Salve a tutti mi presento, sono Mai Valentine e questa è la prima Fanfiction che scrivo su Negima, poichè è dedicata a una persona a me speciale ho deciso di pubblicarla. Il pairing riguarda la nostra Sestuna e Konoe, spero che vi piaccia.  Buona lettura e a presto Mai Valentine- 




Capitolo unico: Una piacevole notte.

Konoka dormiva nella sua stanza che condivideva con Asuna ma quel sabato sera quest'ultima si trovava in sala punizioni con Negi per ripassare inglese. Le serviva per essere promossa al compito che si sarebbe tenuto Lunedi mattina. Nella stanza con Konoe vi era Setsuna Sakurazaki. La spadaccina vegliava sulla ragazza, infatti con la sua fedele katana camminava avanti e indietro dalla porta al letto dove dormiva la ignara Konoka. Setsuna però saltava per ogni minimo rumore e per un semplice battere del vento che aveva fatto urtare un ramo contro la finestra, aveva sfoderato la sua arma e minacciato il ramo. Un'altra volta fu a causa di due gattini in amore e anche in quel caso sfoderò un suo colpo micidiale che colpì il vuoto e per quasi una parte della prima nottata andò in questo modo. Quando ad un tratto per un rumore proveniente dal corridoio la spadaccina si lanciò contro la porta sbattendoci contro, si era dimenticata di aver attivato una pergamena che non permetteva a nessuno di entrare e uscire. Konoka si svegliò di soprassalto a causa di quel rumore.

<< Setsuna sei tu? >>

<< Oh perdonate oujo-sama, la mia sbadataggine >>

<< Setsuna perché non ti rilassi e vieni a dormire con me? Qui si sta bene, sai? >>

Setsuna prima guardò la sua amata oujo-sama poi divenne di mille colori e mille pensieri le affollarono la mente.

"No, non posso accettare, se le accadesse qualcosa perché io mi sono addormentata sarebbe imperdonabile e a quel punto io dovrei solo fare seppuku*... Ma per evitare tutto questo devo rimanere vigile e costante. Poi io non posso dormire con la oujo-sama non siamo dello stesso rango... e poi...e poi..."

Mentre Setsuna pensava tra sé Konoka aveva agito prendendola per mano facendola cadere sul suo letto. La spadaccina si trovò ad un passo dalle labbra di Konoe e si ritrasse di scatto. Konoka la guardò sorridente.

<< Che bello finalmente Secchan dorme con me >> rise felice Konoe.

<< Io non posso dormire con lei oujo-sama non è degno per il suo rango e poi siamo due ragazze >> per quello che aveva detto la giovane Sakurazaki si imbarazzò.

Konoe allora le prese la mano e si appoggiò sul suo petto, quel gesto fece trasalire Setsuna.

<< Ascoltami Secchan io penso e credo che questo sia il modo migliore per essere protetta, né spade, né armi, nulla ma solo te al mio fianco e poi puoi sempre proteggermi in maniera vigile senza farmi svegliare di scatto >>

Setsuna allora si calmò anche se il suo cuore le batteva forte, e pensò che la sua oujo-sama fosse davvero saggia e che lei aveva molta strada da fare. La giovane spadaccina stava per girarsi verso il volto dell'altra ragazza quando ricevette un dolce bacio sulle labbra. Konoka sorrise e si strinse ancora più forte al braccio di Setsuna lasciando quest'ultima sveglia per tutta la notte, o almeno per gran parte di essa.

****

Il mattino seguente, intorno all'alba una ragazza dai capelli rossi entrò nella sua stanza con Negi e stava per gridare contro il professore che l'aveva fatta studiare per tutta la notte e contro Konoka. Ma quando si accorse che le due ragazze stavano dormendo fermò Negi.

<< Fermo tu! Non fare un altro passo! >>

<< Eh ma perchè >> chiese il povero professore stanco.

<< Perché queste cose te le spiegherò quando sarai più grande, ora, aria >>

Le due figure lasciarono la stanza, Setsuna aveva aperto leggermente gli occhi per vedere chi fosse ma Konoka l'aveva abbracciata nuovamente.

<< Dormiamo ancora un pò Secchan, il giorno è ancora lungo >>.

THE END. 

NOTE: Seppuku è quello che noi chiamiamo Harakiri. I samurai si sguarciavano il ventre nel caso in cui fallivano una missione oppure non riuscivano a difendere il proprio sovrano. I samurai praticavano il seppuku per orgoglio, preferivano la morte piuttosto che vivere con vergogna. P.s spero di essere stata precisa nel caso in cui avessi sbagliato sarei lieta di essere corretta.