China il capo respirando appena, nuvolette di fiato più pallide della capsula metallica che la circonda.
Inspira, chiudendo gli occhi, come ricercando una effimera concentrazione.
Tace.
Echi metallici discordanti le percorrono la carne, diafani. Vorrebbe rabbrividire ma le cinghie la tengono bloccata inesorabilmente. Dunque urla, ma solo nella sua mente, un grido straziante di aiuto, una supplica.
Le rivoltano la pelle, cambiano l’andamento di muscoli, nervi, ossa.
La svuotano per ricostruirla.
È una bellezza divina ora, con uno spirito di metallo, inumano; una Dea Morte che presentano al mondo. Il suo cuore meccanico batte ma la sua anima è vuota.
Inhuman Perfection, Planet Funk