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Autore: darkronin    26/09/2012    2 recensioni
“Voi non siete l'unico popolo. Né siete l'unica minaccia. Il mondo si sta riempiendo di esseri fuori dal comune che non possiamo controllare”
La Terra e i suoi abitanti sono davvero al sicuro, ora che la minaccia dei Chitauri è stata debellata, o quella che si è abbattuta su New York era solo l'avanguardia di una guerra più complessa e articolata?
- - - - Crossover Avengers-X-men col Marvelverse più in generale (come dovrebbe essere in realtà)
- - - Personaggi principali aggiuntivi: Wolverine, Deadpool, Gambit, Rogue, Nightcrawler, Spiderman – nella seconda parte anche Antman, Wasp, i Fantastici4.
- - Limitate apparizioni di personaggi già noti: Thor, Loki, Odino, Hulk, Jane Foster, Erik Selvig, i senatori Stern, Kelly e Boyton.
- Altri, per ora secondari ma non meno importanti ai fini della trama: Sinistro, Emma Frost, Jean Gray, Ciclope, Xavier, Mystica, Magneto, Morph, Donna Ragno, DareDevil, Angelo, Tempesta, Kitty Pride, Colosso, Psylocke, Fantomex, Visione, Daisy, DumDumDugan, Contessa Allegra Valentina di Fontaine, Norman Osborne, Hela e Sigyn
+Riferimenti a Civil War, Dark Reign
Genere: Azione, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Clint Barton/Occhio di Falco, Natasha Romanoff/Vedova Nera, Pepper Potts, Tony Stark/Iron Man, Un po' tutti
Note: Cross-over, Missing Moments, Otherverse | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'L'ira degli eroi'
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Questi personaggi non mi appartengono, ma sono proprietà di Stan Lee, Jack Kirby e Dick Ayers, della Marvel, Marvel studio, Walt Disney Pictures; questa storia è stata scritta senza alcuno scopo di lucro.
 


Avvertenze per i lettori (sarò un pochino prolissa)


Questa fic parte da alcuni presupposti e da alcune considerazioni di cui vi metto subito a parte, così da evitare fraintendimenti e spiacevoli sorprese.
Ho deciso di scrivere di The Avengers perché ho notato che molti (non ultima la tipa seduta dietro di me al cinema che si vantava di averlo visto un'infinità di volte e saperlo a memoria ma che non aveva capito un accidenti di tutto il film) non hanno colto l'ambiguità della cattiveria di Loki: era davvero un pazzo sociopatico o era semplicemente controllato anche lui dai Chitauri? Mi spiego.
Loki non è certo una figura tutta positiva, ma bisogna cominciare col fare un importante distinguo:
-il Loki mitologico (da cui prende il fumetto), il dio burlone e ingegnoso che tante volte ha tratto d'impiccio gli dei norreni, incarna il male necessario. In sostanza una specie di giullare, abilissimo a ingannare gli altri, che si crede il più furbo di tutti ma combina solo un sacco di casini (che mettono Thor, colui che risolve la situazione, in risalto come eroe e per capire cosa intendo, vi rimando a ODD di Neil Gaiman). E' descritto come fedele alleato di Odino.
