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Autore: Scream_Out_Loud    28/09/2012    3 recensioni
[Altri attori/telefilm]
Fu una settimana angosciate, e doveva essere la più bella.
Erano sempre insieme e ora è morta una stella.

Liam si torturava, chiedendosi come poteva essere morta? anzi... Chi, Chi l'aveva uccisa?
Genere: Giallo/Crime.
Personaggi principali: Liam Hemsworth, Miley Cyrus, Demi Lovato, Selena Gomez, Ashley Tisdale, Emily Osment, Amanda Jiroux, Mitchel Musso...
Genere: Introspettivo, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Miley era appoggiata alla ringhiera di un balcone vetrato del 25esimo piano, guardava il panorama sottostante mentre una leggera brezza soffiava e le scompigliava i capelli. Dondolava il suo drink, assorta nei più profondi dei suoi pensieri. Socchiuse gli occhi, udendo solo il rumore di auto e clackson che strombazzavano in lontananza.

Vide una bella donna, capelli lunghi bianchi e sottili... Si avvicinava amichevolmente. Gli occhi cilestrini tendenti al viola perforavano lo sguardo, la rendevano vulnerabile. 

Era Lei.
Lei, quella che ci sfiora ogni giorno, quella che è sempre dietro l'angolo pronta ad assalirti quando meno te lo aspetti.
Quella che non bada a età o salute. Ti colpisce e non c'è più nulla da fare.
E' lei, quella che senti sta per arrivare, quella che ti toglie tutto nel momento più sbagliato, forse perchè è sempre il momento sbagliato per morire.
E' Lei quella che sopraffa' chiunque si lascia andare per un secondo di troppo. Quella che ti passa accanto ogni volta che ti metti al volante, in ogni momento è pronta a colpire.
Anche nella situazione più banale ti ritrovi davanti a lei. Faccia a faccia.
Qualsiasi stupida situazione può portarti proprio dove lei decide di spedirti.

Si faceva sempre più vicina, mostrava quel suo sorriso agghiacciante, un sorriso così gelido che somigliava più a un ghigno. Il ghigno di una persona che sa, sa cosa tra poco ti accadrà.

Le succedeva sempre più spesso di vederla, in sogno o come 'visione' quando socchiudeva gli occhi. Le era quasi parso di vederla camminare tra la gente quando usciva dalla limousine. Era sempre vicina, la vedeva sempre più accostata a se', e questo la rendeva sempre più irrequieta.
Liam se n'era accorto.
Arrivò in quell'istante scoccandole un dolce bacio sulla guancia, e distraendola da quel brutto pensiero.

«Ancora la stessa allucinazione?» chiese affiancandola. La ragazza annuì senza emettere suoni, solo un flebile sospiro amaro.
«Mils stai tranquilla... Cosa ti può succedere? Hai i bodyguard, sei sorvegliata costantemente...e poi ci sono io» cercò di rassicurarla il muscoloso ragazzo. All'ultima affermazione le stampò un lieve bacio sulle labbra. Miley adorava il suo sapore, adorava tutto di lui, le sue braccia, il suo mododi abbracciarla, il suo sorriso, i suoi occhi, la sua voce, le sue labbra... tutto.
«Dai entriamo - propose - il party non è divertente senza di te: festeggiata» sorrise.

«Rimango fuori ancora un po'... mi sento... fiacca.» affermò.
«Magari è solo un lieve giramento di testa dovuto all'alcool...»
«Sono... stanca... Non ho voglia di festeggiare...»
«Miley è il party del tuo 25esimo compleanno! Li compi solo una volta 25 anni!!» tentò di convincerla.
«Liam arrivo subito» lo incitò ad entrare lei.
«Ti aspetto dentro, se entro 5 minuti non arrivi vengo a prenderti con la forza»
La bionda si lasciò andare a una leggera risata e diede una spintarella al fidanzato per fargli capire di lasciarla sola ancora un attimo. Si sentiva un po' rintronata, forse Liam aveva ragione, era l'effetto dell'alcool.

