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Autore: Hayley_91    28/09/2012    1 recensioni
“Mi ricordo così quella notte... le goccie della pioggia battente che si infrangevano sull’asfalto. Il tepore primaverile sembrava essersi annientato di fronte a quell’improvviso acquazzone e la nebbia,che si diradava in mezzo al traffico e ai fari delle automobili,dava un senso di solitudine, sebbene i rumori dei mezzi si facessero sentire in una metropoli come Roma. Non sembrava pesarmi così tanto quell’angoscia.. l’euforia era troppa per poter pensare di già alle cose negative. Potevo solo sorridere per ciò che avevo vissuto.
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Bill Kaulitz, Tom Kaulitz
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 4 - complicated


Il suono di quella porta,chiusa con forza alle mie spalle, segnava la fine di tutto.
Mi asciugai su un braccio le lacrime che non cessavano a smettere di scorrere sul mio viso.

Era davvero finita...

Mi presi di coraggio e ,alzando lo sguardo , cercai di individuare un’uscita secondaria per evitare problemi.
Non sarebbe stato opportuno passare dall’entrata.. che cosa avrebbero potuto pensare delle persone che vedevano uscire, dal piano dove c’era la suite di Bill Kaulitz, una ragazza in lacrime... no era escluso.

Mi diressi silenziosamente verso il corridoio secondario.
“ehi tu .. dove stai andando?!”mi disse una voce imponente alle mie spalle.
Mi fermai alle sue parole e mi girai.
“che cosa ci fai in questo piano e chi sei??”continuò.

Non potendo rispondere , l’unica cosa a cui il mio cervello pensò, fu quella di correre, più che potevo , per uscire da quel posto maledetto.
“dove scappi!” urlò inseguendomi.

Purtroppo per me, sbagliai strada e mi ritrovai,a discapito dei miei piani, in un vicolo cieco.

Da quella parte , contrariamente a come avevo supposto, non c’era un corridoio.
“piccola sfrontata.. come sei riuscita ad oltrepassare la sicurezza?”mi disse lui avvicinandosi. “questa è un’aria esclusivamente privata... se provi solo che a rivenire qui io..”
“l’ho invitata io Charles...”disse una voce un pò lontana.
“ah.. scusami.. .se me l’avessi detto non la spaventavo così..”disse lui girandosi verso Bill.
“fa niente... è il tuo lavoro.. bè e tu?che fai ferma lì? Vieni con me no?”mi disse guardandomi.
Non so per quale ragione l’avesse fatto.

Nei suoi occhi si vedeva che era ancora arrabbiato..
Ritornammo nella stanza.

Silenzio.

Cosa potevo fare per farmi perdonare?

Era di spalle davanti a me.
Mi avvicinai piano piano a lui e, con decisione,  gli sfiorai il braccio quasi come per tirarlo verso di me.
“scusami...mi dispiace..”dissi a bassa voce.
“ti avevo detto di non uscire da qui.”rispose con tono irremovibile.
Non sapevo che dire.. era vero.
“lo so .. ma io... “
Si girò e mi guardò dall’alto al basso.
“non penso che ti dispiaccia tanto.. in fondo hai detto che mi odi.”disse indifferentemente.
“voi pretendete troppo da noi. Come potete pretendere che crediamo ai vostri gesti e alle vostre parole? Sai quante me ne capitano al giorno come te? Ho perso il conto... noi non siamo macchine programmate a fare quello che ci imponiamo di fare. “disse lui abbassando lo sguardo.
“io non ti ho chiesto niente.. hai tratto conclusioni affrettate.. ma non puoi sminurmi così lo capisci?!tu non mi conosci..non sai nulla di me!”dissi per difendermi.
“perchè tu di me sì?”contrattaccò lui.
“voi credete all’immagine di noi che viene data attraverso i media non provate ad arrivare a pensare che dietro tutto ciò ci siano persone esattamente opposte,che magari,come voi , vogliono solo essere capite. E ora vattene.. dirò alla mia bodyguard di farti portare fuori.” Concluse con freddezza e uscì sul terrazzo.

Mi aveva completamente spiazzato.

Credo che essere trattata come una groupies sarebbe stato, a sto punto, meglio che essere umiliata così.
Mi squillò il cellulare. Era Marika.

Risposi con la voce soffocata dai singhiozzi.
“tesoro dove sei? Sono due ore che ti aspetto!qui sta succedendo un macello.. è pieno di paparazzi e bodyguard. Quanto ci metti a uscire?”mi chiese.

Il rumore che sentivo al di là del cellulare intercettava le sue parole.
“Portami via ..ti prego..” scoppiai a piangere al telefono.
“ehi.. che sta succedendo là dentro?spiegati meglio...!” ribattè lei.

