Parlami. Maledetto, perché non parli? Ti imploro di rispondermi, ma tu taci. Bastardo. Te lo ripeto ancora, da solo non posso farcela. Devi aprirti a me, rivelarti. Mostrarmi i tuoi segreti. Diventare il mio maestro e guidarmi. Lo sai che ti odio infinitamente? Abbiamo condiviso tutto, mi sono fidato di te. Avevamo un patto. E ora taci. Ora che il bisogno preme, chiudi le tue porte. Cosa ci guadagni con la tua riservatezza? Sei sadico, dunque? Ti diverte vedermi disperato e affranto? Lo so che ghigni malevolmente, dietro la tua fortezza di carta e parole. Ma ancora ti chiedo, amico mio, dannato libro di Greco: perché non parli? Capite come è messo Cable ultimamente? Disperato, affranto, proprio come la nonsense, scoraggiato e stanco. Non scrive nemmeno più come un tempo.