Ritornò ad appoggiarsi al parapetto. Aveva tutto quello che si poteva desiderare, aveva appena firmato l'ennesimo contratto discografico che si prospettava un successo di portata mondiale, aveva una bella casa, una bella macchina, una bella famiglia, un fidanzato meraviglioso,quasi marito, molti amici, e tutti i soldi che potevano servirle, "perchè mi preoccupo?" si chiedeva. Aveva ragione Liam... era supersorvegliata, cosa aveva da temere?

Finì l'ultimo sorso del suo drink quando notò una polverina argentea sul fondo. Nell'esatto momento in cui ingoiò la miscela, chiuse gli occhi.

La donna tanto bella e tanto misteriosa della 'visione' dell'ultimo tempo, si trasformò in un orrendo mostro pallido, denti aguzzi come spilli, occhi rossi come il sangue che le usciva dalla bocca e i capelli come il pelo irto di un lupo. La attaccò, i suoi denti punsero in gola fino a raggiungere le parti più interne e in quello stesso istante in cui quegli spilli si aggrapparono all'anima della ragazza, smise di respirare. 
 

 
Il biondo stava chiacchierando amabilmente con alcuni degli invitati, quando all'improvviso una delle amiche della sua ragazza strepitò a gran voce.

«Miley!!!»


Tutti gli invitati si voltarono in direzione del grido. Proveniva dal balcone, il ragazzo preoccupato accorse facendosi largo tra la folla. Non appena sopraggiunse chiese a Emily, la ragazza che aveva trovato il corpo, di chiamare l' ambulanza e quella in fretta e furia corse a farlo.

«Miley! Miley per piacere rispondimi» la supplicò il ragazzo chino su di lei. Poggiò due dita sul collo della ragzza tentando di sentire i battiti del suo cuore, ma non riuscì a percepire nulla.

L' amara consapevolezza lo avvolse, come le tenebre avvolgono il tramonto. Non era possibile, fino a qualche secondo prima era lì, che non faceva altro che sorseggiare tranquilla il suo drink, come poteva essere morta?!

Rimase due minuti abbondanti con la sua amata prima che arrivasse la scientifica e la polizia.

Liam seguiva con attenzione ogni movimento dei poliziotti. Voleva capire cosa fosse successo alla sua futura sposa.
Uno di quelli, che però indossava abiti informali, si avvicinò al bicchiere in frantumi. Liam lo vide toccare con un dito il fondo del bicchiere e poi assaggiare con la punta della lingua una polverina argentata che aveva prelevato dal fondo del calice per poi contrarre i muscoli facciali in una smorfia, Liam si avvicinò.

«Cos'è?? Avete trovato qualcosa??» domandò.

«E tu chi sei ragazzo?» chiese quello guardandolo di sbieco.

«Sono il fidanzato della ragazza morta...» mormorò Liam.

«Immagino che tu voglia delle spiegazioni...e ne hai tutto il diritto...» esordì l' uomo, il ragazzo annuì «Piacere sono il dottor George Sullivan, investigatore privato» affermò stringendo la mano al giovane. «Innanzitutto condoglianze per la perdita... - fece una pausa prendendo un respiro lungo e ben meditato - e mi dispiace anche doverle dire che la sua ragazza è stata avvelenata...»

«E da chi?!?!» sbottò il ragazzo.

«Questo ovviamente ancora non lo sappiamo, ma nel frattempo i poliziotti stanno interrogando gli invitati-»

«Tutti gli invitati?! Ma ci vorrà un'eternità!!» esclamò Liam.

«Non se restringeremo la cerchia degli indiziati...» affermò George Sullivan con fare professionale.

«E come pensa di fare?» domandò curioso.

«Ragazzo, capisco che vuoi sapere chi è il colpevole e che ti senti non troppo bene, quindi per ora stai al bancone, bevi qualcosa, prima però devi darmi una lista degli amici più stretti della vittima...» sentenziò il detective senza smettere di scrutare attentamente ogni singolo invitato

«Chi è quello?» disse indicando un ragazzo sciatto, con dei capelli abbastanza lunghi scuri che facevano contrasto con la sua carnagione chiara.

