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Autore: Ferefe84    24/09/2012    3 recensioni
-[...]…adesso vengono a prenderci vedrai, ci tireranno fuori, andrà tutto bene…E’ come un film d’azione, c’è sempre un evento catastrofico che poi si risolve! Vedrai!- continuo a sussurrarle parole rassicuranti, non so nemmeno se riesca ancora a sentirmi ma parlarle mi fa pensare che non è finita, che c’è ancora una speranza, che ci verranno a prendere, che usciremo da qui sani e salvi…che andrà tutto bene…si, che andrà tutto bene. [...]
Ultimo capitolo inserito!
Genere: Drammatico, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Anthony DiNozzo, Ziva David
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ciao a tutti! a un giorno dalla messa in onda in America della decima serie eccomi con una nuova ff basata sul post 9x24, vi avviso che ci sono degli Spoiler, soprattutto per chi  non ha visto la fine della nona serie e per chi non ha letto le anticipazioni della decima, quindi attenzione! Ultimo avviso: è una sorta di one-shot divisa in 2 capitoli, il secondo è già pronto e lo posterò domani. Fatemi sapere cosa ne pensate. Buona Lettura!




Non so più nemmeno quante ore sono passate, quanto tempo è trascorso da quei minuti che hanno cambiato il corso di questa giornata soleggiata e forse anche il corso della storia. Una bomba all’ncis non è di certo un evento di poco conto anzi, è l’ennesimo campanello di allarme, l’ennesimo segnale che nel sistema c’è qualcosa che non va, che l’America è in qualche modo ancora vulnerabile se una delle sue più importanti agenzie governative può essere distrutta da un ordigno piazzato chissà dove e da chissà chi…

Guardo lei voltando il capo a fatica nella sua direzione, insanguinata e sporca, una gocciolina di sudore le scende lungo il petto seguendo la sinuosa forma del suo seno e andando a morire nella sua canottiera ormai lacerata in più parti…Ziva è qui, intrappolata con me in questo dannatissimo ascensore; ferita e sofferente rimango a guardarla lottare per tenersi sveglia, per non cedere al dolore…

E’ il suo respiro affannoso che mi convince a raccogliere per l’ennesima volta le poche forze che mi sono rimaste e tentare di raggiungerla, eravamo quasi riusciti ad uscire dal soffitto quando uno dei cavi metallici deve aver ceduto facendoci cadere a terra insieme ad una enorme quantità di travi e pezzi di muro che ci sono immancabilmente crollati addosso, l’inclinazione pericolante dell’ascensore non mi aiuta per niente, non avrei mai pensato di potermi trovare realmente in una situazione in cui la mia vita fosse “appesa ad un filo”, ma non è solo la mia vita ad essere in pericolo…incredibile come uno spazio così piccolo possa sembrarti così enorme, così irraggiungibile…mi trascino, facendo attenzione a non sbilanciare troppo questa infernale scatola metallica e raggiungo Ziva che oltre a varie ferite, ha una gamba incastrata sotto ad un enorme pezzo di muro. Le passo dolcemente una mano tra i capelli per esaminare la ferita alla testa che più di tutte mi preoccupa, data la quantità di sangue che ne fuoriesce…strappo la manica della mia giacca e cerco di tamponargliela meglio che posso, i suoi mugolii di dolore mi fanno sentire ancora più male, vorrei solo prenderla e portarla al sicuro, lontano da qui, lontano da questo inferno…

-Ziva…Ziva! Zee…- la chiamo insistentemente ma lei risponde solo con qualche gemito più sommesso…tremante porto la mia mano sulla sua gamba tastandola, cercando di capire se sia rotta o meno, un suo gridolino acuto e gutturale mi fa capire che deve farle davvero molto male, desisto quindi dalla mia idea e mi limito a tamponarle le poche ferite che sono alla mia portata…con la mano libera le sollevo piano la maglietta lacera alla ricerca di qualche altro taglio, ma fortunatamente tutto quello che trovo è la sua liscia e morbida pelle, deturpata di tanto in tanto da qualche ematoma forse causato dalla caduta, e da una cicatrice, probabilmente ricordo di quei mesi passati in Somalia tra torture e altre brutalità…tremo al solo pensiero di cosa possa aver passato nelle mani di quel porco,e il sangue mi ribolle se solo immagino cosa le mani di quell’essere viscido possano aver toccato e come possano averlo fatto. Stringo gli occhi per scacciare via quell’immagine, una goccia di sudore mi cade dalle ciglia e finisce sulle mie labbra, istintivamente vi passo sopra la lingua  e le trovo secche e ruvide…il sapore del sangue mi sale in gola e mi oscura i sensi…non so cosa fare…

Mi avvicino il più possibile a lei e le porto un braccio sotto la testa nel tentativo di facilitarle la respirazione e con la mano libera stringo forte la sua, per farle sentire che ci sono, per farle capire che non l’abbandono.

-Sono qui Zee…adesso vengono a prenderci vedrai, ci tireranno fuori, andrà tutto bene…E’ come un film d’azione, c’è sempre un evento catastrofico che poi si risolve! Vedrai!- continuo a sussurrarle parole rassicuranti, non so nemmeno se riesca ancora a sentirmi ma parlarle mi fa pensare che non è finita, che c’è ancora una speranza, che ci verranno a prendere, che usciremo da qui sani e salvi…che andrà tutto bene…si, che andrà tutto bene.



Sono dei forti rumori che mi fanno svegliare di soprassalto… qualcuno chiama a gran voce il mio nome…qualcuno sta martellando con forza la porta dell’ascensore…

-Siamo qui!!!- urlo più forte che posso stringendo istintivamente Ziva…-fate presto! Ziva è ferita!!- il suo petto a contatto con il mio si muove così piano che quasi fatico a sentirlo…ma il battito del suo cuore, per quanto sia flebile, mi rassicura.

Buttare giù la porta scorrevole dell’ascensore non è una cosa molto facile, ma appena anche l’ultimo ostacolo crolla uno spiraglio di luce mi ferisce gli occhi facendomeli serrare alla ricerca del buio a cui prima ero decisamente più abituato…a pensarci bene se c’è il sole allora deve essere passato almeno un giorno da quando siamo rimasti bloccati qua dentro…

I soccorritori con molta cautela mi aiutano ad uscire da quella trappola, zoppicante e senza forze mi lascio trascinare fino alla barella dove mi fanno sdraiare dopo avermi coperto con un telo…l’ultima cosa che ricordo è il corpo di Ziva che viene piano piano estratto dalle macerie e portato in salvo…poi più nulla.


  
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