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Autore: Alkimia    25/09/2012    13 recensioni
[CONCLUSA]
***SEGUITO di "A series of unfurtunate events"***
Ognuna delle opzioni possibili è rischiosa e potrebbe danneggiare Nadia. Per non parlare dell'altra faccenda in ballo: qualcuno vuole distruggere la Terra... tanto per mantenersi nel solco della tradizione.
Nadia è in America per cercare, insieme allo S.H.I.E.L.D, un rimedio ai danni provocati dall'energia della pietra. Loki è prigioniero sul pianeta dei Chitauri ma ha ancora dei piani. Eppure, ancora una volta, troppe cose non vanno come lui sperava. Vecchi nemici tornano da un passato lontano che lui continua a rinnegare, costringendo gli Avengers a tornare in campo; episodi e sentimenti inaspettati lo porteranno a dover decidere da che parte stare. E non è detto che la decisione finale sarà quella giusta...
Genere: Azione, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Loki, Nuovo personaggio, Tony Stark/Iron Man
Note: Movieverse | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'A waltz for shadows and stars'
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STRANGER THAN YOU DREAMT IT

Prologo


«Tony? Tony, svegliati...»
La voce sembra arrivare da un punto indistinto e lontanissimo. Molto al di là del sogno in cui l'uomo, al momento, è beatamente immerso.
«Anthony Howard Stark, apri gli occhi!».
La voce è perentoria. E lui sa che quando qualcuno usa il suo nome per intero è sempre un brutto segno. Con estrema riluttanza, si costringe a svegliarsi.
Esegue l'ordine, apre gli occhi e la luce gli ferisce lo sguardo. Con un mugolio di protesta, alza una mano a proteggersi dal sole che entra prepotente dalla grande vetrata dell'attico in cima alla Stark Tower. Strizza più volte le palpebre e tenta di mettere a fuoco il viso imbronciato chino su di lui.
Pepper.
Pepper che era fuori per un viaggio di affari e che non doveva essere a casa prima di dopodomani e invece ora è lì, mani ai fianchi, occhiaie da jet-leg sotto un velo di trucco, sguardo da cavaliere dell'Apocalisse.
E Tony non sa se se lo merita davvero, il cipiglio imbronciato della sua donna.
Ok, d'accordo. Era addormentato steso stravaccato sul divano al centro della sala. Addormentato steso stravaccato sul divano al centro della sala, con indosso uno smoking e l'odore del suo costoso e sciccoso dopobarba che aleggia nell'aria. E allora?
È stato a una festa la sera prima, sì. Ma qualcosa gli dice che non è questo il motivo per cui la sua donna lo sta guardando male, Pepper non può essere gelosa del fatto che lui sia andato a una festa senza di lei, tra l'altro a quella festa lui ci è andato con...
Oh, cazzo! Nadia.
Nadia – ventisei anni spesi onestamente, capelli biondi corti alla base del collo, pessimo gusto in fatto di ragazzi – è attualmente ubicata sull'altro divano. Anche lei addormentata, anche lei in abito da festa. Ma non ha addosso odore di profumo da centoventi dollari al flacone, ha odore di... alcol.
Ricapitoliamo...
Tony e Nadia sono stati a un party la sera prima. Nadia ha alzato un po' il gomito. Cioè ha bevuto, come un naufrago che sta annegando... come l'intera ciurma di una nave da crociera che affonda.
Tony vorrebbe dire che sono cose che capitano, la ragazza non ha mai dato particolari segni di squilibrio – se si vuole sorvolare sull'essere stata coraggiosamente folle o follemente coraggiosa, che dir si voglia, e sul fatto che ha una cotta per un dio malvagio e poco affidabile – una sana ubriacatura se l'è meritata, una volta tanto.
Ma Pepper non sembra dello stesso avviso; batte una mano sulla spalla di Tony e gli fa cenno di seguirla nella stanza attigua. Il ticchettio dei suoi tacchi sul pavimento è come il suono di una bomba ad orologeria che sta per scoppiare e quando si chiudono la porta scorrevole alle spalle arriva la detonazione.
«Come hai fatto a permettere che si riducesse in quello stato?» esclama Pepper.
Gran bella domanda.
«C'era quel tizio, il tuo adorato stagista appena vomitato da Harvard, che ci provava» esordisce Tony. «Per un attimo ho persino pensato che lei ci stesse, poi ha cominciato a trovare molto più interessante il cameriere che girava con i bicchieri di Martini sul vassoio».
