e chi arriva primo dall’altra parte del campo vince! Con i pattini, ovviamente. >>

Kanda alzò un sopracciglio perplesso.

<< Non avresti alcuna possibilità di vincere, io sono molto più esperto di te. >>

<< Questo lo vedremo… Allora, se vinco io, tu terrai i capelli sciolti per una settimana a partire da oggi. Se invece vinci tu, io non mangerò per cinque giorni, sempre a partire da oggi! >> Spiegò l’albino.

Perfino Kanda sapeva quanto potesse essere difficile per Allen non mangiare per cinque giorni, quindi non replicò.

<< Ci sto. >> Disse il moro, con un sorriso malizioso.

<< Io sarò l’arbitro! >> Disse Lavi, che aveva sentito tutto.

<< Allora, siete pronti? >>

I due ragazzi annuirono.

<< Tre, due, uno… VIA! >>

Partirono entrambi a razzo, e Kanda era, ovviamente, in vantaggio, ma c’era un piccolo imprevisto sulla pista, del quale non si era accorto.

Un sassolino bianco, grande, anzi, piccolo come il tappo di una bottiglia a poca strada dalla fine, bastò per far cadere rovinosamente a terra il moro, e a far vincere Allen.

<< Accidenti a quel sasso!! >> Inveì poco dopo Kanda, rialzandosi.

<< Ho vinto io! Sciogliti i capelli! >> Esultò l’albino.

<< Dannazione…! >> Disse Kanda sciogliendosi i capelli.

<< Hai solo un codino, BaKanda? >>

<< E allora? >>

<< Nemmeno a casa ne hai altri? >>

<< No. >> Rispose Kanda senza capire.

<< Ok, allora dammelo. >> Disse Allen.

<< EH? E PERCHE’?? >>

<< Perché così sarò sicuro che non potrai legarti i capelli mentre io non ci sono! >> Spiegò l’albino.

<< Grrr… >> Ringhiò Kanda porgendo il proprio codino ad Allen.

<< Ciao! >> Salutò Allen, senza aspettare Lavi, che gli aveva detto che avrebbe accompagnato a casa Yu per fare le sue “indagini” sui sentimenti del ragazzo.

<< Ehi, Yu! Ti accompagno a casa! >>

<< Fa’ come ti pare. >> Rispose molto “gentilmente” il moro.

Fecero un po’ di strada, poi Lavi iniziò a parlare.

<< Senti, Yu… Non ti è mai capitato di sentire qualcosa di strano quando sei con una persona? Tipo le farfalle nella pancia, o cose del genere? >>

Kanda si irrigidì un secondo (sapeva bene che quelli erano i sintomi dell’amore), cosa che Lavi notò con piacere, ma la risposta non fu come se l’aspettava il rosso.

<< No. Mai. >> Rispose gelido Kanda.

<< A me si. >> Lavi aveva attuato il piano B.

Yu si girò a guardarlo con aria stranamente incuriosita.

<< Mi capita spesso quando sono con Allen. >>

Kanda spalancò gli occhi per un secondo, ma poco dopo essersene accorto, riprese la sua espressione gelida, tranne un po’ di rossore che gli imporporava le guance.

Lavi aveva ottenuto quello che voleva. Aveva capito tutto.

Invece Kanda faticava a capire, dato il ritardo mentale che aveva in materia.

“Perché ho avuto questa reazione?! Del Moyashi non me ne frega un accidenti, e nemmeno di quello che prova quello stupido coniglio! Perché diamine mi sento le guance scottare?!”

<< Sai, Yu, credo di essermi innamorato di Allen. >>

Kanda continuava a sentire le guance in fiamme.

<< Tsk. Buon per te. >>

Lavi cercava di tenere un’espressione seria, ma dentro di sé stava ridendo come un pazzo scriteriato.

Era riuscito nel suo intento, e, cosa ancor più sorprendente, era riuscito a far arrossire Yu! Kanda Yu era arrossito!! Era una cosa da segnare sul calendario! Qualcosa di storico da dover riportare negli archivi Bookman, il lato oscuro della storia! Doveva assolutamente correre a dirlo ad Allen!! Però gli avrebbe detto solo quello, solo che Kanda era arrossito, perché voleva che quei due facessero tutto da soli, lui gli avrebbe dato solo una leggera spintarella.