-il Loki del fumetto originale (da cui prende il film): un vero supercattivo coi controfiocchi che ce l'ha a morte col fratellastro e gliene combina di tutti i colori, talvolta alleandosi con altri cattivi e prendendosela cmq con gli alleati del biondino (ma che sono solo vittime collaterali);
-il Loki del film, è una povera anima che alla fine di Thor si è lasciato cadere dal Bifröst. In The Avengers, secondo me, non è davvero cattivo (non tornerebbero i conti con Thor): ha le stesse occhiaie che campeggiano in bella vista su Clint Barton e su Erik Selvig, due che fanno parte dei “buoni” e diventano improvvisamente cattivi al punto che Clint è pronto ad ammazzare Natasha, sua grande amica. E' vero che in Clint ci sono parecchie ombre, e forse anche il dottore non è proprio pulito pulito, ma il cambiamento c'è. Per il povero Loki lo stesso cambiamento rischia di passare inosservato perché, tanto, lui è l'antagonista (antagonista e Male Assoluto sono due cose ben diverse, ci tengo a precisarlo): stranamente, si prende anche lui na bella botta in testa e quando riapre gli occhi, a mo' di scusa, come i bambini che vogliono fare pace, chiede il suo drink. Certo, se lo scettro è finito nelle sue mani, un perché ci sarà (non è farina da far ostie, insomma, e ha frequentato cattive compagnie tra un film e l'altro) ma notate come, poco dopo il reclutamento di Stark, si veda il flusso di energia che dallo scettro passa a lui: è in quell'occasione che vediamo il suo passato, ma Loki sembra subito anche meno affaticato (e qui c'è un dettaglio di cui non vi parlo ora, ma che approfondirò più in là, quindi non temete, tutti gli elementi sono in gioco). Tra l'altro, a supporto di questa tesi, basta pensare alla scena dei Vendicatori sull'aeronave: i membri del gruppetto, in presenza dello scettro, cominciano a diventare tutti litigiosi e violenti (compreso il puro Capitan America, su cui più d'uno ha ironizzato che in virtù di questo potrebbe strappare il Martello a Thor con estrema facilità) e, guarda caso, è Banner/Hulk, quello più sensibile agli influssi maligni e rabbiosi, che lo afferra: lo stesso può essere capitato a Loki. Ma qualcuno glielo deve aver puntato al petto e dovrebbe avere usato il dio come pedina (si capisce dalla scena dopo i titoli di coda: in realtà anche i Chitauri sono controllati da qualcuno) nonostante gli occhi non gli brillino in modo innaturale come agli altri.
Però, certo...lui è il dio dell'inganno...non si sa mai...
In ogni caso, e qualunque versione vogliate prendere, Loki non è un pazzo psicopatico che si diverte ad ammazzare la gente a casaccio e a sangue freddo -almeno questo- (in parole povere, di suo, non avrebbe mai cavato l'occhio di Heinrich Schäfer a quel modo a Stoccarda. E al posto suo poteva esserci pure Clint, quello che ha avuto l'idea, per inciso. Solo che non era lui il capo ma doveva tenersi pronto in caso fosse successo qualcosa).
Loki ha solo un obiettivo: cercare di spodestare il fratello dai pensieri del padre. Non va redento ma liberato: come tutti, e si vede benissimo in Thor, Loki ha un lato buono e uno cattivo.
Loki “Ho visto il vero potere del Tesseract e quando lo esercito” Thor “Chi ti ha mostrato questo potere? Chi controlla il mancato re?”
In pratica, anche Thor -sulla cui prontezza mentale non possiamo fare, però, troppo affidamento- si è accorto che qualcosa non va e lo invita a rinunciare a un potere -che in Capitan America sappiamo essere stato dimenticato sulla Terra all'alba dei tempi– e a un “delirio venefico” e a tornare a casa.
(Come già detto, Jo_The Ripper, se la tua versione non è effettivamente una coincidenza, sai che non concordo ;) spero che ora sia più chiaro cosa intendevo nelle nostre chiacchierate. Ma tutto questo a livello teorico. Poi per il resto sai che continuerò a seguirti! ù_ù)

La storia, inoltre, si svilupperà attingendo ora da un universo Marvel, ora dall'altro, a seconda della bisogna. Sì, si tratta di barare. Ma lo hanno fatto gli sceneggiatori, mescolando tra loro le formazioni originali del fumetto e facendo un po' quello che gli tornava più comodo, non ultimo prendere i nemici dall'universo de I Fantastici 4. Ma se è per quello, lo ha fatto pure lo stesso Stan Lee, rimescolando le tessere dei suoi puzzle più e più volte, creando diverse versioni dei suoi stessi eroi.
