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Autore: Jongie_virus    27/09/2012    1 recensioni
RenHo. (Credo sia la prima.)
Non è 'semplicissima' nel senso che: non ha una trama a filo logico. Io stesso ho impiegato molto per capire dove andare a sbattere la testa -fortuna la mia migliore amica c'è stata-, e adesso mi ritrovo ad impersonarmi in un Choi Minho completamente diverso dai soliti. Non è il figo al quale tutti vanno dietro. E' il prigioniero che aspetta di essere liberato. E no, non è una storiella d'amore e basta. Si sa poco di tutti. Forse nemmeno il minimo indispensabile.
Forse è solo un pensiero buttato giù anche per secondi fini.
Il tema centrale: la routine.
Personalmente, mi annoia. A Choi Minho, non piace. Ecco perchè Ren è qui. Per smontare il quadro della vita apparentemente perfetta di Choi issato per...Continuate voi. Io, il mio 'per' l'ho trovato.
Non mi dispiacciono le recensioni, voglio migliorare e ricevere pareri! (:
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altro personaggio, Minho, Taemin
Note: Cross-over, Missing Moments, OOC | Avvertimenti: Triangolo
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Stava per rovinare tutto, di nuovo.  

Era come impazzito. La sua gelosia per me, era estenuante. E pensate un po', nemmeno ero suo. 

 

~ 

 

Iniziò tutto quando conobbi quel ragazzino al parco; era spaventato per non so quale motivo e mi sedetti vicino a lui, sotto quell'albero.  

Devo ammettere che all'inizio lo scambiai per una tenera ragazzina, ma mi ricredetti quando alzò il volto e i nostri occhi si incontrarono. 

I suoi capelli biondi erano raccolti in una piccola coda. La frangia gli copriva appena gli occhi rossi e gonfi.  

Lo presi di peso, mentre quello spaventato si dimenava e urlava. Gli intimavo inutilmente di stare zitto ma proprio non voleva saperne. 

Presi a correre in quel momento. Veloce come il vento.  

Mi dimenticai pure il motivo per cui quella mattina ero lì. 

Arrivato alla macchina lasciai che scendesse e con un po' di forza lo spinsi contro la bauliera chiusa. 

 

-Perché due occhi così belli sono pieni di lacrime?- chiesi, lasciandolo a bocca aperta.  

 

Accennai un sorriso tirato, socchiudendo gli occhi. Non me ne accorsi nemmeno, ma le mie labbra finirono contro le sue, con mia grande sorpresa. 

Non capivo, ma non per questo mi staccai. 

 

* 

 

-Come ti chiami? Che ti è successo?- 

 

 

-Mi chiamo Minki, Choi Minki. Chiamami pure Ren. Mi sono successe un bel po' di cose.- 

 

 

-Sì, Ren. Che bel nome. Ti va di raccontarmele?- 

 

 

-E tu, baciatore anonimo? Probabile.- 

 

 

-Io sono Minho, Choi Minho. Ti ascolto, Choi Minki detto Ren.- 
 

* 

 

La nostra prima conversazione dopo quel bacio. 

 

Era iniziato pure a piovere e fummo costretti ad entrare in macchina. Mi accurai prima di spegnere il cellulare, deciso a staccare la spina per un giorno. A sentirmi diverso per un giorno. Ero stufo della solita routine: alzarsi, lavorare, tornare a casa, mangiare, andare a letto e ricominciare tutto da capo.  

Uno strappo alla regola poteva starci. Già uno ne stavo facendo, quello era solo un'ulteriore momento di pausa da una vita piatta e monotona. 

Da quel giorno di pioggia, dopo quel bacio e quelle chiacchiere in macchina -all'inizio accompagnate da lunghi silenzi e risposte ancora precoci fatte a monosillabi e domande non troppo invadenti- capii che tutto nella mia vita era stato già scelto: dalla nascita fino a qualche ora prima di incontrare chi mi aveva sconvolto un altro programma.  

Verso una certa ora dovetti riaccompagnarlo a casa.  

 

Non fu un addio. Non ci fu uno scambio di numeri. Solo uno scambio di sguardi. 

Già sapevamo che saremmo tornati il giorno dopo al solito luogo. 

 

 

~ 
 

Dire che continuammo a vederci più e più volte è dire poco. Non passava giorno che non ci vedessimo ed ormai erano già passati circa 5 mesi. 

Quando parlavamo sembrava ci conoscessimo da sempre. Uno sguardo e l'intesa fra noi s'instaurava automaticamente.  