«Quello? È mitchel Musso, un ex-collega di Miley, ha lavorato con lei durante Hannah Montana... Sicuramente l'avrà visto...» spiegò il biondino.

«Ragazzo - rispose il detective - non guardo certe cose...»

Il giovane ci rimase un po' prima di capire che il dottore aveva effettivamente ragione.

«Ora ragazzo, dovresti stare al bancone senza farti troppo notare, chiacchiera con chi era più vicino alla vittima e poi io lo mando a chiamare per interrogarlo. Conto su di te figliolo. Non deludermi. Fallo almeno per lei» terminò osservando attentamente gli occhi blu del 25enne per scrutarne la reazione e l' emotività presente in essa.

Sullivan non era un tipo che si lasciava andare alle presentazioni, non amava la compagnia ne tantomeno si fidava della prima persona che incontrava. Cercò però di farlo, in quel momento, sapeva che solo fidandosi di quel ragazzo poteva avere la soluzione a quel caso
apparentemente così complicato. La ragazza uccisa aveva moltissimi haters, per non parlare di quelli che la definivano con aggettivi poco carini. L' ispettore privato si era documentato brevemente mentre giungeva sulla scena del crimine, aveva letto che Liam avrebbe parecchie volte dimostrato l' amore che provava nei confronti della fidanzata. Era sicuro che era vero, perché quelle dimostrazioni avevano in parte screditato la reputazione dell' attore australiano. Sapeva che solo standogli vicino avrebbe avuto la soluzione di quella morte banale, ma tremendamente complessa.

«Si signore...» affermò il biondo.

«Bene» sentenziò l' altro, fece per allontanarsi ma il ragazzo lo bloccò.

«Ispettore! - chiamò - Miley sapeva di dover morire...» accennò malinconico.

Quell'affermazione fece sussultare il detective. Immediatamente nel suo cervello scattò qualcosa. Qualcosa che gli fece intuire che si trattava non solo di un omicidio premeditato, ma anche che l' assassino ci aveva lavorato su da tempo preparando terreno fertile per produrre una morte istantanea ma preceduta da un angoscia straziante.

«Da quanto aveva quella sensazione?» domandò cauto.

«Una settimana circa...» ragionò Liam.

«Parla solo con le persone che hanno avuto contatti con lei nell'ultima settimana...»

«Ma molte pers-...» interruppe, ma venne interrotto a sua volta.

«Contatti fisici intendo»

«Va bene» acconsentì.

Sullivan si allontanò e Liam si diresse verso il bancone intenzionato a seguire le istruzioni dell' ispettore. Lo vide prendere in disparte Mitchell Musso. Liam passò accanto a Taylor Swift, la bella bionda che stava avendo un successo entusiasmante già da qualche tempo. La ragazza si guardava in giro come spaventata, e scrutava con quegli occhi chiarissimi ogni individuo che le passava accanto. Sembrava piuttosto scossa dall'accaduto ma mai quanto Emily Osment, la co-protagonista della serie tv, e la migliore amica, nonché compaesana, Lesley Patterson, più conosciuta come Mandy, Amanda Jiroux.

Liam le osservò cercando di esaminare nei loro movimenti, un possibile gesto scoordinato o incerto che le avrebbe incriminate, ma il detective non era di certo il suo mestiere… Con quell'aspetto così angelico era da pazzi pensare che avessero potuto fare una cosa simile. Nella stanza scrutò attentamente anche la nemica-amica Selena Gomez, e l' altre tre grandi amiche di Miley: Demetria Devonne Lovato, Ashley Tisdale e Rachel Butler. L' unica ragazza che non era particolarmente in sintonia con Destiny Hope era la famigerata Kim Kardashian, con la sorella. Pensò attentamente ai contatti che Miley aveva avuto la settimana prima di morire; Era tremendamente scioccato e come guardava una ragazza che faceva parte della vita di Miley, e quindi anche della sua, sentiva un groppo alla gola che quasi gli impediva di respirare.
Sentiva la sua mancanza, sentiva la sensazione di vuoto che si era creata da meno di mezz’ora ma che già era tanto forte da provocargli un buco nero nello stomaco. Ma quello non era il momento per fare i sentimentali, la sua Miley era stata uccisa e non sarebbe rimasto con le mani in mano. Fece il punto della situazione calcolando chi fosse stato più spesso a contatto con la sua fidanzata e che quindi era più urgente sentire sotto interrogatorio in qualità di sospettato.