«E tu non l'hai fermata» lo rimbecca la donna.
Tecnicamente, Nadia è adulta e vaccinata e può fare quello che vuole e quando lui aveva promesso che se ne sarebbe preso cura non intendeva propriamente diventare la controfigura della sua coscienza. Ma la verità è un'altra.
«Non ce l'ho fatta, ok? Lo hai visto anche tu cosa... cosa le sta succedendo» risponde Tony. «Ho pensato che se quello era l'unico modo per farla distrarre, almeno per una sera...»
«Tony, ti prego. Bere fino al coma etilico non è una soluzione».
No, non lo è, lui lo sa bene e non permetterebbe mai che Nadia cominciasse a pensarlo. Ma per una volta, per una sola santissima volta, ha voluto lasciar correre, ha voluto non essere quello che le diceva cosa fare, che le dava lezioni, che le ricordava cosa fosse giusto fare, che tentava di fare appello al buon senso.
Sono due mesi che Nadia è lì a New York. Due mesi che provano a trovare il modo di sistemare la faccenda dei picchi di energia magica. Due mesi che ogni tentativo fatto non si rivela mai del tutto risolutivo. Due mesi che, nonostante tutto, la ragazza si impegna ad essere paziente e collaborativa, sforzandosi di non crollare.
E sono anche due mesi che lei è lontano da casa, con la sua famiglia dall'altro lato del mondo che crede che lei sia in America a fare la fotografa e che viene tenuta buona con una storia di copertura.
E Nadia è già crollata da tempo, e nessuno sembra voglia ammetterlo. Sembra la solita Nadia, allegra e piena di spirito, ma c'è qualcosa, qualche luce che si è spenta. E Tony sa esattamente chi ringraziare per questo.
Loki.
Se potesse, lo troverebbe solo per il piacere di infilzarlo sulla guglia del palazzo.  
Quel dannato rifiuto dell'Olimpo – o di come accidenti si chiama il posto da cui proviene – si era ben guardato da avvisare che con il trucchetto della resurrezione, Babbo Orbo aveva lasciato a Nadia dei poteri magici, neanche fosse Sailor Moon! E poi aveva avuto la faccia tosta di apparirle in sogno, promettendole che l'avrebbe aiutata. E lei gli aveva creduto perché, per quanto Tony trovi la cosa del tutto folle e inconcepibile, Nadia ha davvero una cotta per quel mostro, e lui l'ha abbandonata, l'ha lasciata sola ad affrontare una cosa che nessuno, nemmeno lui e gli altri della squadra sanno come gestire. È questo che l'ha abbattuta, più di ogni altra cosa, anche se lei non lo ammetterebbe nemmeno sotto tortura; le manca Loki, forse credeva scioccamente che lei sarebbe stata la sola che lui non avrebbe tradito, pensava che in qualche assurdo modo il dio dell'inganno ricambiasse i suoi sentimenti. Ma non è così, lui non ce li ha i sentimenti, non sa neanche dove stanno di casa e adesso sarà di sicuro da qualche parte nell'universo a tramare qualche altra mostruosità.
E Nadia è lì. E Tony aveva promesso che se ne sarebbe preso cura, che sarebbe andato tutto bene. E nonostante sembri che il cosmo cospiri contro di loro, manterrà la promessa, costi quel che costi.


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Bentrovati.
Come da introduzione, questo è il seguito di A series of unfurtunate events e temo sia di difficile comprensione per chi non abbia letto la fanfiction precedente.
Avevamo lasciato Nadia in partenza per l'America assieme a Tony, con l'energia proveniente dal bracciale che non riesce gestire, e Loki appena catturato dai Chitauri per essere portato da Thanos. Naturalmente cosa sta facendo il caro dio dell'inganno lo sapremo a breve, come sapremo a breve cosa è successo a Nadia in quei due primi mesi a New York. Intanto, spero che il breve prologo abbia attirato la vostra attenzione.
Per chi consce i film precedenti a The Avengers ci saranno anche un paio di “facce note” che volevo assolutamente inserire.
Nel frattempo, vi ricordo che la storia è esclusivamente moveiverse, come la precedente.
Il titolo della fanfiction è una citazione del musical The Phantom of the Opera.
Critiche, osservazioni e pareri sono sempre ben accetti. 

Ci leggiamo venerdì con il primo capitolo vero e proprio.

PS: rubando l'idea ad altri utenti più scaltri di me XD ho creato un profilo Fromspring per chi volesse farmi qualche domanda sulla fanfiction, sulla vita, l'universo e tutto quanto...
   
 
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