Ora, dato che nel fumetto i protagonisti delle diverse serie interagiscono gli uni con gli altri già in condizioni normali (Vedova Nera è detta, da Jubelee, l'amica di Logan, e in X-men c'è già la collaborazione di tal Spiderman che a sua volta collabora con Devil e i Fantastici 4...insomma, un gran minestrone) mi prendo la libertà di fare lo stesso e di continuare la storia dei Vendicatori narrata nel film prendendo spunto e rielaborando gli universi-versioni e formazioni preesistenti (sì, vi avviso, introdurrò Wolverine come nella formazione di base! Ed è di questi giorni la decisione di un certo photoreporter di venirmi a rompere l'anima col desiderio di venir arruolato anch'egli =_=) Insomma, non mi basta pescare dalle diverse versioni di The Avengers perché le stesse sono crossover dei vari fumetti Marvel, ragion per cui, mi vedo costretta a mettere, come seconda categoria principale, gli X-men.
Anche qui: quale versione-formazione? Fumetto o film? E quale fumetto e quale film? Se li avete visti, sapete che le tre versioni - Wolverine le origini, X-men (1,2, Conflitto finale) e X-men First Class sono totalmente discordi tra loro su praticamente tutto. Di base preferisco i fumetti (più completi perché per anni hanno scavato nei personaggi da diverse angolature e a cui, comunque, si appoggiano il film)

Lo dico ora, ma credo lo abbiate capito, sono una new entry della sezione e vi ringrazio se vorrete provare a seguirmi.
A presto
DR




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1. A pancia piena si ragiona meglio



Le immagini scorrevano lente e uguali le une alle altre. Se non avesse saputo come si sarebbe conclusa tutta la vicenda, avrebbe anche potuto guardarle con un certo interesse. Ma erano passate ormai diverse ore dall'evento ed erano tutti, più o meno, sani e salvi.
Ed ecco che veniva mostrata la sua torre, la sua preziosa e nuova torre, teatro dello scontro decisivo tra l'alieno Loki e il terrestre, quanto grottesco, Hulk, un bestione verde di due metri che altri non era se non un mite scienziato irritato al punto da non riuscire a trattenere la propria mutazione. Un osservatore acuto, guardando quella sequenza, avrebbe anche potuto notare il lieve ondeggiare della sommità dell'edificio già disastrato dal conflitto.
Virginia l'avrebbe strozzato con le sue stesse mani: era una fortuna che lui l'avesse spedita fuori città già da un pezzo e che non avesse risposto alla sua ultima chiamata. A ben pensarci, col senno di poi, sapendo che tutto sarebbe finito per il meglio, suonava tanto come una cosa melodrammatica. E per niente attagliata all'immagine di sé che si era costruito. D'altronde, si giustificò tra sé, masticando svogliatamente il suo boccone, stava trasportando una testata nucleare in un universo parallelo per salvare la Terra, su cui non pensava nemmeno di fare ritorno.
Sbuffò: come fosse stato un bambino, i suoi compagni di squadra avevano assecondato il suo capriccio di provare lo shawarma ma sembravano quasi pentiti della scelta. O forse erano tutti, semplicemente, stanchi per gli ultimi eventi: la città aveva rischiato di venir rasa al suolo, le strade erano bianche di calcinacci e cosparse di corpi alieni, grandi come navi da crociera o piccoli come preadolescenti, privi di quella forza vitale che li aveva tenuti in piedi fino alla detonazione dell'ordigno. Da parte sua, era semplicemente assorto dalle immagini che passavano dall'ennesimo notiziario su una piccola televisione all'angolo, sotto cui era appollaiato, in punizione, l'asgardiano responsabile di tutto. Loki aveva assunto l'aspetto di un'esotica bellezza mora ma restava in disparte, ammanettato e guardato a vista dal fratellastro Thor che si avventava sul cibo come un troglodita, facendo traboccare tutto il contenuto del panino a ogni morso. Schizzinosino com'era, Tony Stark, libero della sua ultima armatura Iron Man Mark VII1, se ne stava sbracato sullo schienale in modo da frapporre quanto più spazio possibile tra la propria persona e il biondo principe asgardiano che, come lui, spostava rapito lo sguardo dal loro prigioniero alla televisione alla coppia di agenti S.H.I.E.L.D., seduti scompostamente davanti a loro, in un atteggiamento che, a un'analisi più approfondita, sarebbe risultato troppo cameratesco. Natasha Romanoff e Clint Barton tenevano lo sguardo fisso su un punto, una alle spalle del compagno arciere, l'altro sulla schiena della spia dalla ribelle capigliatura rosso fuoco.