Le persone che venivano in assoluto più spesso a casa loro era Emily Osment, quasi tre volte la settimana, e Mandy che era praticamente tutti i giorni da loro. Si diresse verso Mandy, sebbene non riuscisse a capire come avrebbe fatto lei, in quanto sua migliore amica a poter essere colpevole di un crimine del genere. Le si avvicinò, lei lo abbracciò istintivamente e scoppiò in lacrime. Avevano entrambi perso una persona importante questo non lo si poteva negare.
 



L’ ispettore Sullivan, aveva portato Musso nella sala adiacente a quella dove si teneva la festa, mentre lo stavano interrogando il detective rimase nell’interno della sala adibita al party per osservare anche i più piccoli dettagli. Notò Liam in compagnia di una ragazza castana, non troppo alta, che piangeva incessantemente sul suo petto. L’avrebbe esclusa dagli indiziati, ma sapeva che gli assassini più freddi erano anche quelli che davano a vedere più emozioni finte e progettavano scenate teatrali, quindi non poté non includerla nella lista. Non andava fiero della sua carriera, si certo gli piaceva il suo lavoro, ma non avrebbe disprezzato una bella vita in campagna… Aveva visto troppi cadaveri, troppe persone uccise per motivi futili. Troppe persone che parevano innocenti come colombe ma che si rivelavano diaboliche e spietate. Sapeva che non poteva togliere dagli indiziati nemmeno il ragazzo, Liam, perché tra star si sa’ non mancano i sotterfugi e le vendette.
Sullivan odiava trattare con i V.i.p. erano persone che trovava alquanto indifferenti, anzi fin aspre e acerbe. Odiava i loro vizi, odiava il loro modo di essere ‘’unici’’ e odiava come a sangue freddo commettevano azioni impensabili per una mente sana e non corrotta da alcuna forma di egoismo.


Musso venne rilasciato; George chiese al collega se l'attore aveva un alibi, un qualche possibile movente o precedente penale e così via… ma il ragazzo non era sospettato di nulla. Miley non aveva avuto altri contatti con ragazzi in quella settimana, specialmente perché era la settimana che si avvicinava al matrimonio, Liam era un tipo piuttosto geloso e lei aveva ben altro a cui pensare.








Dopo quasi un’ora di interrogatori e di indagini gli indiziati principali rimasti erano 6:

Emily Osment, Amanda Jiroux, Demetria Devonne Lovato, Ashley Tisdale, Selena Gomez e si, Liam... Liam Hemsworth nonché fidanzato della vittima.

Gli altri invitati vennero rilasciati, mentre questi sei discutevano e si lanciavano occhiate, a volte colpevoli a volte scusanti.
Tutti e sei avevano un possibile movente, bisognava però constatare le prove e cinque di loro vennero scagionati da queste. La parte più difficile era sapere chi avesse introdotto quella polverina fatale nel bicchiere della vittima.

«Ci ritenete sospettati?! Voi credete che noi avremmo potuto uccidere una nostra amica?!» sbottò la Osment fuori di se'. Non aveva più quell'aspetto gradevole che aveva a inizio serata, era sciupata e i capelli avevano perso la piega perfetta, assumendo una definizione mossa e nodosa.

«Come potete pensare che potremmo essere stati noi a ucciderla?!»  aggiunse Mandy, in preda a una crisi isterica che andava avanti dal momento del fatidico incidente.

«Ma inoltre siamo tutti amici stretti della vittima» continuo la signorina Gomez, sottolineando la parola Amici.