Sentì aprire una porta.. alzai lo sguardo...

Il mio telefono cadde a terra.

Il mio problema si era sdoppiato. Da non crederci! Non ne bastava uno giustamente... che doveva arrivare l’amato fratellino a completare l’opera!
“ciao... ci conosciamo io e te..”mi disse avvicinandosi a me e fissandomi per cercare di ricordare il mio volto.
“ahhhh !ecco chi sei! Sei la giornalista di oggi pomeriggio..!”continuò facendo un sorriso.
“mio fratello si era preoccupato così tanto di rifarti avere i tuoi documenti che pensavo non fosse più lui, non è una persona lodata per il suo altruismo..”aggiunse ridendo.

*
“yle?? Yle??.. ma questa voce.. io la conosco... è  Tom... “
Ma che sta succedendo?yle rispondimi.. parla .. dì qualcosa!” continuò marika.
*

Raccolsi il cellulare da terra chiudendo la chiamata.
Lo fissavo..
I suoi rasta neri, e il suo sguardo , che negli ultimi anni sembrava essere diventato più maturo , non potevano non essere notati.
Come il fratello , era stupendo..
“a proposito.. dove è mio fratello?”mi chiese.
“fuori.” Dissi freddamente.
“a gelare? Ma è scemo?” mi chiese raggiungendolo.
 
Vedevo attraverso le vetrate della finestra loro due,vicini , che sembravano stessero discutendo.
Bill era seduto sul muro della ringhiera e stava fumando e , sebbene non fosse per niente basso sotto,non lo vedevo minimamente preoccupato di cadere.
“ma che stai facendo qui scusa?”gli disse Tom perplesso.
“è ancora lì?”rispose Bill girando lo sguardo per evitare che io potessi capire che mi stesse guardando.
“bè sì... l’hai fatta entrare tu in camera tua.. sai come è” replicò Tom.
“quella ragazza mi fa uscire il peggio di me... ha un’influenza negativa e non so il perchè.E’ un lato che non sapevo nemmeno di avere” Aggiunse Bill.
“è una ragazza carina. Pensavo che ridarle i documenti fosse stato solo un pretesto  per rivederla.”affermò Tom sempre più dubbioso.
“macchè.. quello sei tu Tom... anzi, io l’ho trattata pure male” disse Bill accennando un piccolo sorrisetto nervoso.
“ho notato... aveva gli occhi rossi e sembrava molto triste... scusa ma che le hai  detto?”chiese il fratello , sempre più incuriosito.
“lasciamo perdere...”
“certo che sei bravo a complicarti le cose.. comunque ti conviene entrare.. se domani canti male e ci fai fare una figura di merda, me la prenderò con te .” disse Tom.

I due rientrarono.
Bill aveva lo sguardo basso. E allo stesso modo lo avevo anche io.
Tom , che ormai era in mezzo a quella situazione, cercò di tirare su l’atmosfera parlandomi.
“ma sei qui da sola?”mi chiese.

A quelle parole impallidì perchè mi era venuto in mente che Marika era rimasta giù dopo che le avevo chiuso la chiamata.
“oddio.. la mia amica è lì sotto in mezzo a quel casino che mi sta aspettando!”dissi.
“bene vai da lei allora invece che perdere tempo qui.”intervenne Bill in modo pungente.
“non ascoltare questo qui, è solo mestruato, vedrai che tra poco gli passa “disse Tom ridendo.
“bè ma è quella che era con te? Potrebbe pure salire .. per te è un problema Bill?”si girò verso il fratello.
“tsk.. fa’ un pò come vuoi “e con indifferenza si sdraiò sul letto non considerando nessuno dei due.
“chiamala dai.. la faccio portare su da un nostro bodyguard.”concluse Tom chiamando una bodyguard e spiegandogli il suo compito.

*
“signorina deve venire con me” un omone a dir poco gigante si avvicinò a Marika la prese dal braccio e la accompagnò dentro l’hotel.
“ma che sta succedendo? Lei chi è? Che vuole da me?? Mi lasci!” disse lei spaventata e infastidita.
Arrivata su il bodyguard l’accompagnò alla porta della suite numero 7.

Tom aprì la porta spalancandola davanti a lei..
“ciao..Marika” le disse accennando un sorriso.
Guardai la scena..

Lei immobile e paralizzata sulla porta della suite e Tom, davanti a lei ,appoggiato con il braccio destro al braghettone della porta.
I suoi occhi spalancati e sa sua espressione attonita mi ricordavano molto me qualche ora prima..

Tutto sommato la situazione stava prendendo una piega interessante....

.. continua...

   
 
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