Però Lavi non poteva certo restarsene zitto per gli ultimi pochi metri!

<< Senti, Yu… Secondo te dovrei dirglielo? >> Chiese.

<< … Solo se pensi che sia il momento. >>

Lavi ci rimase letteralmente di stucco.

<< C-Cioè, volevo dire fa’ come ti pare! >> Kanda superò Lavi e corse dritto verso casa. Quella era stata una fuga. Una fuga vera e propria.

“Emergenza, emergenza!! Cervello di Kanda Yu fuori servizio! Emergenza!” Ecco cosa diceva il cervello di Kanda in quel momento.

Per fortuna Alma non era in casa, così  che Yu poté dare quante testate al muro gli parevano.

<< MA CHE COSA DIAMINE MI E’ SALTATATO IN MENTEEEE?!?!?!?! >> Gridò il povero Kanda, sbattendo più volte la testa al muro e facendo cadere piccoli pezzettini di intonaco a terra.

Povero piccolo. A vederlo viene la tristezza.

Ma in compenso Allen era al settimo cielo.

<< Waaah!! Kanda è arrossitoooo!!!! >> Gridava al colmo della felicità buttandosi sul letto, beccandosi qualche insulto dal tizio che abitava al piano di sotto, un certo Bak Chan, che diceva di essere impegnato con delle fotografie e doveva concentrarsi, e dal tizio del piano di sopra, un tizio ciccione che sorrideva sempre, vestito sempre con qualche abito bizzarro e un cilindro sempre diverso. Si faceva chiamare Lord del Millennio, ma nessuno sapeva il suo vero nome.

Lavi intanto correva a destra e a manca urlando come un deficiente nella propria camera, ancor più felice di Allen.

<< EVVIVAAA!!! >> Gridò ancora, beccandosi l’ennesimo libro in testa tiratogli da Bookman.

Intanto Alma era appena rientrato in casa e, vedendo il fratello che dava testate al muro, si preoccupò seriamente della sua sanità mentale.

<< YUUUU!! Ma che cavolo stai facendooo??? >> Gridò.

Dopo aver staccato Kanda dal muro, Alma si preoccupò della cena, ma Kanda si rifiutò di mangiare, e se ne andò a letto, ma prima di riuscire a entrare nella propria camera, il fratello gli fece una domanda.

<< Senti, Yu, ma perché hai i capelli sciolti? >>

<< Ho fatto una scommessa con il Moyashi. >>

Questa fu la risposta prima di chiudere la porta della camera, che lasciò Alma un po’ perplesso.

<< Eh, si… Finalmente qualcuno è riuscito a sciogliere il tuo cuore di ghiaccio e a farti innamorare! >> Disse Alma fuori alla porta.

<< IO NON SONO INNAMORATO!!! >> Alma riuscì a sentire chiaramente il suono di un’altra vena che si rompeva.

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Il mattino dopo Kanda si alzò di buon’ora, si vestì e uscì direttamente, senza fare nemmeno colazione.

Andò di corsa verso il parco, dove si sedette su una panchina.

Appena si fu seduto, riprese fiato e, sospirando, chiuse gli occhi cercando di calmarsi.

Era lì che aveva incontrato Allen per la prima volta.

“Stava correndo come un matto dietro a… “

<< …QUEL GATTO!!!! MI HA PRESO TIM!!!!!!!! >>

Kanda si alzò di scatto dalla panchina per la paura, e fece appena in tempo a vedere Allen arrivargli addosso come una furia.

Caddero a terra.

Si ritrovarono l’uno sopra l’altro, con le labbra congiunte.

<< GHN!! >>

<< MH!!! >>

Erano entrambi sconvolti e paralizzati, rossi come non mai.

Fu Kanda a scrollarsi Allen di dosso, rompendo quel contatto.

<< L-Levati…! >> Disse ancora sconvolto.

Si rialzarono con le guance in fiamme.

<< Dannata mammoletta…! >> Disse Kanda correndo via imbarazzato.

<< A-Aspetta, Kanda! >> Cercò di fermarlo Allen, ma lui non lo ascoltò.

<< Dannazione!! >> Disse Allen dando un calcio ad una pietra con rabbia.