Liam non aggiunse nulla, stava seduto osservando le cinque ragazze, che avevano avuto reazioni diverse al momento della dichiarazione di indiziate. Demi Lovato aveva un espressione sconvolta, rimaneva ferma a fissare il vuoto con le lacrime agli occhi, ma nemmeno una cedette lungo le guancie. Selena Gomez aveva un espressione indignata, come se avesse avuto altro da fare anziché aspettare un verdetto dall'ispettore. Ashley Tisdale non parlava, li osservava tutti scrupolosamente soffermando il suo sguardo investigativo più volte su Liam.
Amanda Jiroux, come era conosciuta tra le celebrità, aveva continuato a piangere incessantemente, ma nient'altro, nemmeno un muscolo si mosse per fare qualche azione sospetta, eliminare prove o quant'altro...

Emily Osment invece, teneva saldamente il lembo del vestito pomposo mentre continuava a toccarsi nervosamente i capelli, tanto da disfare l'acconciatura, era scomparsa per una quindicina di minuti per andare al bagno, come avevano fatto anche le altre indiziate tranne Mandy e Demi Lovato. Emily, sembrava scossa, pianse abbastanza ma soprattutto si notò molto il teatrale dolore che la percorreva come se fosse trasparente come un bicchiere di cristallo… o forse era paura?

L' investigatore entrò. Aveva la soluzione. Sullivan oltre a studiare le più svariate forme di omicidio doveva studiare la psicologia degli elementi che si trovava davanti, questo caso poteva sembrare difficile ma la soluzione, per Sullivan risultò lampante quasi immediatamente.
Fissò gli occhi sconcertati di ognuno degli indiziati. Poi si soffermò su Liam.

«Liam... Fidanzato della vittima... » esordì. Nella stanza ci fu un movimento rapido che portò tutte le indiziate a puntare gli occhi sul biondo, e a trattenere il respiro. Tisdale socchiuse gli occhi a due fessure, pensando che finalmente giustizia stava per essere fatta.

«... Tu avresti potuto ucciderla in ogni momento, perché aspettare ora?» domandò freddo l' ispettore. Il ragazzo si agitò, sorpreso di sentire quelle parole. Le ragazze che avevano trattenuto il respiro lasciarono andare un coro di orrore e di stupore.

«C-come io?!» balbettò sempre più angosciato.

Tra le altre indiziate sorse da una parte sgomento, ma un piccolo sorriso compiaciuto comparve sul volto di uno dei presenti.

«Emily Osment!» tuonò il detective facendo sobbalzare tutti i presenti «Mi dica… Come le è venuto in mente di uccidere Miley Cyrus?».

Il sorriso scomparve dal volto ragazza e gli occhi si splancarono terrorizzati.

«C-cosa sta dicendo?!» strozzò una risata nervosa.

«Ha capito benissimo quello che sto dicendo…» continuò il detective «come l’ha uccisa è chiarissimo, ma mi spieghi: perché? Non mi pare che le avesse rubato il fidanzato o qualcuno di caro a lei…»

«N-non so di cosa sta parlando!» ribatté la ragazza oramai messa alle strette.

Un uomo della scientifica arrivò affermando «Detective l’abbiamo trovata»

«Portatela qui» lo liquidò l’investigatore.

«C-cos’avete trovato?» domandò preoccupata, oramai invasa dal terrore.

«Le sue impronte, sulla bustina contenente il cianuro con la quale ha assassinato Miley Cyrus»

«N-non è vero!» replicò paralizzata «non l’ho uccisa io!»

«Allora mi saprà spiegare come mai ogni volta che entrava in casa Cyrus controllava le medicine di Miley...? Si stava prendendo cura della sua
amica? E come mai ogni volta che li andava a trovare aveva urgenza di andare al bagno? E dov’è finita il barattolino contenente le pillole che Miley Cyrus prendeva ogni giorno?»