In testa al piccolo tavolo da fast-food, il dottor Bruce Banner, l'omino verde incazzoso, probabilmente pensava come fare, ora che avevano salvato il mondo dalla minaccia aliena, a far perdere nuovamente le proprie tracce mentre, dalla parte opposta, il capitano Steve Rogers guardava seccato (o schifato) il cibo sul tavolo, il mento poggiato pesantemente sul pugno della sua divisa rossa e blu.
“Sei rivoltante” commentò quest'ultimo a beneficio del redivivo Tony Stark, rompendo il silenzio che si protraeva, ormai, da diversi minuti, colmato solo dal brusio emesso dal televisore e dai rumori dei lavori in corso nel locale.
Il magnate si guardò perplesso, cercando poi la fonte di tanto disprezzo anche dietro di sé. “Come fai a mangiare in un momento simile? E questa roba puzzolente, poi...” Loro sette erano gli unici avventori del kebabbaro all'angolo: i proprietari si erano già rimboccati le maniche per ripristinare una parvenza di normalità tra le macerie. E comunque capivano ben poco della loro lingua. “Non vedi che sei l'unico che ha voglia di banchettare? Mi domando perché ti abbiamo accontentato”
“Ah” commentò il magnate a bocca piena “Parli di questo? Si chiama Keeeebaaab. O Pita, nella versione greca. Su, ripeti con me! Guarda... a Riccioli d'oro qui...” disse, battendo una pacca sulla schiena del suo vicino asgardiano “...la carne fatta a Shawarma -o Gyros, se vogliamo restarcene in Grecia- sembra piacere...”
“Un po' saporita per i miei gusti, uomo di latta... ma posso capire che tu non abbia lo stesso gusto della persone normali, che sono anche dotate di buon senso” rispose Thor servendosi un generoso sorso di birra
“Smettila, Stark” lo rimproverò stancamente la donna, fasciata nella tuta aderente di pelle nera e kevlar rovinata dai recenti scontri, vedendo come quello fosse di nuovo pronto ad attaccar briga coi due puri di cuore del gruppo.
“Io devo mangiare...” sottolineò quello a beneficio di tutti e tre “Sono appena rinato..”
“Rinvenuto” lo corresse la rossa
Ma lui continuò senza badarla “... dopo aver salvato il mondo, se nessuno di voi se ne fosse accorto...”
“C'eri solo tu, là fuori, no?” replicò caustico Capitan America, ricordando la paura che aveva provato nel crederlo morto, appena Hulk l'aveva recuperato al volo dal rientro della sua missione suicida. Da sotto la televisione anche la bellezza asgardiana mugugnò qualcosa, troppo piano per farsi sentire dal gruppo di eroi (probabilmente, disapprovazione per non essere stato sfamata o insoddisfazione per non essere riuscita nei suoi piani criminali), ma nessuno vi badò
“Senti, Ciccio Bello...” lo apostrofò dopo aver strappato un altro morso al panino “Lassù c'ero solo io. Punto. Vuoi?” domandò, quindi, porgendogli il panino mangiucchiato “Fa bene, ai bimbi come te. Devi crescere se vuoi diventare un eroe” Ma il biondo lo cacciò seccato, allontanandosi il più possibile da lui, poggiandosi stancamente sullo schienale.
“Le cose sembravano andare così bene...” biascicò distrutta la Vedova Nera, ributtando indietro la testa e lasciando che i ricci rossi le coprissero gli occhi. “E poi si può sapere quando ti è venuta la voglia di cibo etnico?”
