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Autore: Ews    09/04/2007    6 recensioni
Chiusa nella gabbia del nemico. Deve solo aspettare. Deve aspettare il momento opportuno. Deve aspettare il terzo rintocco.
Genere: Romantico, Triste, Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Ginny
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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We dream our dreams alone with no resistence,

 

 

 

We dream our dreams alone with no resistence,

Fading like the stars we wish to be.

 

* * *

 

Prima acuto, poi grave.

Di nuovo acuto, e grave.

Acuto, e grave.

 

Lì, il cielo aveva solo due tonalità: grigio di giorno, e nero di notte. Il villaggio più vicino distava circa sedici chilometri; quindi, ogni idea riguardo una possibile fuga era stata malamente accantonata.

E poi, fuggire, per essere poi ripresa nell’arco di un’oretta scarsa, le sembrava assolutamente inutile.

 

Accanto alla proprietà c’era però un piccolo monastero, che spezzava l’equilibrio del silenzio, ogni ora, con i suoi dolci rintocchi. Prima acuto, poi grave. Din. Don.

 

Faceva impazientemente tamburellare le dita sul davanzale della finestra.

Sotto di lei, campi brulli, alberi spogli, un fiumiciattolo che scorreva con noncuranza, come un filo di nastro argentato.

 

- Ginevra.

 

La ragazza si voltò lentamente.

 

- Seguimi.

 

Con un’espressione che ormai Ginny conosceva bene, aspettava che obbedisse a quell’ordine.

Teneva il mento leggermente sollevato, la schiena ritta, in una postura del tutto innaturale. Lei, lasciò che per qualche secondo quegli occhi, ridotti a fessure, la fissassero. Poi con voce calma e decisa, mostrò di non essere così facilmente manipolabile.

 

- Dove?- chiese assumendo una postura simile a quella del suo interlocutore, un po’ per beffa, un po’ per sentirsi alla pari.

- Sai, temo che tu non sia nella condizione di chiedere spiegazione. Seguimi, e basta.

 

Lucius Malfoy, la guidò lungo gli angusti corridoi, precedendola nella discesa della lunga scala a chiocciola che portava nel seminterrato.

 

- Dove siamo?

 

Nessuna risposta. Come sempre, d’altronde.

 

* * *

 

When there is no place safe and no safe place to put my head.

When you feel the world shake from the words that are said.

 

* * *

 

Con grande sorpresa, Ginny, notò che perfino là sotto, ogni cosa era curata nei minimi dettagli.

Grossi candelabri d’argento rilucevano alla fioca luce delle torce appese al muro, appoggiate alle pareti di pietra, credenze e scaffali sfoggiavano con vanteria numerosi servizi di porcellana e calici di cristallo.

 

Una dolce melodia aleggiava nell’aria, e ritrovatasi in un’immenso salone, vide Draco, che nella penombra giocherellava coi tasti di un pianoforte.

 

- Draco…

 

Il ragazzo alzò lo sguardo, ed un ghigno si dipinse sul suo volto : - Bene…

Lucius Malfoy, fece uno strano verso e tornò indietro, lasciandoli da soli.

 

- Accomodati Weasley...

 

Ginny non se lo fece ripetere due volte, e lentamente si sedette su una poltrona.

La melodia non cessava, anzi, si faceva sempre più veloce, con un ritmo quasi angosciante.

Mi. Re. Mi. Re. Mi. Si. Re. Do. La...

Do. Mi. La. Si...

Mi. Sol. Si. Do...

 

- Ludvig Van Beethoven, Weasley.

 

La conosceva. La conosceva bene quella melodia, ma non riusciva a ricordare dove l’aveva già sentita…

Improvvisamente, Draco si alzò, e si diresse verso una delle tante credenze. Versò uno strano liquido nel bicchiere, e poi prese posto esattamente davanti a Ginny.

 

- Sai cosa bevevano gli dèi, Weasley?- disse portandosi il bicchiere alla bocca.

- Ambrosia…

- Notevole. E sai, cos’è questa?

Formulando quella domanda fece girare il liquido all’interno del bicchiere.

- Ambrosia?

Ginny pareva piuttosto scocciata.

- Brava Weasley! Brava! Sono a dir poco sorpreso…

- Hai altro da dirmi? Oppure…posso andarmene

Draco non si scompose, la fissò a lungo, poi chiese :- Qual è la tua canzone preferita?

Non ci aveva mai riflettuto seriamente. Non era un’esperta in fatto di musica.

- Quella che stavi suonando era bella…- si limitò a dire

Il biondo parve soddisfatto, e affiancandosi al pianforte riprese a sfiorare i tasti con le dita.

Mi. Re. Mi. Re. Mi. Si. Re. Do. La...

 

Ginny, chiuse gli occhi, e si lasciò cullare dalle note.

 

Do. Mi. La. Si...

Mi. Sol. Si. Do...

 

Sentì il corpo che si rilassava lentamente.

 

Mi…

Mi. Re. Mi. Re. Mi. Si. Re. Do. La...

 

Iniziò a muovere la testa a destra e a sinistra, seguendo il ritmo.

 

Do. Mi. La. Si...

Mi. Do. Si. La…

 

  
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