Il detective prima di tutti aveva deciso di interrogare Hemsworth, per chiedergli quali atteggiamenti strani fossero stati assunti da coloro che avevano fatto visita a casa Cyrus nell’ultima settimana. Il biondò affermò che la cosa che lo aveva stranito era che Emily controllava sempre a Miley le medicine e soprattutto lamentava frequentemente un maldipancia, per cui scompariva nel bagno per una decina di minuti.

«Non so di cosa sta parlando! Lei sta vaneggiando!» obbiettò la bionda.

«Oh no signorina Osment…» il ragazzo della scientifica rientrò nella stanza con una bustina contenente una a sua volta e una polverina argentea nella mano destra mentre nella mano sinistra una bustina il cui contenuto era una scatolina bianca. La ragazza che già prima era pallida, assunse un colorito talmente chiaro da non riuscire a essere distinto.

«Lei ha drogato per una settimana la signorina Cyrus, sostituendo le pastiglie che prendeva a causa del suo estremo nervosismo con delle pastiglie di assenzio, che davano alla ragazza un senso di angoscia e allucinazioni… L’ultima settimana era stata devastante per la vittima e decise di non farla soffrire troppo a lungo, uccidendola proprio il giorno del suo compleanno. Trovo alquanto stupido usare del cianuro per uccidere una persona già ripetutamente narcotizzata, in quanto il cianuro provoca una morte istantanea… non si è preoccupata di prendere il veleno più adatto per uccidere senza dare sospetti, ma solo quello più potente… » sentenziò freddamente l’ispettore.

Liam assisteva alla scena con gli occhi lucidi mentre l’indignazione dell’amica Ashley Tisdale era evidente dallo sguardo creatosi sul suo viso. Non se lo sarebbe mai aspettato da una come Emily, pensava che fosse stato Liam, geloso del fatto che Miley avesse interpretato la morosa di Ashton Kutcher in una serie TV, e poi a sua insaputa ci fosse finita a letto.

Tutti gli occhi erano puntati sulla bionda platino che sembrava non avere alcuna intenzione di ammettere la sua colpevolezza.

«D-dove le avete trovate?» chiese con voce sommessa e incerta.

«Nella pattumiera… Deve stare più attenta a dove getta le cose… Per sua sfortuna, le pulizie non erano ancora state fatte e siamo potuti intervenire… se avessero svuotato i bidoni prima di noi sarebbe stata salva…» commentò «E’ tutto qui dentro signorina Osment… Cosa aspetta a confessare?» chiese guardandola di sottecchi il detective Sullivan, alludendo alla bustina che il ragazzo della scientifica gli aveva appena passato «se lei è veramente innocente, se le chiedo di assaggiare questa pastiglietta contenuta nella scatolina non avrà problemi a farlo…» continuò glaciale.

La bionda scoppiò in un pianto isterico; un pianto rabbioso, non triste o colmo di colpevolezza.

«Era tutta colpa sua. Sua e del suo carisma! Il produttore aveva inizialmente scelto me per interpretare Hannah Montana! E invece no! È arrivata lei con la sua lingua lunga e mi ha soffiato la parte! L'ho sempre odiata per questo, lei sapeva che la parte era destinata a me e nemmeno un grazie! Grazie per avermi rubato la scena e tutto quello che la sua stupida figura di Hannah Montana ne ha conseguito!» sbraitò al vuoto.

«Ma dopo un primo litigio non eravate diventate amiche?!» si intromise Demi, dopo il suo prolungato silenzio. Tutti sapevano che all'inizio della serie tra le due non correva buon sangue ma poi entrambe parlarono di un legame forte come amicizia. Eppure si era rivelato una recita anche quello, per Emily...

«Non le era bastato portarmi via tutta la carriera e la fama che le aveva dato Hannah Montana, no... Anche Justin ...» singhiozzò rumorosamente, oramai accasciata al suolo.

"Lo sapevo che c'era di mezzo un ragazzo..." pensò il detective.

«Justin Gaston?» intervenne gelidamente e scocciata Ashley Tisdale.

«Si… Aveva chiesto a me di uscire, ma Miley aveva ben pensato che essendo lei la star poteva prendere tutto quello che c’era sul mercato… suo e non…» affermò Emily.

