‘’BASTA, MI HAI STRESSATO’’ gridai io.
Mi sono stufata. Le solite litigati. Il solito motivo. Odio tutto quello che mi circonda. Odio i miei gentori. Odio mullingar. Me ne vado.
‘’DOVE CREDI DI ANDARE RAGAZZINA?’’ gridò mia madre dalla cucina.
‘’RAGAZZINA?HO 18 ANNI, FACCIO COME VOGLIO’’
Gridai per lasciare quella casa. Mi voltai una sola volta. Pensai se stavo facendo bene.
*si stai facendo bene,  Jade continua. Non ti fermare. *
 
-ops, scusa- mi disse una voce non molto familiare. FAMILIARE? Non conosco nessuno. Non esco mai. L’unica cosa che può salvarmi è la musica, e il mio gatto Besy.
-bhe, guarda dove vai-
Alzo lo sguardo per vedere la sua faccia.
Biondo, occhi coperti da dei ray ban neri. Il suo naso a patata. Il suo sorriso perfetto.
-ehm, piacere James, ma preferisco Niall- mi disse lui sorridente. Che sorriso, è stupendo. E’ qualcosa di stupendo, non ne ho mai visti di così perfetti. Si notano quasi due piccolissime fossette. Perfette.
-c-ciao Niall, io sono Jade in cerca di casa- dissi.
Presi la mia sacca e mi girai. Volevo trovare un nascondiglio. Volevo rifarlo. Volevo ricominciare. Iniziai a correre.
Nessuno sa come sto. Nessuno sa quello che provo ogni fottutissimo giorno. Nessuno sa come ci si sente a stare in un corpo che non è il proprio. NESSUNO SA’ NIENTE. Nessuno sa cosa si prova a doversi nascondere da tutti, a essere ‘’la sfigata del paese’’ quella che non ha un ragazzo, quella che si taglia.
 E’ orribile. Nessuno capisce.
-aspetta, vengo con te-
La sua voce. La sua voce stupenda. Correva. Mi veniva incontro. Mi blocco. Mi giro. Piango, di nuovo. Come sempre.
-ho passato 18 anni della mia vita in una stanza, chiusa a piangere a tagliarmi. Non voglio che nessuno mi stia accanto. Non voglio nessuno. Sto bene da sola-
-nessuno sta bene solo- mi disse e si avvicinava sempre di più –non so che si prova, ma voglio aiutarti- e si avvicinava.
La distanza tra i nostri volti era minima. La punta del suo naso toccava la mia. Sorrideva, potevo sentire il suo respiro affannato.
-non sei obbligato- mi limitai a dire
-lo voglio,posso?-
Mi ha chiesto. Me lo ha chiesto.
-ovviamente- dissi accarezzando le sue guance.
Mi avvicinai io a lui. Volevo baciare quel ragazzo che per poco tempo mi aveva fatto scordare dei miei problemi.
Si staccò, -se ti serve una casa, puoi venire da me. Ho un letto in più-
Per un momento lasciai cadere dalle mie mani la mia lametta, la lametta con cui io mi tagliavo tutti i giorni.  BASTA. Era la parola che mi dicevo sempre, ma non funzionava mai. MAI. È la parola che mi blocca sempre.
Arrivammo a casa Horan in pochi istanti.
Una piccola villetta carinissima, si vedeva che quel ragazzo stava veramente bene. La mia vecchia casa era grigia. O almeno era così che io la volevo vedere.
Andai subito verso lo stereo e misi il mio cd. ‘’unbroken’’ di Demi Lovato. Il cd che mi ha aiutato quando sentivo il bisogno di fare di più. Iniziò.
‘’ The space in between us
Starts the feel like we're worlds apart
Like I'm going crazy
And you say it's raining in your heart
You're telling me nobody's there to dry up the flood
Oh, but that's just crazy
'Cause baby, I told ya I'm here for good''

centavo a fortissimo. Era la mia canzone. La canzone che non potevo condividere con nessuno, perché non avevo nessuno. E poi è arrivato lui. Improvvisamente.
 
 
FUTURE.
Avevano deciso in meglio. Avevano deciso di andare a Londra. La città che entrambi sognavano. La città che ha portato alla distruzione di una famiglia.
Lei, incinta.
Lui, guidava la loro macchina.
Una macchina gli arrivò addosso. Lei muore sul colpo, insieme al piccolo. Lui in coma.
Pochi mesi dopo lui si sveglia e non ricorda nulla, per sua fortuna. Sarebbe quello che Jade Nirwall avrebbe voluto. Sapeva che Niall l’amava ancora.








recensite? c: grazie mille!