“Tornando a casa, eravamo di strada, ma i signori che erano con me non hanno voluto favorire...anzi... Romeo - qui - ha insistito perché rientrassimo subito a riagguantare la sua amata” borbottò indicando con un'alzata del mento la donna vestita sommariamente in verde e oro “Giulietta, tu non lamentarti! Hai avuto il tuo drink. E ringrazia che Falco non ti abbia cavato un occhio con una freccia”
“Però si sarebbe avvicinato, d'aspetto, a nostro padre...” bofonchiò Thor, trattenendo un sorriso “Così nessuno avrebbe più potuto dire che non era suo figlio: guerci tutt'e due” a quelle parole, Loki gli rivolse un'occhiata di fuoco, per nulla amichevole.
“Se è per quello potrebbero dire che è figlio di Fury...” disse Stark che subito si illuminò per una delle sue solite battute idiote “Per farlo simile a entrambi i genitori dovevi cavargli tutti e due gli occhi, Clint”
“Mi avete trattenuto...” borbottò l'arciere spostando lo sguardo dalla compagna al nemico comune.



Sì, avevano trattenuto Clint Barton, detto Occhio di Falco, dal fiocinare Loki come una murena: il dottor Banner, verde di rabbia, l'aveva sbattuto e immobilizzato a terra, quindi era tornato ai combattimenti in strada e aveva addirittura fermato la discesa in caduta libera del magnate in armatura.
Quando tutti erano rientrati alla Stark Tower avevano trovato il nemico ancora riverso al suolo, confuso e dolorante. Si erano disposti a capannello intorno a lui che, con le poche forze residue, era riuscito a tirarsi quasi a sedere.
“Se per voi è lo stesso” aveva detto facendosi scappare un sorriso per l'impossibilità della sua richiesta “...accetterò quel drink” aveva detto fissando la punta della freccia di Clint come ipnotizzato
“Drink?” Il biondo Thor aveva arricciato il naso “Di cosa vai parlando?”
“Colpa mia, colpa mia” aveva detto subito Stark. Il gruppo si era voltato simultaneamente a guardarlo, quasi fosse un'altra delle sue pagliacciate. Con voce stentorea si era rivolto al proprio maggiordomo elettronico, J.A.R.V.I.S. “Spero tu abbia registrato tutto quello che è successo qui dentro”
– Certo, signore– aveva risposto quello con vocetta sintetica impettita – Non mi ha più chiesto di disattivare la registrazione interna dall'ultima volta che la signorina Potts è stata qui...–
“J.A.R.V.I.S.!” era sbottato quello, tra l'imbarazzato e il seccato “Non credo che ai nostri ospiti interessi sapere perché abbiamo le telecamere interne attive da quando è cominciata questa storia. Voglio la registrazione del mio recente colloquio col qui presente Loki di Asgard. Poco prima dell'attivazione della Mark VII.”
– Sì, signore– aveva detto quello e subito, sul muro dietro al bancone, si era aperta una finestra che aveva rivelato un monitor su cui avevano preso a scorrere le immagini del recente incontro tra i due.
“Sei un imbroglione” lo aveva apostrofato Loki, sorridendo timidamente, alla vista dello scherzo in cui era caduto in modo così sciocco: Tony Stark si era spogliato di un'armatura, mostrandosi indifeso e vulnerabile, per indossarne un'altra, una trappola ad attivazione vocale, subito dopo. Che cosa subdola!
“Senti chi parla” aveva replicato Thor istantaneamente.
“Dunque, questo drink?” aveva chiesto ancora Loki, poggiandosi sui gomiti, inclinando la testa di lato e sfoderando un sorriso sincero e luminoso.