Dopo aver recuperato Timcampi dalla bocca di quel gatto, l’albino si avviò verso casa, senza smettere di pensare alle labbra di Yu.

Erano morbide e calde, l’esatto opposto del carattere del ragazzo.

Quando gli era caduto addosso, gli era passata tutta la vita davanti.

“Strano” pensò “perché non mi ha minacciato di morte o cose simili?”

Kanda intanto stava ancora correndo per la strada, rosso in viso.

“Accidenti a quella mammoletta idiota! Proprio per il parco doveva passare!”

Dato che era ora di pranzo Kanda si avviò verso il ristorante più vicino, e “ingoiò” l’imbarazzo insieme a una soba.

Ad Allen invece si era chiuso lo stomaco, non aveva più nemmeno voglia dei famosi Mitarashi Dango.

Si chiuse in camera e rimase lì fino a tardo pomeriggio, finchè non gli venne fame.

<< Yuuuuu!!! >> Si sentì per la strada.

Erano circa le sei di pomeriggio, e il moro era appena uscito – di nuovo – di casa.

<< Che vuoi, stupido coniglio? >>

<< Gliel’ho detto! Gliel’ho detto, Yu! >> Disse Lavi, correndo verso di lui.

Kanda si girò con aria indifferente, ma dentro di lui c’erano ben altre emozioni.

<< Ha… ha accettato! Yu, sono così felice! >> Disse il rosso sorridendo felice.

Il respiro di Kanda si bloccò per un momento, ma il ragazzo cercò di mostrarsi più indifferente possibile, ma, a giudicare dalle piccole goccioline di sudore sulla sua fronte, non lo era affatto.

Povero Yu, non poteva immaginare che quella di Lavi fosse tutta una recita.

<< Buon per te. >> Nella sua voce c’era un leggero tremolio, quasi impercettibile, ma niente sfuggiva a Lavi.

<< Yu… c’è qualcosa che non va? >> Chiese piano Lavi.

<< No, va tutto benissimo. >> Disse Kanda allontanandosi.

Erano ormai le sette di sera, e il cielo cominciava ad oscurarsi.

Kanda si mise sotto un ciliegio, e chiuse di nuovo gli occhi, tentando di rilassarsi.

Voleva solo che quella mammoletta idiota scomparisse dai suoi pensieri e dalla sua mente, ma non riusciva proprio a liberarsene.

<< Kanda… >>

Ecco, adesso iniziava anche a sentire la sua voce nella testa!

Ma anche no, l’albino era proprio lì dietro l’angolo.

Non sentendolo rispondere, Allen pensò che fosse ancora arrabbiato per l’incidente di quella mattina.

<< Kanda, senti io… >>

“Ehi, ma stavolta l’ho sentita veramente!” Si disse il moro, aprendo gli occhi.

Una folata di vento gli smosse i capelli sciolti, e Allen arrossì.

Kanda iniziò a pensare che quella non fosse solo una coincidenza.

Lo incontrava dappertutto!

<< Kanda, so che sei arrabbiato con me, ma ti prego, ascoltami. Mi dispiace per stamattina, non l’ho fatto apposta… Mi perdoni? >> Chiese il ragazzino imbarazzato.

<< Senti, ma è vero che tu e il coniglio state insieme? >> Chiese Kanda riprendendo vita all’improvviso.

<< EEEEEHHHHHH?!?!?!?!?!?!? IO E LAVI????? MA QUANDO MAI!!!!!! >> Si terrorizzò Allen.

“Io lo uccido. Ho deciso, lo ammazzo!!!” Fu il pensiero di entrambi.

<< Ma… perché me lo hai chiesto? Ti interessa Lavi? >> Chiese l’albino con la testa bassa.

<< Ma allora sei proprio idiota! >> Se ne uscì Kanda, girandosi a guardarlo, per la prima volta negli occhi.

Allen sussultò, e il suo respiro si bloccò.

Forse, quella frase così semplice, poteva significare una miriade di cose.

<< V-vuoi dire che… io… >> Balbettò il più piccolo.

<< …Si. >> Rispose Kanda guardando altrove.

Allen divenne rosso fino alla radice dei capelli.