Lo sdegno che era già dipinto sul volto della Tisdale si rimarcò provocando un ghigno rabbioso e terrorizzante sul volto della ragazza.

«...l'ho prima fatta angosciare con quelle pillole all'assenzio, avrebbe dovuto vedere la morte in faccia quasi ogni giorno e ogni ora... Volevo che soffrisse in quei giorni che sarebbero dovuti essere i più belli della sua vita, il quinto tour mondiale, il matrimonio imminente...» sfoderò un sorriso malinconico «avevo preparato tutto nei minimi dettagli… Il reparto alle pulizie avrebbe dovuto pulire 15 minuti prima, lo avevo specificamente raccomandato... Sarebbe andato tutto liscio e noi ci saremmo goduti la nostra fama. Quella che noi meritavamo e non lei.» terminò con disprezzo.

Liam si era rizzato in piedi fermato bruscamente dal rigido braccio di Ashley Tisdale, teso davanti a lui.

«Tu l'hai uccisa... Per una stupida carriera?» sbottò Mandy singhiozzante.

«Mi ha rovinato la vita!» gridò quell'altra di rimando.

Dopo quel graffio acuto che lacerò la stanza i poliziotti entrarono per portarla alla centrale...
 
 
 

 










«STOOP!!» gridò una voce fuoricampo  «Siete stati grandiosi! Preparatevi alla scena finale!!»

Tutti gli attori si risistemarono, la sala ritornò a brulicare di truccatori, addetti alle luci, addetti alla sceneggiatura e così via...
Il regista si avvicinò a Liam il quale nel frattempo si era ricongiunto a quella che era già sua moglie da qualche tempo nel backstage.

«Siete assolutamente fantastici, già vedo il cartellone sugli schermi pubblicitari dei palazzi di New York: Omicidio da Star! Sarete su tutti i giornali!» disse con l'ammirazione brillante negli occhi «Liam, Miley è un piacere lavorare con voi...» affermò p
er poi andare a dirigere le sistemazioni per l’ultima scena. I due stavano parlando tranquillamente di com'erano andate le riprese, Miley era seduta scmoposta su una sedia, quando notò Emily passare lì vicino mentre andava a prepararsi per l'ultima scena della giornata. Miley lasciò un baciò veloce sulla guancia di Liam, che si stava a sua volta preparando, per poi dirigersi verso la collega ‘assassina’.

«Menomale che non lo pensi sul serio quello che hai detto!» rise Miley, accompagnata dalla risata leggermente acuta della sua compagna di sempre. Dopo di che l'avvertimento risonante da un megafono le fece smuovere velocemente per tornare ai propri posti, Miley si allontanò per raggiungere nuovamente il marito.

«...Già…» sogghignò la bionda con il volto oscuro…

 
 
 
 
Ehilààà!
Avete indovinato chi era l'assassina?? ?
Sono quasi fiera di questa piccola one-shot. Volevo fare un piccolo giallo ispirato ad Agata Christie, il mio grande mito in fatto di scrittura, ma penso di aver tralasciato troppi dettagli anche solo per definirsi accettabile. Quindi se non vi è piaciuta recensite e ditemelo così riesco a migliorare, ditemi anche se secondo voi è banale o se ho tralasciato dettagli importanti per riuscire a capire chi era il colpevole. Vi prego di scusarmi se è molto sempliciotto ma è il primo Crime che scrivo e devo ancora prenderci la mano, vi prego di non andarci troppo pensante con gli insulti xD
Comunque le informazioni nella storia sono vere, tranne il fatto ke Miley sia andata a letto con Ashton Kutcher, che abbia fregato Justin Gaston a Emily e che la parte di Hannah Montana non era sua dall'inizio.
Il finale vi è piaciuto? vi prego di scrivermelo in una recensione così so come posso migliorare. Grazie mille a chi legge a chi recensisce e a chi mi ha messo nei preferiti. Un bacio a tutte quante. ♥
~ xx Gio. ♥
   
 
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