“Ma ti aspetti davvero che ti diamo qualcosa?” aveva ringhiato la rossa, incattivita e trattenuta a stento dal suo compagno d'armi
“O-oh, Natasha...” aveva replicato il moro, stuzzicandola, beatamente disteso per terra “Non essere così aggressiva... potrei eccitarmi. Anche se ti preferisco terrorizzata, con gli occhioni sbarrati” Godeva nel provocarla
“Loki, finiscila” aveva ringhiato anche Occhio di Falco, lottando per tenere buona la sua amica spia, che rischiava di saltargli al collo da un momento all'altro “Se non sapessi quello che so, ti avrei già cambiato i connotati”
Il principe di Asgard aveva mostrato un faccino contrito e battuto gli occhioni “Oh certo, dimenticavo...” aveva replicato strafottente, lasciando scivolare un'occhiata eloquente sulla donna che ancora scalciava e urlava.
“Cos'è che sapresti, di preciso?” aveva domandato il dottor Banner, tornando al proprio aspetto umano e trattenendo gli abiti, più grandi di qualche taglia, in vita.
“Che fa così lo stronzo per nascondere l'imbarazzo per averla combinata grossa. Ma con grossa, intendo colossale, intergalattica...” aveva risposto il cecchino.
Gli occhi di tutti erano tornati nuovamente su Loki, che si era limitato a fare spallucce
“Ha ragione lui, fratello...” aveva detto Thor al suo fianco. Dalla voce traspariva tutta la preoccupazione e l'amarezza per non essere stato capace di proteggere il fratello e i due regni. Anzi, di esserne, in qualche modo, responsabile.
“Diglielo, Loki!” aveva sibilato Clint Barton “Io, Natasha, che sa della ricalibratura cognitiva, e anche Eric, testimonieremo a tuo favore...”
“Diglielo, Loki!” aveva ripetuto il moro, facendogli il verso “Ha ragione lui, fratello!” aveva recitato ancora, scimmiottando il biondo dio del tuono “Grazie dell'interessamento, lo so benissimo da solo di essere nei guai fino al collo, non sono così stupido come credono il mio amato padre e il mio perfetto fratello” aveva replicato mettendo il broncio, ributtatosi a terra, le braccia incrociate sul petto “Fate quello che volete!”
“E' un altro dei tuoi piani?” aveva domandato Thor sospettoso “O fa tutto parte del tuo piano?”
“Naaa” aveva sbuffato quello levando gli occhi, come se la sola idea di macchinare una nuova strategia fosse la cosa più stancante dell'universo “Ma tanto, Loki è il cattivo, Loki è il figlio adottato, originario della stirpe nemica, non può non rivoltarcisi contro, è nella sua natura, non può non ingannare... Mi sono stancato di cercare di difendermi. Mi sono stancato di cercare di riuscire a fare qualcosa: essere l'adorato
figliolo portato in palmo di mano da Odino, il sovrano perfetto di Asgard o il suo distruttore. E se non di Asgard, almeno di un insulso pianeta come la Terra. E invece? Nulla! Non sono capace di fare nulla. Mi sono stancato di vedere i miei sforzi vanificati da te...” aveva sputato velenoso contro il fratello “... e dai tuoi amichetti. Tanto il magnifico Thor è sempre accerchiato da alleati fedeli, no? Invece Loki? Non può che vivere e dipendere dalla tua ombra. Fate che cavolo di pare.” aveva ripetuto considerando chiusa la discussione.
I vendicatori avevano alzato i loro sguardi perplessi sui due, semplici, agenti che si erano stretti nelle spalle in risposta “Probabilmente, Loki era sotto l'influsso di quello scettro, come me...” aveva detto Occhio di Falco, indicando il bastone che la compagna, ora calmatasi dall'improvvisa quanto momentanea sfuriata, teneva in grembo, ancora sfavillante in tutta la sua potenza distruttiva. “...e come Eric. Se Phil è morto è colpa nostra quanto sua” aveva proclamato il biondo tenendo lo sguardo fisso sul gruppo di eroi al suo fianco.
“Come fai a esserne sicuro?” aveva domandato il dottor Banner, levando un sopracciglio
“Ci voleva un forte urto alla testa perché potessero liberarsi dal...maleficio” Era intervenuta Natasha, abbassando gli occhi sul pavimento frastagliato.