Quell’ipotesi l’aveva completamente esclusa dalla sua mente. Che Kanda gli facesse una dichiarazione non gli era mai passato nemmeno per l’anticamera del cervello.

Si, perché quella, anche se a modo suo, era una dichiarazione.

Kanda gli prese a tradimento il viso e lo alzò verso di sé, facendo toccare nuovamente le loro labbra.

Ma Allen fece una cosa che non si sarebbe mai immaginato: si sottrasse alle labbra di Yu e fuggì via, tremando.

Aveva avuto paura, semplicemente paura.

Ma quella paura stava per rovinare tutto.

Kanda si girò, un po’ rosso, avviandosi altrove.

“Cosa mi aspettavo? E’ solo un ragazzino, e io sono cambiato troppo da non vedere più nemmeno l’evidenza. …Stupido Moyashi.” Pensò Kanda.

Allen intanto stava ancora cercando di calmare il proprio cuore impazzito, quando vide il moro allontanarsi.

<< Kan… Aspetta! >> Disse, iniziando a correre per raggiungerlo.

Ma il ragazzo iniziò a correre per sfuggire all’albino. Non voleva più vederlo.

<< Kanda, ti prego, aspetta! >>

<< No! >>

Quel “no” lacerò il cuore di Allen.

<< Senti, io non so perché… per favore… >>

<< Io… Non ho mai parlato a nessuno dei miei sentimenti, né li ho mai provati per qualcuno. >> Disse Kanda, con un tono sempre più rabbioso.

<< Tu sei la prima persona a cui ne parlo, perché mi hai fatto provare qualcosa! >>

Gli occhi del più piccolo erano sempre più lucidi e pieni di lacrime.

<< Invece di scappare, avresti potuto parlare! Avrei capito, ti avrei lasciato andare! Anche io ho dei sentimenti, anche se non sembra! Quello… Non era esattamente quello che mi immaginavo! >> Kanda sembrava ancora più arrabbiato.

<< Io non volevo! Anche io provo qualcosa… Volevo dirtelo… Quello che è successo negli ultimi minuti è qualcosa che io sogno da tempo, ma ora che è successo tutto così all’improvviso… ho avuto paura. >>

Disse Allen senza timore, doveva avere coraggio, forse c’era ancora una piccola speranza.

<< No. Non ti credo! Dovresti dirmi la verità una volta tanto! >>

<< Sto dicendo la verità! >>

L’albino sorpassò Kanda e gli stampò un bacio sulle labbra.

Il suo cuore batteva all’impazzata, e si sentiva le guance in fiamme, ma disse ugualmente << …ora mi credi…? >>.

Kanda abbassò lo sguardo per non guardarlo negli occhi.

Non voleva vedere quelle lacrime.

<< Dannazione… >>.

-----------

<< Yuuuuu!! Stasera toccava a te preparare la cena! >> Disse Alma entrando in casa e notando che la cena non era ancora pronta.

Sbuffò, consapevole che avrebbe dovuto pensarci lui.

Si affacciò alla camera del fratello.

<< Yu, potresti almeno rispon… >> Il ragazzo si bloccò, vedendo Yu addormentato disteso sul letto con Allen tra le braccia.

Alma sorrise.

<< …Credo che per stasera ci penserò io. >>

 

Il giorno dopo:

 

Allen: *Con un coltello in mano e un’espressione alquanto minacciosa* Lavi-chan… Yuhuuu… Vieni un secondino qui… ^^

 

“LA DRASTICA FINE DI LAVI BOOKMAN”, DAL PROSSIMO MESE AL CINEMA.

 

Spazio autore:

…… Ok, lo so, lo so, un’altra Yullen… Ma quando l’ispirazione viene, bisogna SEMPRE coglierla, altrimenti si rischia di stare fermi per mesi!!

E io non voglio… *paura*

Ho cercato disperatamente di tenere il carattere dei personaggi, ma, come al solito, nelle Yullen, Kanda mi viene sempre più puccioso… non posso farci niente, è più forte di me. -.-“

Spero che questa AU vi sia piaciuta, altrimenti vi autorizzo a uccidermi di critiche! *invita e offre pasticcini* ^^

Beh, detto questo… potete fischiare e tirare pomodori!

Alla prossima, ciao ciao! <3

 

-Yu

 

  
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