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Autore: Caterpillarkable    26/09/2012    11 recensioni
Un'elfa che non ricorda nulla del suo passato. Una missione improvvisa e senza apparente scopo. Ma cosa nasconde? Avrà qualche connessione con il passato della nostra protagonista?
Genere: Avventura, Fantasy, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo
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Capitolo 1: Incubi.


Fiamme. Erano tutte intorno a me, sentivo delle urla di donne e bambini, risate cattive che godevano di tutto quel terrore. Tutte le case distrutte. Qualcuno che mi chiamava, ma io ero in trappola, non potevo muovermi. Non vedevo colui che mi teneva le braccia dietro la schiena e la voce che urlava il mio nome era sempre più lontana...

Le stelle erano sopra di me. Nessun fuoco nelle vicinanze. Solo una brezza leggera che mi volteggiava tra i capelli. Un altro incubo, ecco cos'era.
<< Bri >> Il mio soprannome riecheggiò nella radura fino a me.

<< Bri, stai bene? >>
<< Si, Riri, sto bene.>> Sorrisi al bambino vicino a me.
Era Ryan, un piccolo lupo mannaro di 12 anni.
<<Torna a dormire Riri. Domani dobbiamo continuare la ricerca. >> Guardai la radura dove ci eravamo accampati per la notte.
<< Sto bene, davvero.>> Guardai ancora il bambino vicino a me, oramai diventato mio fratello.
<< Zoey e Mich dovrebbero tornare fra poco dal loro turno di caccia... Quel Minotauro è proprio introvabile. Quindi ora mettiti a dormire.
.>> Gli diedi un bacio sulla fronte e mi alzai per guardarmi intorno.
Il sonno non era essenziale per me. Inoltre, ogni volta facevo quegl'incubi... Ed ogni volta rimanevo sempre un po' scossa, non sapendo nemmeno cosa significasse o cosa fosse quell'incendio... Quando ci pensavo era come se la soluzione fosse lì, ma un secondo dopo sfuggiva alla mia comprensione.
Continuavo ad arrovellarmi su questo pensiero, quando ecco arrivare due figure scure. Una con in mano una spada sfoderata, l'altra con un piccolo pugnale nella sua fodera, nello stivale. Avevo una vista superba e ogni minimo particolare lo coglievo. Le due figure scherzavano e si spintonavano. Allontanai 
lo sguardo e tornai al mio incubo, ancora non volevo affrontare nessun altro problema. Michele soprattutto.
Andai da Ryan e cercai di svegliarlo.
<<Cucciolo, è l'alba. Dobbiamo andare. >>
Il bimbo aprì gli occhi e si stiracchiò, borbottando qualcosa sul Minotauro. Gli lasciai del tempo per riprendersi e andai dai nuovi arrivati, cercando delle notizie.

<< Avete qualche bella notizia? Stanotte qua è stato peggio di un mortorio.>>
<< Ma Bri ha fatto un altro incubo!>> Questo era Ryan che faceva la spia.
Mi voltai per tirargli un'occhiataccia, ma il mio braccio venne preso nella morsa d'acciaio di Michele. Lo guardai negl'occhi. Ogni volta la stessa storia.
<<
Non posso parlare. C'è un Minotauro che aspetta di essere catturato.>> Risposi con un'alzata di spalle e mi liberai.
<< Sai che non puoi scapparmi, Bri. Mi preoccupo per te e devo capire i tuoi sogni!>> Michele aveva questo potere di interpretare i sogni, peccato che i miei erano indecifrabili anche per lui.
Annuii e, dopo aver aspettato Ryan, mi diressi verso il bosco con il mio arco e la faretra. Per il resto della spedizione nessuno parlò, cosa che apprezzai molto da Ryan. Anche se era una macchinetta, sapeva sempre quando avevo bisogno di silenzio. Quello era uno di quei momenti, finchè un rumore insolito attirò la mia attenzione.
Guardai Riri, ma alzò le mani in segno di resa. Non era lui.
Minotauro. Era l'unica spiegazione.
Mi acquattai sulla terra umida e avanzai silenziosamente, il lupetto mi imitò. Lui portava la rete per ingabbiarlo, me la feci passare e scagliai una freccia, proprio dietro la bestia, portandosi dietro anche la rete. La mia freccia colpì l'albero dietro il Minotauro. Strano che Zoey e Mich non l'avessere nè sentito nè visto... Non potevo permettere alla gelosia di invadermi. Non in quel momento. Non con il Minotauro così vicino. Scagliai la seconda freccia con ancora la rete ed intrappolai la creatura.
<< Riri, aiutami a portarlo dai quei due là. E chiuditi gli occhi se li vedrai troppo vicini!>>
<<
Sì Bri. Non ci tengo a vedere quelle schifezze. Bleah!>> 
Fece una faccia troppo buffa per non ridere.
E nel frattempo andammo dal Minotauro. Gli somministrai il sonnifero e ce lo caricammo in spalla. Nell'avvicinarsi agl'altri due della squadra, li notai vicini. Troppo vicini. Fischiai, sia per venirci ad aiutare, sia per staccarli. Ma quel rumore svegliò la bestia. Aprì i suoi occhi di brace e scalciò. Essendo più forte, me la cavai solo con qualche graffio, che si rimarginarono in pochi secondi. Ma Ryan... Lui era così piccolo e debole al confronto con quella creatura... Venne incornato e lanciato qualche metro più in là.
Mentre Zoey e Michele accorrevano verso di noi per acchiappare il Minotauro, che stava scappando con la rete, io andai da Ryan.
<< Chiamiamo subito soccorsi, fratellino. Non ti preoccupare. Ora ti rimetto in sesto, ok?>>
<< N-non farlo>> Cercò di protestare, ma non gli diedi il tempo necessario per farlo.
Posizionai le mani sulla ferita sulla pancia e questa si rimarginò. Gli sorrisi e nascosi la macchia di sangue sulla maglietta, alla stessa altezza della ferita del piccolino. Mi voltai dagli altri due per vedere come erano messi con la bestia. Era presa e la stavano portando verso di noi. Presi la felpa per la notte e la infilai, nascondendo la macchia. L'unica cosa che ci restava da fare era tornare a casa, possibilmente con il Minotauro ancora addormentato.
Zoey mi lanciò un'occhiata inquisitoria e accusatoria. Alzai una mano, per zittirla, e il tentativo riuscì. Sapeva che come elfa ero io la più potente tra le due, di conseguenza doveva rispettarmi. A modo suo.
<< Rod!>> Chiamai una fata e fui grata alla mia voce di non tremare. Presi in braccio Ryan, svenuto, in tempo per vedere la porta aprirsi nel bel mezzo della radura.
Davanti ad essa vi era una fata seelie. Alta, bella come tutte le fate, con i capelli corti riccissimi verdi, stesso colore dei suoi occhi.
<< Ciao Bru! Dove andiamo?>> La sua voce fatata risuonò per il bosco e le presi la mano.
<< A casa nostra, grazie Rod.>> Le sorrisi, era forse una delle poche amiche che avevo.Entrai nel vuoto del Sentiero Fatato, tenendo Riri attaccato a me.
<< Ci vediamo dopo.>> Dissi senza troppo sentimento ai due colleghi di caccia.
Non aspettai la risposta, che Rod mi ebbe portato davanti alla porta del mio appartamento, sicura che anche Mich e Zoey sarebbero arrivati di lì a poco.

  
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