“Quindi sono io, cioè, è stato Hulk, a rimetterlo in carreggiata?” la rossa aveva annuito in vece dell'amico. “E tutto con quello scettro... Tony, tu lo sapevi, vero?” aveva domandato d'improvviso alzando lo sguardo sul collega scienziato che, a quella domanda, aveva sgranato gli occhi: Loki aveva cercato di possedere anche il suo animo ma era stato ostacolato dal generatore Ark che l'umano portava sul cuore.
“No, in realtà no... ho avuto solo fortuna. Non sapevo da dove traesse la sua forza o come facesse a far cambiare idea ai nostri alleati. Volevo solo impedire che sfasciasse il mio palazzo...” aveva detto stanco, facendo vagare lo sguardo tutt'intorno “Ero pronto a proporgli una tregua, anche se non avevo la più pallida idea di cosa avrei barattato. In ogni caso, non credevo sarei riuscito a estorcergli un'informazione tanto preziosa.”
“Oh!” aveva esclamato Loki tirandosi a sedere, gambe graziosamente incrociate. Giunse le mani tra loro con un sonoro schiocco e sbatté le lunghe ciglia come un cerbiatto ruffiano “Loki non è cattivo, Ommioddio!” aveva gridacchiato prima di lasciarsi ricadere sui gomiti e mettersi a ridere sguaiatamente “Non vi crederà mai nessuno”
“Ti tirerò fuori da guai...” aveva sentenziato il biondo fissandolo intensamente.
Il principe Asgardiano aveva roteato gli occhi per il livello di sdolcinatezza del fratellastro “Sì, certo. Come sempre, d'altronde...”
Thor aveva taciuto, irritato ma, in certo qual modo, comprensivo “Ti tireremo fuori dai guai” aveva replicato con più convinzione.
“Scusa, Natasha” aveva chiesto Iron Man picchiettando sulla spalla della ragazza “Tu che sei esperta di latino, sbaglio o ha usato il plurale maiestatis? E' normale nella famiglia reale, no?”
“Io credo che usasse il plurale plurale. Cioè, ci sei dentro anche tu.”
“E perché mai?” era sbottato portandosi le mani ai fianchi “Dopo che ha cercato di strapparmi il cuore!”
“Tecnicamente tu non hai un cuore” lo aveva rimbeccato il capitano Rogers, meditabondo
“Sì che ce l'ho... rischia solo di fermarsi per degli affarini che il generatore tiene lontano col suo magnetismo”
“Dovresti essere morto” meditò quello
“Anche tu!” precisò Stark con un sorriso tirato sul viso: non riusciva proprio a tollerare Rogers e la cosa, grazie al cielo, sembrava essere reciproca.
“Dobbiamo elaborare un piano, trovare una scappatoia” se n'era uscito anche Banner, riemergendo dalle sue elucubrazioni
“Quindi non ci abbandoni?” aveva domandato Natasha, sinceramente sorpresa
“Beh, ecco.... ormai son dentro e io finisco sempre ciò che ho iniziato... Ma non mi piace e, appena potrò, me ne tornerò alla tranquillità della jungla cambogiana”
“Garçon?” aveva chiamato Loki a indirizzo di Stark, schioccando le dita “La consulta ha deliberato. Da bere per tutti!”




1 Genealogia delle armature: Mark I è il prototipo costruito nel deserto, Mark II quello che gli viene prima fregato dal suo CEO in Iron Man e che viene poi definitivamente sottratta e armata per War Machine in Iron Man 2; Mark III è la versione con cui spacca mezza casa e con cui vola in Afganistan e da cui nasce la leggenda di Iron Man; Mark IV è quella del volo d'apertura di Iron Man 2 (la Mark III era stata danneggiata dallo scontro finale del primo film) ; Mark V è quella compatta che sta nella valigetta che indossa a Monaco per fronteggiare Whiplash/Ivan Banko; Mark VI è l'armatura con finestra pettorale triangolare per il nuovo generatore Ark e Mark VII è quella che attiva coi braccialetti in The Avengers dopo l'incontro ravvicinato con Loki.
   
 
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