 

Ancora oggi è così.  

E pensare che son già passati 3 anni. 

 

* 

 

-Minho ti sei mai innamorato?- 

 

-Sì, Ren.- 

 

-Ed è quel ragazzo...?- 

 

-No, io non lo amo.- 

 

-Smetti di illuderlo allora.- 

 

-Ha fatto tutto da solo, non gli ho mai detto che mi piace, né tantomeno che lo amo o voglio stare con lui.- 

 

-E allora...- 

 

-Basta con le domande Minki.- 

 

* 

 

E fu bacio. Un bacio carico di sentimento, di trasporto. Un altro disperato tentativo di uscire dalla monotonia. 

Il solito albero ci osservava ma non ci protesse da quello che accadde.  

 

Quel compito lo lasciò a me. 

 

Come se non fosse abbastanza doverlo sopportare ogni giorno, Lee Taemin, si era permesso di nuovo di invitarmi fuori e con una delle solite scuse lo avevo liquidato. Come feci il giorno in cui conobbi Minki.  

Con una scusa qualsiasi gli dissi di essermi dimenticato del nostro appuntamento. 

 

Ma cosa potevo fare in quel momento?  

 

Ci stava guardando. I suoi occhioni si erano riempiti di lacrime che scivolavano sulle sue guance, morendo o sul suo mento o sulle labbra. Non mi mossi. Minki fece lo stesso, guardando Taem con i suoi occhini. I miei occhini. 

 

Fu tutto troppo veloci. Le sue mani attorno al collo del mio Ren.  

Me ne accorsi troppo tardi che ormai apparteneva a me. Ma non fu una cosa irrimediabile. Divisi i due con poco sforzo: erano entrambi fragili e femminili. Chi più chi meno. 

 

Non riuscii a rendermi conto delle mie azioni. Stavo massacrando un povero ragazzo che altro non chiedeva una silenziosa occasione per dimostrare chi fosse. Per aprirmi il suo cuore. 

 

Troppo tardi. 

 

Minki mi guardava come si osserva un assassino. Non dimenticherò mai quello sguardo. La sua espressione terrorizzata, i suoi occhi increduli.  

 

Da quel momento in poi decisi di non voler più vedere quegli occhi. Quello sguardo puntato su di me fu come se qualcuno avesse preso con le tanaglie il mio cuore e lo stesse stringendo per spaccarlo in mille pezzi. Era sicuramente lo stesso di sguardo di quando trovò il suo ex a letto con un altro. Fu lo stesso sguardo di quando vide sua sorella piccola uccidere il loro cricetino domestico.  

 

~ 

 

Quando smisi di picchiarlo, Lee Taemin venne aiutato da Minki a sorreggersi. L'altro non riusciva ad opporsi: i miei colpi avevano fatto male e la sua struttura fragile non gli permetteva di sicuro pochi sforzi.  

Sapevo così poco di quel ragazzo, che quasi mi fece pena.  

Nel tempo quel il mio biondo chiamò l'ambulanza, rimasi a riflettere, guardando il corpo di Lee Taemin scosso dai singhiozzi. 

 

Non riuscivo e non riesco tutt'ora a sentirne il rimorso. Non riesco a sentirmi in colpa. Provai solo pena, come già detto. 

Pena. 

 

~ 

 

In questi ultimi tre anni la mia routine è variata molto: il mio appartamento non è più singolo, ma doppio.  

Non ho più lo stato 'single' su facebook, quello stupido social network. 

La mattina quando mi sveglio c'è un gatto in fondo al letto che mi graffia piano i piedi. Una sveglia ottimale. 

Non sono più  solo in quel letto, ora c'è Minki. 

 

La mia routine è cambiata. Non sono più 'Choi Minho, il ragazzo dalla vita fatta'. Ora sono solo Minho. 

 

 

E vicino al mio nome, non voglio altro che il suo. 

 


Note finali: Buonaseeera! Beh, non ho molto da dire. Oltre che, vorrei dedicare questa...'cosa' a due persone. La prima è la mia migliore amica; la seconda è una persona che non conosco di persona, ma che sapevo che desiderava un pairing del genere da un po', un po' come me, ed ecco qua. 
Nemmeno io capisco che mi sia preso. Spero solo che con questo possa avvicinarmi ancora di più a entrambe. 
E spero che a voi lettori sia piaciuta almeno un minimo. Una recensione non mi fa schifo. Nemmeno se di una frase piccola piccola.
Grazie per la vostra attenzione(?)
Chu~

  
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